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Lettera a Babbo Tranese
«Quest'anno passa un po' in anticipo, ma poi fuggi da Trani»
giovedì 11 dicembre 2014
7.38
Caro Babbo Tranese, quest'anno dovresti passare un po' in anticipo. C'è stato un mezzo casotto su di una questione di letterine a te inviate che ha allegramente ed indirettamente fatto passare in secondo piano i reali problemi della città. Dovresti passare un po' prima per comparire in piazza della Repubblica, anche solo per un fugace comizio, che dica le cose come stanno e di quali doni ha veramente bisogno questa città citrulla. Stai attento a non muovere critiche contro l'amministrazione o nei confronti di tutte le foglie che si muovono grazie a questo formidabile motore burocratico istituzionale. Potresti essere accusato sui social e sui forum di essere uno sporco e disonesto nemico della città camuffato (appunto) da uomo che strumentalizza, strumentalizza, strumentalizza e strumentalizza (se non fosse chiaro il concetto: strumentalizza), sfruttando la sua posizione di vantaggio e di consenso goduto da parte dei cittadini, bambini compresi, soprattutto. Già mi immagino le riunioni per annichilire il povero Babbo: "Dobbiamo dire che strumentalizza; dobbiamo distruggerlo mediaticamente, ridicolizzarlo: possiamo puntare sul vestito, sulla pancia, su quello sguardo che si vede che vuole strumentalizzare, con quella barba da comunista, poi, dobbiamo minacciarlo di querela, dobbiamo tagliarli la slitta a pezzi".
Caro Babbo vieni e vai subito. Perché la magia del tuo personaggio non debba banalizzarsi in questa landa piatta in cui si sa solo rispondere, a chi segnala disservizi e contraddizioni, mancanze reali e dubbi, che strumentalizza. E' diventato una specie di mantra che parte ogni volta, ultimamente, che si sollevi una critica: ammettiamo pure, nel nostro riconosciuto sforzo d'imparzialità, che ci sia davvero qualcuno che "strumentalizzi", ma non è poi possibile ridurre ogni istanza, ogni segnalazione di ciò che non va, a questo mantra da quattro soldi, senza dare risposte concrete. Quindi, caro Babbino tranese, prima che pure tu venga risucchiato in questo minestrone acido di insulti gratuiti, risposte a vanvera, tra gente che va a coppe ed altri che vanno a spade, tra consiglieri comunali o altri politici che si fanno il giro dei partiti come quei clienti delle case di tolleranza che ogni mese ne provavano una diversa, all'interno del gruppo della nuova "quindicina" (vedi "Amarcord" di Federico Fellini per una delucidazione sull'argomento"), prima che pure tu finisca nel tritacarne del tristo forum da web, dacci un bel dono e scappa subito. C'è quel bambolotto telecomandato che va avanti e indietro e quando sbatte contro la parete, torna indietro e chiede aiuto; ha una piccola borsa con una targhetta con la scritta "consigliere comunale", sbuffa pure; chiede, alzando la mano, qualsiasi cosa; si alza e si siede, mette la firma, fa la cacca e può essere pulito; ha un microfono con la lucina rossa davanti che si accende quando deve dire "pappa, cacca, pipì, ancora e soprattutto pappa, pappina, pappetta", fa pure un balletto tipo "Elvis, the pelvis, in the Menphis". Me lo porti? E poi fuggi da Trani.
Caro Babbo vieni e vai subito. Perché la magia del tuo personaggio non debba banalizzarsi in questa landa piatta in cui si sa solo rispondere, a chi segnala disservizi e contraddizioni, mancanze reali e dubbi, che strumentalizza. E' diventato una specie di mantra che parte ogni volta, ultimamente, che si sollevi una critica: ammettiamo pure, nel nostro riconosciuto sforzo d'imparzialità, che ci sia davvero qualcuno che "strumentalizzi", ma non è poi possibile ridurre ogni istanza, ogni segnalazione di ciò che non va, a questo mantra da quattro soldi, senza dare risposte concrete. Quindi, caro Babbino tranese, prima che pure tu venga risucchiato in questo minestrone acido di insulti gratuiti, risposte a vanvera, tra gente che va a coppe ed altri che vanno a spade, tra consiglieri comunali o altri politici che si fanno il giro dei partiti come quei clienti delle case di tolleranza che ogni mese ne provavano una diversa, all'interno del gruppo della nuova "quindicina" (vedi "Amarcord" di Federico Fellini per una delucidazione sull'argomento"), prima che pure tu finisca nel tritacarne del tristo forum da web, dacci un bel dono e scappa subito. C'è quel bambolotto telecomandato che va avanti e indietro e quando sbatte contro la parete, torna indietro e chiede aiuto; ha una piccola borsa con una targhetta con la scritta "consigliere comunale", sbuffa pure; chiede, alzando la mano, qualsiasi cosa; si alza e si siede, mette la firma, fa la cacca e può essere pulito; ha un microfono con la lucina rossa davanti che si accende quando deve dire "pappa, cacca, pipì, ancora e soprattutto pappa, pappina, pappetta", fa pure un balletto tipo "Elvis, the pelvis, in the Menphis". Me lo porti? E poi fuggi da Trani.