Avviso di chiamata
Nuova Giunta: si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
Meteo assessori impazzito, la situazione è in continua "rivoluzione"
giovedì 19 giugno 2014
11.40
Premettiamo che tutto quello che troverete in questo articolo potrebbe o essere confermato dalla nomina già oggi della nuova Giunta o smentito da un'altra giornata di voci, ipotesi, con altri imprevedibili nomi e capovolgimenti sessantanoviani … Insomma si consiglia la lettura ad un pubblico adulto.
Stiamo per rinunciare a correre dietro al quotidiano meteo letteralmente impazzito, che segnala le oscillazioni di una nuova giunta Riserbato; quella del nuovo slancio, del nuovo corso, della nuova gelateria del corso, del nuovo rattoppo, del nuovo impasto a doppia pastella. Come in un film di Lars Von Trier, quello prima maniera, che non era ancora approdato alla follia pornografica, ma quello del fumo pazzo dell'umanità sbandata, la politica tranese sbanda a sua volta in continuazione. Campo piccolo, campo largo, larga intesa, no larga intesa, lazzo, Merra, no Merra, Carneadi, conigli da cilindro legati a partiti che dovrebbero stare all'opposizione, trombati, ex trombati, primo pelo, pelo di seconda mano, pelo vecchio rancido, pelo cotonato, pelo irto e setoso, pelo umido, pelo secco, pelo bianco. Una maionese impazzita che prevede tutto il repertorio del cinema scandinavo. Immagini mosse, voci e gole profonde che riportano alla stampa le liste di assessori appena abbozzate dal sindaco, tutti contro tutti, sms con suppliche di cambiare i nomi (ancora?); un quadro che se fossimo alla biennale di Venezia sarebbe pura avanguardia. Non c'è nemmeno il tempo, ad esempio, di esultare per la neo nomina di un giovane di primo pelo, (uno che stava nelle giunte e nei consigli comunali di vent'anni, quindici, dieci anni fa, Mimmo Triminì, già annunciato come possibile assessore, anche dal tg di Amica 9, con tanto d'immagine pensosa mentre discetta in una delle tante interviste), che il nome sparisce. Triminì, un giovane virgulto della politica che stava per entrare in giunta, con la supervisione di Antonello Ruggiero, che oltre ad essere presidente Amiu, fa anche il tessitore, il sarto di nuove – vecchie giunte un Valentino di noi altri, un Miuccio Prada alla tranese. Sul nome di Triminì, sul quale ormai era tutto pronto, ed il cui ingresso in maggioranza era stato preannunciato in Avviso di chiamata svariati mesi fa, con tanto di risentita smentita, si basava una fetta di stabilità del nuovo cerchio magico, ma non troppo magico, riserbatiano. I dubbi del sindaco e dello stesso gruppo di persone che fa capo al Triminì "giovane virgulto", avrebbero scoraggiato la spericolata (uso eufemismo) operazione.
Triminì o no, che si chiami Pingo o Pallino o Scapocchia, restiamo dell'idea che chi comincia un percorso all'opposizione, lì lo debba continuare, con SERIETA'. Che bella e arcaica parola. Senza il ciambotto, l'incoerenza, la presa per i fondelli all'elettore, la sete di poltrone; nella maionese girano quotidianamente ingredienti come quello di Annacondia, (pur confermando il suo nome nella rosa dei papabili, la salita a Palazzo dell'assessore ultrà aveva trovato ancora qualche resistenza nelle ultime ore). "Ci aveeete rotto il ca…", a proposito di ultras, coi cittadini in coro, si potrebbe cantare a squarciagola questo motivetto vecchio di trent'anni, ma sempre adatto alla politica tranese.
Mi ricordo inoltre, andando avanti col discorso, di quel film con Pippo Franco, in cui il nostro doveva essere tifoso contemporaneamente della Roma e della Lazio ed il giorno del derby veniva miseramente scoperto. In questi giorni si sono ascoltate le storie di alcuni personaggi pronti a tutto pur di avere una poltrona, anche di essere della Roma e della Lazio, della Bari e del Lecce, del Trani e dell'Andria, della Sampdoria e del Genoa. E poi non si vuole un ultras che ci canti: "Ci avete rooottoo il ca…, ci aaaveete rootto il ca…"? Prendiamola così, con ironia, se no ci sarebbe davvero da piangere, amici lettori. Alla fine della fiera, gli assessori rinominati dovrebbero scendere in campo con questa formazione se si decide di rispettare il decreto Del Rio: De Simone (vicesindaco), Sotero, Uva, (Forza Zattera) Curci, Suzzi (La Piglia prima di tutto), Annacondia (Fratelli di Lima), D'Amore (Fino alla fine Forza Altamura), Merra (Raffaella, Schittulli). Nel caso in cui si decidesse di farsi un baffo del decreto Del Rio, la rosa potrebbe essere la seguente: De Simone, Sotero, Uva, Todisco, Suzzi, Bernardi (dato in quota Damascelli, pur essendo attualmente in area UDC), Annacondia, D'Amore. Una variante, il Del Rio, terrebbe sulla corda quattro persone: dentro le une o le altre a seconda che lo si decida di rispettare o no. Non proprio un grande criterio dirimente. Ma tutto potrebbe essere smentito con ulteriori nuovi cambi in questa formazione, che ci fa tribolare peggio che l'Italia al mondiale. Il cilindro di Gigi nostro potrebbe nascondere qualche coniglietto (o coniglietta) che potrebbe sorprenderci, me lo sento. Ci mancava poi, pure il remake di Don Camillo e Peppone, dalle parti di San Magno: un remake girato da Lars Von Trier, pure quello. A Trani è così: o commedia sexy in salsa anni 70, con Alvaro Vitali e Gloria Guida o Lars Von Trier. Non ci sono vie di mezzo.
Stiamo per rinunciare a correre dietro al quotidiano meteo letteralmente impazzito, che segnala le oscillazioni di una nuova giunta Riserbato; quella del nuovo slancio, del nuovo corso, della nuova gelateria del corso, del nuovo rattoppo, del nuovo impasto a doppia pastella. Come in un film di Lars Von Trier, quello prima maniera, che non era ancora approdato alla follia pornografica, ma quello del fumo pazzo dell'umanità sbandata, la politica tranese sbanda a sua volta in continuazione. Campo piccolo, campo largo, larga intesa, no larga intesa, lazzo, Merra, no Merra, Carneadi, conigli da cilindro legati a partiti che dovrebbero stare all'opposizione, trombati, ex trombati, primo pelo, pelo di seconda mano, pelo vecchio rancido, pelo cotonato, pelo irto e setoso, pelo umido, pelo secco, pelo bianco. Una maionese impazzita che prevede tutto il repertorio del cinema scandinavo. Immagini mosse, voci e gole profonde che riportano alla stampa le liste di assessori appena abbozzate dal sindaco, tutti contro tutti, sms con suppliche di cambiare i nomi (ancora?); un quadro che se fossimo alla biennale di Venezia sarebbe pura avanguardia. Non c'è nemmeno il tempo, ad esempio, di esultare per la neo nomina di un giovane di primo pelo, (uno che stava nelle giunte e nei consigli comunali di vent'anni, quindici, dieci anni fa, Mimmo Triminì, già annunciato come possibile assessore, anche dal tg di Amica 9, con tanto d'immagine pensosa mentre discetta in una delle tante interviste), che il nome sparisce. Triminì, un giovane virgulto della politica che stava per entrare in giunta, con la supervisione di Antonello Ruggiero, che oltre ad essere presidente Amiu, fa anche il tessitore, il sarto di nuove – vecchie giunte un Valentino di noi altri, un Miuccio Prada alla tranese. Sul nome di Triminì, sul quale ormai era tutto pronto, ed il cui ingresso in maggioranza era stato preannunciato in Avviso di chiamata svariati mesi fa, con tanto di risentita smentita, si basava una fetta di stabilità del nuovo cerchio magico, ma non troppo magico, riserbatiano. I dubbi del sindaco e dello stesso gruppo di persone che fa capo al Triminì "giovane virgulto", avrebbero scoraggiato la spericolata (uso eufemismo) operazione.
Triminì o no, che si chiami Pingo o Pallino o Scapocchia, restiamo dell'idea che chi comincia un percorso all'opposizione, lì lo debba continuare, con SERIETA'. Che bella e arcaica parola. Senza il ciambotto, l'incoerenza, la presa per i fondelli all'elettore, la sete di poltrone; nella maionese girano quotidianamente ingredienti come quello di Annacondia, (pur confermando il suo nome nella rosa dei papabili, la salita a Palazzo dell'assessore ultrà aveva trovato ancora qualche resistenza nelle ultime ore). "Ci aveeete rotto il ca…", a proposito di ultras, coi cittadini in coro, si potrebbe cantare a squarciagola questo motivetto vecchio di trent'anni, ma sempre adatto alla politica tranese.
Mi ricordo inoltre, andando avanti col discorso, di quel film con Pippo Franco, in cui il nostro doveva essere tifoso contemporaneamente della Roma e della Lazio ed il giorno del derby veniva miseramente scoperto. In questi giorni si sono ascoltate le storie di alcuni personaggi pronti a tutto pur di avere una poltrona, anche di essere della Roma e della Lazio, della Bari e del Lecce, del Trani e dell'Andria, della Sampdoria e del Genoa. E poi non si vuole un ultras che ci canti: "Ci avete rooottoo il ca…, ci aaaveete rootto il ca…"? Prendiamola così, con ironia, se no ci sarebbe davvero da piangere, amici lettori. Alla fine della fiera, gli assessori rinominati dovrebbero scendere in campo con questa formazione se si decide di rispettare il decreto Del Rio: De Simone (vicesindaco), Sotero, Uva, (Forza Zattera) Curci, Suzzi (La Piglia prima di tutto), Annacondia (Fratelli di Lima), D'Amore (Fino alla fine Forza Altamura), Merra (Raffaella, Schittulli). Nel caso in cui si decidesse di farsi un baffo del decreto Del Rio, la rosa potrebbe essere la seguente: De Simone, Sotero, Uva, Todisco, Suzzi, Bernardi (dato in quota Damascelli, pur essendo attualmente in area UDC), Annacondia, D'Amore. Una variante, il Del Rio, terrebbe sulla corda quattro persone: dentro le une o le altre a seconda che lo si decida di rispettare o no. Non proprio un grande criterio dirimente. Ma tutto potrebbe essere smentito con ulteriori nuovi cambi in questa formazione, che ci fa tribolare peggio che l'Italia al mondiale. Il cilindro di Gigi nostro potrebbe nascondere qualche coniglietto (o coniglietta) che potrebbe sorprenderci, me lo sento. Ci mancava poi, pure il remake di Don Camillo e Peppone, dalle parti di San Magno: un remake girato da Lars Von Trier, pure quello. A Trani è così: o commedia sexy in salsa anni 70, con Alvaro Vitali e Gloria Guida o Lars Von Trier. Non ci sono vie di mezzo.