Avviso di chiamata
Paccheri alla Corrado
E ora tutti a fare l'amore con il Ferrante
giovedì 12 settembre 2013
7.29
Allora andiamo per ordine: non solo il Buscopan non ha fatto effetto su Beppe Corrado, ma sembra che ne abbia triplicato gli slanci. Come quei bambini che i vecchi definivano "spirito di contraddizione": più gli dici di non fare una cosa, più quelli la fanno. Più gli dicono di non attaccare l'amministrazione, più quello scalcia senza pietà. Ha cominciato a prendere le distanze da Gigi e soci da un anno: spirito critico verace? Calcolo politico per giocarsi una candidatura a sindaco alle prossime elezioni? Pronto a presentare un'altra lavagna pulita rispetto a quelli di oggi? Gli schiaffoni (paccheri a Napoli) menati a Pasquale "Libero e Brutto" De Toma (sempre per i capelli) sono una conferma della spietatezza: "Basta dire che i danni li hanno fatti quelli del passato: quelli del passato siamo sempre noi, caro Pasquale!",- gli ha virtualmente urlato in faccia Beppe, in riferimento alle lamentele sui dissesti attuali dell'Amet, che secondo De Toma risalirebbero alle malefatte di c'era prima a governare. Ben detto Beppe. Corrado, si presenta come il genio della lampada che viene fuori in piazza Plebiscito e si manifesta davanti alle facce marmoree di Maurizio DP e del suddetto PDT. E' il bambino che grida davanti al re che è nudo. E' un anno che lo diciamo da questa rubrica che il rimpiattino all'indietro è giochino stantio e squallido. Poco virile. Chi ha mal governato prima, continua a mal governare ora. La musica non cambia. Il Pdl si è ridotto a partito salva Condannato a livello nazionale, ridotto a seguire gli starnazzamenti della Santanchè e ridotto a barchetta sbattuta sia dagli strattoni degli oppositori interni alla Corrado (che in questo momento hanno gioco facile) sia dall'incapacità, di chi lo governa a livello locale, d'imprimere svolte vere alle amministrazioni cittadine, come a Trani. Beppe Corrado lamenta mancanza d'idee per risolvere i problemi di Trani e dell'Amet. Se crede di far cambiare registro a questa amministrazione con i comunicati può stare fresco. Perché il sistema di governo noi lo abbiamo capito da un po'. Lui forse no. Per questo lo vogliamo consigliare.
Beppe, accetta un consiglio: dimettiti dal PDL, poi ti candidi a sindaco nelle prossime elezioni e se non vinci e si va al ballottaggio, fai un bell'accordo preliminare con chi arriva in finale per appoggiarlo e fare il presidente del consiglio oppure proprio il presidente Amet, tramite un tuo uomo di fiducia. Poi dai una bella consulenza al tuo ex compagno di banco delle elementari, fai avere una bella onorificenza al tuo giocatore del Trani preferito o al tuo giornalista preferito, decidi tu, o al tuo padrino del battesimo. Oppure domani fai un altro comunicato in cui dici che stavi scherzando.
Meno male che Fabrizio Ferrante c'è. Tutti lo vogliono. Tutti lo cercano. Chi lo intervista di qua. Chi lo loda di là. Eh sì, si vede che Renzi avanza e bisogna attrezzarsi. Fabrizio sei grande. Chi non salta De Laurentis è! Fabrizio portaci a Roma. Che brutta cosa averlo criticato in passato. Ho pure fatto agitare quegli attivissimi suoi fedeli. Mi pento amaramente. Che rimorsi. Gli ho anche detto di dimettersi da presidente del consiglio. Come gli ha pure detto di fare per l'ennesima volta Carlo Avantario, in un incontro privato al quale il nostro Fabrizio si sarebbe recato per chiedere all'unico tranese in grado di battere la destra negli ultimi 15 anni, di mediare per il suo riavvicinamento al PD locale, che continua a non volerlo vedere nemmeno in cartolina. Fabri chiappa lucida, per le molte leccate godute ultimamente, riconosce in Avantario l'unico interlocutore locale del PD meritevole di dialogo. Ma anche quest'ultimo gli ha fatto capire che se vuole rifarsi una verginità a sinistra (ho messo la frase in bocca ad un ginecologo perché è puro cacio sui maccheroni), deve dimettersi da quella benedetta maledetta poltrona. Riuscirà il dottor Avantario a restituire la verginità a Ferrante? Lo sapremo alla prossima visita. Pardon, puntata. Dottore, è pronto il divaricatore?
Beppe, accetta un consiglio: dimettiti dal PDL, poi ti candidi a sindaco nelle prossime elezioni e se non vinci e si va al ballottaggio, fai un bell'accordo preliminare con chi arriva in finale per appoggiarlo e fare il presidente del consiglio oppure proprio il presidente Amet, tramite un tuo uomo di fiducia. Poi dai una bella consulenza al tuo ex compagno di banco delle elementari, fai avere una bella onorificenza al tuo giocatore del Trani preferito o al tuo giornalista preferito, decidi tu, o al tuo padrino del battesimo. Oppure domani fai un altro comunicato in cui dici che stavi scherzando.
Meno male che Fabrizio Ferrante c'è. Tutti lo vogliono. Tutti lo cercano. Chi lo intervista di qua. Chi lo loda di là. Eh sì, si vede che Renzi avanza e bisogna attrezzarsi. Fabrizio sei grande. Chi non salta De Laurentis è! Fabrizio portaci a Roma. Che brutta cosa averlo criticato in passato. Ho pure fatto agitare quegli attivissimi suoi fedeli. Mi pento amaramente. Che rimorsi. Gli ho anche detto di dimettersi da presidente del consiglio. Come gli ha pure detto di fare per l'ennesima volta Carlo Avantario, in un incontro privato al quale il nostro Fabrizio si sarebbe recato per chiedere all'unico tranese in grado di battere la destra negli ultimi 15 anni, di mediare per il suo riavvicinamento al PD locale, che continua a non volerlo vedere nemmeno in cartolina. Fabri chiappa lucida, per le molte leccate godute ultimamente, riconosce in Avantario l'unico interlocutore locale del PD meritevole di dialogo. Ma anche quest'ultimo gli ha fatto capire che se vuole rifarsi una verginità a sinistra (ho messo la frase in bocca ad un ginecologo perché è puro cacio sui maccheroni), deve dimettersi da quella benedetta maledetta poltrona. Riuscirà il dottor Avantario a restituire la verginità a Ferrante? Lo sapremo alla prossima visita. Pardon, puntata. Dottore, è pronto il divaricatore?