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Piccole grandi storie tranesi
Virginia, Cosimo Tedeschi, Pinuccio Merra, Antonio Lomuscio…
giovedì 4 luglio 2013
11.22
Una volta tanto mi sia consentito di rubare a Rosa Barca lo spazio per ricordare storie di personaggi tranesi che non smuovono certo lo sdegno o l'euforia compulsiva dell'opinione pubblica (e dei commentatori) ma che con le loro esistenze e opere quotidiane, hanno contribuito e contribuiscono a rendere la nostra città più civile e vivibile.
Penso, ad esempio, alla storica collaboratrice scolastica, "guardiana" della scuola media Baldassarre, che proprio nei giorni scorsi è andata in pensione: la signora Virginia, che ogni giorno, per anni svariati, ha accompagnato il lavoro di generazioni di studenti e docenti. Chiacchiera e battuta sempre pronte, Virginia ha sorvegliato con dedizione l'edificio scolastico, ricoprendo il delicato ruolo di guardiana della scuola. Un ruolo che, negli ultimi anni, visti i recenti fatti di cronaca, è diventato anche pericoloso per certi aspetti. Rimasta vedova prematuramente e costretta a crescere una prole numerosa da sola, non ha rinunciato alla sua presenza allegra che ha sicuramente reso meno grigie le mattinate scolastiche. Decisivo il suo impegno anche negli anni scorsi, quando la scuola Baldassarre si ritrovò ad avere sedi distaccate, le cosiddette succursali, ed in una di queste la brava Virginia dovette destreggiarsi in situazioni non facili, come potete immaginare, destinata a sorvegliare e "gestire", logisticamente parlando, la sede scolastica. Negli ultimi anni ha spesso rischiato in prima persona, quando nella scuola si sono introdotti estranei che intendevano rubare o compiere atti di furto o vandalismo.
Cosimo Tedeschi è un altro personaggio di cui vorrei parlare. Recentemente si è molto parlato del concetto di ristorazione a "chilometro zero". Molti esperti e studiosi, a cominciare da Carlo Petrini, stanno esaltando questo modo di concepire un rapporto diretto tra produttore e cliente. Ecco, appunto, Cosimo, pescatore tranese tra i più conosciuti, anche per l'ormai famosa Sagra della Seppia che ogni anno attira moltissime persone e fa pure beneficienza, ha deciso di rapportare alla ristorazione di mare, questo valore aggiunto che consente di assicurare al cliente un pescato sempre freschissimo, "vivo", come suol dirsi in gergo, attraverso questo gioiellino di ristorante che gestisce insieme alla moglie, in via Rossini, a ridosso di piazza Teatro: Km zero, si chiama proprio così, è l'elegante sintesi di ospitalità e sapori d'altri tempi, che nel pesce fresco, memorabile la zuppa e la frittura, riscopre la tradizione cara ai buongustai, senza rinunciare all'inventiva di uno chef giovane e talentuoso, che si gioca la carta dell'innovazione specialmente alla voce "antipasti": irrinunciabile e sorprendente la parmigiana di mare, ad esempio. Il tutto ad un prezzo contenuto, data la possibilità di sfruttare i vantaggi della ristorazione a KM zero, che appunto, abbatte costi e passaggi sfavorevoli al cliente, al suo palato e alle sue tasche. Ecco un modo intelligente di promuovere il turismo gastronomico a Trani.
Di Pinuccio Merra sembrano essersi scordati in molti. Nei fastosi complimenti che la villa Comunale sta riscuotendo da parte di turisti e cittadini che si erano dimenticati, e di questo ne soffrivano, della bellezza di questo luogo, si scorda spesso, anche da parte della stampa, di ricordare il vero fautore del rilancio di questo posto amèno, come dicevano i poeti. La manifestazione "Villa in fiore", super apprezzata da visitatori e fiorai che vi partecipano ogni anno con passione e trasporto, è solo la punta di un iceberg che nasconde il grande amore e la vera vocazione di Pinuccio per il mondo delle piante e dei fiori. La pulizia ed il decoro restituito alla villa ed anche, diciamolo, ai servizi igienici, che una decina d' anni fa erano ridotti a maleodorante cloaca a cielo aperto, con pipì ad altezza di piede, inavvicinabili da chiunque, sono merito del Nostro, che fa raccogliere ad un certo punto della giornata, finanche, le più piccole cartacce da un addetto che gira con apposito strumento. I tanti profumi dei fiori, che risalivano ai tempi in cui andavo in villa con mio nonno, da bambino, sono tornati ad impossessarsi di tutto il luogo, da nord a sud. Unico neo, segnalato anche da un lettore, quegli abeti natalizi stipati a ridosso di uno dei viali laterali. Gli abeti meritavano miglior sorte, ma questa non credo sia colpa del direttore. Come si dice: meglio feriti, che morti (gli abeti). Quando ognuno, nel suo piccolo ci mette passione, anche Trani, può esaltare le sue caratteristiche turistiche.
Antonio Lomuscio, artista tranese di grande spessore qualitativo e dalla grande forza rappresentativa sia nelle sculture che nei quadri, ha ricevuto una commissione d'onore: una statua di San Michele Arcangelo, scelta previo concorso dal Vaticano. E domani, 5 luglio, alla presenza di Papa Francesco, la statua verrà presentata e benedetta laddove poi resterà: i giardini vaticani, presso il palazzo del Governatorato. Lomuscio da anni si cimenta con l'arte sacra, ottenendo risultati di grande prestigio e commissioni autorevoli. Trani è fiera di queste storie. Fiera di questi personaggi. Molti di loro prossimamente ospiti a Cordialmente, nella nuova edizione autunnale.
Penso, ad esempio, alla storica collaboratrice scolastica, "guardiana" della scuola media Baldassarre, che proprio nei giorni scorsi è andata in pensione: la signora Virginia, che ogni giorno, per anni svariati, ha accompagnato il lavoro di generazioni di studenti e docenti. Chiacchiera e battuta sempre pronte, Virginia ha sorvegliato con dedizione l'edificio scolastico, ricoprendo il delicato ruolo di guardiana della scuola. Un ruolo che, negli ultimi anni, visti i recenti fatti di cronaca, è diventato anche pericoloso per certi aspetti. Rimasta vedova prematuramente e costretta a crescere una prole numerosa da sola, non ha rinunciato alla sua presenza allegra che ha sicuramente reso meno grigie le mattinate scolastiche. Decisivo il suo impegno anche negli anni scorsi, quando la scuola Baldassarre si ritrovò ad avere sedi distaccate, le cosiddette succursali, ed in una di queste la brava Virginia dovette destreggiarsi in situazioni non facili, come potete immaginare, destinata a sorvegliare e "gestire", logisticamente parlando, la sede scolastica. Negli ultimi anni ha spesso rischiato in prima persona, quando nella scuola si sono introdotti estranei che intendevano rubare o compiere atti di furto o vandalismo.
Cosimo Tedeschi è un altro personaggio di cui vorrei parlare. Recentemente si è molto parlato del concetto di ristorazione a "chilometro zero". Molti esperti e studiosi, a cominciare da Carlo Petrini, stanno esaltando questo modo di concepire un rapporto diretto tra produttore e cliente. Ecco, appunto, Cosimo, pescatore tranese tra i più conosciuti, anche per l'ormai famosa Sagra della Seppia che ogni anno attira moltissime persone e fa pure beneficienza, ha deciso di rapportare alla ristorazione di mare, questo valore aggiunto che consente di assicurare al cliente un pescato sempre freschissimo, "vivo", come suol dirsi in gergo, attraverso questo gioiellino di ristorante che gestisce insieme alla moglie, in via Rossini, a ridosso di piazza Teatro: Km zero, si chiama proprio così, è l'elegante sintesi di ospitalità e sapori d'altri tempi, che nel pesce fresco, memorabile la zuppa e la frittura, riscopre la tradizione cara ai buongustai, senza rinunciare all'inventiva di uno chef giovane e talentuoso, che si gioca la carta dell'innovazione specialmente alla voce "antipasti": irrinunciabile e sorprendente la parmigiana di mare, ad esempio. Il tutto ad un prezzo contenuto, data la possibilità di sfruttare i vantaggi della ristorazione a KM zero, che appunto, abbatte costi e passaggi sfavorevoli al cliente, al suo palato e alle sue tasche. Ecco un modo intelligente di promuovere il turismo gastronomico a Trani.
Di Pinuccio Merra sembrano essersi scordati in molti. Nei fastosi complimenti che la villa Comunale sta riscuotendo da parte di turisti e cittadini che si erano dimenticati, e di questo ne soffrivano, della bellezza di questo luogo, si scorda spesso, anche da parte della stampa, di ricordare il vero fautore del rilancio di questo posto amèno, come dicevano i poeti. La manifestazione "Villa in fiore", super apprezzata da visitatori e fiorai che vi partecipano ogni anno con passione e trasporto, è solo la punta di un iceberg che nasconde il grande amore e la vera vocazione di Pinuccio per il mondo delle piante e dei fiori. La pulizia ed il decoro restituito alla villa ed anche, diciamolo, ai servizi igienici, che una decina d' anni fa erano ridotti a maleodorante cloaca a cielo aperto, con pipì ad altezza di piede, inavvicinabili da chiunque, sono merito del Nostro, che fa raccogliere ad un certo punto della giornata, finanche, le più piccole cartacce da un addetto che gira con apposito strumento. I tanti profumi dei fiori, che risalivano ai tempi in cui andavo in villa con mio nonno, da bambino, sono tornati ad impossessarsi di tutto il luogo, da nord a sud. Unico neo, segnalato anche da un lettore, quegli abeti natalizi stipati a ridosso di uno dei viali laterali. Gli abeti meritavano miglior sorte, ma questa non credo sia colpa del direttore. Come si dice: meglio feriti, che morti (gli abeti). Quando ognuno, nel suo piccolo ci mette passione, anche Trani, può esaltare le sue caratteristiche turistiche.
Antonio Lomuscio, artista tranese di grande spessore qualitativo e dalla grande forza rappresentativa sia nelle sculture che nei quadri, ha ricevuto una commissione d'onore: una statua di San Michele Arcangelo, scelta previo concorso dal Vaticano. E domani, 5 luglio, alla presenza di Papa Francesco, la statua verrà presentata e benedetta laddove poi resterà: i giardini vaticani, presso il palazzo del Governatorato. Lomuscio da anni si cimenta con l'arte sacra, ottenendo risultati di grande prestigio e commissioni autorevoli. Trani è fiera di queste storie. Fiera di questi personaggi. Molti di loro prossimamente ospiti a Cordialmente, nella nuova edizione autunnale.