Avviso di chiamata
Quella 500 gialla di Gigi e Peppino
Nel frattempo Ferrante si gode il magic moment
giovedì 6 dicembre 2012
10.20
In una recente trasmissione televisiva Beppe Corrado ha testualmente detto che se gli avessero prospettato la candidatura di Fabrizio Ferrante sin dall'inizio, senza aspettare sei mesi, non gli sarebbe dispiaciuto e forse l'avrebbe votato senza problemi. Boom! Ora la vulgata tra i belli e ribelli contro Di Marzio è che le richieste di chiarimenti - verifiche - azzeramento giunta, sono dovute a ben altri problemi e non tanto alla questione del presidente del C. Boom n.2!. Ora i belli e ribelli chiedono trasparenza e condivisione sui prossimi provvedimenti amministrativi e vorrebbero partecipare alle riunioni dei capigruppo come se fossero una forza politica aggiunta. Boom n.3! Non oso immaginare le facce del trio Gigi - Peppino - Musci, nel sentire queste dichiarazioni dopo mesi di trattative sul presidente del C, dopo crisi di nervi di gente che chiedeva di farlo anche gratis (il presidente, s'intende), dopo le riunioni finite oltre la mezzanotte, dopo le note, le interviste, il Buio Fitto e chi più ne ha più ne metta. Vuoi vedere che ora a pagare saranno, dopo il gran bailamme e le figuracce da politica di quarta serie, gli ignari della situazione? Ossia Rosetta nostra dei servizi sociali, o Fabrizio L'Euforico (che da quando è assessore ha però perso, nelle uscite ufficiali, il sorriso a 44 denti ed occhi sbarrati... Meno euforico e più pensoso, forse sapendo che potrebbe arrivare la "segata" da un momento all'altro). O il buon Michele D'Amore, classica faccia da bravo ragazzo, ricorda quasi Tom Sawyer in un cartone animato degli anni '80. O De Simone , ex mina vagante nella maggioranza Tarantini, ora placido e silente, in mezzo alla tempesta quasi perfetta. Il PDL si squaglia e a pagare sono assessori nominati poco più di sei mesi fa, che hanno tra l'altro lavorato senza dirigenti e col pilota automatico innestato e che non hanno nemmeno abbozzato una progettazione a medio lungo termine? Sarebbe l'ennesimo atto di una politica mediocre e inconcludente, che non cambierebbe certo con quattro poltrone nuove. Il vento barlettano continua a soffiare...
Nel frattempo si gode il magic moment Fabrizio Ferrante, che sulle ali dell'entusiasmo potrebbe decidere di prendersi pure tutto il centro- destra e un quarto di centro, dopo la pomiciata con l'UDC. Il Montepremi con tutto il cucuzzaro, insomma. Fabrizio F. da gran problema e grana vivente nel centro – sinistra, ai tempi delle primarie dai e vai, stop and go, "caccia e metti", ora sembra piacere a tutti: Corrado lo avrebbe votato da subito, l'UDC l'ha votato, altri pezzi di sinistra (tranne PD e Operamò) gli ri – strizzano l'occhio (il carro del vincitore non si snobba mai), perfino Buio Fitto lo aveva incensato. Il rospo, baciato dai voti della nomina, con tanti bacetti delle principesse bipartisan (compreso De Noia, capelli sempre fonati, e che quando parla ci ricorda Antonio Conte), è diventato principe azzurro, col suo fido scudiero Tommaso Sancho Panza che sembrerebbe pronto a seguirlo ovunque.
Ora che poteva finalmente cominciare a governare, senza le scuse del cappio al collo dei bilanci e dell'estenuante querelle sul presidente del c., il governo Riserbato – Di Marzio dovrà vedersela con le incognite legate al tipo di domande dei sei belli e ribelli, delle richieste di verifiche, degli assessori traballanti, del punto interrogativo della presidenza Amet (anche questa dicono che spetti al PDL: bene, allora aspettiamoci magari Tommaso Sancho Panza o qualche sorpresina, magari in zona UDC, che si sa, al momento è all'opposizione, ma non si sa mai …). Allora facendo due conti: i belli e ribelli sarebbero sei, ne servono almeno altri cinque, sei per riequilibrare la sfigata Cinquecento gialla del duo Di Marzio Riserbato. Dove trovarli? Indovinate … Comunque, al momento non c'è pace per le cocce pelade.
Nel frattempo si gode il magic moment Fabrizio Ferrante, che sulle ali dell'entusiasmo potrebbe decidere di prendersi pure tutto il centro- destra e un quarto di centro, dopo la pomiciata con l'UDC. Il Montepremi con tutto il cucuzzaro, insomma. Fabrizio F. da gran problema e grana vivente nel centro – sinistra, ai tempi delle primarie dai e vai, stop and go, "caccia e metti", ora sembra piacere a tutti: Corrado lo avrebbe votato da subito, l'UDC l'ha votato, altri pezzi di sinistra (tranne PD e Operamò) gli ri – strizzano l'occhio (il carro del vincitore non si snobba mai), perfino Buio Fitto lo aveva incensato. Il rospo, baciato dai voti della nomina, con tanti bacetti delle principesse bipartisan (compreso De Noia, capelli sempre fonati, e che quando parla ci ricorda Antonio Conte), è diventato principe azzurro, col suo fido scudiero Tommaso Sancho Panza che sembrerebbe pronto a seguirlo ovunque.
Ora che poteva finalmente cominciare a governare, senza le scuse del cappio al collo dei bilanci e dell'estenuante querelle sul presidente del c., il governo Riserbato – Di Marzio dovrà vedersela con le incognite legate al tipo di domande dei sei belli e ribelli, delle richieste di verifiche, degli assessori traballanti, del punto interrogativo della presidenza Amet (anche questa dicono che spetti al PDL: bene, allora aspettiamoci magari Tommaso Sancho Panza o qualche sorpresina, magari in zona UDC, che si sa, al momento è all'opposizione, ma non si sa mai …). Allora facendo due conti: i belli e ribelli sarebbero sei, ne servono almeno altri cinque, sei per riequilibrare la sfigata Cinquecento gialla del duo Di Marzio Riserbato. Dove trovarli? Indovinate … Comunque, al momento non c'è pace per le cocce pelade.