Avviso di chiamata
Trani "di meglio"
C’è un contrasto sempre più marcato tra chi può e chi non può
giovedì 18 settembre 2014
8.04
C'è una Trani migliore che vogliamo vedere, anzi intravedere, in mezzo alle nebbie degli ultimi anni. È la Trani che il prossimo 28 settembre in piazza Plebiscito vivrà un nuovo appuntamento con la solidarietà grazie all'associazione Orizzonti, che beneficia della cura e dell'attenzione di un grande personaggio del nostro panorama sociale, Angelo Guarriello. La raccolta di beneficienza nobilita la nostra città e la rende attenta ai più bisognosi; questa cura stride con le tasse alle stelle e con la "strage" in atto ai danni del ceto medio, che vive sempre con maggiori difficoltà la lotta con la quotidianità, i soldi che non bastano, le mille spese che non finiscono mai. Vedi il caro libri scolastici, la tasi, la tassa sull'immondizia. C'è un contrasto sempre più marcato tra chi può e chi non può. Le istituzioni, pur con gli sforzi operati attraverso i progetti dei servizi sociali, non possono e non riescono certo ad intercettare il disagio di quel ceto medio sempre più falcidiato. Mi è capitato di conversare qualche giorno fa con un noto professionista, un medico specialista, che non mi ha nascosto il disagio sempre più intenso e soffocante, provato dinanzi a clienti, benestanti fino a qualche anno fa, che alla fine della visita, disarmati, chiedono di non pagare. E lo specialista, non riesce a dire di no. Una società civile che ritorna alla ribalta non più per presentarsi in politica o per confrontarsi con politici in cui si riconosce sempre meno, ma per limitarsi ad esprimere il proprio disagio, lo scollamento tra bisogni reali e politica assente, superficiale, attenta solo alle spartizioni di potere, per garantire la propria sopravvivenza.
Un esempio di poca attenzione alle esigenze di tutti i cittadini, allargando il discorso a tematiche di carattere pratico, potrebbe essere quello della storia del senso unico in via Pozzopiano. Oltre, come scrivemmo, a rappresentare una soluzione tampone, che ancora non soddisfa i residenti ed i coraggiosi componenti del comitato di quartiere omonimo, ora scontenta fortemente e crea tensioni e malumori tra i commercianti di via Pozzopiano. Alcuni di loro hanno chiesto aiuto ad Avviso di chiamata, per far presente alla istituzioni che il divieto d'accesso in direzione dei loro esercizi, come si presenta adesso, scoraggia molti clienti costretti a compiere un giro enorme per raggiungere via Pozzopiano, per chi proviene da via Falcone o via Borsellino, per intenderci (poi trovano anche il divieto di via Bari). I commercianti chiedono d'invertire al massimo il divieto, ponendolo nel senso opposto. Vedremo.
Nella querelle sul brindisi alla festa del PD per auspicare la caduta del sindaco, penso che in fondo non ci sia nulla di male nel fatto che un partito di opposizione brindi augurandosi questo evento, per cui comunque dovrebbe lavorare, anziché brindare. Al massimo potrebbe essere un fatto di bon ton, di buon gusto o no, se proprio vogliamo fare i moralisti, ma non ci sono piaciuti gli insulti piovuti su Giuseppe Tortosa, all'indomani della sua "marcia indietro", circa quel brindisi. Il personaggio è uomo sincero e gli crediamo quando dice che in quel momento non aveva capito che si trattasse d'un brindisi "malaugurante" nei confronti di Riserbato. O, quasi per pudore peronale, forse, non se l'era sentita di fare il guastafeste al momento (avrebbe rischiato fischi, ma v'immaginate che effetto se lo avesse fatto?). Ha dimostrato un sentimento di rispetto, cosa sempre più rara in politica, al di là del retro pensiero che potrebbe esserci. Una volta tanto crediamo, in stile Candido di Voltarire, alla sincerità dei buoni sentimenti. Detto questo, poiché però è partita la solita incivile lapidazione scritta e orale, a mezzo social network, contro il Tortosa, a suon di "senza palle" e via degradando, gli diamo la nostra solidarietà. Cin.
Un esempio di poca attenzione alle esigenze di tutti i cittadini, allargando il discorso a tematiche di carattere pratico, potrebbe essere quello della storia del senso unico in via Pozzopiano. Oltre, come scrivemmo, a rappresentare una soluzione tampone, che ancora non soddisfa i residenti ed i coraggiosi componenti del comitato di quartiere omonimo, ora scontenta fortemente e crea tensioni e malumori tra i commercianti di via Pozzopiano. Alcuni di loro hanno chiesto aiuto ad Avviso di chiamata, per far presente alla istituzioni che il divieto d'accesso in direzione dei loro esercizi, come si presenta adesso, scoraggia molti clienti costretti a compiere un giro enorme per raggiungere via Pozzopiano, per chi proviene da via Falcone o via Borsellino, per intenderci (poi trovano anche il divieto di via Bari). I commercianti chiedono d'invertire al massimo il divieto, ponendolo nel senso opposto. Vedremo.
Nella querelle sul brindisi alla festa del PD per auspicare la caduta del sindaco, penso che in fondo non ci sia nulla di male nel fatto che un partito di opposizione brindi augurandosi questo evento, per cui comunque dovrebbe lavorare, anziché brindare. Al massimo potrebbe essere un fatto di bon ton, di buon gusto o no, se proprio vogliamo fare i moralisti, ma non ci sono piaciuti gli insulti piovuti su Giuseppe Tortosa, all'indomani della sua "marcia indietro", circa quel brindisi. Il personaggio è uomo sincero e gli crediamo quando dice che in quel momento non aveva capito che si trattasse d'un brindisi "malaugurante" nei confronti di Riserbato. O, quasi per pudore peronale, forse, non se l'era sentita di fare il guastafeste al momento (avrebbe rischiato fischi, ma v'immaginate che effetto se lo avesse fatto?). Ha dimostrato un sentimento di rispetto, cosa sempre più rara in politica, al di là del retro pensiero che potrebbe esserci. Una volta tanto crediamo, in stile Candido di Voltarire, alla sincerità dei buoni sentimenti. Detto questo, poiché però è partita la solita incivile lapidazione scritta e orale, a mezzo social network, contro il Tortosa, a suon di "senza palle" e via degradando, gli diamo la nostra solidarietà. Cin.