Avviso di chiamata
Urna ciao e infami da petalo
E Ricciolo Nero Di Panataleo piega le reni agli utenti
giovedì 20 giugno 2013
11.42
La notizia che piazza della Repubblica verrà liberata dalle urne funerarie bianche che l'hanno decorata in questi giorni, mi ha dato un senso di liberazione: ben vengano il mercatino, i coriandoli, le cicche di sigaretta sputacchiate dai vecchi del paese, le cacche dei piccioni, immancabili, (a proposito: che si aspetta a dare una ripulita alla statua di Bovio?). Ben venga tutto ciò che rappresenta vita vissuta, magari anche caos e non solidi bianchi perfettamente allineati, ricordo nefasto di quei cimiteri americani dove sono seppelliti soldati caduti in guerra. Ordine degli architetti che rappresenta un ordine perfetto di elementi immobili e allineati. I tranesi ci giravano intorno come Alberto Sordi e sua moglie "buzzicona", mandati dai figli alla Biennale di Venezia, nel film "Le vacanze intelligenti". I cani annusavano le urne dubbiosi; i bambini ci hanno fatto gli slalom con le bici; l'edicolante dirimpettaio di cotanta opera, guardava le urne in stato di trance.
D'accordo che bisogna tutelare la Cattedrale, ma l'ordinanza contro i petali da matrimonio (sic), fa a pugni con anni di urina (a Bari la chiamano "pisciachiazza") tranquillamente rilasciata in tutti gli angoli della suddetta Cattedrale, senza che nemmeno l'ombra di un monsignore, di un seminarista o di un sindaco, arrivasse a prendere a calci in culo il piscione di turno, o il cane col suo padrone (chiedo scusa a Raffaella Merra per l'ipotetico calcio al cane e al padrone). In questi anni hanno bombardato la Cattedrale con, nell'ordine: pallonate, cacche, pipì, moto sui leoni e chi più ne ha più ne metta, senza che beccassero alcuno in fallo, sul fatto, e ora si vuole multare la nonnina che butta i petali al matrimonio della nipote … Trani, città dove tutto è possibile.
Colpo di teatro (e di calore) del consigliere UDC Tortosa: tassa di soggiorno per abbassare l'Imu. Ma sono anni che giornalisti, albergatori, politici, massaie, ristoratori ed escort si battono per passare dal turismo mordi e fuggi alla villeggiatura stabile fatta a Trani (absit iniuria) e tanto per incentivare un eventuale soggiorno prolungato, ci mettiamo pure la tassa di soggiorno? Stavolta il nostro Paonazzo l'ha fatta fuori. Non ci voleva questa proposta. Per abbassare l'Imu potremmo cominciare a farci pagare il milione di euro di arretrati dai Comuni che mandano i loro rifiuti nella nostra ormai disgraziatissima e sempre più pericolosa e satura discarica AMIU (ma perché nessuno si straccia non dico una veste, ma nemmeno un paio di mutande o un calzino per quella bomba che ci impesta ogni anno di più?).
Ricciolo Nero Di Pantaleo (per via della sua autoproclamazione a fascista verace) non perde tempo e comincia a piegare le reni degli utenti: senza pietà, in pieno periodo di crisi, con la gente che ruba pane e detersivi, Amet manda inflessibili e cazzute richieste di pagamento con conguagli con "botte" anche da "mille euro" (notizia di Traniviva del 18 giugno scorso). O pagate, o berrete olio di ricino. Battute a parte: si cerchi almeno di derogare o spalmare i pagamenti per i semplici cittadini alle prese con le ristrettezze della crisi economica; e si cominci a far pagare aziende morose…
Ultimo avviso di chiamata per Peppino De Simone: è da quest'inverno che dicevamo che il mare era una fetecchia. E puntualmente è arrivata l'estate con schiuma, batteri fecali a go go (ah! Ecco perché Trani a go go) e scoli a mare a sorpresa. Ora invece di andare al mare andiamo dalla magistratura, per accompagnare Peppino nostro che va a fare l'esposto contro ignoti, e prendiamo il sole in piazza Duomo, nel frattempo che ci ricevono. Così guardiamo i matrimoni in Cattedrale e facciamo gli infami andando a denunciare quelli che buttano i petali.
D'accordo che bisogna tutelare la Cattedrale, ma l'ordinanza contro i petali da matrimonio (sic), fa a pugni con anni di urina (a Bari la chiamano "pisciachiazza") tranquillamente rilasciata in tutti gli angoli della suddetta Cattedrale, senza che nemmeno l'ombra di un monsignore, di un seminarista o di un sindaco, arrivasse a prendere a calci in culo il piscione di turno, o il cane col suo padrone (chiedo scusa a Raffaella Merra per l'ipotetico calcio al cane e al padrone). In questi anni hanno bombardato la Cattedrale con, nell'ordine: pallonate, cacche, pipì, moto sui leoni e chi più ne ha più ne metta, senza che beccassero alcuno in fallo, sul fatto, e ora si vuole multare la nonnina che butta i petali al matrimonio della nipote … Trani, città dove tutto è possibile.
Colpo di teatro (e di calore) del consigliere UDC Tortosa: tassa di soggiorno per abbassare l'Imu. Ma sono anni che giornalisti, albergatori, politici, massaie, ristoratori ed escort si battono per passare dal turismo mordi e fuggi alla villeggiatura stabile fatta a Trani (absit iniuria) e tanto per incentivare un eventuale soggiorno prolungato, ci mettiamo pure la tassa di soggiorno? Stavolta il nostro Paonazzo l'ha fatta fuori. Non ci voleva questa proposta. Per abbassare l'Imu potremmo cominciare a farci pagare il milione di euro di arretrati dai Comuni che mandano i loro rifiuti nella nostra ormai disgraziatissima e sempre più pericolosa e satura discarica AMIU (ma perché nessuno si straccia non dico una veste, ma nemmeno un paio di mutande o un calzino per quella bomba che ci impesta ogni anno di più?).
Ricciolo Nero Di Pantaleo (per via della sua autoproclamazione a fascista verace) non perde tempo e comincia a piegare le reni degli utenti: senza pietà, in pieno periodo di crisi, con la gente che ruba pane e detersivi, Amet manda inflessibili e cazzute richieste di pagamento con conguagli con "botte" anche da "mille euro" (notizia di Traniviva del 18 giugno scorso). O pagate, o berrete olio di ricino. Battute a parte: si cerchi almeno di derogare o spalmare i pagamenti per i semplici cittadini alle prese con le ristrettezze della crisi economica; e si cominci a far pagare aziende morose…
Ultimo avviso di chiamata per Peppino De Simone: è da quest'inverno che dicevamo che il mare era una fetecchia. E puntualmente è arrivata l'estate con schiuma, batteri fecali a go go (ah! Ecco perché Trani a go go) e scoli a mare a sorpresa. Ora invece di andare al mare andiamo dalla magistratura, per accompagnare Peppino nostro che va a fare l'esposto contro ignoti, e prendiamo il sole in piazza Duomo, nel frattempo che ci ricevono. Così guardiamo i matrimoni in Cattedrale e facciamo gli infami andando a denunciare quelli che buttano i petali.