Books
I Fratelli Pastina nel libro di Domenico di Palo
Quaderni tranesi, in edicola il terzo volume
giovedì 2 luglio 2009
Ancora protagonisti i Quaderni Tranesi editi dall'editore Landriscina che stavolta ci presentano un profilo dei fratelli Pastina, Domenico e Nicola, insigni intellettuali del Novecento tranese, antesignani del libero pensiero a mezzo stampa, della lotta contro il potere censore, da quello fascista a quello postfascista impersonato dal maresciallo Badoglio e comunque contro tutte le forme di ostruzionismo della libera circolazione delle idee e dello spirito critico dei cittadini.Nella pubblicazione numero 3 dei Quaderni, di Palo ci presenta le due figure di grandi uomini tranesi, per poi farci "ascoltare" la viva voce di Domenico, attraverso la lettura di un suo famoso articolo nel quale difende il principio di libertà e di buon governo al cospetto di un Italia alla sbando, quella dell'immediato dopoguerra, il secondo, che lascia in sospeso i grandi problemi derivanti dall'incubo della guerra.
Un attacco all'inerzia di chi, come lo stesso Badoglio, avrebbe dovuto governare l'Italia in modo ben diverso rispetto all'effettiva realtà, nella quale non affrontava, specialmente nel cosiddetto Regno del Sud, i nodi più grandi ed inoltre lasciava in vigore alcune leggi legate al periodo fascista, come la restrizione della libertà di stampa. Per quell'articolo Pastina insieme ad altri rappresentanti democratici tranesi e meridionali, fu arrestato, seppur per soli otto giorni. Quella cattura fu un boomerang per chi l'attuò perché scatenò il dibattito sulla libertà di stampa, con in primo piano il Partito d'Azione, e pose la prima pietra in Italia per la ricostituzione di quell'importante diritto. Se oggi siamo qui liberi di scrivere e esprimere le nostre idee, dopo il buio del fascismo e della mancanza di libertà, dobbiamo dunque essere grati anche ai fratelli Pastina. Questa piccola ma curata pubblicazione compie un primo passo in questa direzione.
Un attacco all'inerzia di chi, come lo stesso Badoglio, avrebbe dovuto governare l'Italia in modo ben diverso rispetto all'effettiva realtà, nella quale non affrontava, specialmente nel cosiddetto Regno del Sud, i nodi più grandi ed inoltre lasciava in vigore alcune leggi legate al periodo fascista, come la restrizione della libertà di stampa. Per quell'articolo Pastina insieme ad altri rappresentanti democratici tranesi e meridionali, fu arrestato, seppur per soli otto giorni. Quella cattura fu un boomerang per chi l'attuò perché scatenò il dibattito sulla libertà di stampa, con in primo piano il Partito d'Azione, e pose la prima pietra in Italia per la ricostituzione di quell'importante diritto. Se oggi siamo qui liberi di scrivere e esprimere le nostre idee, dopo il buio del fascismo e della mancanza di libertà, dobbiamo dunque essere grati anche ai fratelli Pastina. Questa piccola ma curata pubblicazione compie un primo passo in questa direzione.