Chiaro e Tondo
Alla vostra salute, senza lagna
Chiaro e Tondo 162
giovedì 20 maggio 2010
Non ho mai avuto problemi a sottolineare come l'avventura del Tarantini II fosse stata decisamente migliore rispetto a quella del Tarantini I, per tutta una serie di motivi che ho specificato in altre occasioni. Credo che questo aspetto abbia messo in serie difficoltà opposizioni e stampa, soprattutto quella sempre troppo incerta se bastonare / massacrare definitivamente, rispetto ai propri parametri di giudizio, questa amministrazione o se esaltarla, qua e là, a macchia di leopardo. Si decida insomma: pollice verso o elevato? Al di là di questo penso che ora l'"actio" dei giornalisti basculanti e delle opposizioni al Tarantini bis, divenga ancora più arduo; non su di una questione di forma: (è sempre facile dare dell'antipatico o del borioso o del presuntuoso a Pinuccio e co.), basta rispolverare qualche intervento sulla stampa o in qualche consiglio comunale passato, o misurarsi con qualche risposta piccata rifilata agli oppositori stessi, condita da qualche sfottò di troppo. Il problema è che siamo proprio sul fronte della sostanza ad avere problemi nell'attaccare Pinuccio.
Baruffe sulla cementeria a parte, provvedimento ancora di fatto in embrione, su base di semplice accordo, sempre buono, per fare un po' di "ammuina", vedo che qua c'è poco da opporsi ad esempio al Piano del Traffico finalmente approvato, ad un Comune che non aumenta le tasse, ad un riordino definitivo sulla vecchia questione legata al Cimitero, oltre alla riproposizione di ampie zone pedonali, propedeutiche, vitali, fondamentali per dare un'impronta da città turistica, al di là di ciò che ne pensano i commercianti. La nuova cornice di Via San Giorgio resta emblematica in tal senso. E poi le piste ciclabili, che si presentano come un atto di evoluzione civica.
Su questa serie di provvedimenti c'è poco da aggiungere. Sono atti buoni e giusti. Senza se e senza ma. Avevo azzardato un'ipotesi di riorganizzazione delle opposizioni, sulla creazione di una leadership, conditio sine qua non, per cominciare a ricostruire la baracca, dopo le macerie del recente passato; ma puntualmente m'è giunta l'accusa di voler sponsorizzare qualcuno non degno: solita grettezza, solita tendenza alla bega, solita lagna di fronde frustrate, piuttosto che volontà di ricostruzione d'una verginità come alternativa di governo (un principio che ritengo una base civica, anche stavolta, senza secondi fini "sponsorizzatori", ci mancherebbe). E allora ognuno sia "fabbro" delle proprie fortune. Come dicono a Parigi: à votre santé.
Baruffe sulla cementeria a parte, provvedimento ancora di fatto in embrione, su base di semplice accordo, sempre buono, per fare un po' di "ammuina", vedo che qua c'è poco da opporsi ad esempio al Piano del Traffico finalmente approvato, ad un Comune che non aumenta le tasse, ad un riordino definitivo sulla vecchia questione legata al Cimitero, oltre alla riproposizione di ampie zone pedonali, propedeutiche, vitali, fondamentali per dare un'impronta da città turistica, al di là di ciò che ne pensano i commercianti. La nuova cornice di Via San Giorgio resta emblematica in tal senso. E poi le piste ciclabili, che si presentano come un atto di evoluzione civica.
Su questa serie di provvedimenti c'è poco da aggiungere. Sono atti buoni e giusti. Senza se e senza ma. Avevo azzardato un'ipotesi di riorganizzazione delle opposizioni, sulla creazione di una leadership, conditio sine qua non, per cominciare a ricostruire la baracca, dopo le macerie del recente passato; ma puntualmente m'è giunta l'accusa di voler sponsorizzare qualcuno non degno: solita grettezza, solita tendenza alla bega, solita lagna di fronde frustrate, piuttosto che volontà di ricostruzione d'una verginità come alternativa di governo (un principio che ritengo una base civica, anche stavolta, senza secondi fini "sponsorizzatori", ci mancherebbe). E allora ognuno sia "fabbro" delle proprie fortune. Come dicono a Parigi: à votre santé.