Chiaro e Tondo
Capocchie offresi
Chiaro e Tondo 203
giovedì 7 aprile 2011
La montante polemica ed i passi indietro e avanti sulla questioni dei parcheggi e del mercato settimanale, oltre al flop dell'area della stazione, sono emblematici di un governo cittadino che termina il suo mandato all'insegna dell'improvvisazione. Una volta esaurita la ruota del pavone ed esibite tutte le penne di quel bell'uccello che è stato rappresentato dal settore culturale, cui l'amministrazione s'è agganciata per promuovere momenti d'immagine di un certo livello, quando si è trattato di scendere nel pratico, nel vissuto, nel quotidiano governo delle cose di tutti i giorni, questa simpatica truppa di tranesi in politica, capeggiata da Pinuccio T., è andata in affanno. Insomma l'asilo di Pinuccio, con gli assessori baby o il governo dei tabelloni umani, che annunciano fine ed inizio dei lavori, o gli assessori ectoplasmatici, nel senso che si vedono sempre meno, o fanno vedere qualche loro ombra in tv o su face book, non convincono in questo passaggio che porta un provvedimento impopolare, come i grattini per tutti, non nell'atto in se (quasi tutte le città li hanno), ma perché il cittadino fa la seguente equazione : a fronte di questo esborso da parte dell'utenza, tramite pagamento parcheggi, il Comune di Trani come mi risponde in fatto di servizi? Come cantava Renato Zero, re dei sorcini: «In cambio tu che mi dai?». Capocchie rimbombanti.
Il mercato settimanale è un altro nodo da non sottovalutare, anche in fatto di consenso popolare: forse s'era capito male, ma quella di via Superga sembrava essere una soluzione provvisoria, anche perché mai supportata dalla presenza di servizi di ogni genere per l'utenza: se poi, al di là dei tir che piovono dal cielo, ci si mette il problema di una canicola spietata che da ora fino a settembre cuocerà le teste con tintura delle massaie in cerca di acquisti a buon prezzo, proprio presso la desolata ed assolata landa mercatale, il quadro si fa impietoso per una scelta mal sopportata fin dall'inizio da gran parte della popolazione. Si deve trovare un luogo più consono, ma da questo orecchio Pinuccio e co. non vogliono sentirci e sono dunque pronti e disposti a prendersi un altro po' di gastimate e moccoli dal popolo del Mercato. E anche qui, in cambio di una soluzione accettata, più o meno a malincuore, cosa ha dato in cambio il Palazzo? Capocchie bruciacchiate.
Meno male che a dare una parvenza di efficientismo, almeno in fatto di annunci (ma non li aveva già fatti nel 2007?) ci pensa Fabrizio Sotero, che tra l'altro, come da buona tradizione nei momenti di difficoltà, apre l'ombrello colorato, come quello delle guide turistiche, dell'Informagiovani. Lo dicemmo già tempo fa anche per un altro esponente del centro – sinistra e tra un po' arriverà il nuovo comunicato dell'Italia dei Valori, che ultimamente si pronuncia su tutto, pure sulla media di uova che le galline tranesi dovrebbero covare nei pollai di campagna. Quando non si sa cosa annunciare, si tira fuori l'Informagiovani, buon viatico per dire che lo sportello ci deve essere o ci sarà, a seconda che a dirlo sia uno al governo o all'opposizione, e che lo stesso darà le dritte, il lavoro, la vista ai ciechi, l'udito ai sordi. Tutto questo in una biblioteca in cui ora sembra che si faccia ogni cosa, tranne che andarsi a leggere un buon libro in santa pace: ci manca solo qualche torneo di burraco e poi siamo a posto. Va bene la riesumazione della biblioteca, ma mi pare che qua le stiamo dando delle sostanze stupefacenti per rianimarla troppo. Roba, tra un po', da salsa & rumba, con l'esibizione di qualche gruppo metallaro o la conferenza di qualche santone indiano.
Triste provincia Bat: scimmiottando la vetusta linea berlusconiana, si approfitta di ogni piccolo evento, come la normalissima inaugurazione di ordinari e comuni uffici per uso poltrone d'assessori e impiegati, abbelliti da qualche sempreverde, per distogliere mediaticamente il pubblico dalle spinose questioni dei concorsi con annessi vincitori parenti e dalle molestie cui sarebbe stata oggetto un impiegata, già derubricate da Gigi Riserbato, col quale stavolta non concordo, alla voce gossip, in attesa di avere carte che cantino, ossia denunce vere e proprie; ma sul piano morale quella famosa lettera di colleghi della donna, nella quale si scendeva in particolari scabrosi nei confronti del dirigente interessato, mi sembra che valga molto di più d'una denuncia. Pompa magna per una banale inaugurazione e basso profilo, e scomparsa di provvedimenti e dichiarazioni, con linea ridimensionante su casi di elevata gravità. Bella Provincia degna del costante anno zero in cui si ritrova non solo per penuria di contenuti politici, ma adesso anche di scandali più o meno annunciati. Se si è incapaci a governare, almeno che non si facciano danni…
Il mercato settimanale è un altro nodo da non sottovalutare, anche in fatto di consenso popolare: forse s'era capito male, ma quella di via Superga sembrava essere una soluzione provvisoria, anche perché mai supportata dalla presenza di servizi di ogni genere per l'utenza: se poi, al di là dei tir che piovono dal cielo, ci si mette il problema di una canicola spietata che da ora fino a settembre cuocerà le teste con tintura delle massaie in cerca di acquisti a buon prezzo, proprio presso la desolata ed assolata landa mercatale, il quadro si fa impietoso per una scelta mal sopportata fin dall'inizio da gran parte della popolazione. Si deve trovare un luogo più consono, ma da questo orecchio Pinuccio e co. non vogliono sentirci e sono dunque pronti e disposti a prendersi un altro po' di gastimate e moccoli dal popolo del Mercato. E anche qui, in cambio di una soluzione accettata, più o meno a malincuore, cosa ha dato in cambio il Palazzo? Capocchie bruciacchiate.
Meno male che a dare una parvenza di efficientismo, almeno in fatto di annunci (ma non li aveva già fatti nel 2007?) ci pensa Fabrizio Sotero, che tra l'altro, come da buona tradizione nei momenti di difficoltà, apre l'ombrello colorato, come quello delle guide turistiche, dell'Informagiovani. Lo dicemmo già tempo fa anche per un altro esponente del centro – sinistra e tra un po' arriverà il nuovo comunicato dell'Italia dei Valori, che ultimamente si pronuncia su tutto, pure sulla media di uova che le galline tranesi dovrebbero covare nei pollai di campagna. Quando non si sa cosa annunciare, si tira fuori l'Informagiovani, buon viatico per dire che lo sportello ci deve essere o ci sarà, a seconda che a dirlo sia uno al governo o all'opposizione, e che lo stesso darà le dritte, il lavoro, la vista ai ciechi, l'udito ai sordi. Tutto questo in una biblioteca in cui ora sembra che si faccia ogni cosa, tranne che andarsi a leggere un buon libro in santa pace: ci manca solo qualche torneo di burraco e poi siamo a posto. Va bene la riesumazione della biblioteca, ma mi pare che qua le stiamo dando delle sostanze stupefacenti per rianimarla troppo. Roba, tra un po', da salsa & rumba, con l'esibizione di qualche gruppo metallaro o la conferenza di qualche santone indiano.
Triste provincia Bat: scimmiottando la vetusta linea berlusconiana, si approfitta di ogni piccolo evento, come la normalissima inaugurazione di ordinari e comuni uffici per uso poltrone d'assessori e impiegati, abbelliti da qualche sempreverde, per distogliere mediaticamente il pubblico dalle spinose questioni dei concorsi con annessi vincitori parenti e dalle molestie cui sarebbe stata oggetto un impiegata, già derubricate da Gigi Riserbato, col quale stavolta non concordo, alla voce gossip, in attesa di avere carte che cantino, ossia denunce vere e proprie; ma sul piano morale quella famosa lettera di colleghi della donna, nella quale si scendeva in particolari scabrosi nei confronti del dirigente interessato, mi sembra che valga molto di più d'una denuncia. Pompa magna per una banale inaugurazione e basso profilo, e scomparsa di provvedimenti e dichiarazioni, con linea ridimensionante su casi di elevata gravità. Bella Provincia degna del costante anno zero in cui si ritrova non solo per penuria di contenuti politici, ma adesso anche di scandali più o meno annunciati. Se si è incapaci a governare, almeno che non si facciano danni…