Chiaro e Tondo
Coi parcheggi siamo sfigati
Chiaro e Tondo 114
venerdì 13 novembre 2009
Coi parcheggi non ce ne va mai bene una. Parcheggio sotterraneo presso stazione? Fuori uso. Parcheggio in Piazza Sant'Agostino? Bocciato e vituperato (giustamente) dai puristi della bellezza dei luoghi tranesi. Parcheggio a pagamento? Poco gradito. Giusto il tempo di utilizzarlo per andarsi a fare la granatina di limone a San Nicola, pur con un incremento dell'utenza rispetto al passato. Parcheggio per i dipendenti delle scuole? Impossibile pure quello perché anche laddove dovesse esserci quello interno "riservato", non può essere utilizzato per motivi di sicurezza in caso di evacuazione … Dinanzi a tale fantozziana condizione, il parcheggiatore tranese, compreso quello temporaneo, che deve prelevare il figliolo da scuola, esce pazzo, si dimena, sfrutta gli spazi più indegni, gli orifizi più impensabili, sbriciola marciapiedi e pure senza rendersene conto le sospensioni.
Va bene che il lavoro e gli alberi (sempre meno pure loro), costituiscono le grandi pecche del momento, dopo l'odissea delle buche, durata almeno un paio d'anni e tuttora in corso, ma credo che sia giunto il momento di cercare una sorta di benedizione laica (ma anche religiosa non guasterebbe), emanata da un sindaco che una volta per tutte si siede a tavolino coi suoi collaboratori più stretti, al di là dei vari fantascientifici traffic plans e concepisce una strategia vincente e meno fantozziana sul nodo parcheggi. Piccola chiosa: non vorrei risultare irriverente, ma sempre a proposito di parcheggi, mi chiedo se a Trani negli ultimi anni ci sia stata qualche guerra sotterranea che mi sono perso, un conflitto underground con mine o trappole anti uomo, in modo tale da provocare questa ingente marea di invalidi, meritevoli di parcheggio riservato sotto casa. Un proliferare maximo di cartelli, molto ma molto ma molto più che in passato ( Nota bene: con tutto il rispetto per i veri disabili, davvero bisognosi del posto auto riservato), che si ritrovano, in media, nel numero di un paio per ogni tre isolati. Ecchecazpita! Roba che nemmeno a Kabul! E altri parcheggi se ne vanno…
Sono pronto ad andare porta a porta a verificare la veridicità dell'effettiva presenza dell'utilizzatore finale di parcheggio sotto il portone … Ma ditemelo voi onestamente: fino a dieci anni fa vi ricordate una tale moltiplicazione di permessi? Mah!
Va bene che il lavoro e gli alberi (sempre meno pure loro), costituiscono le grandi pecche del momento, dopo l'odissea delle buche, durata almeno un paio d'anni e tuttora in corso, ma credo che sia giunto il momento di cercare una sorta di benedizione laica (ma anche religiosa non guasterebbe), emanata da un sindaco che una volta per tutte si siede a tavolino coi suoi collaboratori più stretti, al di là dei vari fantascientifici traffic plans e concepisce una strategia vincente e meno fantozziana sul nodo parcheggi. Piccola chiosa: non vorrei risultare irriverente, ma sempre a proposito di parcheggi, mi chiedo se a Trani negli ultimi anni ci sia stata qualche guerra sotterranea che mi sono perso, un conflitto underground con mine o trappole anti uomo, in modo tale da provocare questa ingente marea di invalidi, meritevoli di parcheggio riservato sotto casa. Un proliferare maximo di cartelli, molto ma molto ma molto più che in passato ( Nota bene: con tutto il rispetto per i veri disabili, davvero bisognosi del posto auto riservato), che si ritrovano, in media, nel numero di un paio per ogni tre isolati. Ecchecazpita! Roba che nemmeno a Kabul! E altri parcheggi se ne vanno…
Sono pronto ad andare porta a porta a verificare la veridicità dell'effettiva presenza dell'utilizzatore finale di parcheggio sotto il portone … Ma ditemelo voi onestamente: fino a dieci anni fa vi ricordate una tale moltiplicazione di permessi? Mah!