Chiaro e Tondo
Diretta TV. E non ne parliamo più
Chiaro e Tondo 96
venerdì 11 settembre 2009
Veramente non riesco a capacitarmi sulla questione: non riesco a rendermi conto del perché la nostra amministrazione, nell'era della politica mediatica, della parola e dell'immagine, che sono ormai elementi strettamente connessi a questo Luogo della democrazia e della partecipazione popolare, si ostini a non trasmettere il Consiglio Comunale in diretta televisiva (nemmeno radiofonica, dico proprio televisiva). Eppure gente come lo stesso Tarantini, sempre molto attento al binomio dialettica – politica, come Peppino Di Marzio, che in passato, da ex Sindaco, ne ha fatto ampio uso, sa che questo fattore non può più essere "oscurato". E dopo i 400.000 euro spesi per un estate tranese "imbarazzante" per penuria di contenuti, eccetto due o tre appuntamenti, non reggerebbe nemmeno l'alibi del cosiddetto risparmio. I soldi erano lì, dunque.
Lo spunto per l'ennesimo richiamo ai nostri governanti sull'argomento, me lo ha dato una frase di Vittorio Foa, recentemente scomparso, nel suo libro "Le parole della politica", scritto con Federica Montevecchi, che invito i politici contemporanei a leggere tutto d'un fiato. Nella prefazione Foa scrive: "La politica era ricerca, era sentirsi insieme con gli altri: forse il degrado della politica e delle sue parole sta proprio nell'agire pensando di essere soli e nel pensare solo a se stessi. Ecco perché quando un ragazzo mi chiede cosa vuol dire far politica, la sola povera risposta che sento di dargli è di pensare agli altri: solo l'altro dà senso alla nostra identità".
Ed inoltre, poiché mi risulta che la nostra amministrazione sia generalmente convinta che gran parte della stampa sia avversa al suo operato, quella della diretta tv del Consiglio comunale, credo sia una buona occasione per mostrare all'opinione pubblica il proprio vero volto, o quello che essa presume di avere, per lo meno, permettendo a questa di farsi un'idea non filtrata da alcuno. Tutto questo ritenendo di avere forza interiore trasparente e coscienza pulita di fondo, da ciò che emerge dalle dichiarazioni del Palazzo. Lo dimostrino alla vera grande maggioranza dei cittadini tranesi e battiani. Pensaci Giacomino…. (citazione) pardon, pensaci Zlatanuccio.
Lo spunto per l'ennesimo richiamo ai nostri governanti sull'argomento, me lo ha dato una frase di Vittorio Foa, recentemente scomparso, nel suo libro "Le parole della politica", scritto con Federica Montevecchi, che invito i politici contemporanei a leggere tutto d'un fiato. Nella prefazione Foa scrive: "La politica era ricerca, era sentirsi insieme con gli altri: forse il degrado della politica e delle sue parole sta proprio nell'agire pensando di essere soli e nel pensare solo a se stessi. Ecco perché quando un ragazzo mi chiede cosa vuol dire far politica, la sola povera risposta che sento di dargli è di pensare agli altri: solo l'altro dà senso alla nostra identità".
Ed inoltre, poiché mi risulta che la nostra amministrazione sia generalmente convinta che gran parte della stampa sia avversa al suo operato, quella della diretta tv del Consiglio comunale, credo sia una buona occasione per mostrare all'opinione pubblica il proprio vero volto, o quello che essa presume di avere, per lo meno, permettendo a questa di farsi un'idea non filtrata da alcuno. Tutto questo ritenendo di avere forza interiore trasparente e coscienza pulita di fondo, da ciò che emerge dalle dichiarazioni del Palazzo. Lo dimostrino alla vera grande maggioranza dei cittadini tranesi e battiani. Pensaci Giacomino…. (citazione) pardon, pensaci Zlatanuccio.