Chiaro e Tondo
Gettone di carenza
Chiaro e Tondo 105
martedì 13 ottobre 2009
Meno male che fra gli argomenti caldi è sopraggiunto quello del gettone. Per la discussione sui rifiuti si stava prendendo una brutta piega: ho avuto il sentore che da un momento all'altro il dibattito, compreso quello del forum, stesse per scadere nella vecchia frasetta dei bimbi: "Ignorante, tu l'hai detto e tu lo sei". A questo punto, meglio chiudere certe dispute e aspettare il decorso del fato cinico e baro. A proposito, tanto per concludere con un sorriso, come mio solito: un "forumino" fumino, credo grillino, mi ha dato "del professorino con bacchetta in mano che non può spocchiosamente giudicare chi sia ignorante e chi no". Alla faccia della bacchetta. Ma se il nostro lettore accetta che il suo guru Grillo, non con la bacchetta, ma con la mazza ferrata, dia non solo dell'ignorante, ma del coglione, del morto di sonno a chiunque (pure Veronesi chiamato "cancoronesi",- stronzata immane, nda), non vedo come non possa accettare la mia bacchetta. O ripudia tutti e due o nessuno dei due. Ma guarda che incoerenza: la mazza di Grillo sì, la bacchetta di Ronco no. E meno male che invitavo a leggere più libri e non ho dato del coglione a nessuno … Sono consapevole che alcuni lettori, in una sorta di gioia ed entusiasmo bimbeschi, mi vogliano vedere non come prof., figura che richiama noia e pedanteria, forse per i loro trascorsi scolastici, ma come scrittore ludico, compagnuccio di giochi; niente, se vedono la bacchetta s'incazzano.
Contro il logorio della vita moderna, beviamoci un Cynar che è meglio.
Questione gettone. Alla faccia del principio di gratuità, di politica come servizio, di risparmio delle risorse finanziarie … nel non lontano 2003, non nel 1983 (gli anni da bere…) ma nel 2003, la nostra classe dirigente politica, con parere favorevole dei dirigenti (ma perché se fosse stato sfavorevole che avrebbero fatto? Forse avrebbero indossato la cintura di castità e povertà?…) decise che era giunto il momento di capitalizzare e monetizzare, insomma di "ricogghiere", in nome del proprio tempo e del proprio sudore (ho visto camice intrise), speso per il funzionamento della macchina amministrativa. Peccato che nel frattempo, l'ormai famigliare Corte dei Conti abbia sottolineato che quell'incremento da gettone di presenza non fosse lecito e che i "terrisi" dovessero essere restituiti sull'unghia, euro su euro.
Noi, opinione pubblica, che non siamo la Corte dei Conti, saremmo forse stati disposti anche ad accettare quella bagatella. Infatti, dopo i primi moti di sdegno e il "no" dell'opposizione, non chiamata a restituire, ma che intanto ha incassato lo stesso (mi auguro che "sgancino" i denari non dovuti in beneficenza), dopo la classica frase: "Sono sempre gli stessi, non cambiano mai; perdono il pelo ma non il vizio", gran parte della massa cittadina aveva fagocitato e digerito col solito ruttino rassicurante, a distanza di tempo, il "cannellone" a forma di gettone. Insomma sulla vicenda nessuno ha arricciato più un pelo. Ed i soldini li avevano messi in tasca tutti; dopo il ruttino, una bella pennichella se la sono fatta un po' tutti, opposizione compresa che sull'argomento di fatto non è più tornata.
Concludendo: siccome, come si diceva, noi cittadini non siamo la corte dei Conti, avremmo anche potuto accettare, moralmente, quell'aumento, se ci fossimo trovati dinanzi ad una classe politica d'eccellenza, davvero meritevole di premio partita. Ma poiché la nostra classe politica continua ad essere per lo più mediocre ed arruffona, con pochi acuti e molte stecche, (e soprattutto quella del primo governo Tarantini , con opposizione annessa ora vogliosa di apparire "verginella", lo era davvero, ancor più dell'attuale) anche la Corte dell'Opinione Pubblica si affianca a quella dei Conti e reclama la restituzione dei quattrini. Aridatece i soldi! Quel gettone galeotto di "presenza" è la prova lampante di una carenza della politica verso la cosa pubblica e gli interessi pubblici. Un gettone di carenza.
Contro il logorio della vita moderna, beviamoci un Cynar che è meglio.
Questione gettone. Alla faccia del principio di gratuità, di politica come servizio, di risparmio delle risorse finanziarie … nel non lontano 2003, non nel 1983 (gli anni da bere…) ma nel 2003, la nostra classe dirigente politica, con parere favorevole dei dirigenti (ma perché se fosse stato sfavorevole che avrebbero fatto? Forse avrebbero indossato la cintura di castità e povertà?…) decise che era giunto il momento di capitalizzare e monetizzare, insomma di "ricogghiere", in nome del proprio tempo e del proprio sudore (ho visto camice intrise), speso per il funzionamento della macchina amministrativa. Peccato che nel frattempo, l'ormai famigliare Corte dei Conti abbia sottolineato che quell'incremento da gettone di presenza non fosse lecito e che i "terrisi" dovessero essere restituiti sull'unghia, euro su euro.
Noi, opinione pubblica, che non siamo la Corte dei Conti, saremmo forse stati disposti anche ad accettare quella bagatella. Infatti, dopo i primi moti di sdegno e il "no" dell'opposizione, non chiamata a restituire, ma che intanto ha incassato lo stesso (mi auguro che "sgancino" i denari non dovuti in beneficenza), dopo la classica frase: "Sono sempre gli stessi, non cambiano mai; perdono il pelo ma non il vizio", gran parte della massa cittadina aveva fagocitato e digerito col solito ruttino rassicurante, a distanza di tempo, il "cannellone" a forma di gettone. Insomma sulla vicenda nessuno ha arricciato più un pelo. Ed i soldini li avevano messi in tasca tutti; dopo il ruttino, una bella pennichella se la sono fatta un po' tutti, opposizione compresa che sull'argomento di fatto non è più tornata.
Concludendo: siccome, come si diceva, noi cittadini non siamo la corte dei Conti, avremmo anche potuto accettare, moralmente, quell'aumento, se ci fossimo trovati dinanzi ad una classe politica d'eccellenza, davvero meritevole di premio partita. Ma poiché la nostra classe politica continua ad essere per lo più mediocre ed arruffona, con pochi acuti e molte stecche, (e soprattutto quella del primo governo Tarantini , con opposizione annessa ora vogliosa di apparire "verginella", lo era davvero, ancor più dell'attuale) anche la Corte dell'Opinione Pubblica si affianca a quella dei Conti e reclama la restituzione dei quattrini. Aridatece i soldi! Quel gettone galeotto di "presenza" è la prova lampante di una carenza della politica verso la cosa pubblica e gli interessi pubblici. Un gettone di carenza.