Chiaro e Tondo
I soliti coltelli
Chiaro e Tondo 13 (extra)
mercoledì 12 novembre 2008
Abbiamo esaurito titoli e aggettivi per definire seghe (nel senso di segate) di partito, pugnalate interne, trabocchetti, buffetti, frizzi, lazzi e ghiribizzi vari di questo bel mondo politico locale, che tante soddisfazioni dà ai giornalisti, sempre a caccia di bignè alla crema (nel senso di notiziole ad effetto) confezionati da coalizioni in stato confusionale e tante perplessità genera nei comuni cittadini, che lavorano come turchi (anzi oggi direi come cinesi e pensano a lavorare per portare il pane a casa).
E mentre l'opposizione veltroniana, con il solo Ferrante a fare il mastino, pacatamente, cercava di ricordare che sull'Amet "così non si fa", arrivava la randellata dalla stessa "casa madre", dal seno ubertoso di consenso da parte di tanti tranesi, che tanto latte, a loro volta, in termini di voti, hanno riversato sulla squadra Tarantini.
Questa volta, l'ennesima buccia di banana piazzata sul cammino della presente amministrazione Tarantini, deriva da un tocco "sporco" o pulito a seconda del punto di vista da cui si vede (per Pinuccio sarà sicuramente sporco, lordo, lordissimo, stile peggior Materazzi), di un consigliere della maggioranza, in particolare Mario Troysi, da quanto leggo sulla nota apparsa l'altro ieri su Traniweb.
Ora l'intervento sarà giudicato sacrosanto da tutti coloro che avevano stracciato già gran parte delle vesti, e qualcos'altro, all'annuncio che, accertati i debiti del Comune, si nominava ancora all'Amet per consulenze legali (vai con lo champagne!). Ma proprio quando l'ennesima bottiglia della spartizione partitocratica e partitocentrica (col popolaccio che poteva abbaiare quanto voleva e con l'opposizione che più o meno pacatamente si alzava in piedi e ruggiva a modo suo, ma va bene lo stesso) stava per essere stappata, non foss'altro per i 100 anni, Colui che tutto move o qualche Satanasso (sempre a seconda di come la si vede) ha messo lo zampino.
E' dunque partito, su di una complanare solitaria e foriera di foschi scenari futuri, questo esposto alla Procura della Corte dei Conti, proprio riguardante le questioni Amet. Il coltello della politica tranese è sempre bello, lungo e affilato. Le goccioline di sangue sono sempre belle fresche. Basti ricordare, per la rubrica interna "piccola memoria storica del politologo tranese", che le ultime amministrazioni sono cadute con le staffilate di quel lungo coltello "amico", del parente serpente di turno. Allegria. Purchè servano a dare lezioni per il futuro. Meditiamo.
E mentre l'opposizione veltroniana, con il solo Ferrante a fare il mastino, pacatamente, cercava di ricordare che sull'Amet "così non si fa", arrivava la randellata dalla stessa "casa madre", dal seno ubertoso di consenso da parte di tanti tranesi, che tanto latte, a loro volta, in termini di voti, hanno riversato sulla squadra Tarantini.
Questa volta, l'ennesima buccia di banana piazzata sul cammino della presente amministrazione Tarantini, deriva da un tocco "sporco" o pulito a seconda del punto di vista da cui si vede (per Pinuccio sarà sicuramente sporco, lordo, lordissimo, stile peggior Materazzi), di un consigliere della maggioranza, in particolare Mario Troysi, da quanto leggo sulla nota apparsa l'altro ieri su Traniweb.
Ora l'intervento sarà giudicato sacrosanto da tutti coloro che avevano stracciato già gran parte delle vesti, e qualcos'altro, all'annuncio che, accertati i debiti del Comune, si nominava ancora all'Amet per consulenze legali (vai con lo champagne!). Ma proprio quando l'ennesima bottiglia della spartizione partitocratica e partitocentrica (col popolaccio che poteva abbaiare quanto voleva e con l'opposizione che più o meno pacatamente si alzava in piedi e ruggiva a modo suo, ma va bene lo stesso) stava per essere stappata, non foss'altro per i 100 anni, Colui che tutto move o qualche Satanasso (sempre a seconda di come la si vede) ha messo lo zampino.
E' dunque partito, su di una complanare solitaria e foriera di foschi scenari futuri, questo esposto alla Procura della Corte dei Conti, proprio riguardante le questioni Amet. Il coltello della politica tranese è sempre bello, lungo e affilato. Le goccioline di sangue sono sempre belle fresche. Basti ricordare, per la rubrica interna "piccola memoria storica del politologo tranese", che le ultime amministrazioni sono cadute con le staffilate di quel lungo coltello "amico", del parente serpente di turno. Allegria. Purchè servano a dare lezioni per il futuro. Meditiamo.