Chiaro e Tondo
Il buono, il cattivo e il radical chic
Chiaro e Tondo 54
venerdì 10 aprile 2009
Vabbè che, come sostenuto dal Sindaco Tarantini, avrebbe impersonato il ruolo del "cattivo" nel corso della storia "romanzata" del PUG. Vabbè che in ogni occasione in cui qualche anima candida si permetteva di avanzare qualche obiezione sullo stesso PUG o nei confronti del suo lavoro, lui sfoderava l'occhio torvo ed il tono risentito, fino a quando non pensava che sarebbe stato meglio recuperare il self – control, sforzandosi di rispondere ai detrattori con cortesia. Ma facendo davvero un grande sforzo.
Ora però che l'assessore Ninni De Toma ha superato lo scoglio, anzi il faraglione dell'approvazione del PUG, sottolineata anche da un festante manifesto dal Sindaco, può tranquillizzarsi, rilassarsi un attimo, dopo il meritato riposo e spiegarmi a chi si riferisse quando ha dato del Radical chic a qualcuno della minoranza, avocando a se stesso e alla propria parte politica, durante un chiaro lapsus freudiano (poichè una volta Lei era socialista, se la memoria non m'inganna), l'etichetta di "terra terra", dovendosi intendere da par suo, naturalmente, il senso positivo, nella vulgata assessorile: quello di persone semplici e non troppo artefatte o snob. Terra terra, presso le nostre malpensanti contrade, significa di poco valore, ma che fare? Fargliela passare? …
No: l'assessore del PUG dovrebbe spiegare dove vede lo "chic" e ancor di più il "radical" in un'opposizione che non mi sembra nemmeno avere la forza di darsi un'etichetta. (E sorvolo sul nuovo logo pensato da Marco Travaglio: PD, Partito Disperati; per evitare di infierire).
L'assessore De Toma mi è parso invece, lui sì, un ottimo teo radical chic, proprio durante i vari dibattiti, soprattutto televisivi, nei quali, ad ogni piè sospinto, sfoderava alle eventuali obiezioni sul PUG, il sorrisetto sarcastico o lo sguardo arcigno o la risposta stizzita, trattando gli oppositori (la mia è stata un'impressione) come gente che non possedesse a casa, sul comodino, vicino al lettuccio, nemmeno l'abbecedario delle regole riferite alla sfera PUG.
E anche se fosse stato così (molti consiglieri hanno votato senza capirci gran che) sarebbe stato meglio trattare in modo più comprensivo gli obiettori e non strapazzarli con toni e modi molto radical e poco chic. Ma se aveva la parte del cattivo… Che volete fa'? Diavolo d'un Pinuccio, ma che vuoi fare, anche il regista? La prossima volta assegnali una parte da buono. Tipo Don Tonino. Già hai fatto il Fellini con la bimba della cartellata, ora ci "lanci" anche il nuovo Charles Browson (cattivo per antonomasia); mi sembra un po' troppo. Rivedere il casting della maggioranza (specialmente con i nuovi assessori in arrivo…).
Ora però che l'assessore Ninni De Toma ha superato lo scoglio, anzi il faraglione dell'approvazione del PUG, sottolineata anche da un festante manifesto dal Sindaco, può tranquillizzarsi, rilassarsi un attimo, dopo il meritato riposo e spiegarmi a chi si riferisse quando ha dato del Radical chic a qualcuno della minoranza, avocando a se stesso e alla propria parte politica, durante un chiaro lapsus freudiano (poichè una volta Lei era socialista, se la memoria non m'inganna), l'etichetta di "terra terra", dovendosi intendere da par suo, naturalmente, il senso positivo, nella vulgata assessorile: quello di persone semplici e non troppo artefatte o snob. Terra terra, presso le nostre malpensanti contrade, significa di poco valore, ma che fare? Fargliela passare? …
No: l'assessore del PUG dovrebbe spiegare dove vede lo "chic" e ancor di più il "radical" in un'opposizione che non mi sembra nemmeno avere la forza di darsi un'etichetta. (E sorvolo sul nuovo logo pensato da Marco Travaglio: PD, Partito Disperati; per evitare di infierire).
L'assessore De Toma mi è parso invece, lui sì, un ottimo teo radical chic, proprio durante i vari dibattiti, soprattutto televisivi, nei quali, ad ogni piè sospinto, sfoderava alle eventuali obiezioni sul PUG, il sorrisetto sarcastico o lo sguardo arcigno o la risposta stizzita, trattando gli oppositori (la mia è stata un'impressione) come gente che non possedesse a casa, sul comodino, vicino al lettuccio, nemmeno l'abbecedario delle regole riferite alla sfera PUG.
E anche se fosse stato così (molti consiglieri hanno votato senza capirci gran che) sarebbe stato meglio trattare in modo più comprensivo gli obiettori e non strapazzarli con toni e modi molto radical e poco chic. Ma se aveva la parte del cattivo… Che volete fa'? Diavolo d'un Pinuccio, ma che vuoi fare, anche il regista? La prossima volta assegnali una parte da buono. Tipo Don Tonino. Già hai fatto il Fellini con la bimba della cartellata, ora ci "lanci" anche il nuovo Charles Browson (cattivo per antonomasia); mi sembra un po' troppo. Rivedere il casting della maggioranza (specialmente con i nuovi assessori in arrivo…).