Chiaro e Tondo
Morti, mood, news e marketing... meno mal che Telenorba c'è
Chiaro e Tondo 2
martedì 7 ottobre 2008
Non c'era certo bisogno della denuncia di Telenorba, per mobilitarsi ed accorgersi che le condizioni del Cimitero di Trani fossero disastrose e che, ancora una volta, il nostro grado di civiltà riscendeva sotto il livello del mare, anzi, sottoterra, per rimanere in tema. Non starò qui a richiamare le numerose citazioni letterarie, per cui, appunto, la civiltà di una popolazione si misura anche dal modo di rispettare ed onorare i propri defunti.
Sono mesi che il consigliere comunale Dino Marinaro denuncia lo stato di degrado del Luogo sacro, ottenendo solo indifferenza, così come un reportage di una testata giornalistica locale. Solo quando è arrivata l'attenzione del Tg di Conversano, molti hanno cominciato a sdegnarsi e a compiere richiami sulla carta stampata di più ampio respiro territoriale. Con una forma di "razzismo" della fonte, da cui giunge l'informazione, la notizia viene snobbata se segnalata da un comune consigliere o da un giornale locale e, solo quando, il grado di sputtanamento raggiunge canali superiori e più ampi, si comincia ad occuparsi delle questioni.
Certo, merito anche della credibilità che i colleghi di Telenorba, a cominciare dall'impeccabile Giovanni Di Benedetto, riescono ad avere sull'opinione pubblica, oltre alla proverbiale "voce in capitolo", quando si tratta di smuovere la sensibilità degli amministratori, molto timorosi dell'immagine che viene data all'esterno e,insomma, attenti a quelle strategie di marketing, che comunque si son viste poco, sicuramente per colpa dei famosi debiti. (A parte il raffinato ma malinconico, lento e silenzioso, tanto per non andare fuori tema, spot di Santorsola… Ma non dovevamo sponsorizzare la movida? Decidiamoci se darci al cool, all'elites o al pop).
Ma non è forse una "botta" all'immagine, al famoso "mood" di Trani, lasciare che, (specialmente nella città delle Confraternite ed Arciconfraternite, che poi gestiscono in gran parte il culto delle singole cappelle cimiteriali ed in generale sono informalmente garanti del rispetto del luogo in questione), si arrivi ad un tale grado d'inciviltà e degrado reiterato nel tempo? Diventa anche un problema, oltre che di buon costume, anche culturale, di rispetto di tradizioni e fede religiosa. Non ci resta che parafrasare Pio e Amedeo, ennesima coppia di comici emergente di Puglia…: "Meno male che Telenorba c'è". Ve l'ho detto chiaro e tondo.
Sono mesi che il consigliere comunale Dino Marinaro denuncia lo stato di degrado del Luogo sacro, ottenendo solo indifferenza, così come un reportage di una testata giornalistica locale. Solo quando è arrivata l'attenzione del Tg di Conversano, molti hanno cominciato a sdegnarsi e a compiere richiami sulla carta stampata di più ampio respiro territoriale. Con una forma di "razzismo" della fonte, da cui giunge l'informazione, la notizia viene snobbata se segnalata da un comune consigliere o da un giornale locale e, solo quando, il grado di sputtanamento raggiunge canali superiori e più ampi, si comincia ad occuparsi delle questioni.
Certo, merito anche della credibilità che i colleghi di Telenorba, a cominciare dall'impeccabile Giovanni Di Benedetto, riescono ad avere sull'opinione pubblica, oltre alla proverbiale "voce in capitolo", quando si tratta di smuovere la sensibilità degli amministratori, molto timorosi dell'immagine che viene data all'esterno e,insomma, attenti a quelle strategie di marketing, che comunque si son viste poco, sicuramente per colpa dei famosi debiti. (A parte il raffinato ma malinconico, lento e silenzioso, tanto per non andare fuori tema, spot di Santorsola… Ma non dovevamo sponsorizzare la movida? Decidiamoci se darci al cool, all'elites o al pop).
Ma non è forse una "botta" all'immagine, al famoso "mood" di Trani, lasciare che, (specialmente nella città delle Confraternite ed Arciconfraternite, che poi gestiscono in gran parte il culto delle singole cappelle cimiteriali ed in generale sono informalmente garanti del rispetto del luogo in questione), si arrivi ad un tale grado d'inciviltà e degrado reiterato nel tempo? Diventa anche un problema, oltre che di buon costume, anche culturale, di rispetto di tradizioni e fede religiosa. Non ci resta che parafrasare Pio e Amedeo, ennesima coppia di comici emergente di Puglia…: "Meno male che Telenorba c'è". Ve l'ho detto chiaro e tondo.