Chiaro e Tondo
Non si ammazzano così anche i cavalli?
Chiaro e Tondo 169
Trani - mercoledì 7 luglio 2010
A proposito di accuse che passano inosservate, ancora una volta, in occasione dell'annunciata chiusura di un reparto del nostro ospedale, il Sindaco lancia un anatema grave, che già in altre circostanze aveva "sventolato":lo sfarinamento della nostra principale struttura sanitaria sarebbe frutto di un gioco politico. Naturalmente orchestrato dalla Regione, che naturalmente è di sinistra e non di destra come l'amministrazione della nostra città. L'opposizione locale, di sinistra non dice nulla. Ci siamo tanto abituati a questo modo di vedere le cose che nessuno fa una piega dinanzi a tesi gravi come queste.
Un luogo di cura per i cittadini, di sollievo delle sofferenze, un luogo che mostra quasi sempre il Dolore come categoria del vivere, che entra sotto forma di tragedia in molte vite e molte famiglie, viene ridotto a pedina per dispettucci politici, come cartina di tornasole per future campagne elettorali, come ingranaggio di un sistema che ha a che vedere coi rancori dei politici, con i giudizi affrettati ed i provvedimenti capestro di rappresentanti di opposte fazioni. Una vera "piaga" che nulla dovrebbe avere a che fare con le quotidiane lotte di cortile, con ipocrite mezze calze che fingono d'indignarsi e spingono altri cittadini a farlo e poi figurano nei ordinamenti dei partiti e stanno lì imboscati senza fare nulla di concreto, chiusi nel loro piccolo mondo ed incapaci di capire la vera realtà, come quella del dolore e del diritti umani calpestati (il diritto al lavoro per i giovani è uno di questi).
Molti di questi politici incapaci e astiosi, pronti alla vendetta tramite provvedimenti ad hoc e molti di questi cittadini che giocano al "Piccolo indignato", non fanno mai una riflessione di ampio respiro; fingono di occuparsi delle sofferenze e dei disagi dei concittadini ed invece quasi sempre hanno un doppio fine: una loro tesi da sostenere, un consenso in più da racimolare. In questi giorni mentre l'Italia dibatteva sulla legge bavaglio, col rischio di un altro grande diritto negato, quello dell'informazione, da queste parti si discettava di quanto grande fosse la villa di Tizio o Caio o delle pagelle di Traniweb.
Dalla sanità, all'informazione, fino alla scuola (si facciano una passeggiata, "gli indignati", nelle aule e ammirino la superficialità e la strafottenza dei pargoli, futuri cittadini, perennemente giustificati, nella loro vuotaggine di profitto e di disciplina, dalle coccole di mammà e di papa). Sanità, scuola, informazione si sgretolano e i diritti dei cittadini sono ammazzati come cavalli. Il nostro ospedale è il Varenne di uno di questi esemplari da macello. Vergogna!
Un luogo di cura per i cittadini, di sollievo delle sofferenze, un luogo che mostra quasi sempre il Dolore come categoria del vivere, che entra sotto forma di tragedia in molte vite e molte famiglie, viene ridotto a pedina per dispettucci politici, come cartina di tornasole per future campagne elettorali, come ingranaggio di un sistema che ha a che vedere coi rancori dei politici, con i giudizi affrettati ed i provvedimenti capestro di rappresentanti di opposte fazioni. Una vera "piaga" che nulla dovrebbe avere a che fare con le quotidiane lotte di cortile, con ipocrite mezze calze che fingono d'indignarsi e spingono altri cittadini a farlo e poi figurano nei ordinamenti dei partiti e stanno lì imboscati senza fare nulla di concreto, chiusi nel loro piccolo mondo ed incapaci di capire la vera realtà, come quella del dolore e del diritti umani calpestati (il diritto al lavoro per i giovani è uno di questi).
Molti di questi politici incapaci e astiosi, pronti alla vendetta tramite provvedimenti ad hoc e molti di questi cittadini che giocano al "Piccolo indignato", non fanno mai una riflessione di ampio respiro; fingono di occuparsi delle sofferenze e dei disagi dei concittadini ed invece quasi sempre hanno un doppio fine: una loro tesi da sostenere, un consenso in più da racimolare. In questi giorni mentre l'Italia dibatteva sulla legge bavaglio, col rischio di un altro grande diritto negato, quello dell'informazione, da queste parti si discettava di quanto grande fosse la villa di Tizio o Caio o delle pagelle di Traniweb.
Dalla sanità, all'informazione, fino alla scuola (si facciano una passeggiata, "gli indignati", nelle aule e ammirino la superficialità e la strafottenza dei pargoli, futuri cittadini, perennemente giustificati, nella loro vuotaggine di profitto e di disciplina, dalle coccole di mammà e di papa). Sanità, scuola, informazione si sgretolano e i diritti dei cittadini sono ammazzati come cavalli. Il nostro ospedale è il Varenne di uno di questi esemplari da macello. Vergogna!