Chiaro e Tondo
Nuovo Cinema PD
Chiaro e Tondo 101
martedì 29 settembre 2009
Anche a Trani va in scena il Congresso del Partito Democratico. Credo che per il bene del futuro politico della nostra città, sia il PD al governo o ancora all'opposizione, questo "evento" meriti una certa attenzione, non foss'altro perché, almeno sulla carta, questa compagine rappresenta una fetta di elettorato cittadino, provinciale, regionale, spesso ultimamente letteralmente snobbata dai media e dai loro stessi rappresentanti politici.
I motivi di questo problema sono molteplici: a Trani il Pd, almeno dal punto di vista dei numeri (dei votanti) è in forte affanno e credo che questo vulnus porti i vertici a preoccuparsi di ben altre questioni, piuttosto che praticare un vero coinvolgimento (ed eventuale allargamento) del proprio gruppo elettorale. Troppe manfrine interne di potere (partitico, non di governo) troppe nomine "imposte" dagli stessi vertici provinciali alle singole realtà locali del partito (ho raccolto voci di "mal di pancia" da stessi uomini di sinistra, in merito, fonti dunque interne); troppo scollamento, da quanto ci riferiscono, tra vecchia anima DS, veracemente di sinistra, ed anima "bianca", di matrice centrista, cattolica, moderata (quella della ex Margherita de Rutelli, oggi, quest'ultimo, guarda caso, in procinto di accordo elettorale futuro con UDC e forse anche lo stesso Fini); troppa delusione da parte di quella fetta di "attivisti" che più in passato era stata protagonista sul campo, mettendoci la faccia: penso ai vari Corraro o allo stesso Carcano (non per nulla "emigrato" in Sinistra e Libertà) e altri ancora meno famosi, ma che hanno mostrato "delusione" direttamente proporzionale al proprio impegno passato. Delusione e poca motivazione, queste due delle parole chiave che caratterizzano il PD di oggi, che non credo venga "sbeffeggiato" come afferma qualche nostro lettore, ma penso meriti rispetto in questa fase di cantiere politico che dimostra di essere, in virtù del principio di alternativa, o di alternanza, nel migliore dei casi (uno dei "pani" della democrazia).
Non approviamo il becero insulto che spesso parte dai componenti del governo, che mettono il piede su di "soldato ferito", ma credo che per il bene del pluralismo, foss'anche ancora in futuro opposizione, il PD vada seguito nella sua ri – costituzione che credo debba ripartire da giovani davvero motivati e preparati, affiancati da qualche anziano esperto. Fermo restando che questo PD vivacchia in un'opposizione che sembra, ad oggi, però essere priva di una mente, una regia, un vero leader carismatico. Salvo "acquistarlo" fuori dal proprio contesto, dal proprio vero humus (leggi Carlo Laurora, che da rumors insistenti potrebbe assumere quel tipo di "guida" in un accordo "alla barese" tra centro sinistra ed UDC). Chi vivrà vedrà. E governerà. O sarà per lo meno un'opposizione vera.
I motivi di questo problema sono molteplici: a Trani il Pd, almeno dal punto di vista dei numeri (dei votanti) è in forte affanno e credo che questo vulnus porti i vertici a preoccuparsi di ben altre questioni, piuttosto che praticare un vero coinvolgimento (ed eventuale allargamento) del proprio gruppo elettorale. Troppe manfrine interne di potere (partitico, non di governo) troppe nomine "imposte" dagli stessi vertici provinciali alle singole realtà locali del partito (ho raccolto voci di "mal di pancia" da stessi uomini di sinistra, in merito, fonti dunque interne); troppo scollamento, da quanto ci riferiscono, tra vecchia anima DS, veracemente di sinistra, ed anima "bianca", di matrice centrista, cattolica, moderata (quella della ex Margherita de Rutelli, oggi, quest'ultimo, guarda caso, in procinto di accordo elettorale futuro con UDC e forse anche lo stesso Fini); troppa delusione da parte di quella fetta di "attivisti" che più in passato era stata protagonista sul campo, mettendoci la faccia: penso ai vari Corraro o allo stesso Carcano (non per nulla "emigrato" in Sinistra e Libertà) e altri ancora meno famosi, ma che hanno mostrato "delusione" direttamente proporzionale al proprio impegno passato. Delusione e poca motivazione, queste due delle parole chiave che caratterizzano il PD di oggi, che non credo venga "sbeffeggiato" come afferma qualche nostro lettore, ma penso meriti rispetto in questa fase di cantiere politico che dimostra di essere, in virtù del principio di alternativa, o di alternanza, nel migliore dei casi (uno dei "pani" della democrazia).
Non approviamo il becero insulto che spesso parte dai componenti del governo, che mettono il piede su di "soldato ferito", ma credo che per il bene del pluralismo, foss'anche ancora in futuro opposizione, il PD vada seguito nella sua ri – costituzione che credo debba ripartire da giovani davvero motivati e preparati, affiancati da qualche anziano esperto. Fermo restando che questo PD vivacchia in un'opposizione che sembra, ad oggi, però essere priva di una mente, una regia, un vero leader carismatico. Salvo "acquistarlo" fuori dal proprio contesto, dal proprio vero humus (leggi Carlo Laurora, che da rumors insistenti potrebbe assumere quel tipo di "guida" in un accordo "alla barese" tra centro sinistra ed UDC). Chi vivrà vedrà. E governerà. O sarà per lo meno un'opposizione vera.