Chiaro e Tondo
Ora tocca a Pinuccio
Chiaro e Tondo 74
venerdì 19 giugno 2009
Ventola presidente Bat, Amoruso parlamentare, Slivestris europarlamentare. Bella compagnia di giro di notabili della politica locale di destra, lanciati in orbita dal destino benevolo e dal vento in poppa alla stessa destra, che ramazza voti senza andare troppo per il sottile, sfruttando anche la pochezza delle opposizioni e la loro eterna e suicida divisione.
Ma a questo punto, se destra eterna dev'essere, se proprio dobbiamo assistere a questa teoria di "trionfatori" della destra locale, santificati, glorificati e consacrati a piè sospinto dal voto popolare, butto lì una provocazione: ma perché no Pinuccio Tarantini?, in nome di una rappresentanza esterna di Trani, perché non si arriva ad una consacrazione extra moenia anche per Pinuccio, l'unico, in questo momento di proporsi, per appartenenza politica favorevole, consenso alle ultime elezioni (vedi giochetto fatto per Ventola in quel di Canosa) come politico "da esportazione". Poi il giorno dopo riprenderemo a lottare tra di noi, a denigrare le nostre malefatte e quelle dei politici. Ma per un momento potremmo comportarci come i biscegliesi per Amoruso o per Napoletano, i canosini per Ventola o gli andriesi per Fucci. Magari poi un domani viene fuori anche un altro politico in grado di compattare questa città, ma al momento non vedo grandi alternative.
Elevati in genere nell'olimpo della consacrazione politica personaggi dalla sintassi debole, demagoghi da quattro soldi, fantasmi capaci di materializzarsi solo durante le campagne elettorali, individui calati dall'alto senza alcuna reale "radice" nel territorio, mi sembra che sia giunto il momento di promuovere almeno una volta un politico in grado di rappresentarci all'esterno, pur con i detrattori normalmente raggranellati qua e là in questi anni di governo, cioè lo stesso Tarantini.
Tra quelli di sinistra al momento non ce ne possono essere poiché questa parte politica, pur con i valori da cui è alimentata, non è in grado, a causa della sua attuale natura, divisa, inconcludente e poco incisiva, di esprimere un rappresentante degno e che soprattutto metta d'accordo le varie anime, per quel ruolo di "ambasciatore" tranese.
Non resta che Pinuccio Tarantini, pur coi suoi nei: poca attenzione sulla questione delle estati tranesi, cui da sindaco avrebbe dovuto essere più cauto e tenere gli occhi aperti; riabilitazione di personaggi che in passato avevano contribuito ad affossarlo; incapacità di mantenere un certo feeling con una parte della città esasperata da alcune questioni tipo buche e alla fine poco collegamento col suo partito di appartenenza (l'ex AN), lasciato con le briglie completamente sciolte e capace di candidare l'unico rappresentante del PDL non eletto; capace di inviare una lettera allucinante e piena d'improperi nei confronti del sottoscritto (reo d'indicare quella candidatura come politicamente debole) e baciato da poche gioie (elezione di Di Modugno a parte) cui brindare, dopo il secco tre a uno in favore della vecchia Forza Italia in fatto di elezioni provinciali.
E se politicamente non c'è molto da festeggiare, almeno un cin cin la vecchia AN può farlo: per le nozze di Mimmo Tarantini, fratello (e uomo ombra) del sindaco cui anche Chiaro e Tondo rivolge sinceri auguri. In attesa che Trani brindi, se non viene fuori alcuna novità dal cilindro grigio della politica cittadina, per il turno di consacrazione di Pinuccio.
(PS: In tal senso, in un progetto a lungo termine, alla fine della dovuta gavetta, occhio a Gigi Riserbato).
Ma a questo punto, se destra eterna dev'essere, se proprio dobbiamo assistere a questa teoria di "trionfatori" della destra locale, santificati, glorificati e consacrati a piè sospinto dal voto popolare, butto lì una provocazione: ma perché no Pinuccio Tarantini?, in nome di una rappresentanza esterna di Trani, perché non si arriva ad una consacrazione extra moenia anche per Pinuccio, l'unico, in questo momento di proporsi, per appartenenza politica favorevole, consenso alle ultime elezioni (vedi giochetto fatto per Ventola in quel di Canosa) come politico "da esportazione". Poi il giorno dopo riprenderemo a lottare tra di noi, a denigrare le nostre malefatte e quelle dei politici. Ma per un momento potremmo comportarci come i biscegliesi per Amoruso o per Napoletano, i canosini per Ventola o gli andriesi per Fucci. Magari poi un domani viene fuori anche un altro politico in grado di compattare questa città, ma al momento non vedo grandi alternative.
Elevati in genere nell'olimpo della consacrazione politica personaggi dalla sintassi debole, demagoghi da quattro soldi, fantasmi capaci di materializzarsi solo durante le campagne elettorali, individui calati dall'alto senza alcuna reale "radice" nel territorio, mi sembra che sia giunto il momento di promuovere almeno una volta un politico in grado di rappresentarci all'esterno, pur con i detrattori normalmente raggranellati qua e là in questi anni di governo, cioè lo stesso Tarantini.
Tra quelli di sinistra al momento non ce ne possono essere poiché questa parte politica, pur con i valori da cui è alimentata, non è in grado, a causa della sua attuale natura, divisa, inconcludente e poco incisiva, di esprimere un rappresentante degno e che soprattutto metta d'accordo le varie anime, per quel ruolo di "ambasciatore" tranese.
Non resta che Pinuccio Tarantini, pur coi suoi nei: poca attenzione sulla questione delle estati tranesi, cui da sindaco avrebbe dovuto essere più cauto e tenere gli occhi aperti; riabilitazione di personaggi che in passato avevano contribuito ad affossarlo; incapacità di mantenere un certo feeling con una parte della città esasperata da alcune questioni tipo buche e alla fine poco collegamento col suo partito di appartenenza (l'ex AN), lasciato con le briglie completamente sciolte e capace di candidare l'unico rappresentante del PDL non eletto; capace di inviare una lettera allucinante e piena d'improperi nei confronti del sottoscritto (reo d'indicare quella candidatura come politicamente debole) e baciato da poche gioie (elezione di Di Modugno a parte) cui brindare, dopo il secco tre a uno in favore della vecchia Forza Italia in fatto di elezioni provinciali.
E se politicamente non c'è molto da festeggiare, almeno un cin cin la vecchia AN può farlo: per le nozze di Mimmo Tarantini, fratello (e uomo ombra) del sindaco cui anche Chiaro e Tondo rivolge sinceri auguri. In attesa che Trani brindi, se non viene fuori alcuna novità dal cilindro grigio della politica cittadina, per il turno di consacrazione di Pinuccio.
(PS: In tal senso, in un progetto a lungo termine, alla fine della dovuta gavetta, occhio a Gigi Riserbato).