Chiaro e Tondo
Se fa capolino Sergino...
Chiaro e Tondo 108
venerdì 23 ottobre 2009
Nel movimentato dibattito tra politici, giornalisti, dipendenti comunali, dirigenti (intervenuti indirettamente tramite le loro relazioni pubblicate) di questi giorni, su chi fosse più cattivo, se i DIP o i DIR, su chi fosse più lassista, o incapace, con varie prese di posizione e solita mania di creare due squadre contrapposte (bianchi o neri, guelfi o ghibellini, pro DIR o pro DIP), ancora una volta ci si è dimenticati di interpellare un personaggio chiave in tal senso.
Uno che fa di mestiere il dipendente comunale, ma che ha ricoperto mansioni "governative", non subordinate quindi. Uno che ha rappresentato un "cuneo" tra la categoria subordinata dei dipendenti, che di fatto, per loro stessa ammissione e natura professionale, eseguono ordini e quella dei "capoccia", quelli che decidono. Ed essendo stato assessore alle finanze durante il primo trvagliato mandato governativo tarantiniano, ha osservato questo rapporto dall'interno, sia accanto ai DIP, che accanto ai DIR. Chi più di lui, chi più di Sergio De Feudis, omonimo di quel De Feudis che ha sollevato il polverone, può darci un'opinione interessante, non decisiva, ma interessante sì? Non soltanto: due o tre mesi fa il De Feudis, Sergino per gli amici, ha realizzato dei manifesti sei per tre ( e meno male che i DIP guadagnano poco... quelli infatti come sapete costano assai) nei quali faceva capolino con viso stralunato ed occhi sgranati con frasi sibilline, che alludevano forse a qualcosa, ma non abbiamo capito bene a cosa, per cui io personalmente mi sto spremendo ancora le meningi, a distanza di tante settimane, per capire dove e come volesse andare a parare.
Ora Sergino hai la possibilità sia di decriptare quei tuoi messaggi, che per tua sfortuna contenevano un piccolo refuso sul quale i soliti tranesi (a ridalle con questa espressione) subito sputarono la loro spocchia saccente, sia di dire la tua su questo difficile rapporto tra DIP e DIR. Stavolta puoi illuminarci con le tue parole, oltre che con quei tuoi occhi azzurri sgranati, con espressione perennemente paracula.
Uno che fa di mestiere il dipendente comunale, ma che ha ricoperto mansioni "governative", non subordinate quindi. Uno che ha rappresentato un "cuneo" tra la categoria subordinata dei dipendenti, che di fatto, per loro stessa ammissione e natura professionale, eseguono ordini e quella dei "capoccia", quelli che decidono. Ed essendo stato assessore alle finanze durante il primo trvagliato mandato governativo tarantiniano, ha osservato questo rapporto dall'interno, sia accanto ai DIP, che accanto ai DIR. Chi più di lui, chi più di Sergio De Feudis, omonimo di quel De Feudis che ha sollevato il polverone, può darci un'opinione interessante, non decisiva, ma interessante sì? Non soltanto: due o tre mesi fa il De Feudis, Sergino per gli amici, ha realizzato dei manifesti sei per tre ( e meno male che i DIP guadagnano poco... quelli infatti come sapete costano assai) nei quali faceva capolino con viso stralunato ed occhi sgranati con frasi sibilline, che alludevano forse a qualcosa, ma non abbiamo capito bene a cosa, per cui io personalmente mi sto spremendo ancora le meningi, a distanza di tante settimane, per capire dove e come volesse andare a parare.
Ora Sergino hai la possibilità sia di decriptare quei tuoi messaggi, che per tua sfortuna contenevano un piccolo refuso sul quale i soliti tranesi (a ridalle con questa espressione) subito sputarono la loro spocchia saccente, sia di dire la tua su questo difficile rapporto tra DIP e DIR. Stavolta puoi illuminarci con le tue parole, oltre che con quei tuoi occhi azzurri sgranati, con espressione perennemente paracula.