Chiaro e Tondo
Sinistra, fai la sinistra!
Chiaro e Tondo 88
venerdì 7 agosto 2009
Quando ero bambino il mio indimenticabile nonno materno, Ninuccio, tabaccaio – istituzione di Piazza Libertà, soleva rivolgermi questa frase che mi è sempre rimasta in mente: "Giuann, fe' l'omenn' (Giovanni fai l'uomo). In modo scherzoso mi invitava ad essere un bravo bambino ed a fare il mio dovere, prefigurando già un comportamento da adulto, responsabile ed educato.
Quella frase è riemersa prepotente in questi giorni, quando tra una doccia gelata ed una bibita fresca, ho ripensato al ruolo della sinistra e di un non ben identificato pezzo di centro (il centro – sinistra) nella nostra città negli ultimi dieci anni. Mi è dunque venuto il ticchio di dire: "Sinistra, fai la sinistra". Ricordo solo due momenti in cui questo è avvenuto: il primo, quando un ormai agonizzante governo Avantario riusciva ad ottenere i finanziamenti per il risanamento delle coste tranesi; un omaggio alla memoria storica con un fatto che molti hanno dimenticato od occultato in questi anni. La sinistra faceva la sinistra in quel caso perché favoriva accessi pubblici al mare, rendendolo, democraticamente, un bene di larga fruizione. Il secondo momento coniuga due parole legate, almeno in teoria, alla sinistra: moralità e legalità. Questo avveniva quando si scoperchiava il pentolone puzzolente della "finanza creativa" de noialtri che aveva irrorato le famigerate Estati tranesi, poi finite sotto inchiesta: ma non possiamo dire se quella denuncia porterà i risultati sperati dalla sinistra, poiché c'è un processo da celebrare; nel frattempo è in piedi un'accusa precisa verso chi governa.
Dopo di ciò: il nulla. Una sinistra autolesionista e/o spaccata, che, secondo un giudizio di un suo stesso noto esponente, è in grado di emettere qualche penoso comunicato stampa; in definitiva una sinistra che va in tv e non lascia il segno; che produce interventi loffi o fuori luogo. Che compie un continuo suicidio politico, un harakiri in stile "sveltina", sotto gli occhi basiti dei cittadini e dei suoi stessi elettori.
Basti pensare alle polemiche sul porto chiuso al traffico (un provvedimento sacrosanto, al di là dei ristoratori); anche Massimo Pillera, non certo un uomo di destra, ha lodato questa decisione che va a valorizzare un gioiello storico. Non era la sinistra la parte politica più sensibile alla tutela dei beni artistici, piuttosto che a quella dei ristoratori? Basti pensare agli allucinanti rimbrotti all'iniziativa di donare tre ore di giri sulle giostre ad un gruppo di disabili: ma non era la sinistra la parte più vicina agli svantaggiati e ai deboli? Basti pensare alle critiche verso le piste ciclabili; ma non era la sinistra la parte ambientalista per antonomasia? Basti pensare agli accordi sottobanco per il futuro con l'UDC (a Bari sono stati già una realtà): ma non era la sinistra la parte sponsorizzante la legalità? E non è forse l'UDC un partito pieno zeppo d'inquisiti (fonte Marco Travaglio, nella rubrica "Signorno" de L'Espresso). Non credo che gente dura e pura della sinistra (quella vera, di popolo) apprezzerà questo tipo di accordi. Il PD ed in genere il centro – sinistra tranese farebbe bene ad auto azzerarsi, ripartire individuando un vero leader carismatico ed a lavorare per costruire una vera alternativa di governo, rispettando i suoi valori, i suoi elettori, anche quelli da riconquistare (negli ultimi anni ne ha persi in modo emorragico) e coinvolgendo la gente, non rincorrendo la destra o restando nelle belle ville a tuonare contro le giostre o ad andare in tv a dire che l'opposizione esiste (4, 5, 6 volte, per convincersi che sia vero). Sarà pure vero ma manca il metodo di lavoro, come si dice a scuola.
Quella frase è riemersa prepotente in questi giorni, quando tra una doccia gelata ed una bibita fresca, ho ripensato al ruolo della sinistra e di un non ben identificato pezzo di centro (il centro – sinistra) nella nostra città negli ultimi dieci anni. Mi è dunque venuto il ticchio di dire: "Sinistra, fai la sinistra". Ricordo solo due momenti in cui questo è avvenuto: il primo, quando un ormai agonizzante governo Avantario riusciva ad ottenere i finanziamenti per il risanamento delle coste tranesi; un omaggio alla memoria storica con un fatto che molti hanno dimenticato od occultato in questi anni. La sinistra faceva la sinistra in quel caso perché favoriva accessi pubblici al mare, rendendolo, democraticamente, un bene di larga fruizione. Il secondo momento coniuga due parole legate, almeno in teoria, alla sinistra: moralità e legalità. Questo avveniva quando si scoperchiava il pentolone puzzolente della "finanza creativa" de noialtri che aveva irrorato le famigerate Estati tranesi, poi finite sotto inchiesta: ma non possiamo dire se quella denuncia porterà i risultati sperati dalla sinistra, poiché c'è un processo da celebrare; nel frattempo è in piedi un'accusa precisa verso chi governa.
Dopo di ciò: il nulla. Una sinistra autolesionista e/o spaccata, che, secondo un giudizio di un suo stesso noto esponente, è in grado di emettere qualche penoso comunicato stampa; in definitiva una sinistra che va in tv e non lascia il segno; che produce interventi loffi o fuori luogo. Che compie un continuo suicidio politico, un harakiri in stile "sveltina", sotto gli occhi basiti dei cittadini e dei suoi stessi elettori.
Basti pensare alle polemiche sul porto chiuso al traffico (un provvedimento sacrosanto, al di là dei ristoratori); anche Massimo Pillera, non certo un uomo di destra, ha lodato questa decisione che va a valorizzare un gioiello storico. Non era la sinistra la parte politica più sensibile alla tutela dei beni artistici, piuttosto che a quella dei ristoratori? Basti pensare agli allucinanti rimbrotti all'iniziativa di donare tre ore di giri sulle giostre ad un gruppo di disabili: ma non era la sinistra la parte più vicina agli svantaggiati e ai deboli? Basti pensare alle critiche verso le piste ciclabili; ma non era la sinistra la parte ambientalista per antonomasia? Basti pensare agli accordi sottobanco per il futuro con l'UDC (a Bari sono stati già una realtà): ma non era la sinistra la parte sponsorizzante la legalità? E non è forse l'UDC un partito pieno zeppo d'inquisiti (fonte Marco Travaglio, nella rubrica "Signorno" de L'Espresso). Non credo che gente dura e pura della sinistra (quella vera, di popolo) apprezzerà questo tipo di accordi. Il PD ed in genere il centro – sinistra tranese farebbe bene ad auto azzerarsi, ripartire individuando un vero leader carismatico ed a lavorare per costruire una vera alternativa di governo, rispettando i suoi valori, i suoi elettori, anche quelli da riconquistare (negli ultimi anni ne ha persi in modo emorragico) e coinvolgendo la gente, non rincorrendo la destra o restando nelle belle ville a tuonare contro le giostre o ad andare in tv a dire che l'opposizione esiste (4, 5, 6 volte, per convincersi che sia vero). Sarà pure vero ma manca il metodo di lavoro, come si dice a scuola.