Chiaro e Tondo
Trani reggime er moccolo stasera
Chiaro e Tondo 32
venerdì 23 gennaio 2009
Una cosa è fare delle analisi dall'interno, procedendo sì con spirito critico, ma anche con cognizione di causa e conoscendo bene alcuni profili e personaggi della nostra città, come da parte di questa rubrica o da parte di altri organi di stampa tranesi; un'altra è mettersi a sbeffeggiare Trani o i tranesi, forse anche in modo "interessato", con una svalutazione ad hoc e scientifica, per tagliare le gambe ad una città che potenzialmente potrebbe, volendo, tornare davvero al centro del contesto provinciale e regionale socio - culturale. Nel secondo caso ad operare sono vari Soloni del giornalismo locale. E naturalmente vado oltre l'ultimo intervento di Nolasco: non si senta chiamato ulteriormente o singolarmente in causa.
E allora, a priori, da parte dell'entourage politico - giornalistico Provinciale, meglio continuare a sbeffeggiare i tranesi o prenderli un po' per i fondelli, tanto non faranno male a nessuno. Vedi la questione della nuova Provincia, con la corsa di Andria e Barletta ad avere un Ruolo e noi relegati a reggere il moccolo, nonostante l'ultima precisazione del Sindaco di voler utilizzare Palazzo Beltrani come sede per la Prefettura, proposta poi bocciata.
E' indubbio che manchi il mordente, che i tranesi, se non ce l'hanno in questa parte della loro storia, non se lo possono dare. Vedi le inquietanti altalene sulla sorte del nostro ospedale, "chiuso" dalle spinte espansionistiche e ambiziose biscegliesi, pilotate dai loro altrettanto ambiziosi politici. Oggi, ieri domani, un presidio, quello tranese, che non riesce a trovare una sua caratterizzazione, un rilancio vero nonostante gli slanci abbozzati nelle campagne elettorali, le promesse e di tanto in tanto le notizie bomba sulla riapertura di o l'instaurazione di qualche reparto. E anche su questo, vai con le battute sull'inconsistenza e sul peso specifico di Trani. Tutti problemi reali, ma trattati dall'esterno in un modo che porta alla rovina dell'immagine e non, come da questa parte, con l'intento di provocare per migliorare. E' un tema sottile e spesso poco notato dalla gente.
Comincio a provare un fastidio sempre più intenso per le "pizzicate" velate, esplicite o implicite, che i vari panzuti giornalisti e politici locali, soprattutto dei paesi limitrofi, si prendono in modo sempre più ripetuto su vari aspetti riguradanti Trani. L'ho notato in qualche dialogo, in qualche conferenza: sempre, nominando Trani, quel sottile sorriso di compiacente serenità verso una città che non mostra e non mostrerà competitività, non pianterà grane. Mi è capitato di essere presente a riunioni di partiti, di destra e di sinistra, da ospite, in cui su Trani si ironizzava, con i responsabili regionali che nemmeno prendevano in considerazione nomi di tranesi per la benchè minima opzione. Ho visto trasmissioni tv in cui ci si permetteva di prendere per i fondelli Trani solo perchè era incappata nel problema dei debiti, problema che, documentandomi, ho scoperto essere comune a tante altre realtà.
Salvo scappellarsi quando ospitano in studio il Sindaco, con domandine lattemiele e sorrisetti o quando intervistano qualche assessore, in sempre maggiori occasioni, al di fuori di quelle situazioni, eccoli "pontificare" su come dovremmo, noi tranesi, impostare la nostra politica, ripianare i nostri debiti, rilanciare l'ambito sanitario o come vincere la nostra atavica inerzia. Saranno pure cavoli nostri ed il sindaco, deciso a prendere sulle sue spalle la cura dell'immagine e della comunicazione, dell'intervento chiarificatore a mezzo stampa, dovrebbe rispolverare più spesso la "letale" dialettica che lo accompagna, per farci rispettare un po' di più all'esterno. Certo non è impresa facile se quando va in tv molti, ipocritamente, gli allisciano il pelo. Poi le stilettate arrivano dopo. E Trani resta a reggere er moccolo stasera.
E allora, a priori, da parte dell'entourage politico - giornalistico Provinciale, meglio continuare a sbeffeggiare i tranesi o prenderli un po' per i fondelli, tanto non faranno male a nessuno. Vedi la questione della nuova Provincia, con la corsa di Andria e Barletta ad avere un Ruolo e noi relegati a reggere il moccolo, nonostante l'ultima precisazione del Sindaco di voler utilizzare Palazzo Beltrani come sede per la Prefettura, proposta poi bocciata.
E' indubbio che manchi il mordente, che i tranesi, se non ce l'hanno in questa parte della loro storia, non se lo possono dare. Vedi le inquietanti altalene sulla sorte del nostro ospedale, "chiuso" dalle spinte espansionistiche e ambiziose biscegliesi, pilotate dai loro altrettanto ambiziosi politici. Oggi, ieri domani, un presidio, quello tranese, che non riesce a trovare una sua caratterizzazione, un rilancio vero nonostante gli slanci abbozzati nelle campagne elettorali, le promesse e di tanto in tanto le notizie bomba sulla riapertura di o l'instaurazione di qualche reparto. E anche su questo, vai con le battute sull'inconsistenza e sul peso specifico di Trani. Tutti problemi reali, ma trattati dall'esterno in un modo che porta alla rovina dell'immagine e non, come da questa parte, con l'intento di provocare per migliorare. E' un tema sottile e spesso poco notato dalla gente.
Comincio a provare un fastidio sempre più intenso per le "pizzicate" velate, esplicite o implicite, che i vari panzuti giornalisti e politici locali, soprattutto dei paesi limitrofi, si prendono in modo sempre più ripetuto su vari aspetti riguradanti Trani. L'ho notato in qualche dialogo, in qualche conferenza: sempre, nominando Trani, quel sottile sorriso di compiacente serenità verso una città che non mostra e non mostrerà competitività, non pianterà grane. Mi è capitato di essere presente a riunioni di partiti, di destra e di sinistra, da ospite, in cui su Trani si ironizzava, con i responsabili regionali che nemmeno prendevano in considerazione nomi di tranesi per la benchè minima opzione. Ho visto trasmissioni tv in cui ci si permetteva di prendere per i fondelli Trani solo perchè era incappata nel problema dei debiti, problema che, documentandomi, ho scoperto essere comune a tante altre realtà.
Salvo scappellarsi quando ospitano in studio il Sindaco, con domandine lattemiele e sorrisetti o quando intervistano qualche assessore, in sempre maggiori occasioni, al di fuori di quelle situazioni, eccoli "pontificare" su come dovremmo, noi tranesi, impostare la nostra politica, ripianare i nostri debiti, rilanciare l'ambito sanitario o come vincere la nostra atavica inerzia. Saranno pure cavoli nostri ed il sindaco, deciso a prendere sulle sue spalle la cura dell'immagine e della comunicazione, dell'intervento chiarificatore a mezzo stampa, dovrebbe rispolverare più spesso la "letale" dialettica che lo accompagna, per farci rispettare un po' di più all'esterno. Certo non è impresa facile se quando va in tv molti, ipocritamente, gli allisciano il pelo. Poi le stilettate arrivano dopo. E Trani resta a reggere er moccolo stasera.