Chiaro e Tondo
Tutti in cattedra!
Chiaro e Tondo 118
venerdì 27 novembre 2009
In un momento di crisi economica come questa, a fronte di grandi impoverimenti, perdite di posti di lavoro, precarietà diffusa, torna in auge, torna in tiro, il mestiere di professore. Si è passati dalla solita frase di una quindicina d'anni fa: «Vuoi fare il professore? Sei pazzo? Vuoi guadagnare così poco?» Al solenne imprimatur dell' ondivago e basculante volgo: «Fortunato tu che fai il professore! Stipendio sicuro e orari flessibili! Sei un privilegiato!» Come cambia la vita; come cambia la società.
Da reietto a privilegiato nel giro di tre lustri; da figura snobbata nell'era del denaro facile a fulgido e invidiato ruolo, nell'era in cui molti stanno capendo il vero senso delle cose, con la cinghia tirata fino all'ombelico e testicoli pressati: il mestiere di prof piace talmente tanto che tutti ora vogliono svolgerlo, anche senza i giusti titoli: dal passante che giudica il Sindaco e Lestingi nella disciplina dell' educazione civica con una grave insufficienza; al forumista che, come fosse un triste prof d'italiano, cita involontariamente "Il nome della rosa" di Eco e vede nella risata un'espressione demoniaca (vedi precedente numero); fino ai prof grandi grossi e cattivi, come quelli universitari, che in molti casi scambiano il loro ruolo di pedagoghi con un esercizio di potere e prepotenza cieca, vessando tanti studenti attraverso prove d'esame assurde, (salvo soliti raccomandati), o "delegate" ad assistenti aguzzini (scusate ma ho ricevuto varie segnalazioni in merito da parte di studenti tranesi e mi è sembrato giusto spiattellare la "patata bollente" nella vostra ciotola di lettori sensibili).
Stare in cattedra è bello ma a volte si trasforma in un abuso di potere; potere di agire male, di recare danno al prossimo; di formare cittadini con personalità disturbate o incomplete; o semplicemente col potere di proferire fregnacce.PS: A proposito di università … Ecco un altro tema sfruttato da svariati piccoli e grandi politici, che speculano sull'argomento per regalarsi qualche spot elettorale vacante o per offrirci qualche fregnaccia calda: saranno vent'anni che si parla di sedi universitarie a Trani e puntualmente … il nulla. Altre forme di potere distorto e distruttivo … Ne riparliamo.
Da reietto a privilegiato nel giro di tre lustri; da figura snobbata nell'era del denaro facile a fulgido e invidiato ruolo, nell'era in cui molti stanno capendo il vero senso delle cose, con la cinghia tirata fino all'ombelico e testicoli pressati: il mestiere di prof piace talmente tanto che tutti ora vogliono svolgerlo, anche senza i giusti titoli: dal passante che giudica il Sindaco e Lestingi nella disciplina dell' educazione civica con una grave insufficienza; al forumista che, come fosse un triste prof d'italiano, cita involontariamente "Il nome della rosa" di Eco e vede nella risata un'espressione demoniaca (vedi precedente numero); fino ai prof grandi grossi e cattivi, come quelli universitari, che in molti casi scambiano il loro ruolo di pedagoghi con un esercizio di potere e prepotenza cieca, vessando tanti studenti attraverso prove d'esame assurde, (salvo soliti raccomandati), o "delegate" ad assistenti aguzzini (scusate ma ho ricevuto varie segnalazioni in merito da parte di studenti tranesi e mi è sembrato giusto spiattellare la "patata bollente" nella vostra ciotola di lettori sensibili).
Stare in cattedra è bello ma a volte si trasforma in un abuso di potere; potere di agire male, di recare danno al prossimo; di formare cittadini con personalità disturbate o incomplete; o semplicemente col potere di proferire fregnacce.PS: A proposito di università … Ecco un altro tema sfruttato da svariati piccoli e grandi politici, che speculano sull'argomento per regalarsi qualche spot elettorale vacante o per offrirci qualche fregnaccia calda: saranno vent'anni che si parla di sedi universitarie a Trani e puntualmente … il nulla. Altre forme di potere distorto e distruttivo … Ne riparliamo.