Chiaro e Tondo
Vu' vutà?
Chiaro e Tondo 67
martedì 26 maggio 2009
C'era una volta la vera politica. Anche a Trani. C'era una volta una politica fatta, se non di massima trasparenza (vedi solite raccomandazioni), almeno di rapporti corretti con l'elettore e tra politici stessi. Ora no. D'altronde lo ha anche detto l'assessore uscente (nei fatti e nelle parole), che bisogna essere bastardi. E allora viva la bastardaggine. Oggi molti dei politici per cui voterete alle prossime provinciali, non passano le serate a leggere o a studiare strategie o saggi di storia, politica, economia, ma le trascorrono vedendo "I Cesaroni" o al ristorante o ad ospitare, in vuote riunioni, le nullità dei loro capipartito o capicorrente o candidati presidente, che si presentano con la solita poesia imparata a memoria. Noi la recitavamo in piedi sulle sedie del salotto buono della nonna, in occasione delle feste, guadagnando mille lire dal nonno. Questi le recitano in piedi davanti a qualche speranzoso questuante. Guadagnando quell'inconsapevole voto.
Già, il voto, che viene affrontato non come momento di alto profilo civile, ma come una specie di contrattazione alle bancarelle, col vu' cumprà di turno (con tutto il rispetto per il vu cumprà). Tutto può tornare utile in vista del voto: il bene artistico da recuperare, il disoccupato da prendere per i fondelli, la vendetta da consumare. Prendete un bene artistico come il Petruzzelli: è pronto ma non viene inaugurato perché, a mio avviso, chi dovrebbe dare i permessi aspetta che a governare ci sia un uomo del suo partito. Il Petruzzelli ridotto a sponda per una campagna elettorale.
Che schifo. Prendete il caso Sant'Antuono a Trani, che sta montando, oltre che per il giusto risentimento dei cattolici veri per una utilizzazione non gradita, anche come casus belli da campagna elettorale. E ancora: sono spesso stato, credo in modo del tutto imparziale, critico verso questa amministrazione, ma provo ribrezzo nel leggere note di gente che da questa stessa amministrazione ha ricavato visibilità, per poi sputarle addosso. Insomma non mi sono mai piaciute le persone che sputano nel piatto dove hanno mangiato e poi a maggior ragione lo fanno quando debbono trovare argomenti per campagne elettorali povere d'idee e contenuti. E infatti per non impoverire "Chiaro e tondo" ho deciso di non tenerne più conto.
Insomma è una politica di basso profilo che si livella verso il sottosuolo dell'ipocrisia, della falsità, della vendetta personale che scaturisce da mancati zuccherini succhiati in passato e del poco rispetto verso chi vota. Vu' cumprà? No. Vu' vutà? Vieni vieni. Ora i candidati sono ormai pure col tavolino per strada. Mancano solo le collanine.
Già, il voto, che viene affrontato non come momento di alto profilo civile, ma come una specie di contrattazione alle bancarelle, col vu' cumprà di turno (con tutto il rispetto per il vu cumprà). Tutto può tornare utile in vista del voto: il bene artistico da recuperare, il disoccupato da prendere per i fondelli, la vendetta da consumare. Prendete un bene artistico come il Petruzzelli: è pronto ma non viene inaugurato perché, a mio avviso, chi dovrebbe dare i permessi aspetta che a governare ci sia un uomo del suo partito. Il Petruzzelli ridotto a sponda per una campagna elettorale.
Che schifo. Prendete il caso Sant'Antuono a Trani, che sta montando, oltre che per il giusto risentimento dei cattolici veri per una utilizzazione non gradita, anche come casus belli da campagna elettorale. E ancora: sono spesso stato, credo in modo del tutto imparziale, critico verso questa amministrazione, ma provo ribrezzo nel leggere note di gente che da questa stessa amministrazione ha ricavato visibilità, per poi sputarle addosso. Insomma non mi sono mai piaciute le persone che sputano nel piatto dove hanno mangiato e poi a maggior ragione lo fanno quando debbono trovare argomenti per campagne elettorali povere d'idee e contenuti. E infatti per non impoverire "Chiaro e tondo" ho deciso di non tenerne più conto.
Insomma è una politica di basso profilo che si livella verso il sottosuolo dell'ipocrisia, della falsità, della vendetta personale che scaturisce da mancati zuccherini succhiati in passato e del poco rispetto verso chi vota. Vu' cumprà? No. Vu' vutà? Vieni vieni. Ora i candidati sono ormai pure col tavolino per strada. Mancano solo le collanine.