Dardo
Il fischietto
Dardo intervista Francesco Laforgia, celebre figulo pugliese
domenica 22 gennaio 2023
Oggi ci spostiamo a Rutigliano e parliamo di fischietti con Francesco Laforgia per la Fiera del Fischietto di Rutigliano. Dardo cambia ancora pelle e conduce una piccola intervista vedi qui) a Francesco Laforgia, celebre "figulo" pugliese.
L'arte figulina nel territorio di Rutigliano ha una storia che ha una origine molto lontana nel tempo: 70 milioni di anni fa. A quell'epoca così
remota (periodo geologico indicato come Cretacico), mentre il nostro pianeta iniziava ad assumere il suo definitivo profilo geomorfologico, si formarono in quest'area pedemurgiana piccoli bacini silicoclastici (rocce sedimentarie), frutto dell'evoluzione neotettonica della piattaforma carbonatica pugliese: Argille di Rutigliano, è la denominazione con cui tali sedimenti sono noti in ambito scientifico.
Gli uomini del Neolitico che hanno abitato questo territorio hanno sapientemente tratto profitto dalla presenza copiosa di tali argille per
farne contenitori per cibo e acqua, già dalla fine del VII millennio a.C., dando il via ad una produzione artigianale che caratterizzerà il tessuto sociale, culturale ed economico, e quindi la storia, delle comunità che si alterneranno nell'occupare la generosa terra di Rutigliano. Torre delle Monache e Madonna delle Grazie sono di certo gli insediamenti più rappresentativi del «fenomeno della neolitizzazione del sudest della Penisola», per qualità e quantità di reperti rinvenuti: ceramica impressa a crudo, ceramica decorata a fasce, protomi con raffigurazioni umane, ceramica depurata chiara dipinta a bande rosse, anse a nastro, protomi zoomorfe. Una produzione figulina che in età classica e poi altomedievale assumerà i contorni di autentica arte vasaria, come attestato dai copiosi rinvenimenti delle necropoli delle contrade Bigetti e Castiello: centinaia di tombe incredibilmente ricche di pregiati corredi ceramici.
I caratteristici fischietti di terracotta di Rutigliano hanno la loro straordinaria ribalta nazionale nel 1989, quando viene istituito dall'Assessorato comunale alla Cultura e al Turismo il Concorso Nazionale del Fischietto in Terracotta "Città di Rutigliano", la competizione artistica, prima nel suo genere in Italia, che annualmente vede protagonisti i più importanti artisti italiani della terracotta, le cui opere si possono oggi ammirare nel Museo civico del Fischietto in.Terracotta "Domenico Divella". Lo storico Concorso da allora ogni anno si svolge in concomitanza con la "Fiera del Fischietto" e la Festa in onore di Sant'Antonio Abate il 17 gennaio.
Francesco Laforgia ci parla del suo personale omaggio alla città di Bari, in particolare ha plasmato con grande maestria il fischietto di Nunzia e di Antonio Decaro.
L'ironia e la simpatia sono il pane quotidiano per chi si occupa di fischietti oggi.
Dopo due anni di fermo e una edizione speciale estiva è tornata la tradizionale Fiera del Fischietto in Terracotta, le ultime giornate. saranno sabato 21 gennaio e domenica 22 Gennaio, nel Borgo Antico di Rutigliano.
Alla Fiera è abbinato il 34° Concorso Nazionale del Fischietto in Terracotta.
L'arte figulina nel territorio di Rutigliano ha una storia che ha una origine molto lontana nel tempo: 70 milioni di anni fa. A quell'epoca così
remota (periodo geologico indicato come Cretacico), mentre il nostro pianeta iniziava ad assumere il suo definitivo profilo geomorfologico, si formarono in quest'area pedemurgiana piccoli bacini silicoclastici (rocce sedimentarie), frutto dell'evoluzione neotettonica della piattaforma carbonatica pugliese: Argille di Rutigliano, è la denominazione con cui tali sedimenti sono noti in ambito scientifico.
Gli uomini del Neolitico che hanno abitato questo territorio hanno sapientemente tratto profitto dalla presenza copiosa di tali argille per
farne contenitori per cibo e acqua, già dalla fine del VII millennio a.C., dando il via ad una produzione artigianale che caratterizzerà il tessuto sociale, culturale ed economico, e quindi la storia, delle comunità che si alterneranno nell'occupare la generosa terra di Rutigliano. Torre delle Monache e Madonna delle Grazie sono di certo gli insediamenti più rappresentativi del «fenomeno della neolitizzazione del sudest della Penisola», per qualità e quantità di reperti rinvenuti: ceramica impressa a crudo, ceramica decorata a fasce, protomi con raffigurazioni umane, ceramica depurata chiara dipinta a bande rosse, anse a nastro, protomi zoomorfe. Una produzione figulina che in età classica e poi altomedievale assumerà i contorni di autentica arte vasaria, come attestato dai copiosi rinvenimenti delle necropoli delle contrade Bigetti e Castiello: centinaia di tombe incredibilmente ricche di pregiati corredi ceramici.
I caratteristici fischietti di terracotta di Rutigliano hanno la loro straordinaria ribalta nazionale nel 1989, quando viene istituito dall'Assessorato comunale alla Cultura e al Turismo il Concorso Nazionale del Fischietto in Terracotta "Città di Rutigliano", la competizione artistica, prima nel suo genere in Italia, che annualmente vede protagonisti i più importanti artisti italiani della terracotta, le cui opere si possono oggi ammirare nel Museo civico del Fischietto in.Terracotta "Domenico Divella". Lo storico Concorso da allora ogni anno si svolge in concomitanza con la "Fiera del Fischietto" e la Festa in onore di Sant'Antonio Abate il 17 gennaio.
Francesco Laforgia ci parla del suo personale omaggio alla città di Bari, in particolare ha plasmato con grande maestria il fischietto di Nunzia e di Antonio Decaro.
L'ironia e la simpatia sono il pane quotidiano per chi si occupa di fischietti oggi.
Dopo due anni di fermo e una edizione speciale estiva è tornata la tradizionale Fiera del Fischietto in Terracotta, le ultime giornate. saranno sabato 21 gennaio e domenica 22 Gennaio, nel Borgo Antico di Rutigliano.
Alla Fiera è abbinato il 34° Concorso Nazionale del Fischietto in Terracotta.