Dardo
"Il giallo mi sbatte", niente più distinzione tra alunni maschi e femmine a scuola
L'ironia di Dardo sulla scelta adottata da un istituto toscano d'indossare il grembiule giallo per la parità di genere
domenica 17 luglio 2022
18.36
Dal prossimo anno i bimbi della scuola materna dell'istituto comprensivo Salutati-Cavalcanti di Buggiano (Pistoia) indosseranno un grembiule giallo senza distinzione tra alunni maschi e femmine. Lo ha stabilito con una circolare il dirigente scolastico Alessandro Paone recependo una precedente delibera del consiglio dei docenti.
Per il prossimo anno scolastico dunque «sarà consentito solo l'uso del colore giallo» ed i grembiulini rosa e celeste andranno in soffitta. Il dirigente nella circolare motiva anche il perché di questa decisione: creare uniformità con la scuola primaria dello stesso istituto, che già da anni ha optato per un unico colore; una «scelta identitaria, in grado di creare un sentimento di comunità» e soprattutto introdurre il concetto della «parità di genere». In effetti nello stesso Istituto proprio per promuovere la parità di genere gli alunni delle elementari portano i grembiuli dello stesso colore, blu. «Il collegio dei docenti perseguendo il contrasto allo sviluppo degli stereotipi di genere, ha deciso di unificare il colore del grembiulini», si legge nella circolare nella quale è allegato anche un link di approfondimento che rimandano alle linee guida del Miur per «educare al rispetto, per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione» e alle Indicazioni nazionali. «La parità, così come l'uguaglianza di diritti e doveri, non si oppone alla differenza e alle differenze, ma alla diseguaglianza, alla disparità e alle discriminazioni» si legge infatti nelle note del ministero.
A tuonare contro la decisione il senatore della Lega Simone Pillon, paladino della crociata contro le teorie gender. «Ti pareva che non venisse fuori qualche genio, che in nome della gender equality si inventasse il grembiule giallo all'asilo -scrive in un post su Facebook- Ma non ce la facciamo a lasciar fuori i bambini dalle scemenze ideologiche? Almeno all'asilo ce la facciamo a lasciarli in pace? I bambini sono maschi, e le bambine sono femmine. Non è difficile da capire».
La vignetta di Dardo partendo dalla proposta del grembiule giallo pone una riflessione, il grembiule giallo sarà esteso a tutta l'italia, arriverà anche in Puglia?
Dardo e la sua deformazione personale quando ha letto la notizia del grembiule giallo ha fatto una associazione mentale, grembiule - giallo - Yellow kid.
Mickey Dugan, meglio noto come The Yellow Kid, è il protagonista di At the Circus in Hogan's Alley, una delle prime serie di strisce a fumetti della storia e a lungo erroneamente considerata la prima serie a fumetti. Nel 1995 fu uno dei venti personaggi a fumetti inclusi nella serie commemorativa di francobolli statunitensi Comic Strip Classics. Il suo enorme successo è stato all'origine della moderna industria del fumetto.
At the Circus in Hogan's Alley era una serie di strisce a fumetti scritta e disegnata da Richard Felton Outcault, pubblicata per la prima volta in bianco e nero nel giugno del 1894 sulla rivista Truth e successivamente, a partire dal 5 maggio 1895, a colori sul supplemento domenicale del New York World di Joseph Pulitzer dove ottenne un grande successo. Tra i personaggi della serie, ambientata in un multietnico ghetto newyorkese, fa la sua comparsa un bambino irlandese, Mickey Dugan, meglio conosciuto come The Yellow Kid, che presto ne diventerà il protagonista.
A partire dal 25 ottobre 1896 Outcault passò a realizzare la serie sull'American Humourist, supplemento domenicale a colori del New York Journal di William Randolph Hearst, principale concorrente del World, che continuerà comunque anch'esso a pubblicare il personaggio affidandolo al disegnatore George Luks, sfruttando leggi ancora ambigue sul diritto d'autore per disegnare la striscia sul suo giornale e in tal modo ci si ritrovò con due differenti serie di Yellow Kid in due diversi giornali in agguerrita competizione. Entrambe terminarono nel 1898.
Yellow Kid era un bambino dai denti sporgenti, goffo e vestito di una camicia da notte gialla lunga fino ai piedi. Inizialmente i personaggi si esprimevano attraverso frasi scritte all'interno di cartelli, mentre il protagonista aveva i dialoghi scritti sul suo camicione e quasi sempre con espressioni gergali e volutamente sgrammaticate. Le prime nuvolette appaiono sulla tavola datata 10 novembre 1895 (da parte di un pappagallo in gabbia e di un bambino che vende fotografie), mentre sulla celebre tavola pubblicata il 25 ottobre 1896 (la prima apparsa sul New York Journal) dal titolo The Yellow Kid and his new phonograph si esprimerà per la prima volta attraverso una nuvoletta.
Per il prossimo anno scolastico dunque «sarà consentito solo l'uso del colore giallo» ed i grembiulini rosa e celeste andranno in soffitta. Il dirigente nella circolare motiva anche il perché di questa decisione: creare uniformità con la scuola primaria dello stesso istituto, che già da anni ha optato per un unico colore; una «scelta identitaria, in grado di creare un sentimento di comunità» e soprattutto introdurre il concetto della «parità di genere». In effetti nello stesso Istituto proprio per promuovere la parità di genere gli alunni delle elementari portano i grembiuli dello stesso colore, blu. «Il collegio dei docenti perseguendo il contrasto allo sviluppo degli stereotipi di genere, ha deciso di unificare il colore del grembiulini», si legge nella circolare nella quale è allegato anche un link di approfondimento che rimandano alle linee guida del Miur per «educare al rispetto, per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione» e alle Indicazioni nazionali. «La parità, così come l'uguaglianza di diritti e doveri, non si oppone alla differenza e alle differenze, ma alla diseguaglianza, alla disparità e alle discriminazioni» si legge infatti nelle note del ministero.
A tuonare contro la decisione il senatore della Lega Simone Pillon, paladino della crociata contro le teorie gender. «Ti pareva che non venisse fuori qualche genio, che in nome della gender equality si inventasse il grembiule giallo all'asilo -scrive in un post su Facebook- Ma non ce la facciamo a lasciar fuori i bambini dalle scemenze ideologiche? Almeno all'asilo ce la facciamo a lasciarli in pace? I bambini sono maschi, e le bambine sono femmine. Non è difficile da capire».
La vignetta di Dardo partendo dalla proposta del grembiule giallo pone una riflessione, il grembiule giallo sarà esteso a tutta l'italia, arriverà anche in Puglia?
Dardo e la sua deformazione personale quando ha letto la notizia del grembiule giallo ha fatto una associazione mentale, grembiule - giallo - Yellow kid.
Mickey Dugan, meglio noto come The Yellow Kid, è il protagonista di At the Circus in Hogan's Alley, una delle prime serie di strisce a fumetti della storia e a lungo erroneamente considerata la prima serie a fumetti. Nel 1995 fu uno dei venti personaggi a fumetti inclusi nella serie commemorativa di francobolli statunitensi Comic Strip Classics. Il suo enorme successo è stato all'origine della moderna industria del fumetto.
At the Circus in Hogan's Alley era una serie di strisce a fumetti scritta e disegnata da Richard Felton Outcault, pubblicata per la prima volta in bianco e nero nel giugno del 1894 sulla rivista Truth e successivamente, a partire dal 5 maggio 1895, a colori sul supplemento domenicale del New York World di Joseph Pulitzer dove ottenne un grande successo. Tra i personaggi della serie, ambientata in un multietnico ghetto newyorkese, fa la sua comparsa un bambino irlandese, Mickey Dugan, meglio conosciuto come The Yellow Kid, che presto ne diventerà il protagonista.
A partire dal 25 ottobre 1896 Outcault passò a realizzare la serie sull'American Humourist, supplemento domenicale a colori del New York Journal di William Randolph Hearst, principale concorrente del World, che continuerà comunque anch'esso a pubblicare il personaggio affidandolo al disegnatore George Luks, sfruttando leggi ancora ambigue sul diritto d'autore per disegnare la striscia sul suo giornale e in tal modo ci si ritrovò con due differenti serie di Yellow Kid in due diversi giornali in agguerrita competizione. Entrambe terminarono nel 1898.
Yellow Kid era un bambino dai denti sporgenti, goffo e vestito di una camicia da notte gialla lunga fino ai piedi. Inizialmente i personaggi si esprimevano attraverso frasi scritte all'interno di cartelli, mentre il protagonista aveva i dialoghi scritti sul suo camicione e quasi sempre con espressioni gergali e volutamente sgrammaticate. Le prime nuvolette appaiono sulla tavola datata 10 novembre 1895 (da parte di un pappagallo in gabbia e di un bambino che vende fotografie), mentre sulla celebre tavola pubblicata il 25 ottobre 1896 (la prima apparsa sul New York Journal) dal titolo The Yellow Kid and his new phonograph si esprimerà per la prima volta attraverso una nuvoletta.