C come Centro – sinistra
Indipendentemente da come e quando finirà l'amministrazione Riserbato, è partita una più o meno profonda riflessione-revisione di assetto e di pensiero strategico nel centro – sinistra tranese; vari gli elementi considerati: creare una discontinuità rispetto alle ultime annate? (credo sia un obbligo), quanti e che tipo di personaggi utili "alla causa" da utilizzare? E soprattutto con quali caratteristiche? Pescare un possibile candidato sindaco condiviso il più possibile, certo, ma giovane o con grande esperienza alle spalle? Radicato sul territorio, cioè già "rotto" ad altre esperienze elettorali o nuovo alla competizione con elezione diretta? Pronto in ogni caso alle primarie o, in quanto già condiviso prima da tutti, capace di bypassarle? Disponibile a metterci la faccia, visto che la situazione non è delle più rosee, o pronto a fare da "regista" di una coalizione, restando in squadra ma con pesante potere decisionale (un Di Marzio da centrosinistra, per intenderci); pronto ad interpretare la politica come puro servizio per il territorio? Da ambienti politici ben informati, ci è dato sapere che, tracciato l'identikit, la "caccia" sarebbe già partita. E noi pensiamo che sarà un "safari" lungo e complesso, perché il centro – sinistra ha già sbagliato troppe volte e non può farlo in eterno. Voi che ne dite?
T come Tranigogo
Visto il delicato momento politico, ben più critico rispetto a semplici scelte o strategie turistiche, sospendiamo il giudizio su questa manifestazione che quest'anno ha dato l'impressione più d'un contorno, d'un'insalata mista o un piatto di patatine fritte, più che una robusta portata utile al richiamo di curiosi, forestieri o genti d'altre città. Ma non vogliamo infierire visto che i problemi sono ben altri. Certo fanno pensare le smentite di albergatori, vedi forum, circa l'inesistenza d'uno sbandierato "tutto esaurito" nell'ultimo settimana. Ma ripeto: non infieriamo.
S come San Marco (spiaggia)
Ciò su cui bisognerebbe infierire è invece l'ennesimo testimonial del degrado in città, circa un luogo che avrebbe potuto costituire un ulteriore richiamo turistico, senza molti sforzi, solo con un po' di buona volontà. Ma di questi tempi è più importante l'assessore da trovare per Fratelli d'Italia o per la Puglia prima di tutto. Storie d'ordinario menefreghismo verso i bisogni dei cittadini.
A come Ancora
E vista l'assenza e l'immobilismo, il motore ingolfato e la palude, tutte figure cui la politica si associa in questa città, ecco il fiorire di comitati di quartiere, con cittadini stufi di quel vuoto. Essi decidono di sostituirsi a chi li avrebbe dovuti rappresentare tramite il voto democratico, ma invece li ha delusi. Profondamente. Il comitato del Porto, "Ancora" ne è l'ennesimo esempio. Auguri!
V come Via Andria
Su questa scia resta encomiabile il lavoro d'un altro gruppo di volenterosi cittadini: quelli del Comitato di Via Andria. E pensare che proprio i voti di quel quartiere, sembrano essere stati decisivi, per la vittoria dell'attuale amministrazione. Ci sarebbe voluta una maggior interazione tra questo genere di gruppi cittadini e il Palazzo. La distanza, invece, tra assessori star o assenti (non c'è una via di mezzo), tra chi governa e chi espone le proprie esigenze, diventa pericolosamente sempre più larga. Una delle pecche di chi è oggi al governo. Poco contatto con la vita reale. Troppe manovre e accordi (nemmeno tanto riusciti) di Palazzo e pochi servizi concerti alla città.
GM come giunta di marmo
Ed eccoci infatti, mestamente, dopo 22 giorni senza giunta, ad aggiornare il "meteo" della nostra amministrazione, circa il cosiddetto rimpasto, ammesso che ci sia. Ma ci sarà, anche se con pochissimo di quello "slancio" auspicato da Riserbato: dopo le rivolte dei partiti "toccati" da quella ricerca di nuovo slancio, rischiamo di trovarci, come ci confida un consigliere comunale con una giunta sostanzialmente uguale a quella precedente "quasi forse per un 80%". Si va verso i "ritocchi" Todisco, Annacondia e pochissimo altro, con un sostanziale trionfo del concetto di "tanto rumore per nulla". Fermo restando le richiestissime poltrone di revisori dei conti. Inutili quanto ben pagati. Dal momento che pur esprimendo parerei sfavorevoli, poi si vedono approvare quello che loro avrebbero osteggiato… Dopo che tra l'altro vari consiglieri, si sono rifiutati, pure con modi bruschi, per usare un eufemismo, di prendersi in quota personaggi in qualche modo "calati" dall'alto o frutto di accordi pregressi, alcuni dei quali morti sul nascere, vedi quello con Triminì. Con sullo sfondo, dietro tutto questa storia di ordinaria e classica amministrazione tranese, impenetrabile e marmoreo, il viso di Peppino Di Marzio, simbolo di una "rivoluzione", come sovvertimento dello status quo, che a Trani non è difficile. E' impossibile.