Dizionario Tranese
A come Asso (di bastone), P come Pittella
Seconda puntata del Dizionario Tranese
martedì 26 novembre 2013
8.50
A come Asso (di bastone): Qualche anno fa Marco Masini cantava la canzone: "Perché lo fai?". Ora la stessa frase la giriamo a Pinuccio Tarantini: Pinuccio, c'era Storace, c'era Fratelli D'Italia, c'era Alemanno, col figlio tranese Alimanno, che ora s'è messo pure a dieta, come leggiamo dal suo profilo FB. Perché rischiare il "ridicolo", come tu stesso dici di poter rischiare? Ma ti piace così e se sei contento tu, siamo contenti pure noi. Un'unica domanda: ma l'asso di bastone vuoi prenderlo o vuoi darlo? Dopo la richiesta a 5 anni del Pm Savasta, per le estati tranesi da bere, sembrerebbe che tu possa prenderlo; ma viste le disavventure dei tuoi ex compagni di partito Amoruso, Silvestris, Gasparri & Co, che rischiano di essere risucchiati dal tappo berlusconiano tirato nel bidet della nostra politica, potresti anche finire per darlo.
P come Pittella: il dottor Avantario smentisce al telefono la voce, da noi raccolta dall'interno dello stesso PD, che lo avrebbe voluto schierato con Pittella alle primarie "Intra moenia", all'indomani di una promessa da parte di quest'ultimo a candidarlo come futuro parlamentare. «L'incontro con Pittella risale a due mesi fa, ed anche per un fatto di conversazione, così per parlare, il discorso era scivolato sul tema delle candidature - ha detto l'ex sindaco. Da qui a dire, che su questo tema ci siamo "venduti" il voto a Pittella ce ne corre...». Comunque ora vedremo che succede alla Primarie aperte: sembra che alla fine sia prevalso, nelle primarie "Intra moenia", al di là di questa voce, il desiderio del gruppo avantariano di non appiattirsi e confondersi col gruppone renziano, nel quale finiranno per confluire comunque. Ma non è detto … Nel PD può succedere di tutto. Un altro tesserato mi ferma per strada e dice: "Ormai sul PD puoi scrivere quello che vuoi, tanto il partito è destinato a sciogliersi." Alla faccia! E meno male che cercavano l'unità. Lunghi coltelli sempre sotto il guanciale.
F come Fantasmi: dopo i fantasmi nel Castello Svevo e a Palazzo Brouquier, ne segnaliamo altri due, che girano per Trani e per Palazzo di Città con il lenzuolo addosso, usato anche da qualcuno per fare una pennichella o una dormita notturna (ma non c'entra nulla con quel povero dirigente che rimaneva di notte a Palazzo pur di far quadrare i dissestati conti). I fantasmi sono ufficialmente riconosciuti: l'assessore in quota Lima "Alimanno" e l'altrettanto fantomatico addetto stampa: visti i tempi lunghi ci viene da chiedere, dove li stiano cercando? Alla Sorbona di Parigi?
S come Scuse: qualche settimana fa dipingemmo come "bella" e somigliante alla Marcuzzi, la nuova dirigente dell'ufficio Ragioneria, che di cognome fa per giunta Marcucci. Ci dicono che ci sia rimasta male perché in Italia dire solo "bella" può essere sinonimo di non brava. Tranquilli, le diciamo brava; ma anche coraggiosa: ci vuole un coraggio a difendere come ha fatto lei le finanze tranesi.
D come De Feudis: lui era l'ex assessore alle finanze del governo Tarantini indagato per le Estati tranesi da bere. Per lui la richiesta di Savasta è stata di due anni. Lui, incontrato a comprare caldarroste ci sussurra: «Sentiamoci dopo la sentenza». Cos'è una minaccia o il preannunciare rivelazioni hot? Siamo tutt'orecchi! Pinù, passagli l'asso di bastone sotto il tavolo. Lui la castagna ce l'ha già in tasca. O avvolta nei fogli di giornale suoi e dell'amico suo pigmalione Triminì, ossessionato a sua volta dai giornalai (vecchia battuta anni 80, con la quale usa, il Triminì, apostrofare i giornalisti non graditi. Giornalista giornalaio lo diceva mio nonno nell'83). È il Triminì – De Feudis vintage l'ultima collezione dell'autunno 2013.
D come difesa: Sel tranese, simboleggiata da Mimmo Santorsola e da un presentissimo Alessandro Cerminara su FB, difendono Vendola come nemmeno Barzagli e Bonucci la Juve sotto assedio in una partita col Real. Ma il problema non erano le risate di Vendola (facile difenderlo su quello, in quanto la strumentalizzazione era dietro l'angolo). Difficile è difenderlo dalla vera scivolata: dare del "provocatore" al giornalista, che con quella domanda super legittima a Riva, stava facendo il suo dovere – mestiere. E' la leccata captatio sulla pelle e sulla pelata del poveretto, per far godere Archinà che non va. Lì non c'è Fango quotidiano che tenga. Il fango, con quell'aggettivo, Nichi se l'è buttato in faccia da solo.
P come Pittella: il dottor Avantario smentisce al telefono la voce, da noi raccolta dall'interno dello stesso PD, che lo avrebbe voluto schierato con Pittella alle primarie "Intra moenia", all'indomani di una promessa da parte di quest'ultimo a candidarlo come futuro parlamentare. «L'incontro con Pittella risale a due mesi fa, ed anche per un fatto di conversazione, così per parlare, il discorso era scivolato sul tema delle candidature - ha detto l'ex sindaco. Da qui a dire, che su questo tema ci siamo "venduti" il voto a Pittella ce ne corre...». Comunque ora vedremo che succede alla Primarie aperte: sembra che alla fine sia prevalso, nelle primarie "Intra moenia", al di là di questa voce, il desiderio del gruppo avantariano di non appiattirsi e confondersi col gruppone renziano, nel quale finiranno per confluire comunque. Ma non è detto … Nel PD può succedere di tutto. Un altro tesserato mi ferma per strada e dice: "Ormai sul PD puoi scrivere quello che vuoi, tanto il partito è destinato a sciogliersi." Alla faccia! E meno male che cercavano l'unità. Lunghi coltelli sempre sotto il guanciale.
F come Fantasmi: dopo i fantasmi nel Castello Svevo e a Palazzo Brouquier, ne segnaliamo altri due, che girano per Trani e per Palazzo di Città con il lenzuolo addosso, usato anche da qualcuno per fare una pennichella o una dormita notturna (ma non c'entra nulla con quel povero dirigente che rimaneva di notte a Palazzo pur di far quadrare i dissestati conti). I fantasmi sono ufficialmente riconosciuti: l'assessore in quota Lima "Alimanno" e l'altrettanto fantomatico addetto stampa: visti i tempi lunghi ci viene da chiedere, dove li stiano cercando? Alla Sorbona di Parigi?
S come Scuse: qualche settimana fa dipingemmo come "bella" e somigliante alla Marcuzzi, la nuova dirigente dell'ufficio Ragioneria, che di cognome fa per giunta Marcucci. Ci dicono che ci sia rimasta male perché in Italia dire solo "bella" può essere sinonimo di non brava. Tranquilli, le diciamo brava; ma anche coraggiosa: ci vuole un coraggio a difendere come ha fatto lei le finanze tranesi.
D come De Feudis: lui era l'ex assessore alle finanze del governo Tarantini indagato per le Estati tranesi da bere. Per lui la richiesta di Savasta è stata di due anni. Lui, incontrato a comprare caldarroste ci sussurra: «Sentiamoci dopo la sentenza». Cos'è una minaccia o il preannunciare rivelazioni hot? Siamo tutt'orecchi! Pinù, passagli l'asso di bastone sotto il tavolo. Lui la castagna ce l'ha già in tasca. O avvolta nei fogli di giornale suoi e dell'amico suo pigmalione Triminì, ossessionato a sua volta dai giornalai (vecchia battuta anni 80, con la quale usa, il Triminì, apostrofare i giornalisti non graditi. Giornalista giornalaio lo diceva mio nonno nell'83). È il Triminì – De Feudis vintage l'ultima collezione dell'autunno 2013.
D come difesa: Sel tranese, simboleggiata da Mimmo Santorsola e da un presentissimo Alessandro Cerminara su FB, difendono Vendola come nemmeno Barzagli e Bonucci la Juve sotto assedio in una partita col Real. Ma il problema non erano le risate di Vendola (facile difenderlo su quello, in quanto la strumentalizzazione era dietro l'angolo). Difficile è difenderlo dalla vera scivolata: dare del "provocatore" al giornalista, che con quella domanda super legittima a Riva, stava facendo il suo dovere – mestiere. E' la leccata captatio sulla pelle e sulla pelata del poveretto, per far godere Archinà che non va. Lì non c'è Fango quotidiano che tenga. Il fango, con quell'aggettivo, Nichi se l'è buttato in faccia da solo.