Dr Hauze
A.A.A. Cercasi saggi (e non solo loro)
Dottor Hauze 107
lunedì 7 novembre 2011
«Annunciazione! Annunciazione! Tu Marì Marì fai il figlio di Salvatore. Gabriele t'ha dato la buona notizia. Annunciazione! Annunciazione». La recente conferenza stampa, per la quale il sindaco & C. sono andati a finire ai Cappuccini (forse per non far filmare il risultato dei 240 mila euro spesi nel gabinetto), mi ha ricordato il famoso, indimenticabile sketch della Smorfia (con Massimo Troisi e Lello Arena) facilmente (ri)vedibile su YouTube. O i «Prossimamente» dei cartelloni dei cinema. Ora spiego.
Il sindaco in quell'occasione, tanto per non cambiare, ha annunciato numerose opere pubbliche. L'elenco è piuttosto variegato ed avariato. Si va dall'ennesima gara per il completamento del parcheggio interrato di piazza XX settembre (miseramente fermo al palo durante le due consiliature Tarantini) e che molto probabilmente vedrà partecipante la sola Amet, alla faccia dello spirito del project financing (ovvero il reperimento di risorse economiche esterne a quelle comunali) alla sistemazione delle strade, mediante l'impiego di ben tre squadre che opereranno contemporaneamente. Ma su questa annunciazione sorge una doverosa domanda: l'ufficio tecnico dispone di risorse umane sufficienti a garantire un'efficace direzione lavori su più fronti? Chiarisco per chi fosse digiuno della materia: il direttore dei lavori ha il compito di dettare eventuali prescrizioni integrative all'impresa esecutrice, nonché verificare la corretta e puntuale esecuzione delle opere stesse. Come si mettono in questa vicenda all'ufficio tecnico comunale? Mi auguro non di spalle all'impresa.
In verità i «Prossimamente» comunali seguono un preciso calendario: si annunciano le opere quando le stesse vengono inserite nel piano triennale delle opere pubbliche, dopo qualche mese si annuncia la pubblicazione dei bandi, dopo altri mesi si annuncia l'imminente aggiudicazione degli appalti, ancora qualche mese e si annuncia l'inizio dei lavori e così via. Mai che venga annunciato il completamento degli stessi! Insomma mai che si passi da «Annunciazione, annunciazione» a «Realizzazione, realizzazione». Tanto per dare qualche data esemplificativa: si annuncia l'imminente inizio dei lavori di manutenzione delle strade, dopo quasi otto mesi dalla pubblicazione del bando. L'aggiudicazione dell'appalto per l'ampliamento del cimitero arriva a quasi undici mesi dalla pubblicazione del bando. Ma sciatavinn!
Fra tanti appalti di cui vorrei vedere finalmente pubblicato il bando, ve ne sono, invece, due che spiccano per la loro perdurante assenza. Il primo: l'appalto per il servizio di distribuzione del gas metano: annunciato da tempo, con un corrispettivo stimato in cinque milioni di euro, da destinare alla realizzazione del teatro comunale, seguito da una deliberazione di giunta (la numero 26/2010), che fissava al 30 novembre 2010 il termine per le attività propedeutiche alla pubblicazione del bando. Il termine è scaduto da quasi un anno, ma del bando nemmeno l'ombra. E Italcogim ringrazia, per continuare a pagare, ammesso che paghi, un canone irrisorio, a fronte di una rete ormai più che ammortizzata. Il secondo: l'appalto per la gestione integrata dell'ufficio tributi: ormai è noto a tutti che, nonostante le spese per l'acquisto del costoso software, il personale dell'ufficio tributi, di ruolo o assunto a contratto, è del tutto inadeguato, per numero, alle necessità di ufficio, tenuto anche conto del numero di tributi da gestire e del maggiore impegno che deriverà al Comune di Trani per effetto del federalismo fiscale. A proposito, quest'anno come siamo messi ad accertamenti Ici relativi all'annualità che andrà in prescrizione il prossimo 31 dicembre? Si sta già operando, oppure, ancora una volta, si farà ricorso ad improbabili affidamenti d'urgenza prenatalizi a qualche azienda amica di Bari?
Contratto di quartiere II – Nel corso della conferenza stampa, sono stati presentati i progetti relativi a talune opere di urbanizzazione secondaria, previste nella variante al piano di zona, ma che fino ad ora erano prive di progettazione esecutiva. Verrebbe da dire: meglio tardi che mai! Tuttavia alcune dichiarazioni mi lasciano fortemente perplesso, tanto che spero che le parole del sindaco e del dirigente dell'ufficio tecnico siano state fraintese dai giornalisti presenti. Il dirigente avrebbe dichiarato che il sistema delle fidejussioni è ormai superato (!?), in quanto le imprese stanno versando nelle casse comunali le somme dovute e finora sono stati raccolti 4,4 milioni di euro. Ma che caxxo dite? Dal prospetto ancora presente sul sito comunale si vede che le fidejussioni dovevano garantire il pagamento di ben 14,3 milioni di euro (6 milioni di euro per oneri aggiuntivi, 1,2 milioni di euro per contenzioso acquisizione suoli e 7,1 milioni di euro per acquisizione suoli). Mi ricordo un famoso detto: la parola è d'oro, il silenzio è d'argento, ma è la faccia che si aggiudica il bronzo! Poiché, inoltre, non tutte le aree sono state ancora acquisite dal Comune di Trani (per cessione da parte dei soggetti attuatori o per accettazione dell'indennità di esproprio), io non sono propriamente tranquillo, atteso anche che la gara per l'aggiudicazione del lotto CS è andata deserta e della piscina comunale (la cui prima pietra - era stato autorevolmente annunziato - sarebbe stata messa a ottobre del 2010) se ne sono perse le tracce. In tema di espropri: a che punto sono le procedure di esproprio per i terreni i cui proprietari non hanno accettato l'indennità di esproprio e che, in alcuni casi, rappresentano porzioni significative di territorio, dove sono previste altrettanto importanti opere di urbanizzazione (una su tutte: l'area su cui dovrebbe sorgere la chiesa)? Che si dice per i terreni cui non è stata conferita suscettività edificatoria, ma che sono necessari per il rispetto degli standard urbanistici (la fascia lungo la statale 16 e fronte carcere)? Fra non molto scadrà il vincolo quinquennale preordinato all'esproprio e la eventuale riproposizione del vincolo, comporterà la corresponsione ai proprietari di un'ulteriore indennità. E io pago! Oppure si pensa di lasciar decadere i vincoli (con successiva ritipizzazione di tali suoli), beffando ulteriormente gli abitanti del quartiere Sant'Angelo che, ancora una volta, non vedranno realizzate tutte le opere di urbanizzazione secondaria? Stemc!
Trasferimento mercato ittico - Si è tornato a parlare di trasferimento del mercato ittico all'interno dei capannoni Ruggia. Devo pertanto presumere che sia stata risolta la questione relativa alla proprietà degli stessi. Come pure devo pensare che sia pronto il bando per l'esecuzione dei necessari lavori di adattamento dei locali (si era ipotizzata una spesa di circa 125mila euro), altrimenti l'annuncio del trasferimento del mercato ittico assume la valenza di una grida di manzoniana memoria. Inoltre, come si concilia l'uso del complesso dei Capannoni Ruggia come sede del mercato ittico, nonché come parcheggio, con la suscettività edificatoria data alla stessa area? Non avrebbe più senso vendere quel complesso (a prezzo ragionevole e con procedure chiare, visto il pasticcio della precedente gara), il cui mantenimento e sistemazione costerà non poco e mantenere invece la proprietà di altre aree più strategiche per la collettività, quale, ad esempio, l'area verde adiacente villa Guastamacchia?
Gabinetto del sindaco - Ormai non passa settimana che sulla vicenda della costosa sistemazione dell'ufficio di gabinetto del sindaco (siamo arrivati a circa 240mila euro) non esca qualche nuova spesa connessa. Le ultime in ordine di citazione sono un paio di determinazioni, di importo di per sé modesto, ma che assommate a quelle più consistenti non possono che far gridare allo scandalo. Sì, proprio scandalo, perché ad un importo di 99.900 euro per un affidamento fatto con procedura ristretta cui sono state invitate formalmente sei aziende (di cui una sola con sede nelle provincie di Bari o Bat), si sono aggiunte altre spese che hanno portato la spesa finale (salvo ulteriori sorprese) a circa due volte e mezza la spesa prevista inizialmente. Purtroppo devo riscontrare che su 40 consiglieri comunali, la vicenda ha interessato ben pochi di essi; tuttavia mi sento in dovere di suggerire, prima che della vicenda finisca per occuparsene qualche altro organo dello Stato, che il Consiglio comunale crei un'apposita commissione di inchiesta che valuti se l'operato dei dirigenti e funzionari comunali sia stato pienamente rispettoso delle norme di legge o regolamentari in materia di affidamento di appalti pubblici. Ad esempio: che ci azzecca la determina 188 della sesta ripartizione con il gabinetto del sindaco? E per il gabinetto del sindaco si possono prendere fondi già stanziati nel titolo II delle spese di bilancio? Spiego: l'articolo 165 del decreto legislativo 267/2000 definisce la struttura del bilancio. Al sesto comma specifica i titoli della spesa, di cui il titolo II indica le spese in conto capitale che sarebbero quelle riferite ad investimenti a fini produttivistici, cioè volte a trarne un beneficio futuro (per capire meglio: è l'equivalente della spesa sostenuta da un'impresa per immobili o macchinari volti a produrre di più, ad esempio). Ciò premesso ed evidenziato domando: che c'entrano le spese in conto capitale, di cui al titolo II del bilancio, con il gabinetto del sindaco? Se non verrà autonomamente chiarito dai nostri eletti (nelle commissioni gettonali) mi vedrò costretto ad interessare della scabrosa vicenda le autorità, in primis l'osservatorio sulla finanza e la contabilità degli Enti locali che ha il compito di promuovere la corretta gestione, da parte delle amministrazioni locali, delle risorse finanziarie, strumentali e umane.
Aspirapolvere - Rimango in tema di allegra gestione della ragioneria comunale. Commentando una recente determinazione dirigenziale (la numero 248/2011 della sesta ripartizione) è stato scritto che il dirigente della sesta ripartizione ha passato l'aspirapolvere, attingendo per ben 13.500 euro su 14.500 da fondi di altre ripartizioni. Quasi una nemesi di quanto segnalato la scorsa settimana, dove avevo evidenziato parlando della determina 188/2010 che una parte significativa delle somme utilizzate per integrare i lavori al gabinetto del sindaco erano state prelevate dai fondi a disposizione della polizia municipale (28.571,44 euro su 40mila totali). Tutto questo, unito ad illustri precedenti segnalati nei mesi scorsi, fa sorgere una domanda: che senso ha predisporre annualmente il peg (piano esecutivo di gestione) per ciascuna ripartizione, distinguendo fra spese in conto capitale e spese correnti, se poi ciascun dirigente è libero di accedere a fondi di altre ripartizioni per finanziare l'attività della propria ripartizione o altri caxxi suoi?
A.A.A. Cercasi - E' passato oltre un mese dalla presentazione dei saggi del PdL ma ad oggi non è successo niente! Ed erano stati autorevolmente scelti! Mi riferisco a Ciccio, Cola e Manicambrell, alias i 3 santi (del manicomio) di Bisceglie, alias il triangolo delle Bermuda e chi più ne ha più ne metta. Domando: ma si può, dopo oltre un mese, non aver concluso un caxxo e non comunicarlo a chi si è invitato al confronto? Ma che modo di agire è questo? Oppure sono defunti e non ho visto i manifesti? Mah! Avevo ben intuito e scritto mesi orsono che in realtà si vuol demandare a Fitto e Vendola la decisione del candidato tranese del Pdl. Mi meraviglio che i 3 s…figati si siano prestati a fare il coperchio del cantero! Ben commentò la presidente di Forza Trani, Raffaella Di Lernia, alla fine dell'inutile incontro: «E' difficile discutere pacatamente con un triangolo. Soprattutto se è ottuso». Amen.
Strisce - Con tanti caxxi di soldi che il Comune si freca dai cittadini per le contravvenzioni e i grattini, è possibile che a Trani non ci siano più le strisce pedonali? Sindaco e SS.RR.CC., scendete dalle macchine blu e provate ad andare a piedi per Trani, ad esempio in corso Vittorio Emanuele e vedete voi se trovate un caxxo di attraversamento pedonale. Basta che pensate a spendere per gli inutili pilomat, autovelox, infrared, ad incassare dai grattini e ve ne frecate di tutto il resto. Vergogna!
Semplificazione on line degli adempimenti burocratici - E' scaduto il 31 ottobre scorso il termine per adempiere all'obbligo delle pubbliche amministrazioni di pubblicare sul proprio sito istituzionale, per ciascun procedimento ad istanza di parte rientrante nelle proprie competenze, l'elenco degli atti e documenti che il richiedente ha l'onere di produrre a corredo dell'istanza. La previsione di questo impegno è stata introdotta dall'art. 6 del decreto legislativo 70/2011 (decreto sviluppo convertito con legge 106/2011), allo scopo di rendere effettivamente trasparente l'azione amministrativa e di ridurre gli oneri informativi gravanti su cittadini ed imprese. L'obbligo viene meno per atti o documenti la cui produzione a corredo dell'istanza è prevista da norme di legge, regolamenti o da atti pubblicati sulla Gazzetta ufficiale. In caso di mancato adempimento la pubblica amministrazione procedente non può rigettare l'istanza adducendo la mancata produzione di un atto o documento; piuttosto, deve invitare l'istante a regolarizzare la documentazione in un termine congruo. L'eventuale provvedimento di diniego non preceduto dall'invito è nullo. Il mancato adempimento dell'obbligo di pubblicazione previsto a carico delle amministrazioni, è, inoltre, valutato ai fini dell'attribuzione della retribuzione di risultato ai dirigenti responsabili. Russo che russi sui russi, apri gli occhi!
Concorso a premi Con l'approssimarsi delle elezioni è iniziato il carnevale. Ognuno si maschera come gli pare. Per cui ecco il fiorire di sigle mai sentite e di (più o meno) sconosciuti coordinatori cittadini (di se stessi). Vedremo se poi in realtà riusciranno a fare le liste e se prenderanno i voti. Per ora stanno convocando le assemblee generali degli iscritti e dei simpatizzanti nelle cabine telefoniche, dove staranno pure larghi. Ecco spiegato il mistero del perché la Telecom non le abbia ancora tolte pur non usandole più nessuno per telefonare. A tutti costoro chiedo: ma fino a mò, dove stavate? Comunque, ecco il concorso: primo premio a chi indovina quante sigle nasceranno fino alla presentazione delle liste; secondo premio a chi indovina quante poi, in realtà, presenteranno la lista; terzo premio a chi indovina quanti voti prenderanno dai genitori e dal condominio in cui abitano. Ma sciatavinn! Ah, dimenticavo: il primo premio è rappresentato da una cena a lume di candela nel ristorante ecclesiastico moroso con un russo, il secondo è una torta pasqualina (o simile) e il terzo è una foto autografata del consigliere che ha fatto più commissioni gettonali. Ma sciatavinn!
Amet - Un autorevole consigliere, avvocato, membro della maggioranza, ha chiesto nell'ultimo consiglio comunale una commissione d'indagine sull'Amet ed il dimissionamento del presidente aziendale. Ad oggi, niente. Probabilmente i SS.RR.CC. non faranno niente di quanto ufficialmente chiesto dal de cuius. Parafrasando Ezra Pound, vien da ritenere che o non vale niente la proposta o non vale niente il proponente. Tertium non datur! Il consigliere, tapino, è sempre sfortunato con l'Amet: già in passato aveva fieramente interessato le autorità per una consulenza legale ma… Lasciamo stare. Io, sommessamente, come cittadino e contribuente, qualcosa da chiedere sull'Amet ce l'avrei. Oltre alle vecchie e inevase richieste su gara parcometri, fotovoltaico, Stp ed altro (già contenute nei precedenti Dr Hauze), ne vorrei formulare una nuova, su PugliaEnergy. I vari stipendiati comunali ora esclameranno: Carneade, chi era costui? Sveglia, signori consiglieri: non pensate solo alle fantomatiche commissioni gettonali! Scommetto che ignorate pure la vita (amministrativa) di Elgasud. Comunque, ecco la mia richiesta: dal Comune o da Amet si possono avere notizie su que pasa nella Repubblica autonoma di Puglia Energy? Chi sono i fortunati che si stanno allattando o si stanno per allattare dalle sue generose mammelle? Aspetto.
E per questa volta è sufficiente.
Il sindaco in quell'occasione, tanto per non cambiare, ha annunciato numerose opere pubbliche. L'elenco è piuttosto variegato ed avariato. Si va dall'ennesima gara per il completamento del parcheggio interrato di piazza XX settembre (miseramente fermo al palo durante le due consiliature Tarantini) e che molto probabilmente vedrà partecipante la sola Amet, alla faccia dello spirito del project financing (ovvero il reperimento di risorse economiche esterne a quelle comunali) alla sistemazione delle strade, mediante l'impiego di ben tre squadre che opereranno contemporaneamente. Ma su questa annunciazione sorge una doverosa domanda: l'ufficio tecnico dispone di risorse umane sufficienti a garantire un'efficace direzione lavori su più fronti? Chiarisco per chi fosse digiuno della materia: il direttore dei lavori ha il compito di dettare eventuali prescrizioni integrative all'impresa esecutrice, nonché verificare la corretta e puntuale esecuzione delle opere stesse. Come si mettono in questa vicenda all'ufficio tecnico comunale? Mi auguro non di spalle all'impresa.
In verità i «Prossimamente» comunali seguono un preciso calendario: si annunciano le opere quando le stesse vengono inserite nel piano triennale delle opere pubbliche, dopo qualche mese si annuncia la pubblicazione dei bandi, dopo altri mesi si annuncia l'imminente aggiudicazione degli appalti, ancora qualche mese e si annuncia l'inizio dei lavori e così via. Mai che venga annunciato il completamento degli stessi! Insomma mai che si passi da «Annunciazione, annunciazione» a «Realizzazione, realizzazione». Tanto per dare qualche data esemplificativa: si annuncia l'imminente inizio dei lavori di manutenzione delle strade, dopo quasi otto mesi dalla pubblicazione del bando. L'aggiudicazione dell'appalto per l'ampliamento del cimitero arriva a quasi undici mesi dalla pubblicazione del bando. Ma sciatavinn!
Fra tanti appalti di cui vorrei vedere finalmente pubblicato il bando, ve ne sono, invece, due che spiccano per la loro perdurante assenza. Il primo: l'appalto per il servizio di distribuzione del gas metano: annunciato da tempo, con un corrispettivo stimato in cinque milioni di euro, da destinare alla realizzazione del teatro comunale, seguito da una deliberazione di giunta (la numero 26/2010), che fissava al 30 novembre 2010 il termine per le attività propedeutiche alla pubblicazione del bando. Il termine è scaduto da quasi un anno, ma del bando nemmeno l'ombra. E Italcogim ringrazia, per continuare a pagare, ammesso che paghi, un canone irrisorio, a fronte di una rete ormai più che ammortizzata. Il secondo: l'appalto per la gestione integrata dell'ufficio tributi: ormai è noto a tutti che, nonostante le spese per l'acquisto del costoso software, il personale dell'ufficio tributi, di ruolo o assunto a contratto, è del tutto inadeguato, per numero, alle necessità di ufficio, tenuto anche conto del numero di tributi da gestire e del maggiore impegno che deriverà al Comune di Trani per effetto del federalismo fiscale. A proposito, quest'anno come siamo messi ad accertamenti Ici relativi all'annualità che andrà in prescrizione il prossimo 31 dicembre? Si sta già operando, oppure, ancora una volta, si farà ricorso ad improbabili affidamenti d'urgenza prenatalizi a qualche azienda amica di Bari?
Contratto di quartiere II – Nel corso della conferenza stampa, sono stati presentati i progetti relativi a talune opere di urbanizzazione secondaria, previste nella variante al piano di zona, ma che fino ad ora erano prive di progettazione esecutiva. Verrebbe da dire: meglio tardi che mai! Tuttavia alcune dichiarazioni mi lasciano fortemente perplesso, tanto che spero che le parole del sindaco e del dirigente dell'ufficio tecnico siano state fraintese dai giornalisti presenti. Il dirigente avrebbe dichiarato che il sistema delle fidejussioni è ormai superato (!?), in quanto le imprese stanno versando nelle casse comunali le somme dovute e finora sono stati raccolti 4,4 milioni di euro. Ma che caxxo dite? Dal prospetto ancora presente sul sito comunale si vede che le fidejussioni dovevano garantire il pagamento di ben 14,3 milioni di euro (6 milioni di euro per oneri aggiuntivi, 1,2 milioni di euro per contenzioso acquisizione suoli e 7,1 milioni di euro per acquisizione suoli). Mi ricordo un famoso detto: la parola è d'oro, il silenzio è d'argento, ma è la faccia che si aggiudica il bronzo! Poiché, inoltre, non tutte le aree sono state ancora acquisite dal Comune di Trani (per cessione da parte dei soggetti attuatori o per accettazione dell'indennità di esproprio), io non sono propriamente tranquillo, atteso anche che la gara per l'aggiudicazione del lotto CS è andata deserta e della piscina comunale (la cui prima pietra - era stato autorevolmente annunziato - sarebbe stata messa a ottobre del 2010) se ne sono perse le tracce. In tema di espropri: a che punto sono le procedure di esproprio per i terreni i cui proprietari non hanno accettato l'indennità di esproprio e che, in alcuni casi, rappresentano porzioni significative di territorio, dove sono previste altrettanto importanti opere di urbanizzazione (una su tutte: l'area su cui dovrebbe sorgere la chiesa)? Che si dice per i terreni cui non è stata conferita suscettività edificatoria, ma che sono necessari per il rispetto degli standard urbanistici (la fascia lungo la statale 16 e fronte carcere)? Fra non molto scadrà il vincolo quinquennale preordinato all'esproprio e la eventuale riproposizione del vincolo, comporterà la corresponsione ai proprietari di un'ulteriore indennità. E io pago! Oppure si pensa di lasciar decadere i vincoli (con successiva ritipizzazione di tali suoli), beffando ulteriormente gli abitanti del quartiere Sant'Angelo che, ancora una volta, non vedranno realizzate tutte le opere di urbanizzazione secondaria? Stemc!
Trasferimento mercato ittico - Si è tornato a parlare di trasferimento del mercato ittico all'interno dei capannoni Ruggia. Devo pertanto presumere che sia stata risolta la questione relativa alla proprietà degli stessi. Come pure devo pensare che sia pronto il bando per l'esecuzione dei necessari lavori di adattamento dei locali (si era ipotizzata una spesa di circa 125mila euro), altrimenti l'annuncio del trasferimento del mercato ittico assume la valenza di una grida di manzoniana memoria. Inoltre, come si concilia l'uso del complesso dei Capannoni Ruggia come sede del mercato ittico, nonché come parcheggio, con la suscettività edificatoria data alla stessa area? Non avrebbe più senso vendere quel complesso (a prezzo ragionevole e con procedure chiare, visto il pasticcio della precedente gara), il cui mantenimento e sistemazione costerà non poco e mantenere invece la proprietà di altre aree più strategiche per la collettività, quale, ad esempio, l'area verde adiacente villa Guastamacchia?
Gabinetto del sindaco - Ormai non passa settimana che sulla vicenda della costosa sistemazione dell'ufficio di gabinetto del sindaco (siamo arrivati a circa 240mila euro) non esca qualche nuova spesa connessa. Le ultime in ordine di citazione sono un paio di determinazioni, di importo di per sé modesto, ma che assommate a quelle più consistenti non possono che far gridare allo scandalo. Sì, proprio scandalo, perché ad un importo di 99.900 euro per un affidamento fatto con procedura ristretta cui sono state invitate formalmente sei aziende (di cui una sola con sede nelle provincie di Bari o Bat), si sono aggiunte altre spese che hanno portato la spesa finale (salvo ulteriori sorprese) a circa due volte e mezza la spesa prevista inizialmente. Purtroppo devo riscontrare che su 40 consiglieri comunali, la vicenda ha interessato ben pochi di essi; tuttavia mi sento in dovere di suggerire, prima che della vicenda finisca per occuparsene qualche altro organo dello Stato, che il Consiglio comunale crei un'apposita commissione di inchiesta che valuti se l'operato dei dirigenti e funzionari comunali sia stato pienamente rispettoso delle norme di legge o regolamentari in materia di affidamento di appalti pubblici. Ad esempio: che ci azzecca la determina 188 della sesta ripartizione con il gabinetto del sindaco? E per il gabinetto del sindaco si possono prendere fondi già stanziati nel titolo II delle spese di bilancio? Spiego: l'articolo 165 del decreto legislativo 267/2000 definisce la struttura del bilancio. Al sesto comma specifica i titoli della spesa, di cui il titolo II indica le spese in conto capitale che sarebbero quelle riferite ad investimenti a fini produttivistici, cioè volte a trarne un beneficio futuro (per capire meglio: è l'equivalente della spesa sostenuta da un'impresa per immobili o macchinari volti a produrre di più, ad esempio). Ciò premesso ed evidenziato domando: che c'entrano le spese in conto capitale, di cui al titolo II del bilancio, con il gabinetto del sindaco? Se non verrà autonomamente chiarito dai nostri eletti (nelle commissioni gettonali) mi vedrò costretto ad interessare della scabrosa vicenda le autorità, in primis l'osservatorio sulla finanza e la contabilità degli Enti locali che ha il compito di promuovere la corretta gestione, da parte delle amministrazioni locali, delle risorse finanziarie, strumentali e umane.
Aspirapolvere - Rimango in tema di allegra gestione della ragioneria comunale. Commentando una recente determinazione dirigenziale (la numero 248/2011 della sesta ripartizione) è stato scritto che il dirigente della sesta ripartizione ha passato l'aspirapolvere, attingendo per ben 13.500 euro su 14.500 da fondi di altre ripartizioni. Quasi una nemesi di quanto segnalato la scorsa settimana, dove avevo evidenziato parlando della determina 188/2010 che una parte significativa delle somme utilizzate per integrare i lavori al gabinetto del sindaco erano state prelevate dai fondi a disposizione della polizia municipale (28.571,44 euro su 40mila totali). Tutto questo, unito ad illustri precedenti segnalati nei mesi scorsi, fa sorgere una domanda: che senso ha predisporre annualmente il peg (piano esecutivo di gestione) per ciascuna ripartizione, distinguendo fra spese in conto capitale e spese correnti, se poi ciascun dirigente è libero di accedere a fondi di altre ripartizioni per finanziare l'attività della propria ripartizione o altri caxxi suoi?
A.A.A. Cercasi - E' passato oltre un mese dalla presentazione dei saggi del PdL ma ad oggi non è successo niente! Ed erano stati autorevolmente scelti! Mi riferisco a Ciccio, Cola e Manicambrell, alias i 3 santi (del manicomio) di Bisceglie, alias il triangolo delle Bermuda e chi più ne ha più ne metta. Domando: ma si può, dopo oltre un mese, non aver concluso un caxxo e non comunicarlo a chi si è invitato al confronto? Ma che modo di agire è questo? Oppure sono defunti e non ho visto i manifesti? Mah! Avevo ben intuito e scritto mesi orsono che in realtà si vuol demandare a Fitto e Vendola la decisione del candidato tranese del Pdl. Mi meraviglio che i 3 s…figati si siano prestati a fare il coperchio del cantero! Ben commentò la presidente di Forza Trani, Raffaella Di Lernia, alla fine dell'inutile incontro: «E' difficile discutere pacatamente con un triangolo. Soprattutto se è ottuso». Amen.
Strisce - Con tanti caxxi di soldi che il Comune si freca dai cittadini per le contravvenzioni e i grattini, è possibile che a Trani non ci siano più le strisce pedonali? Sindaco e SS.RR.CC., scendete dalle macchine blu e provate ad andare a piedi per Trani, ad esempio in corso Vittorio Emanuele e vedete voi se trovate un caxxo di attraversamento pedonale. Basta che pensate a spendere per gli inutili pilomat, autovelox, infrared, ad incassare dai grattini e ve ne frecate di tutto il resto. Vergogna!
Semplificazione on line degli adempimenti burocratici - E' scaduto il 31 ottobre scorso il termine per adempiere all'obbligo delle pubbliche amministrazioni di pubblicare sul proprio sito istituzionale, per ciascun procedimento ad istanza di parte rientrante nelle proprie competenze, l'elenco degli atti e documenti che il richiedente ha l'onere di produrre a corredo dell'istanza. La previsione di questo impegno è stata introdotta dall'art. 6 del decreto legislativo 70/2011 (decreto sviluppo convertito con legge 106/2011), allo scopo di rendere effettivamente trasparente l'azione amministrativa e di ridurre gli oneri informativi gravanti su cittadini ed imprese. L'obbligo viene meno per atti o documenti la cui produzione a corredo dell'istanza è prevista da norme di legge, regolamenti o da atti pubblicati sulla Gazzetta ufficiale. In caso di mancato adempimento la pubblica amministrazione procedente non può rigettare l'istanza adducendo la mancata produzione di un atto o documento; piuttosto, deve invitare l'istante a regolarizzare la documentazione in un termine congruo. L'eventuale provvedimento di diniego non preceduto dall'invito è nullo. Il mancato adempimento dell'obbligo di pubblicazione previsto a carico delle amministrazioni, è, inoltre, valutato ai fini dell'attribuzione della retribuzione di risultato ai dirigenti responsabili. Russo che russi sui russi, apri gli occhi!
Concorso a premi Con l'approssimarsi delle elezioni è iniziato il carnevale. Ognuno si maschera come gli pare. Per cui ecco il fiorire di sigle mai sentite e di (più o meno) sconosciuti coordinatori cittadini (di se stessi). Vedremo se poi in realtà riusciranno a fare le liste e se prenderanno i voti. Per ora stanno convocando le assemblee generali degli iscritti e dei simpatizzanti nelle cabine telefoniche, dove staranno pure larghi. Ecco spiegato il mistero del perché la Telecom non le abbia ancora tolte pur non usandole più nessuno per telefonare. A tutti costoro chiedo: ma fino a mò, dove stavate? Comunque, ecco il concorso: primo premio a chi indovina quante sigle nasceranno fino alla presentazione delle liste; secondo premio a chi indovina quante poi, in realtà, presenteranno la lista; terzo premio a chi indovina quanti voti prenderanno dai genitori e dal condominio in cui abitano. Ma sciatavinn! Ah, dimenticavo: il primo premio è rappresentato da una cena a lume di candela nel ristorante ecclesiastico moroso con un russo, il secondo è una torta pasqualina (o simile) e il terzo è una foto autografata del consigliere che ha fatto più commissioni gettonali. Ma sciatavinn!
Amet - Un autorevole consigliere, avvocato, membro della maggioranza, ha chiesto nell'ultimo consiglio comunale una commissione d'indagine sull'Amet ed il dimissionamento del presidente aziendale. Ad oggi, niente. Probabilmente i SS.RR.CC. non faranno niente di quanto ufficialmente chiesto dal de cuius. Parafrasando Ezra Pound, vien da ritenere che o non vale niente la proposta o non vale niente il proponente. Tertium non datur! Il consigliere, tapino, è sempre sfortunato con l'Amet: già in passato aveva fieramente interessato le autorità per una consulenza legale ma… Lasciamo stare. Io, sommessamente, come cittadino e contribuente, qualcosa da chiedere sull'Amet ce l'avrei. Oltre alle vecchie e inevase richieste su gara parcometri, fotovoltaico, Stp ed altro (già contenute nei precedenti Dr Hauze), ne vorrei formulare una nuova, su PugliaEnergy. I vari stipendiati comunali ora esclameranno: Carneade, chi era costui? Sveglia, signori consiglieri: non pensate solo alle fantomatiche commissioni gettonali! Scommetto che ignorate pure la vita (amministrativa) di Elgasud. Comunque, ecco la mia richiesta: dal Comune o da Amet si possono avere notizie su que pasa nella Repubblica autonoma di Puglia Energy? Chi sono i fortunati che si stanno allattando o si stanno per allattare dalle sue generose mammelle? Aspetto.
E per questa volta è sufficiente.