Dr Hauze
A.A.A. Vendesi Trani
Dottor Hauze 32
lunedì 31 maggio 2010
E' di qualche giorno fa (http://www.traniweb.it/trani/informa/12954.html) la notizia che l'amministrazione comunale, effettuata una ricognizione (io ritengo parziale) del proprio patrimonio immobiliare, avrebbe stabilito un piano di alienazioni e valorizzazioni (?) comunali da allegare al bilancio di previsione 2010 (di previsione…. a giugno? Ridicolo). Da una parte la notizia è certamente positiva, atteso che è doveroso per l'amministrazione comunale far fruttare al meglio i propri beni. Dall'altra non posso non chiedere cosa sia stato fatto in proposito finora, atteso che taluni beni sono proprietà comunale da lungo tempo e non mi risulta che finora siano stati adeguatamente valorizzati. Riservandomi ulteriori valutazioni quando potrò sapere con esattezza quali beni si intendano alienare (ed a quale prezzo) e quali si intendano valorizzare (e soprattutto come), non posso esimermi da alcune osservazioni al volo.
Taluni dei beni citati non sono delle new entry, ma erano già stati oggetto di ripetuti (ed onerosi) tentativi di vendita all'asta che, in conclusione, hanno determinato solo risultati negativi per le casse comunali. E' cambiato qualcosa, oppure tali beni sono destinati a finire, ancora una volta, nel libro dei sogni delle vendite dell'amministrazione comunale di Trani? Altri beni, invece, provengono da cessioni di aree destinate alla realizzazione di urbanizzazioni primarie (strade) o secondarie (scuola). Chiedo, pertanto e pubblicamente, di conoscere se l'amministrazione comunale intenda perseguire le finalità per cui tali suoli furono acquisiti, oppure intenda semplicemente fare cassa, rinunciando ai servizi. Probabilmente, come al solito, interrogato il morto...
L'emblema di tale irragionevole rinuncia è data dal suolo adiacente (facente parte di) villa Guastamacchia. Come già ricordato in tempi non sospetti (http://www.traniweb.it/trani/informa/11422.html), tale suolo fu donato dall'avvocato Guastamacchia perché diventasse una casa di riposo. Ad oltre trent'anni dalla morte del benefattore, ancora non si è visto nemmeno il progetto di tale casa di riposo (mentre c'è già quello del teatro comunale), tant'è che lo scrivente, aveva provocatoriamente proposto, in attesa di realizzare la casa di riposo, di provvedere almeno ad attrezzare l'area con opere di facile ed immediata realizzazione come, ad esempio, un campo di bocce. Tale proposta veniva pubblicamente ritenuta condivisibile dal sindaco (http://www.traniweb.it/trani/informa/11454.html), e forniva sponda ad autorevoli interventi, che allargavano il discorso sui bisogni degli anziani, da parte di Felice Di Lernia dell'Oasi 2 (http://www.traniweb.it/trani/informa/11466.html) e di Vito Piazzolla del comitato di quartiere Stadio (http://www.traniweb.it/trani/informa/11502.html).
Sono passati quasi sei mesi da quella proposta ed ancora non è stato fatto nulla, ma si continua ad ipotizzare la cessione di tale area, che peraltro rappresenta uno dei pochi spazi verdi fruibili del quartiere Stadio. Per la verità avevo fatto anche una proposta seria che avrebbe permesso di salvare capra e cavoli, ma sembra che nessuno se ne sia accorto. Sic! Inoltre, per quella che è la vicenda giudiziaria relativa a tale suolo, per motivi oggettivi e soggettivi, appare tutt'altro che consigliabile alienare quell'area, non attraverso una procedura ad evidenza pubblica, ma attraverso una transazione (di cui per ora non è dato conoscere i termini) con un privato con il quale è in corso il contenzioso (in appello favorevole al Comune di Trani).
In altre parole temo che una soluzione troppo disinvolta della vicenda Guastamacchia possa diventare una buccia di banana per l'amministrazione comunale (ed in primis per il sindaco che, essendosi decisamente e pubblicamente impegnato, quantomeno andrebbe a fare una figura di melma), con eventuale danno patrimoniale per le casse comunali. E, come da suggerimento del caro avvocato Francesco D.M. dichiaratosi simpaticamente "uno dei 23", per questa volta è sufficiente.
Taluni dei beni citati non sono delle new entry, ma erano già stati oggetto di ripetuti (ed onerosi) tentativi di vendita all'asta che, in conclusione, hanno determinato solo risultati negativi per le casse comunali. E' cambiato qualcosa, oppure tali beni sono destinati a finire, ancora una volta, nel libro dei sogni delle vendite dell'amministrazione comunale di Trani? Altri beni, invece, provengono da cessioni di aree destinate alla realizzazione di urbanizzazioni primarie (strade) o secondarie (scuola). Chiedo, pertanto e pubblicamente, di conoscere se l'amministrazione comunale intenda perseguire le finalità per cui tali suoli furono acquisiti, oppure intenda semplicemente fare cassa, rinunciando ai servizi. Probabilmente, come al solito, interrogato il morto...
L'emblema di tale irragionevole rinuncia è data dal suolo adiacente (facente parte di) villa Guastamacchia. Come già ricordato in tempi non sospetti (http://www.traniweb.it/trani/informa/11422.html), tale suolo fu donato dall'avvocato Guastamacchia perché diventasse una casa di riposo. Ad oltre trent'anni dalla morte del benefattore, ancora non si è visto nemmeno il progetto di tale casa di riposo (mentre c'è già quello del teatro comunale), tant'è che lo scrivente, aveva provocatoriamente proposto, in attesa di realizzare la casa di riposo, di provvedere almeno ad attrezzare l'area con opere di facile ed immediata realizzazione come, ad esempio, un campo di bocce. Tale proposta veniva pubblicamente ritenuta condivisibile dal sindaco (http://www.traniweb.it/trani/informa/11454.html), e forniva sponda ad autorevoli interventi, che allargavano il discorso sui bisogni degli anziani, da parte di Felice Di Lernia dell'Oasi 2 (http://www.traniweb.it/trani/informa/11466.html) e di Vito Piazzolla del comitato di quartiere Stadio (http://www.traniweb.it/trani/informa/11502.html).
Sono passati quasi sei mesi da quella proposta ed ancora non è stato fatto nulla, ma si continua ad ipotizzare la cessione di tale area, che peraltro rappresenta uno dei pochi spazi verdi fruibili del quartiere Stadio. Per la verità avevo fatto anche una proposta seria che avrebbe permesso di salvare capra e cavoli, ma sembra che nessuno se ne sia accorto. Sic! Inoltre, per quella che è la vicenda giudiziaria relativa a tale suolo, per motivi oggettivi e soggettivi, appare tutt'altro che consigliabile alienare quell'area, non attraverso una procedura ad evidenza pubblica, ma attraverso una transazione (di cui per ora non è dato conoscere i termini) con un privato con il quale è in corso il contenzioso (in appello favorevole al Comune di Trani).
In altre parole temo che una soluzione troppo disinvolta della vicenda Guastamacchia possa diventare una buccia di banana per l'amministrazione comunale (ed in primis per il sindaco che, essendosi decisamente e pubblicamente impegnato, quantomeno andrebbe a fare una figura di melma), con eventuale danno patrimoniale per le casse comunali. E, come da suggerimento del caro avvocato Francesco D.M. dichiaratosi simpaticamente "uno dei 23", per questa volta è sufficiente.