Dr Hauze
Andiamo avanti fra silenzi e risposte ad cacchium
Dottor Hauze 18
lunedì 22 febbraio 2010
Nel suo ultimo spazio bisettimanale ("Pompa due bolle d'aria") Pistapiccione Ronco mi concede l'onore della ribalta per accusarmi del delitto di… lesa biblioteca (bibliotecari e affini). Meno male che della strage degli innocenti c'è già un colpevole perché c'era il rischio che in una prossima puntata mi accollava anche quello. Non me la prendo perché ho spalle (anche senza la esse) abituate ad altro per cui potrei anche parcere subiectis et debellare superbos. Ma una cosa veloce la devo dire. Chi è in buona fede non può non rilevare che quanto da me scritto sulla biblioteca è di carattere oggettivo (fatti rilevabilissimi da chiunque e non contestati) mentre il pezzo ronchesco è smaccatamente soggettivo e commemorativo. Io, visto il presente, mi preoccupo per il futuro mentre il buon Giovanni si accontenticchia del presente con l'occhio languido e lacrimoso rivolto a chi non c'è più. Ma mi rendo conto che non è facile mettersi davanti alla tastiera due volte alla settimana. Eppure di scampoletti da scrivere a Trani non ne mancano. Mah.
Passiamo ai tanti guai che affliggono la nostra Trani. Ma, prima, mi sia concessa una premessa-citazione ad uso di chi mi critica perché io critico (ma forse costoro ignorano che criticare deriva dal greco e significa giudicare): acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando siamo riusciti a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere assolutamente irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato. In altre parole, per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza (Mohandas Karamchand Gandhi). Capisci a me? Ok.
Ora, però, proseguiamo. Delle contestazioni da me fatte sulla vicenda global buche e sul pericoloso stato del basolato di via Bovio non abbiamo ricevuto riscontro alcuno dai SS.RR.CC. (Supremi Reggitori Comunali) che, evidentemente, sono in tutt'altre faccende affaccendati. Ma se gli avanzassero cinque minuti del loro prezioso tempo e si potessero interessare dei problemi ordinari e quotidiani dei comuni mortali, gliene saremmo tutti incommensurabilmente grati. Altro fatto: Bar 3 palme. Il vostro Dr. Hauze è, non per vanto, un mago. In precedenza aveva scritto che era un tempo estremamente ristretto quello concesso per andare a vedere l'immobile nell'interno, fare un progetto tecnico-estetico con relativo computo metrico estimativo, approntare i documenti, stilare l'offerta economica e quant'altro. Il dr. Hauze scrisse che se uno, però, aveva la pappa precotta, cucinava subito. Infatti si è presentata, sola soletta, una sola offerta che… staremo a vedere nella prossima puntata di questa rubrica. Preannunzio già che non mi piace. Se qualche consigliere comunale si volesse scomodare ad andare a rendersi conto, ci risparmierebbe fatica. Se poi sono troppo impegnati nel duri lavori delle commissioni consiliari, non si disturbino che tanto ci pensiamo noi.
Amiu. Poiché stanno vicino al Cimitero, si adeguano. Ma ancora una volta gli chiediamo: potete far conoscere ai cittadini come avete individuato la ditta di Bitonto e quanto la pagate? Con la precedente segnalazione della sede fantasma in via Ognissanti 55, fatta su questa rubrica, un primo risultato l'abbiamo ottenuto. Hanno affittato un ufficio in via Amedeo contiguo a Piazza Cittadella. Intelligenti pauca. Comunque, se i solerti amministratori continueranno a non voler dare chiarimenti sul loro misterioso operato, avendo rilevato che a nessuno del consiglio comunale gliene frega niente, troveremo noi qualcuno a cui andranno a dare quelle spiegazioni che si rifiutano pervicacemente di dare ai cittadini che pagano i loro emolumenti mensili.
E, sempre in tema di mancate risposte o di risposte ad cacchium, devo ancora una volta ritornare sulla vexata quaestio del Contratto di quartiere, un problema che interessa centinaia di famiglie che devono scucire i soldi per farsi una casetta. Prendo spunto dallo strano decalogo sul Contratto di Quartiere (strano perché composto di soli tre articoli!), per correggere alcune inesattezze allentate dal Comune, che potrebbero ingenerare confusione e perplessità nei concittadini interessati concretamente all'acquisto delle case: 1) non vi è alcun contributo dello Stato o della Regione finalizzato a ridurre il costo. L'unico contributo pubblico è il finanziamento per le opere di urbanizzazione secondaria; 2) il prezzo di 1.641,30 euro per metro quadrato è il prezzo massimo che si può pagare ed è stato determinato (sia pure con qualche errore, a nostro modesto parere) in base ai parametri tecnici fissati dalla Regione Puglia per l'edilizia sovvenzionata ed agevolata, che nulla hanno a vedere con i parametri statistici ed economici citati nell'1/3 di decalogo comunale; 3) in relazione ai metodi di calcolo del prezzo complessivo le indicazioni fornite sono parziali e fuorvianti. Non viene infatti detto che la superficie utile va calcolata in base alla superficie calpestabile (al netto dei muri); per amore di precisione, che la riduzione al 60% per le superfici non residenziali e per i parcheggi si applica appunto alle superfici e non al prezzo unitario; che la superficie non residenziale comprende non solo logge e balconi, ma anche le superfici pertinenziali dell'edificio, quali androni, porticati, volumi tecnici ed altri locali di servizio che i concittadini dovranno pagare; che la superficie per parcheggi comprende non solo la superficie per autorimesse o posti macchina, ma anche la superficie degli spazi di manovra che i concittadini dovranno pagare; che, comunque, le superfici non residenziali non possono eccedere il 45% della superficie utile abitabile e che analogo limite vale per le superfici a parcheggi. E questo è molto importante ai fini del pagamento.
Detto questo e rimarcato che è passato il 15 gennaio (e pure il 15 febbraio) ma non si è ancora provveduto a sostituire il soggetto attuatore di Andria uscito di scena, all'opinione pubblica tranese ancor oggi non è dato di sapere se e quando gli altri soggetti abbiano provveduto a consegnare documentazione e soldi, in modo da potere sottoscrivere le convenzioni e ritirare i permessi di costruire. Ritengo altresì che ai cittadini non siano state fornite anche altre informazioni veramente necessarie: i nominativi delle imprese che hanno sottoscritto la convenzione con il Comune ed hanno ritirato il permesso di costruire (unici soggetti, secondo noi, pienamente legittimati a proporre la vendita degli immobili del contratto di quartiere); non è stato spiegato ai cittadini quali siano i loro diritti (in base alla legislazione vigente), in materia di acquisto di immobili in costruzione; quali siano le voci di costo che sono da intendersi già comprese nel prezzo massimo stabilito dal Comune di Trani. Di contro, ci viene segnalato che non solo taluni soggetti hanno richiesto agli aspiranti acquirenti cospicui acconti (variamente denominati) già dall'estate scorsa, a fronte del rilascio di poco più che dei pezzi di carta, ma pare che uno dei soggetti richieda il pagamento della provvigione all'agenzia immobiliare incaricata di fare da front-office verso i potenziali acquirenti. Noi riteniamo che sia giusto che questa agenzia immobiliare debba essere pagata per il lavoro di recupero clienti ma debba essere pagata dall'impresa che non ha uffici in loco e non dai cittadini acquirenti che già vanno a pagare la casa al prezzo massimo previsto. E per questa volta è sufficiente.
Hauze
P.S. Garbatamente e costruttivamente, sul forum di Traniweb, Brucewillis scrive: «Volevo suggerire al dott. Hauze: che ne dice di considerare l' immobile del Don Lorenzo Milani come possibile sede distaccata della biblioteca comunale? Ci sarebbe lo spazio sufficiente e si potrebbe anche ricavare un luogo dove tenere incontri con gli autori ed altre attività correlate». L'idea è ottima anche perché permetterebbe di recuperare dall'abbandono in cui versa una struttura dalle enormi potenzialità. Ma, purtroppo, non è di proprietà comunale. Se non erro dovrebbe essere nella disponibilità della Regione. Certo se al Comune qualcuno prendesse a cuore la proposta e se facesse presente alla Regione la valenza culturale ed occupazionale dell'iniziativa, nonché se si cercassero nei tanti finanziamenti regionali quello giusto, allora sì. Ma ci sono troppi se. Comunque, grazie per la costruttiva segnalazione.
P.P.S. Signor sindaco, potrebbe cortesemente far rispondere alle due note di Forza Trani sul Contratto di quartiere? Sono state scritte con l'unico intento di evitare danni economici ai nostri concittadini. Riteniamo che tanto stia a cuore anche a Lei. Anzi forse di più a Lei che è il nostro sindaco. Pertanto aspettiamo fiduciosi un'altra settimana. Grazie anticipatamente.
Ai Supremi Reggitori Comunali: un suggerimento costruttivo. Spazio pedonale attorno alla Cattedrale: bene! Spazio pedonale in piazza Sacra Regia Udienza: bene! Ma a delle panchine, a dei cestini per la carta ed altro, non ci avete pensato? Attualmente, senza attività commerciali e senza possibilità di stazionamento, sembra proprio "nù chempsent", come mi ha fatto notare il mio amico Alessandro. Per la prossima estate ce la fate ad attrezzare quella zona oppure, poiché non vi abita nessun personaggio della politica, ve ne fregherete del sommesso suggerimento del Dr. Hauze?
Passiamo ai tanti guai che affliggono la nostra Trani. Ma, prima, mi sia concessa una premessa-citazione ad uso di chi mi critica perché io critico (ma forse costoro ignorano che criticare deriva dal greco e significa giudicare): acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando siamo riusciti a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere assolutamente irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato. In altre parole, per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza (Mohandas Karamchand Gandhi). Capisci a me? Ok.
Ora, però, proseguiamo. Delle contestazioni da me fatte sulla vicenda global buche e sul pericoloso stato del basolato di via Bovio non abbiamo ricevuto riscontro alcuno dai SS.RR.CC. (Supremi Reggitori Comunali) che, evidentemente, sono in tutt'altre faccende affaccendati. Ma se gli avanzassero cinque minuti del loro prezioso tempo e si potessero interessare dei problemi ordinari e quotidiani dei comuni mortali, gliene saremmo tutti incommensurabilmente grati. Altro fatto: Bar 3 palme. Il vostro Dr. Hauze è, non per vanto, un mago. In precedenza aveva scritto che era un tempo estremamente ristretto quello concesso per andare a vedere l'immobile nell'interno, fare un progetto tecnico-estetico con relativo computo metrico estimativo, approntare i documenti, stilare l'offerta economica e quant'altro. Il dr. Hauze scrisse che se uno, però, aveva la pappa precotta, cucinava subito. Infatti si è presentata, sola soletta, una sola offerta che… staremo a vedere nella prossima puntata di questa rubrica. Preannunzio già che non mi piace. Se qualche consigliere comunale si volesse scomodare ad andare a rendersi conto, ci risparmierebbe fatica. Se poi sono troppo impegnati nel duri lavori delle commissioni consiliari, non si disturbino che tanto ci pensiamo noi.
Amiu. Poiché stanno vicino al Cimitero, si adeguano. Ma ancora una volta gli chiediamo: potete far conoscere ai cittadini come avete individuato la ditta di Bitonto e quanto la pagate? Con la precedente segnalazione della sede fantasma in via Ognissanti 55, fatta su questa rubrica, un primo risultato l'abbiamo ottenuto. Hanno affittato un ufficio in via Amedeo contiguo a Piazza Cittadella. Intelligenti pauca. Comunque, se i solerti amministratori continueranno a non voler dare chiarimenti sul loro misterioso operato, avendo rilevato che a nessuno del consiglio comunale gliene frega niente, troveremo noi qualcuno a cui andranno a dare quelle spiegazioni che si rifiutano pervicacemente di dare ai cittadini che pagano i loro emolumenti mensili.
E, sempre in tema di mancate risposte o di risposte ad cacchium, devo ancora una volta ritornare sulla vexata quaestio del Contratto di quartiere, un problema che interessa centinaia di famiglie che devono scucire i soldi per farsi una casetta. Prendo spunto dallo strano decalogo sul Contratto di Quartiere (strano perché composto di soli tre articoli!), per correggere alcune inesattezze allentate dal Comune, che potrebbero ingenerare confusione e perplessità nei concittadini interessati concretamente all'acquisto delle case: 1) non vi è alcun contributo dello Stato o della Regione finalizzato a ridurre il costo. L'unico contributo pubblico è il finanziamento per le opere di urbanizzazione secondaria; 2) il prezzo di 1.641,30 euro per metro quadrato è il prezzo massimo che si può pagare ed è stato determinato (sia pure con qualche errore, a nostro modesto parere) in base ai parametri tecnici fissati dalla Regione Puglia per l'edilizia sovvenzionata ed agevolata, che nulla hanno a vedere con i parametri statistici ed economici citati nell'1/3 di decalogo comunale; 3) in relazione ai metodi di calcolo del prezzo complessivo le indicazioni fornite sono parziali e fuorvianti. Non viene infatti detto che la superficie utile va calcolata in base alla superficie calpestabile (al netto dei muri); per amore di precisione, che la riduzione al 60% per le superfici non residenziali e per i parcheggi si applica appunto alle superfici e non al prezzo unitario; che la superficie non residenziale comprende non solo logge e balconi, ma anche le superfici pertinenziali dell'edificio, quali androni, porticati, volumi tecnici ed altri locali di servizio che i concittadini dovranno pagare; che la superficie per parcheggi comprende non solo la superficie per autorimesse o posti macchina, ma anche la superficie degli spazi di manovra che i concittadini dovranno pagare; che, comunque, le superfici non residenziali non possono eccedere il 45% della superficie utile abitabile e che analogo limite vale per le superfici a parcheggi. E questo è molto importante ai fini del pagamento.
Detto questo e rimarcato che è passato il 15 gennaio (e pure il 15 febbraio) ma non si è ancora provveduto a sostituire il soggetto attuatore di Andria uscito di scena, all'opinione pubblica tranese ancor oggi non è dato di sapere se e quando gli altri soggetti abbiano provveduto a consegnare documentazione e soldi, in modo da potere sottoscrivere le convenzioni e ritirare i permessi di costruire. Ritengo altresì che ai cittadini non siano state fornite anche altre informazioni veramente necessarie: i nominativi delle imprese che hanno sottoscritto la convenzione con il Comune ed hanno ritirato il permesso di costruire (unici soggetti, secondo noi, pienamente legittimati a proporre la vendita degli immobili del contratto di quartiere); non è stato spiegato ai cittadini quali siano i loro diritti (in base alla legislazione vigente), in materia di acquisto di immobili in costruzione; quali siano le voci di costo che sono da intendersi già comprese nel prezzo massimo stabilito dal Comune di Trani. Di contro, ci viene segnalato che non solo taluni soggetti hanno richiesto agli aspiranti acquirenti cospicui acconti (variamente denominati) già dall'estate scorsa, a fronte del rilascio di poco più che dei pezzi di carta, ma pare che uno dei soggetti richieda il pagamento della provvigione all'agenzia immobiliare incaricata di fare da front-office verso i potenziali acquirenti. Noi riteniamo che sia giusto che questa agenzia immobiliare debba essere pagata per il lavoro di recupero clienti ma debba essere pagata dall'impresa che non ha uffici in loco e non dai cittadini acquirenti che già vanno a pagare la casa al prezzo massimo previsto. E per questa volta è sufficiente.
Hauze
P.S. Garbatamente e costruttivamente, sul forum di Traniweb, Brucewillis scrive: «Volevo suggerire al dott. Hauze: che ne dice di considerare l' immobile del Don Lorenzo Milani come possibile sede distaccata della biblioteca comunale? Ci sarebbe lo spazio sufficiente e si potrebbe anche ricavare un luogo dove tenere incontri con gli autori ed altre attività correlate». L'idea è ottima anche perché permetterebbe di recuperare dall'abbandono in cui versa una struttura dalle enormi potenzialità. Ma, purtroppo, non è di proprietà comunale. Se non erro dovrebbe essere nella disponibilità della Regione. Certo se al Comune qualcuno prendesse a cuore la proposta e se facesse presente alla Regione la valenza culturale ed occupazionale dell'iniziativa, nonché se si cercassero nei tanti finanziamenti regionali quello giusto, allora sì. Ma ci sono troppi se. Comunque, grazie per la costruttiva segnalazione.
P.P.S. Signor sindaco, potrebbe cortesemente far rispondere alle due note di Forza Trani sul Contratto di quartiere? Sono state scritte con l'unico intento di evitare danni economici ai nostri concittadini. Riteniamo che tanto stia a cuore anche a Lei. Anzi forse di più a Lei che è il nostro sindaco. Pertanto aspettiamo fiduciosi un'altra settimana. Grazie anticipatamente.
Ai Supremi Reggitori Comunali: un suggerimento costruttivo. Spazio pedonale attorno alla Cattedrale: bene! Spazio pedonale in piazza Sacra Regia Udienza: bene! Ma a delle panchine, a dei cestini per la carta ed altro, non ci avete pensato? Attualmente, senza attività commerciali e senza possibilità di stazionamento, sembra proprio "nù chempsent", come mi ha fatto notare il mio amico Alessandro. Per la prossima estate ce la fate ad attrezzare quella zona oppure, poiché non vi abita nessun personaggio della politica, ve ne fregherete del sommesso suggerimento del Dr. Hauze?