Dr Hauze
Bravi a niente, capaci a tutto
Dottor Hauze 93
lunedì 1 agosto 2011
Martedì 26 luglio. Aeroporto Marco Polo. Volo Ryanair. All'ingresso dell'aereo vi è il responsabile di cabina che controlla e sigla i biglietti. Visto il mio, esclama: «Abbiamo a bordo il Dr Hauze!». Trasecolo, senza parole. Impietositosi per il mio imbarazzo, spiega: «Sono di Trani». Ed io per darmi un atteggiamento, non conoscendolo, esclamo: «Allora sei uno dei 23 lettori». E lui di rimando, pronto, chiude con: «Siamo molti di più!». Procedo per non intralciare l'imbarco. Durante l'ora di volo non ho avuto modo di chiedergli il nome e di dirgli: «Grazie». Perché? Perché da tempo ero in crisi in quanto mi sentivo come la famosa voce nel deserto. Ma questo riconoscimento ad oltre mille chilometri da Trani è stato un vero toccasana. Mi ha convinto che anche se i politici e i tutori della legge (apparentemente) non leggono questa rubrica settimanale, ci sono i famosi 23 lettori. Ed è per loro che io scrivo. Per cui, di cuore, il mio grato pensiero va a te, ignoto lettore, che lavori nei cieli d'Italia portando nel cuore Trani e nella mente il Dr Hauze: grazie!
Tu chiamale, se vuoi, elezioni - Parafrasando Lucio Battisti, sono costretto a scrivere del totocandidature, argomento principe del sabato sera a cena ma non, in taluni casi, nelle sedi preposte. Rilevo, infatti, che mentre nel centrosinistra (?) c'è abbondanza confusionale di candidature e di dibattito tra sordi sulle primarie, nel centrodestra (?) c'è un silenzio da fare concorrenza al cimitero. Ogni tanto qualche isolata voce (Paradiso, Di Modugno) accenna ad una parvenza di dibattito ma, poi, più niente. Eppure tra non molto andranno tutti in giro a rompere le orecchie per avere il voto e qualche cittadino arricchirà la già ricca collezione dei santini con le facce di ca…ndidati. In verità a Trani vi è un centrodestra (?) dove non vi è ancora un coordinatore cittadino del PdL né un capogruppo consiliare PdL, dove qualche consigliere continua (giustamente) a definirsi di Forza Italia, in cui i consiglieri cambiano casacca senza fare doverose pubbliche dichiarazioni esplicative, in cui, ad un semestre dalla campagna elettorale, non si conosce il candidato sindaco, in cui circolano voci circa autorevoli strategie che puntano alla sconfitta ed altro. Il tutto in un clima cittadino di generale stanchezza e delusione, in cui non esiste più il collante ideologico o il timore di vedere i cosacchi abbeverare i cavalli nella fontana di piazza San Pietro. I tranesi stanno in campana e dubito che gli apprendisti politicanti che ora, a ridosso delle votazioni, si stanno svegliando dal pluriennale letargo, potranno fregarli ancora. Mi auguro. Nel frattempo non saranno le belle parole o le inaugurazioni in pompa magna magna a smuovere dall'apatia i cittadini afflitti dalla disoccupazione, dalle buche, dai grattini, dagli sperperi comunali, dalla mancanza di prospettive e via dicendo. La settimana scorsa la porcata del faraonico gabinetto del sindaco è rimbalzata sui media nazionali facendo fare a Trani ed alla sua civica amministrazione una figura marrone, ma dal Palazzo di Città, niente. Dagli stipendiati comunali, di maggioranza o di minoranza, niente. E niente dai tutori dell'ordine. Complimenti a tutti. Ma i tranesi perbene leggono e giudicano l'operato di questi SS.RR.CC. Bravi a niente, ma capaci di tutto!
Parcheggi a pagamento - Con l'ultima modifica alle norme che regolano la sosta a pagamento è stata concessa ai soli cittadini residenti nelle vie interessate da tale tipo di sosta, nonché ai residenti nelle aree pedonali permanenti, la possibilità di ottenere un apposito contrassegno che consenta la sosta gratuita nella micro-zona di residenza. Tuttavia la stessa possibilità non è stata concessa ai residenti nelle strade adiacenti a quelle interessate dalla sosta a pagamento. Orbene nelle vie adiacenti alle strade con sosta onerosa, dove in taluni casi già prima si trovava parcheggio con difficoltà, data la cronica insufficienza dei parcheggi in città, ora è divenuto quasi impossibile trovare parcheggio, in quanto in tali strade, oltre ai residenti, si riversano sia coloro che non vogliono pagare il grattino, sia coloro che, avendo più di un veicolo, non possono far fronte al costo del contrassegno supplementare (300 euro annui anticipati). In altre parole si stanno verificando situazioni da girone dantesco, con tutte le conseguenze del caso. Verificare, per esempio, il dramma di chi abita in via San Gervasio o in via Postumia, mentre corso Italia è spesso semi vuota. Per cui chiedo ai SS.RR.CC. che la possibilità di ottenere il contrassegno per la sosta gratuita venga estesa, opportunamente regolamentata, anche ai residenti delle vie immediatamente adiacenti a quelle interessate dalla sosta a pagamento. Chiedo troppo? Sbaglio? Gradirei un cortese riscontro. Un'ultima cosa: all'Amet cosa aspettano a bandire la gara per l'acquisto dei parcometri? Oppure i tranesi devono continuare a pagare i grattini solo per mantenere i neo assunti? Stemc!
Contratto di Quartiere ed ex frantoio Ferrara - Nel numero 90 di questa rubrica avevo accennato al gioco delle tre carte, operato dal Comune di Trani in relazione al dimensionamento del quartiere Sant'Angelo, che avrà come conseguenza diretta una carenza di aree effettivamente utilizzabili per le urbanizzazioni secondarie. Infatti, al fine di determinare il massimo carico insediabile nel quartiere Sant'Angelo è stato effettuato un censimento delle volumetrie realizzate o in corso di realizzazione alla data di predisposizione della variante generale al piano di zona. Le volumetrie in questione sono pari a 1.261.111 metri cubi, di cui 1.158.051 metri cubi nell'area del vecchio piano di zona, 88.011 metri cubi nella fascia a destra della provinciale Sant'Angelo e 15.049 metri cubi relativi all'osservazione accolta area ex Germinario (si veda la tabella 1 della relazione tecnico illustrativa consultabile sul sito web del Comune di Trani). Contestualmente sono state censite le aree per urbanizzazioni secondarie (esistenti o in previste dal vecchio piano di zona) del quartiere, la cui superficie complessiva è pari a 267.116 metri quadri, di cui 49.319 metri quadri esistenti, 204.552 metri quadri di standard previsti e non realizzati e 13.245 di superfici aggiuntive, peraltro non meglio specificate (si veda la tabella 4 della citata relazione). Poiché alle volumetrie realizzate o in corso di realizzazione devono corrispondere adeguate superfici per urbanizzazioni secondarie, nella misura prevista dalle vigenti norme (18 metri quadrati per ogni 100 metri cubi), la superficie per urbanizzazione secondaria strettamente necessaria è pari a circa 227.000 metri quadrati. Ne deriva pertanto un surplus di superfici a standard pari a 40.116 metri quadri. Fu pertanto deciso di insediare una ulteriore volumetria pari a circa 127.695 metri cubi, ripartendo il surplus di superficie in tre quote: 9.707 metri quadrati per il sedime dei nuovi edifici, 7.421 metri quadrati per le relative superfici di pertinenza e 22.985 metri quadrati per urbanizzazioni secondarie dei nuovi edifici (si veda la tabella 3 della citata relazione). Quindi sembrerebbe tutto a posto. E invece col ca…o che è tutto a posto!
Osservando con attenzione la tavola 7 (individuazione urbanizzazioni primarie) degli elaborati progettuali del Contratto di Quartiere, anch'essa consultabile sul sito web del Comune di Trani, si può osservare che parte della superficie teoricamente destinata ad urbanizzazioni secondarie è, in realtà, destinata in parte a strade di nuova realizzazione (per circa 7.301 metri quadrati) ed in parte ad allargamento della viabilità esistente (in particolare via Giacchetti). Poiché la viabilità costituisce urbanizzazione primaria, è del tutto evidente che le superfici a strade vanno ad erodere le superfici effettivamente utilizzabili per urbanizzazioni secondarie, rendendo non rispettati i parametri minimi di legge. Ma vi è di più: fra le aree a standard vi è parte della proprietà dell'ex frantoio Ferrara, censita sotto la lettera «F» nell'elenco delle aree a standard previsti e non realizzati. Questa area (per una superficie di 2.279 metri quadri) è stata recentemente ceduta al Comune di Trani a fronte del rilascio del permesso di costruire numero 47/2011 relativo alla realizzazione sulla restante porzione di area ex frantoio Ferrara di edifici residenziali per ben 13.766 metri cubi. Tuttavia delle due, l'una: o l'area ceduta costituisce urbanizzazione secondaria delle volumetrie del quartiere Sant'Angelo (che non comprendono le volumetrie dell'ex frantoio Ferrara) o costituisce urbanizzazione secondaria dell'edificio a realizzarsi. Tertium non datur. Certamente non può costituire urbanizzazione secondaria di entrambe. Peraltro, sebbene la norma specifica del contratto di quartiere preveda la cessione di una superficie pari al 50% della superficie dei suoli tipizzati come «area di ristrutturazione edilizia», in ogni caso deve essere reperita all'interno del quartiere un'area per urbanizzazioni secondarie nella misura minima prevista dal decreto ministeriale 1444/68, pari, nel caso specifico, a 2.478 metri quadri. Quindi, complessivamente, il quartiere Sant'Angelo sarà carente di aree per urbanizzazioni secondarie per non meno di 10.000 / 15.000 metri quadri. E scusate se è poco.
Con l'occasione inoltre sono ad esprimere forti perplessità circa il volume da recuperare dell'ex frantoio Ferrara, pari a circa 11.472 metri cubi, che in virtù del premio di volumetria del 20% previsto dalle norme della variante generale al piano di zona, da origine al volume in progetto pari a ben 13.766 metri cubi. Immagino che gli uffici preposti abbiano già opportunamente verificato la quantificazione dei volumi esistenti e regolarmente assentiti o eventualmente condonati ma, tuttavia, sono a chiedere verifiche più approfondite, a seguito delle quali, in caso di significative discordanze, sarebbe opportuno procedere con la revoca in autotutela del permesso di costruire in questione. Attendo riscontro.
Albo pretorio digitale - Da quasi un mese è entrato in funzione l'albo pretorio digitale. La cosa non può che farmi piacere (avendolo per primo e da tempo insistentemente richiesto) se non fosse per qualche peccatuccio: non so se sia possibile una miglior gestione degli atti pubblicati, atteso che il servizio viene svolto appoggiandosi ad una struttura esterna (peraltro in controtendenza con la gestione dell'intero sito del Comune di Trani, che, molto teoricamente, invece sta passando alla gestione diretta da parte del Comune di Trani), tuttavia mi pare opportuno segnalare alcuni aspetti che potrebbero migliorare la fruibilità dell'albo pretorio digitale. Attualmente i documenti compaiono in ordine crescente di data di pubblicazione (dal più vecchio al più recente), per cui la lettura diventa scomoda per quelle sezioni affollate (ad esempio le determinazioni), obbligando a sfogliare numerose pagine (anche più di trenta) per arrivare a visionare i documenti più recenti. Suggerisco pertanto di ordinare i documenti dal più recente al più vecchio, oppure, in alternativa, di avere un pulsante, che permetta di saltare all'ultima pagina di ciascuna sezione. Alcune sezioni, quali, ad esempio, la sezione atti, comprendono documenti molto eterogenei fra loro, per cui alcuni documenti importanti, come quelli a carattere edilizio, si perdono in mezzo ad atti di minore importanza. Sarebbe pertanto opportuno creare sezioni più specifiche per alcune categorie di atti, come appunto quelli edilizi, in modo da agevolare la consultazione dell'albo. Infine una considerazione generale: non tutti i cittadini possiedono un personal computer con connessione veloce ad internet. Per cui è del tutto evidente che non è possibile privare tali cittadini del diritto di consultare gli atti comunali. Suggerisco pertanto di predisporre, all'interno dei locali comunali, una postazione informatica, con la quale i cittadini privi di computer possano prendere visione degli atti comunali. A tal proposito si potrebbero riesumare i totem a suo tempo pagati alla società Akros Informatica e da questa consegnati (almeno a giudicare dalle carte), ma di cui non è dato sapere che fine abbiano fatto. In ogni caso una postazione base non dovrebbe avere un costo proibitivo per le casse comunali (notoriamente generose nelle spese informatiche presso la ditta di fiducia: Seca).
Comunalate (neologismo, sta per porcate al Comune) – Ecco una gustosa carrellata di notizie.
1) Ricordate la strana e discussa vicenda degli stagisti arruolati al Comune con il bando flash (http://www.traniweb.it/trani/informa/14487.html e http://www.traniweb.it/trani/informa/14533.html)? Gli stipendiati comunali, impegnati nelle commissioni consiliari, se ne sono dimenticati. Ma non il Dr Hauze che ricorda le lamentele dei genitori che si chiedevano perché i loro figli che avevano titoli di studio altrettanto prestigiosi non potevano accedere allo stage presso il Comune. Come pure non riuscivano a capire perché in uno stage formativo dovesse prevalere l'anzianità di disoccupazione e non i voti conseguiti. Mah! Per cui sono andato a controllare e ho scoperto che gli specialisti richiesti dal Comune sono stati misteriosamente smistati a svolgere compiti mediamente basso-impiegatizi nei seguenti uffici: uno al protocollo, quattro al personale, due agli invalidi, uno al legale, uno all'ufficio appalti, due alla polizia municipale, 2 al centro d'elaborazione dati e quattro alla quinta ripartizione. Salvo errori. Mi chiedo e chiedo: per far svolgere i compiti che svolgono ci volevano quei titoli specifici richiesti? Una maturità classica o scientifica non andavano bene? Un'ultima domanda: con la privacy per le pratiche trattate, al Comune come si sono regolati? Ritornerò sull'argomento.
2) Ho consultato la determina numero 143 del 3 giugno della sesta ripartizione. Per l'anno 2011, a giugno, si decide di dare ben 15.000 euro ai Rangers d'Italia per una (fantomatica) vigilanza del territorio, per controllare sia l'uscita della villa su via Tiepolo (per quale periodo? Pure in inverno?) e sia, a richiesta, i varchi alle transenne. Prima erano 12.000 euro, se non erro (vedere delibera di giunta municipale 88/2009, detta dei 30 denari). Ma a metà anno hanno deciso di aumentare. Mah! Lo strano (o il rivoltante) è che mentre la Folgore, che segnala e spegne gli incendi, non ha niente dal Comune, a questi (raccomandati?) vengono stanziati, a giugno, 15.000 euro. Mah! Una domanda: la discarica abusiva recentemente illustrata ai giornalisti dall'assessore Chiarello era stata rilevata dai beneamati Rangers di D... Italia?
3) In questi periodi si fa un gran parlare e scrivere di demanio marittimo. Non tutti gli stipendiati comunali sanno che è una competenza amministrativa da anni passata ai Comuni e che da anni vado lamentando per iscritto che al Comune di Trani non si vuole costituire uno specifico ufficio, lasciando tutto in mano (o tra le chiappe) dei tre cirenei che mandano avanti lo sportello unico delle attività produttive. Controllare per credere. Che aspetta il dirigente preposto a muoversi? E il tuttofacente segretario generale-dirigente della prima e terza ripartizione nonchè presidente del nucleo di valutazione che ne dice? Ho l'impressione che, oltre che sui mangiatori russi da 130 euro a cranio e sulla non insediata commissione paesaggistica, anche su questa disorganizzazione si russa. Ma tutt a Tran venen a frnesc!
E per questa volta è sufficiente. Hauze
P.S. Gentili 23 lettori fatemi sapere se desiderate che sospenda questa rubrica sui fatti e misfatti comunali per il periodo delle ferie d'agosto. Grazie.
Tu chiamale, se vuoi, elezioni - Parafrasando Lucio Battisti, sono costretto a scrivere del totocandidature, argomento principe del sabato sera a cena ma non, in taluni casi, nelle sedi preposte. Rilevo, infatti, che mentre nel centrosinistra (?) c'è abbondanza confusionale di candidature e di dibattito tra sordi sulle primarie, nel centrodestra (?) c'è un silenzio da fare concorrenza al cimitero. Ogni tanto qualche isolata voce (Paradiso, Di Modugno) accenna ad una parvenza di dibattito ma, poi, più niente. Eppure tra non molto andranno tutti in giro a rompere le orecchie per avere il voto e qualche cittadino arricchirà la già ricca collezione dei santini con le facce di ca…ndidati. In verità a Trani vi è un centrodestra (?) dove non vi è ancora un coordinatore cittadino del PdL né un capogruppo consiliare PdL, dove qualche consigliere continua (giustamente) a definirsi di Forza Italia, in cui i consiglieri cambiano casacca senza fare doverose pubbliche dichiarazioni esplicative, in cui, ad un semestre dalla campagna elettorale, non si conosce il candidato sindaco, in cui circolano voci circa autorevoli strategie che puntano alla sconfitta ed altro. Il tutto in un clima cittadino di generale stanchezza e delusione, in cui non esiste più il collante ideologico o il timore di vedere i cosacchi abbeverare i cavalli nella fontana di piazza San Pietro. I tranesi stanno in campana e dubito che gli apprendisti politicanti che ora, a ridosso delle votazioni, si stanno svegliando dal pluriennale letargo, potranno fregarli ancora. Mi auguro. Nel frattempo non saranno le belle parole o le inaugurazioni in pompa magna magna a smuovere dall'apatia i cittadini afflitti dalla disoccupazione, dalle buche, dai grattini, dagli sperperi comunali, dalla mancanza di prospettive e via dicendo. La settimana scorsa la porcata del faraonico gabinetto del sindaco è rimbalzata sui media nazionali facendo fare a Trani ed alla sua civica amministrazione una figura marrone, ma dal Palazzo di Città, niente. Dagli stipendiati comunali, di maggioranza o di minoranza, niente. E niente dai tutori dell'ordine. Complimenti a tutti. Ma i tranesi perbene leggono e giudicano l'operato di questi SS.RR.CC. Bravi a niente, ma capaci di tutto!
Parcheggi a pagamento - Con l'ultima modifica alle norme che regolano la sosta a pagamento è stata concessa ai soli cittadini residenti nelle vie interessate da tale tipo di sosta, nonché ai residenti nelle aree pedonali permanenti, la possibilità di ottenere un apposito contrassegno che consenta la sosta gratuita nella micro-zona di residenza. Tuttavia la stessa possibilità non è stata concessa ai residenti nelle strade adiacenti a quelle interessate dalla sosta a pagamento. Orbene nelle vie adiacenti alle strade con sosta onerosa, dove in taluni casi già prima si trovava parcheggio con difficoltà, data la cronica insufficienza dei parcheggi in città, ora è divenuto quasi impossibile trovare parcheggio, in quanto in tali strade, oltre ai residenti, si riversano sia coloro che non vogliono pagare il grattino, sia coloro che, avendo più di un veicolo, non possono far fronte al costo del contrassegno supplementare (300 euro annui anticipati). In altre parole si stanno verificando situazioni da girone dantesco, con tutte le conseguenze del caso. Verificare, per esempio, il dramma di chi abita in via San Gervasio o in via Postumia, mentre corso Italia è spesso semi vuota. Per cui chiedo ai SS.RR.CC. che la possibilità di ottenere il contrassegno per la sosta gratuita venga estesa, opportunamente regolamentata, anche ai residenti delle vie immediatamente adiacenti a quelle interessate dalla sosta a pagamento. Chiedo troppo? Sbaglio? Gradirei un cortese riscontro. Un'ultima cosa: all'Amet cosa aspettano a bandire la gara per l'acquisto dei parcometri? Oppure i tranesi devono continuare a pagare i grattini solo per mantenere i neo assunti? Stemc!
Contratto di Quartiere ed ex frantoio Ferrara - Nel numero 90 di questa rubrica avevo accennato al gioco delle tre carte, operato dal Comune di Trani in relazione al dimensionamento del quartiere Sant'Angelo, che avrà come conseguenza diretta una carenza di aree effettivamente utilizzabili per le urbanizzazioni secondarie. Infatti, al fine di determinare il massimo carico insediabile nel quartiere Sant'Angelo è stato effettuato un censimento delle volumetrie realizzate o in corso di realizzazione alla data di predisposizione della variante generale al piano di zona. Le volumetrie in questione sono pari a 1.261.111 metri cubi, di cui 1.158.051 metri cubi nell'area del vecchio piano di zona, 88.011 metri cubi nella fascia a destra della provinciale Sant'Angelo e 15.049 metri cubi relativi all'osservazione accolta area ex Germinario (si veda la tabella 1 della relazione tecnico illustrativa consultabile sul sito web del Comune di Trani). Contestualmente sono state censite le aree per urbanizzazioni secondarie (esistenti o in previste dal vecchio piano di zona) del quartiere, la cui superficie complessiva è pari a 267.116 metri quadri, di cui 49.319 metri quadri esistenti, 204.552 metri quadri di standard previsti e non realizzati e 13.245 di superfici aggiuntive, peraltro non meglio specificate (si veda la tabella 4 della citata relazione). Poiché alle volumetrie realizzate o in corso di realizzazione devono corrispondere adeguate superfici per urbanizzazioni secondarie, nella misura prevista dalle vigenti norme (18 metri quadrati per ogni 100 metri cubi), la superficie per urbanizzazione secondaria strettamente necessaria è pari a circa 227.000 metri quadrati. Ne deriva pertanto un surplus di superfici a standard pari a 40.116 metri quadri. Fu pertanto deciso di insediare una ulteriore volumetria pari a circa 127.695 metri cubi, ripartendo il surplus di superficie in tre quote: 9.707 metri quadrati per il sedime dei nuovi edifici, 7.421 metri quadrati per le relative superfici di pertinenza e 22.985 metri quadrati per urbanizzazioni secondarie dei nuovi edifici (si veda la tabella 3 della citata relazione). Quindi sembrerebbe tutto a posto. E invece col ca…o che è tutto a posto!
Osservando con attenzione la tavola 7 (individuazione urbanizzazioni primarie) degli elaborati progettuali del Contratto di Quartiere, anch'essa consultabile sul sito web del Comune di Trani, si può osservare che parte della superficie teoricamente destinata ad urbanizzazioni secondarie è, in realtà, destinata in parte a strade di nuova realizzazione (per circa 7.301 metri quadrati) ed in parte ad allargamento della viabilità esistente (in particolare via Giacchetti). Poiché la viabilità costituisce urbanizzazione primaria, è del tutto evidente che le superfici a strade vanno ad erodere le superfici effettivamente utilizzabili per urbanizzazioni secondarie, rendendo non rispettati i parametri minimi di legge. Ma vi è di più: fra le aree a standard vi è parte della proprietà dell'ex frantoio Ferrara, censita sotto la lettera «F» nell'elenco delle aree a standard previsti e non realizzati. Questa area (per una superficie di 2.279 metri quadri) è stata recentemente ceduta al Comune di Trani a fronte del rilascio del permesso di costruire numero 47/2011 relativo alla realizzazione sulla restante porzione di area ex frantoio Ferrara di edifici residenziali per ben 13.766 metri cubi. Tuttavia delle due, l'una: o l'area ceduta costituisce urbanizzazione secondaria delle volumetrie del quartiere Sant'Angelo (che non comprendono le volumetrie dell'ex frantoio Ferrara) o costituisce urbanizzazione secondaria dell'edificio a realizzarsi. Tertium non datur. Certamente non può costituire urbanizzazione secondaria di entrambe. Peraltro, sebbene la norma specifica del contratto di quartiere preveda la cessione di una superficie pari al 50% della superficie dei suoli tipizzati come «area di ristrutturazione edilizia», in ogni caso deve essere reperita all'interno del quartiere un'area per urbanizzazioni secondarie nella misura minima prevista dal decreto ministeriale 1444/68, pari, nel caso specifico, a 2.478 metri quadri. Quindi, complessivamente, il quartiere Sant'Angelo sarà carente di aree per urbanizzazioni secondarie per non meno di 10.000 / 15.000 metri quadri. E scusate se è poco.
Con l'occasione inoltre sono ad esprimere forti perplessità circa il volume da recuperare dell'ex frantoio Ferrara, pari a circa 11.472 metri cubi, che in virtù del premio di volumetria del 20% previsto dalle norme della variante generale al piano di zona, da origine al volume in progetto pari a ben 13.766 metri cubi. Immagino che gli uffici preposti abbiano già opportunamente verificato la quantificazione dei volumi esistenti e regolarmente assentiti o eventualmente condonati ma, tuttavia, sono a chiedere verifiche più approfondite, a seguito delle quali, in caso di significative discordanze, sarebbe opportuno procedere con la revoca in autotutela del permesso di costruire in questione. Attendo riscontro.
Albo pretorio digitale - Da quasi un mese è entrato in funzione l'albo pretorio digitale. La cosa non può che farmi piacere (avendolo per primo e da tempo insistentemente richiesto) se non fosse per qualche peccatuccio: non so se sia possibile una miglior gestione degli atti pubblicati, atteso che il servizio viene svolto appoggiandosi ad una struttura esterna (peraltro in controtendenza con la gestione dell'intero sito del Comune di Trani, che, molto teoricamente, invece sta passando alla gestione diretta da parte del Comune di Trani), tuttavia mi pare opportuno segnalare alcuni aspetti che potrebbero migliorare la fruibilità dell'albo pretorio digitale. Attualmente i documenti compaiono in ordine crescente di data di pubblicazione (dal più vecchio al più recente), per cui la lettura diventa scomoda per quelle sezioni affollate (ad esempio le determinazioni), obbligando a sfogliare numerose pagine (anche più di trenta) per arrivare a visionare i documenti più recenti. Suggerisco pertanto di ordinare i documenti dal più recente al più vecchio, oppure, in alternativa, di avere un pulsante, che permetta di saltare all'ultima pagina di ciascuna sezione. Alcune sezioni, quali, ad esempio, la sezione atti, comprendono documenti molto eterogenei fra loro, per cui alcuni documenti importanti, come quelli a carattere edilizio, si perdono in mezzo ad atti di minore importanza. Sarebbe pertanto opportuno creare sezioni più specifiche per alcune categorie di atti, come appunto quelli edilizi, in modo da agevolare la consultazione dell'albo. Infine una considerazione generale: non tutti i cittadini possiedono un personal computer con connessione veloce ad internet. Per cui è del tutto evidente che non è possibile privare tali cittadini del diritto di consultare gli atti comunali. Suggerisco pertanto di predisporre, all'interno dei locali comunali, una postazione informatica, con la quale i cittadini privi di computer possano prendere visione degli atti comunali. A tal proposito si potrebbero riesumare i totem a suo tempo pagati alla società Akros Informatica e da questa consegnati (almeno a giudicare dalle carte), ma di cui non è dato sapere che fine abbiano fatto. In ogni caso una postazione base non dovrebbe avere un costo proibitivo per le casse comunali (notoriamente generose nelle spese informatiche presso la ditta di fiducia: Seca).
Comunalate (neologismo, sta per porcate al Comune) – Ecco una gustosa carrellata di notizie.
1) Ricordate la strana e discussa vicenda degli stagisti arruolati al Comune con il bando flash (http://www.traniweb.it/trani/informa/14487.html e http://www.traniweb.it/trani/informa/14533.html)? Gli stipendiati comunali, impegnati nelle commissioni consiliari, se ne sono dimenticati. Ma non il Dr Hauze che ricorda le lamentele dei genitori che si chiedevano perché i loro figli che avevano titoli di studio altrettanto prestigiosi non potevano accedere allo stage presso il Comune. Come pure non riuscivano a capire perché in uno stage formativo dovesse prevalere l'anzianità di disoccupazione e non i voti conseguiti. Mah! Per cui sono andato a controllare e ho scoperto che gli specialisti richiesti dal Comune sono stati misteriosamente smistati a svolgere compiti mediamente basso-impiegatizi nei seguenti uffici: uno al protocollo, quattro al personale, due agli invalidi, uno al legale, uno all'ufficio appalti, due alla polizia municipale, 2 al centro d'elaborazione dati e quattro alla quinta ripartizione. Salvo errori. Mi chiedo e chiedo: per far svolgere i compiti che svolgono ci volevano quei titoli specifici richiesti? Una maturità classica o scientifica non andavano bene? Un'ultima domanda: con la privacy per le pratiche trattate, al Comune come si sono regolati? Ritornerò sull'argomento.
2) Ho consultato la determina numero 143 del 3 giugno della sesta ripartizione. Per l'anno 2011, a giugno, si decide di dare ben 15.000 euro ai Rangers d'Italia per una (fantomatica) vigilanza del territorio, per controllare sia l'uscita della villa su via Tiepolo (per quale periodo? Pure in inverno?) e sia, a richiesta, i varchi alle transenne. Prima erano 12.000 euro, se non erro (vedere delibera di giunta municipale 88/2009, detta dei 30 denari). Ma a metà anno hanno deciso di aumentare. Mah! Lo strano (o il rivoltante) è che mentre la Folgore, che segnala e spegne gli incendi, non ha niente dal Comune, a questi (raccomandati?) vengono stanziati, a giugno, 15.000 euro. Mah! Una domanda: la discarica abusiva recentemente illustrata ai giornalisti dall'assessore Chiarello era stata rilevata dai beneamati Rangers di D... Italia?
3) In questi periodi si fa un gran parlare e scrivere di demanio marittimo. Non tutti gli stipendiati comunali sanno che è una competenza amministrativa da anni passata ai Comuni e che da anni vado lamentando per iscritto che al Comune di Trani non si vuole costituire uno specifico ufficio, lasciando tutto in mano (o tra le chiappe) dei tre cirenei che mandano avanti lo sportello unico delle attività produttive. Controllare per credere. Che aspetta il dirigente preposto a muoversi? E il tuttofacente segretario generale-dirigente della prima e terza ripartizione nonchè presidente del nucleo di valutazione che ne dice? Ho l'impressione che, oltre che sui mangiatori russi da 130 euro a cranio e sulla non insediata commissione paesaggistica, anche su questa disorganizzazione si russa. Ma tutt a Tran venen a frnesc!
E per questa volta è sufficiente. Hauze
P.S. Gentili 23 lettori fatemi sapere se desiderate che sospenda questa rubrica sui fatti e misfatti comunali per il periodo delle ferie d'agosto. Grazie.