Dr Hauze
Comiche finali
Dottor Hauze 101
lunedì 26 settembre 2011
Quando le pellicole erano mute la proiezione si chiudeva con le, cosiddette, comiche finali. Era una formula di programmazione cinematografica che potrei definire furba. Infatti lo scopo era quello di lasciare il gusto dolce in bocca agli spettatori e l'impressione di avere speso bene i soldi del biglietto: due sensazioni che combinandosi insieme avrebbero riportato ben presto gli spettatori nello stesso cinematografo. Invero però le storie raccontate sullo schermo che accompagnavano l'uscita degli spettatori erano spesso assurde, surreali, incredibili. Di sicuro nessuno dei nostri nonni prendeva sul serio le storie strampalate raccontate sullo schermo con l'accompagnamento di marcette forsennate suonate al pianoforte piazzato sotto lo schermo al centro. Ma al Comune di Trani vogliono propinarcele come vicende serie, possibili, reali. Non mi credete? Seguitemi che ve lo dimostro.
La macchia di Guastamacchia - In tanti anni di carriera politica, credevo di aver visto ormai tutto. Invece devo ricredermi. Ero rimasto a quelle che erano le funzioni del segretario comunale, ora segretario generale, fra le quali vi sono quelle di fornire pareri circa l'interpretazione di norme e regolamenti, nonché sull'attribuzione delle competenze. Invece pochi giorni fa l'avvocato incaricato di redigere un parere pro veritate in merito al contenzioso fra Comune di Trani e Luigi Guastamacchia ha depositato un ulteriore parere pro veritate sulla necessità che sull'eventuale, chiacchierata transazione debba esprimersi il Consiglio comunale o se la decisione spetti alla giunta comunale. Non ci è dato sapere con quale atto sia stato conferito al legale l'incarico di redigere questo ulteriore parere pro veritate, sul cui merito per ora non mi pronuncio, riservandomene una lettura approfondita appena lo avrò. Strano che pochi mesi orsono quando vi è stata la transazione con la società Verdemare (senza problemi, pareri pro veritate e consulenze varie) de plano sia stato mandato il tutto in Consiglio comunale. Strano. Molto strano. Tuttavia, lo confesso, non poca meraviglia ha suscitato in me il ricorso comunale ad un professionista esterno.
La prima cosa che mi sono chiesto è stata: ma allora a cosa ci serve il segretario generale (peraltro lautamente retribuito)? A controfirmare i contratti predisposti dall'ufficio appalti (e sull'importo dei quali percepisce sostanziose prebende)? Poi, passato lo stupore, mi sono chiesto: vuoi vedere che l'incarico del parere pro veritate è stato chiesto all'esterno, perché il segretario generale (che svolge anche le funzioni di dirigente della prima e della seconda ripartizione, più, quando capita, della terza e della quarta e di presidente del nucleo di valutazione) è oberato di lavoro e non ha il tempo di studiarsi le carte per predisporre un parere nel merito? Ma se è così, non è opportuno che si sollevi il segretario da questi compiti aggiuntivi, che peraltro lo pongono in condizione di essere contemporaneamente controllore e controllato, in modo che possa svolgere adeguatamente i compiti istituzionalmente a lui affidati? Russo! Russo!
Vicenda Amet contro Gerseb - Da alcune parti mi è stato chiesto perché io sostenga che della vicenda debba occuparsene il Consiglio comunale di Trani, quando notoriamente l'inguacchio è partito dall'Amet. Presto detto. In primo luogo Amet Spa è totalmente controllata dal Comune di Trani, per cui un eventuale esito negativo per Amet, che necessariamente si rifletterebbe sulla situazione patrimoniale della stessa Amet, costringerebbe quasi certamente il Comune di Trani a ricapitalizzare Amet Spa. In secondo luogo, Amet non ha avviato la procedura per l'individuazione di una nuova sede di sua iniziativa, ma in conseguenza della volontà dell'amministrazione comunale, o forse del solo sindaco, di trasformare l'attuale sede Amet, dapprima in un teatro, e successivamente in un centro congressi. E qui si apre un ulteriore spunto di riflessione: l'immobile di piazza Plebiscito è di proprietà di Amet o del Comune di Trani? Se valesse la prima ipotesi, il Comune dovrebbe acquistare l'immobile da Amet, pagandone il valore di mercato (certamente non trascurabile, attesa la valenza architettonica della palazzina liberty e la posizione dell'immobile stesso). Ma in tal caso la somma di due milioni e mezzo di euro, prevista dal piano triennale delle opere pubbliche per «intervento di recupero e realizzazione del centro congressuale e culturale» sarebbe totalmente insufficiente. Se invece valesse la seconda ipotesi, ci sarebbe da chiedersi perché Amet non abbia mai pagato un euro al Comune di Trani per un immobile di tal pregio o meglio ci sarebbe da chiedersi quale forma di contratto consenta ad Amet di occupare l'immobile di proprietà comunale. Senza contare che non mi risulta che il Comune di Trani abbia formalmente richiesto ad Amet di rientrare nella piena disponibilità dell'immobile di piazza Plebiscito. Attese tutte le questioni aperte, ritengo pertanto ancor più necessario che della vicenda venga investito subito il Consiglio comunale. Prima che della vicenda si interessino altri.
Gare dell'ufficio di piano - La recente pubblicazione all'albo pretorio della determinazione 53/2011 avente ad oggetto la procedura in economia per la gestione del centro aperto polivalente per anziani di villa Guastamacchia (con l'individuazione delle ditte da invitare) così come le altre procedure da affidarsi mediante procedura negoziata pongono una serie di interrogativi, in parte già avanzati dall'autorevole consigliere comunale di maggioranza, Beppe Corrado. In primo luogo: come sono state individuate le ditte invitate a partecipare alle gare, fra quelle che hanno manifestato la loro intenzione di essere inserite nell'elenco delle ditte di fiducia dell'ufficio Comune di piano? In secondo luogo: è stato pubblicato un bando per invitare le ditte e le associazioni eventualmente interessate a formulare richiesta di inserimento nell'elenco delle ditte di fiducia dell'ufficio Comune di piano? L'elenco è stato organizzato per categorie di opere, oppure le diverse ditte sono state inserite in un calderone da cui pescare in modo più o meno casuale? E principalmente, alle ditte in questione è stato preliminarmente richiesto di dimostrare di possedere, oltre ai requisiti di carattere generale, adeguata capacità economica e finanziaria (ex articolo 41 del decreto legislativo 163/2006) ed adeguata capacità tecnica e professionale (ex articolo 42 del decreto legislativo 163/2006) per le categorie di opere cui sono interessate? E' d'uopo chiederselo perché alcuni soggetti invitati alla procedura in questione sono di recente costituzione oppure si sono occupati in passato solo di servizi ben diversi da quelli in questione.
Nello specifico della gara per la gestione di villa Guastamacchia, ho infatti rilevato che le prestazioni richieste comprendono sia attività tipiche delle cooperative di lavoro (custodia e manutenzione della struttura e dell'annesso giardino), sia attività tipiche delle cooperative di servizi alla persona (presenza di psicologo ed operatori socio-sanitari). Difficilmente tali attività sono svolte contemporaneamente dallo stesso soggetto, per cui sarebbe stato opportuno ampliare la base di partecipazione, consentendo anche eventuali associazioni temporanee d'imprese fra soggetti fra loro complementari. Inoltre alcune attività incluse nel bando (pulizia della struttura e manutenzione del giardino) sono già svolte da altro soggetto. E allora? Si intende revocare quel separato appalto, oppure si sta creando un inopportuno doppione? Infine alcune considerazioni di carattere economico e di carattere amministrativo: l'importo a base d'asta (complessivi 190.000 euro per tre anni) mi appare francamente modesto a fronte delle prestazioni richieste. La competenza per lo svolgimento delle gare, appartiene ai singoli uffici, oppure è di competenza dell'ufficio contratti ed appalti? Non posso pertanto che invitare l'ufficio di piano a revocare in autotutela tutte le procedure in corso, in modo da consentire al maggior numero possibile di soggetti qualificati di partecipare alle nuove gare che dovranno essere bandite, dall'ufficio competente, per l'affidamento dei servizi di competenza dell'ufficio Comune di piano. E mi fermo qui.
Gabinetto del sindaco - Ho avuto modo di esaminare parte della documentazione relativa ai lavori per il gabinetto del sindaco, costati la modica cifra di 170.000 euro. Con determinazione dirigenziale della prima ripartizione (numero 127 del 21 dicembre 2010) è stato approvato il preventivo di spesa presentato dalla ditta Seca il 6 settembre del 2010, per 69.522 euro (Iva compresa) per opere non comprese nel contratto principale da 99.900 euro, imputando la relativa spesa al bilancio 2010 alla voce «Acquisizione beni immobili» ed al piano esecutivo di gestione 2010 alla voce «Realizzazione di opere di urbanizzazione». Francamente non comprendo cosa c'entri l'ammodernamento dell'ufficio di gabinetto con l'acquisizione di beni immobili e cosa c'entri l'acquisto di mobili ed attrezzature (per circa 12.000 euro) con la realizzazione di opere di urbanizzazione. Peraltro per i lavori in questione, la relativa fattura è stata presentata il 22 dicembre 2010 e liquidata l'11 gennaio 2011. Quindi delle tre l'una: o la ditta in questione ha eseguito i lavori in oggetto prima di avere una formale approvazione del preventivo di spesa, o la ditta ha eseguito i lavori in una notte, oppure la fattura è stata presentata prima dell'esecuzione dei lavori stessi. Inoltre, atteso che alla citata determinazione dirigenziale è stata conferita valenza contrattuale, sono a chiedere se la stessa sia stata oggetto di registrazione, con conseguente addebito dei costi di registrazione e dei diritti di segreteria a carico della ditta in questione, oppure se questa abbia beneficiato di una significativa agevolazione economica, stimabile in circa 1000 euro. Avrei infine piacere di conoscere, come per altri lavori eseguiti al Comune, chi abbia valutato la congruità delle somme richieste, atteso che i lavori sono contabilizzati a corpo e che talune voci appaiono francamente eccessive (cestini gettacarte al costo di 72/76 euro + Iva, appendiabiti a colonna al costo di 302 euro+Iva ed altro ancora).
E per questa volta è sufficiente. Hauze
Dirigenti. Sto ricevendo numerosi apprezzamenti per la (solitaria) posizione assunta in merito alla necessità di cambiare i responsabili dell'attuale discussa gestione comunale. Spesso ho avuto modo di rilevare che gli assessori comunali sono sì delle brave persone ma non idonee a controllare volponi incrostati. D'altronde se ad oggi, nonostante le mie contestazioni, nessuno sostiene che «va tutto bene, madama la marchesa», ci sarà pure una ragione e un responsabile dello scatafascio. Per cui: cambiare necesse est. Sentiremo qualcosa in proposito dai vari candidati sindaco? No. Cominciamo male.
Impresa Manna. Nel dr. Hauze del 12 scorso avevo segnalato un'attività cementificatrice nel lotto dell'impresa barlettana che dovrebbe costruire le case nel Contratto di quartiere. Quando lo farà non è dato di saperlo né a me (che sembro essere l'unico che si interessa della vicenda del Contratto di quartiere) e né a quei numerosi concittadini che hanno scucito fior di acconti per l'acquisto delle case o che aspettano gli appartamenti in fitto. Un uccellino mi ha appena cinguettato di andare a verificare che il cantiere è stato fermato. Ma da fuori non si vede nessun sigillo od altro. Voglio rassicurare che oggi stesso cercherò di verificare la notizia e, con l'occasione, capire perché il Comune non si fa cedere dalla beneamata impresa la (da tempo promessa) area che deve servire per il mercato. Farò sapere.
Censimento 2011. Ho già scritto sulla boiata russa operata dal dirigente della seconda ripartizione che ha chiuso anzitempo i termini per le domande di partecipazione. Avrei potuto anche evidenziare lo scocchiato comportamento tenuto per la nomina dei coordinatori. Chi li ha scelti? Con quali criteri selettivi? Perché, come per i rilevatori, non si è pensato ad eventuali sostituzioni, come da circolare Istat (la numero 6 del 21 giugno 2011)? Sinceramente mi ha fortemente meravigliato che con tante sigle sindacali presenti al Comune non ci sia stata una dura e massiccia contestazione contro questa ennesima russanata. Ne prendo atto. Buon riposo a tutti.
Difensori del Comune. Prendo atto anche che nessuno contesta quello che ho scritto relativo alla causa Inchingolo. Per una causa, secondo molti, persa in partenza, il russo nostrano nomina un legale sconosciuto al Tar Puglia e non gli dà nemmeno l'acconto! Ma tutt a Tran venen! Non c'è che dire, il sindaco ha la mano buona nello scegliere i dirigenti ind 'o mezz!
Libro da 800 euro. L'assessore Lovato per rispettare il cerimoniale non ci risponde sull'acquisto ad capocchiam stortam del costoso libro su Garibaldi. Come si dice a Trani: Garbeld, sop a chidd mett l'elt! Evidentemente il buon Andrea non si vuole infelicitare. Metus reverentialis?
Combinazione. Sabato 17 è stata inaugurata la sede dell'Ente nazionale sordi. Complimenti per l'iniziativa. La notizia, guarda caso, è stata data dai media in simultanea con quella di una riunione del PdL: che ci sia un nesso?
Traffico su corso Imbriani. Visto che agli stipendiati comunali (sindaco, assessori, consiglieri, dirigenti, vigili) non gliene frega niente del casino che si crea li, non ne parlerò più perché può sembrare (ma assicuro che non lo è) un fatto personale e persecutorio nei confronti di un concittadino che ha speso un sacco di soldi per fare un bar. La mia più volte ripetuta contestazione (a vuoto) era rivolta ai concittadini che, fregandosene di tutto e di tutti, parcheggiano lì, dove gli pare, perché non c'è chi faccia quello per cui viene pagato. Cioè il suo dovere! Per cui: Buon caffè a tutti.
Darsena. Che sta succedendo? Guai in vista? Sono arrivate per fare domande persone con il berretto ma non sono della Marina? Mah! Gatta cicogna!
Buche stradali. Eppure non è difficile: basterebbe seguire le tracce degli scavi e dei ripristini a caxxo per scoprire chi sono gli autori dello scempio che dovremo pagare con i nostri soldi di contribuenti tranesi. Acquedotto, Italcogim, imprese telefonia: il gruppo è ben nutrito. Mazzolarli, prego! Anche se così facendo non arriva il panettone a Natale. Stemc!
Servizio di assistenza, manutenzione e riparazione macchine per ufficio. Prendo atto che sulla porcata denunziata nel precedente Dr Hauze nessuno abbia avuto niente da ridire! Complimenti a tutti: dirigenti, assessori, maggioranza e minoranza.
Stp. Ho letto sul portale l'ultima novità (http://www.traniweb.it/trani/informa/16988.html). La Provincia di Bari fa la pipì ed il culetto di Trani paga il 49%. Senza parole.
Allegria! Determina numero 206 del 18 agosto 2011. Lunedì dopo ferragosto. Sesta ripartizione. Polizia urbana, «Settore contratti e appalti». Domanda: ma quel settore non fa parte della sesta ripartizione? Mah! Vediamo di che si tratta. Acquisto di software. Quali? Per Contratti e Appalti: Vision. Annuale. 14.615 euro + Iva! Per polizia municipale: Lex 24, quadriennale, 2.000 euro + Iva per anno; repertorio edilizia e urbanistica, quadriennale, 2.000 euro + Iva per anno; codice ambiente e sicurezza, quadriennale, 2.000 euro + Iva per anno; Studio 24 Avv, annuale, 1.950 +Iva. Totale euro 48.679,20. Presi per 30.000 euro dal bilancio 2011 e 18.679,20 dal bilancio 2012 (e i dodicesimi? E la competenza? Boh!). Su quale capitolo di spesa? Il 2278. Cioè? «Spese postalizzazione gestione corrente». Direbbe Di Pietro: e che ci azzecca? Mah! Dimenticavo il meglio. Il visto contabile lo ha messo il dirigente della terza ripartizione. Chi è? Il Russo che russa sui russi, of course!
La macchia di Guastamacchia - In tanti anni di carriera politica, credevo di aver visto ormai tutto. Invece devo ricredermi. Ero rimasto a quelle che erano le funzioni del segretario comunale, ora segretario generale, fra le quali vi sono quelle di fornire pareri circa l'interpretazione di norme e regolamenti, nonché sull'attribuzione delle competenze. Invece pochi giorni fa l'avvocato incaricato di redigere un parere pro veritate in merito al contenzioso fra Comune di Trani e Luigi Guastamacchia ha depositato un ulteriore parere pro veritate sulla necessità che sull'eventuale, chiacchierata transazione debba esprimersi il Consiglio comunale o se la decisione spetti alla giunta comunale. Non ci è dato sapere con quale atto sia stato conferito al legale l'incarico di redigere questo ulteriore parere pro veritate, sul cui merito per ora non mi pronuncio, riservandomene una lettura approfondita appena lo avrò. Strano che pochi mesi orsono quando vi è stata la transazione con la società Verdemare (senza problemi, pareri pro veritate e consulenze varie) de plano sia stato mandato il tutto in Consiglio comunale. Strano. Molto strano. Tuttavia, lo confesso, non poca meraviglia ha suscitato in me il ricorso comunale ad un professionista esterno.
La prima cosa che mi sono chiesto è stata: ma allora a cosa ci serve il segretario generale (peraltro lautamente retribuito)? A controfirmare i contratti predisposti dall'ufficio appalti (e sull'importo dei quali percepisce sostanziose prebende)? Poi, passato lo stupore, mi sono chiesto: vuoi vedere che l'incarico del parere pro veritate è stato chiesto all'esterno, perché il segretario generale (che svolge anche le funzioni di dirigente della prima e della seconda ripartizione, più, quando capita, della terza e della quarta e di presidente del nucleo di valutazione) è oberato di lavoro e non ha il tempo di studiarsi le carte per predisporre un parere nel merito? Ma se è così, non è opportuno che si sollevi il segretario da questi compiti aggiuntivi, che peraltro lo pongono in condizione di essere contemporaneamente controllore e controllato, in modo che possa svolgere adeguatamente i compiti istituzionalmente a lui affidati? Russo! Russo!
Vicenda Amet contro Gerseb - Da alcune parti mi è stato chiesto perché io sostenga che della vicenda debba occuparsene il Consiglio comunale di Trani, quando notoriamente l'inguacchio è partito dall'Amet. Presto detto. In primo luogo Amet Spa è totalmente controllata dal Comune di Trani, per cui un eventuale esito negativo per Amet, che necessariamente si rifletterebbe sulla situazione patrimoniale della stessa Amet, costringerebbe quasi certamente il Comune di Trani a ricapitalizzare Amet Spa. In secondo luogo, Amet non ha avviato la procedura per l'individuazione di una nuova sede di sua iniziativa, ma in conseguenza della volontà dell'amministrazione comunale, o forse del solo sindaco, di trasformare l'attuale sede Amet, dapprima in un teatro, e successivamente in un centro congressi. E qui si apre un ulteriore spunto di riflessione: l'immobile di piazza Plebiscito è di proprietà di Amet o del Comune di Trani? Se valesse la prima ipotesi, il Comune dovrebbe acquistare l'immobile da Amet, pagandone il valore di mercato (certamente non trascurabile, attesa la valenza architettonica della palazzina liberty e la posizione dell'immobile stesso). Ma in tal caso la somma di due milioni e mezzo di euro, prevista dal piano triennale delle opere pubbliche per «intervento di recupero e realizzazione del centro congressuale e culturale» sarebbe totalmente insufficiente. Se invece valesse la seconda ipotesi, ci sarebbe da chiedersi perché Amet non abbia mai pagato un euro al Comune di Trani per un immobile di tal pregio o meglio ci sarebbe da chiedersi quale forma di contratto consenta ad Amet di occupare l'immobile di proprietà comunale. Senza contare che non mi risulta che il Comune di Trani abbia formalmente richiesto ad Amet di rientrare nella piena disponibilità dell'immobile di piazza Plebiscito. Attese tutte le questioni aperte, ritengo pertanto ancor più necessario che della vicenda venga investito subito il Consiglio comunale. Prima che della vicenda si interessino altri.
Gare dell'ufficio di piano - La recente pubblicazione all'albo pretorio della determinazione 53/2011 avente ad oggetto la procedura in economia per la gestione del centro aperto polivalente per anziani di villa Guastamacchia (con l'individuazione delle ditte da invitare) così come le altre procedure da affidarsi mediante procedura negoziata pongono una serie di interrogativi, in parte già avanzati dall'autorevole consigliere comunale di maggioranza, Beppe Corrado. In primo luogo: come sono state individuate le ditte invitate a partecipare alle gare, fra quelle che hanno manifestato la loro intenzione di essere inserite nell'elenco delle ditte di fiducia dell'ufficio Comune di piano? In secondo luogo: è stato pubblicato un bando per invitare le ditte e le associazioni eventualmente interessate a formulare richiesta di inserimento nell'elenco delle ditte di fiducia dell'ufficio Comune di piano? L'elenco è stato organizzato per categorie di opere, oppure le diverse ditte sono state inserite in un calderone da cui pescare in modo più o meno casuale? E principalmente, alle ditte in questione è stato preliminarmente richiesto di dimostrare di possedere, oltre ai requisiti di carattere generale, adeguata capacità economica e finanziaria (ex articolo 41 del decreto legislativo 163/2006) ed adeguata capacità tecnica e professionale (ex articolo 42 del decreto legislativo 163/2006) per le categorie di opere cui sono interessate? E' d'uopo chiederselo perché alcuni soggetti invitati alla procedura in questione sono di recente costituzione oppure si sono occupati in passato solo di servizi ben diversi da quelli in questione.
Nello specifico della gara per la gestione di villa Guastamacchia, ho infatti rilevato che le prestazioni richieste comprendono sia attività tipiche delle cooperative di lavoro (custodia e manutenzione della struttura e dell'annesso giardino), sia attività tipiche delle cooperative di servizi alla persona (presenza di psicologo ed operatori socio-sanitari). Difficilmente tali attività sono svolte contemporaneamente dallo stesso soggetto, per cui sarebbe stato opportuno ampliare la base di partecipazione, consentendo anche eventuali associazioni temporanee d'imprese fra soggetti fra loro complementari. Inoltre alcune attività incluse nel bando (pulizia della struttura e manutenzione del giardino) sono già svolte da altro soggetto. E allora? Si intende revocare quel separato appalto, oppure si sta creando un inopportuno doppione? Infine alcune considerazioni di carattere economico e di carattere amministrativo: l'importo a base d'asta (complessivi 190.000 euro per tre anni) mi appare francamente modesto a fronte delle prestazioni richieste. La competenza per lo svolgimento delle gare, appartiene ai singoli uffici, oppure è di competenza dell'ufficio contratti ed appalti? Non posso pertanto che invitare l'ufficio di piano a revocare in autotutela tutte le procedure in corso, in modo da consentire al maggior numero possibile di soggetti qualificati di partecipare alle nuove gare che dovranno essere bandite, dall'ufficio competente, per l'affidamento dei servizi di competenza dell'ufficio Comune di piano. E mi fermo qui.
Gabinetto del sindaco - Ho avuto modo di esaminare parte della documentazione relativa ai lavori per il gabinetto del sindaco, costati la modica cifra di 170.000 euro. Con determinazione dirigenziale della prima ripartizione (numero 127 del 21 dicembre 2010) è stato approvato il preventivo di spesa presentato dalla ditta Seca il 6 settembre del 2010, per 69.522 euro (Iva compresa) per opere non comprese nel contratto principale da 99.900 euro, imputando la relativa spesa al bilancio 2010 alla voce «Acquisizione beni immobili» ed al piano esecutivo di gestione 2010 alla voce «Realizzazione di opere di urbanizzazione». Francamente non comprendo cosa c'entri l'ammodernamento dell'ufficio di gabinetto con l'acquisizione di beni immobili e cosa c'entri l'acquisto di mobili ed attrezzature (per circa 12.000 euro) con la realizzazione di opere di urbanizzazione. Peraltro per i lavori in questione, la relativa fattura è stata presentata il 22 dicembre 2010 e liquidata l'11 gennaio 2011. Quindi delle tre l'una: o la ditta in questione ha eseguito i lavori in oggetto prima di avere una formale approvazione del preventivo di spesa, o la ditta ha eseguito i lavori in una notte, oppure la fattura è stata presentata prima dell'esecuzione dei lavori stessi. Inoltre, atteso che alla citata determinazione dirigenziale è stata conferita valenza contrattuale, sono a chiedere se la stessa sia stata oggetto di registrazione, con conseguente addebito dei costi di registrazione e dei diritti di segreteria a carico della ditta in questione, oppure se questa abbia beneficiato di una significativa agevolazione economica, stimabile in circa 1000 euro. Avrei infine piacere di conoscere, come per altri lavori eseguiti al Comune, chi abbia valutato la congruità delle somme richieste, atteso che i lavori sono contabilizzati a corpo e che talune voci appaiono francamente eccessive (cestini gettacarte al costo di 72/76 euro + Iva, appendiabiti a colonna al costo di 302 euro+Iva ed altro ancora).
E per questa volta è sufficiente. Hauze
Dirigenti. Sto ricevendo numerosi apprezzamenti per la (solitaria) posizione assunta in merito alla necessità di cambiare i responsabili dell'attuale discussa gestione comunale. Spesso ho avuto modo di rilevare che gli assessori comunali sono sì delle brave persone ma non idonee a controllare volponi incrostati. D'altronde se ad oggi, nonostante le mie contestazioni, nessuno sostiene che «va tutto bene, madama la marchesa», ci sarà pure una ragione e un responsabile dello scatafascio. Per cui: cambiare necesse est. Sentiremo qualcosa in proposito dai vari candidati sindaco? No. Cominciamo male.
Impresa Manna. Nel dr. Hauze del 12 scorso avevo segnalato un'attività cementificatrice nel lotto dell'impresa barlettana che dovrebbe costruire le case nel Contratto di quartiere. Quando lo farà non è dato di saperlo né a me (che sembro essere l'unico che si interessa della vicenda del Contratto di quartiere) e né a quei numerosi concittadini che hanno scucito fior di acconti per l'acquisto delle case o che aspettano gli appartamenti in fitto. Un uccellino mi ha appena cinguettato di andare a verificare che il cantiere è stato fermato. Ma da fuori non si vede nessun sigillo od altro. Voglio rassicurare che oggi stesso cercherò di verificare la notizia e, con l'occasione, capire perché il Comune non si fa cedere dalla beneamata impresa la (da tempo promessa) area che deve servire per il mercato. Farò sapere.
Censimento 2011. Ho già scritto sulla boiata russa operata dal dirigente della seconda ripartizione che ha chiuso anzitempo i termini per le domande di partecipazione. Avrei potuto anche evidenziare lo scocchiato comportamento tenuto per la nomina dei coordinatori. Chi li ha scelti? Con quali criteri selettivi? Perché, come per i rilevatori, non si è pensato ad eventuali sostituzioni, come da circolare Istat (la numero 6 del 21 giugno 2011)? Sinceramente mi ha fortemente meravigliato che con tante sigle sindacali presenti al Comune non ci sia stata una dura e massiccia contestazione contro questa ennesima russanata. Ne prendo atto. Buon riposo a tutti.
Difensori del Comune. Prendo atto anche che nessuno contesta quello che ho scritto relativo alla causa Inchingolo. Per una causa, secondo molti, persa in partenza, il russo nostrano nomina un legale sconosciuto al Tar Puglia e non gli dà nemmeno l'acconto! Ma tutt a Tran venen! Non c'è che dire, il sindaco ha la mano buona nello scegliere i dirigenti ind 'o mezz!
Libro da 800 euro. L'assessore Lovato per rispettare il cerimoniale non ci risponde sull'acquisto ad capocchiam stortam del costoso libro su Garibaldi. Come si dice a Trani: Garbeld, sop a chidd mett l'elt! Evidentemente il buon Andrea non si vuole infelicitare. Metus reverentialis?
Combinazione. Sabato 17 è stata inaugurata la sede dell'Ente nazionale sordi. Complimenti per l'iniziativa. La notizia, guarda caso, è stata data dai media in simultanea con quella di una riunione del PdL: che ci sia un nesso?
Traffico su corso Imbriani. Visto che agli stipendiati comunali (sindaco, assessori, consiglieri, dirigenti, vigili) non gliene frega niente del casino che si crea li, non ne parlerò più perché può sembrare (ma assicuro che non lo è) un fatto personale e persecutorio nei confronti di un concittadino che ha speso un sacco di soldi per fare un bar. La mia più volte ripetuta contestazione (a vuoto) era rivolta ai concittadini che, fregandosene di tutto e di tutti, parcheggiano lì, dove gli pare, perché non c'è chi faccia quello per cui viene pagato. Cioè il suo dovere! Per cui: Buon caffè a tutti.
Darsena. Che sta succedendo? Guai in vista? Sono arrivate per fare domande persone con il berretto ma non sono della Marina? Mah! Gatta cicogna!
Buche stradali. Eppure non è difficile: basterebbe seguire le tracce degli scavi e dei ripristini a caxxo per scoprire chi sono gli autori dello scempio che dovremo pagare con i nostri soldi di contribuenti tranesi. Acquedotto, Italcogim, imprese telefonia: il gruppo è ben nutrito. Mazzolarli, prego! Anche se così facendo non arriva il panettone a Natale. Stemc!
Servizio di assistenza, manutenzione e riparazione macchine per ufficio. Prendo atto che sulla porcata denunziata nel precedente Dr Hauze nessuno abbia avuto niente da ridire! Complimenti a tutti: dirigenti, assessori, maggioranza e minoranza.
Stp. Ho letto sul portale l'ultima novità (http://www.traniweb.it/trani/informa/16988.html). La Provincia di Bari fa la pipì ed il culetto di Trani paga il 49%. Senza parole.
Allegria! Determina numero 206 del 18 agosto 2011. Lunedì dopo ferragosto. Sesta ripartizione. Polizia urbana, «Settore contratti e appalti». Domanda: ma quel settore non fa parte della sesta ripartizione? Mah! Vediamo di che si tratta. Acquisto di software. Quali? Per Contratti e Appalti: Vision. Annuale. 14.615 euro + Iva! Per polizia municipale: Lex 24, quadriennale, 2.000 euro + Iva per anno; repertorio edilizia e urbanistica, quadriennale, 2.000 euro + Iva per anno; codice ambiente e sicurezza, quadriennale, 2.000 euro + Iva per anno; Studio 24 Avv, annuale, 1.950 +Iva. Totale euro 48.679,20. Presi per 30.000 euro dal bilancio 2011 e 18.679,20 dal bilancio 2012 (e i dodicesimi? E la competenza? Boh!). Su quale capitolo di spesa? Il 2278. Cioè? «Spese postalizzazione gestione corrente». Direbbe Di Pietro: e che ci azzecca? Mah! Dimenticavo il meglio. Il visto contabile lo ha messo il dirigente della terza ripartizione. Chi è? Il Russo che russa sui russi, of course!