Dr Hauze
Elezioni e Capirro: due parole veloci, che il forno chiude
Dottor Hauze 24
lunedì 5 aprile 2010
Ecco un Dr. Hauze veloce, veloce. Una sveltina, in buona sostanza. Almeno oggi, ritengo che non vi sia testa per la politica e per i problemi di Trani. Ma due parole sulle elezioni e su Capirro le devo dire. Cominciamo. Anche in queste votazioni a Trani abbiamo fatto schifo. Sia come classe politica e sia come elettori. E' proprio vero: Tran jè amend du frastier! Abbiamo visto in azione galoppini e tirapiedi di barlettani, biscegliesi, andriesi, canosini e barlettani. Quattro eletti a Barletta, uno in Andria, uno a Bisceglie, zero a Trani. Zero. E' il nostro uovo di Pasqua, regalatoci dai quattro politicanti per caso che abbiamo a Trani.
Noi tranesi teniamo pure la faccia di lamentarci quando lo prendiamo in c…ontropiede (il gol, ovviamente!). Lo avevo previsto e scritto, ma mi è sinceramente dispiaciuto aver avuto ragione. Fitto ha fatto la mossa di dare le dimissioni. E i suoi compagni di merenda che aspettano? Le cannonate in culo? Hanno distrutto l'eredità che gli aveva lasciato chi non c'è più. Carognoni! Loro e i loro epigoni-galoppini locali! Fammi smettere perché rischio di rovinarmi la giornata pensando a questi farabutti badogliani. E' meglio che andiamo a ritirare la tiedd e ce ne andiamo in campagna.
A proposito di campagna. Capirro. Prendo spunto dalla notizia, apparsa sul web qualche giorno fa, dell'aggiudicazione dei lavori per la realizzazione di una pista ciclabile lungo via Martiri di Palermo, dal sottovia di via Pozzopiano allo Sporting Club, per segnalare una vera emergenza che colpisce le vie Capirro I e Martiri di Palermo. Tali strade sono totalmente dissestate e necessiterebbero di urgenti interventi manutentivi. Tuttavia sarebbe stato affermato che non si provvederà con un intervento definitivo in quanto la zona è oggetto di una continua espansione edilizia. La cosa potrebbe essere pure ragionevole (effettivamente i mezzi di cantiere, nonché gli scavi per i sottoservizi andrebbero quasi subito a danneggiare un ipotetico nuovo manto stradale). Tuttavia la stessa cosa può dirsi del tratto di strada interessato dalla pista ciclabile, peraltro ubicata dal lato sul quale si affacciano i suoli inclusi nell'unico piano urbanistico esecutivo (del cavalier Pomarico) recentemente adottato in Consiglio comunale. Tanto varrebbe, quindi, rinviare a tempi migliori la realizzazione della pista ciclabile e, magari, progettare una sistemazione di via Capirro, eliminando gli inutili controviali esistenti e realizzando una pista ciclabile che unisca quella di via Annibale Maria di Francia a quella di via Martiri di Palermo.
Inoltre (e a questo punto) mi chiedo: ha senso una pista ciclabile in una strada percorsa quotidianamente da mezzi pesanti? O, meglio ancora: ha senso che un quartiere residenziale a ville sia attraversato dal traffico pesante? Non sarebbe doveroso che al Comune, oltre che vietare il transito di automezzi pesanti, limitino seriamente la velocità di tutti i veicoli che percorrono quotidianamente via Martiri di Palermo, ad esempio, mediante l'uso di rallentatori?
A proposito dei cantieri aperti lungo tali vie, mi è stata segnalato che taluni guardiani di tali cantieri usano allevare e lasciare liberi (specialmente a fine cantiere) i loro cani che, spesso e volentieri, si lanciano all'inseguimento dei veicoli in transito o, peggio, dei passanti che si avventurano da quelle parti, con potenziali pericoli che è facile immaginare. E' opportuno evidenziare che a rischiare maggiormente sono i residenti del quartiere ed in particolare donne e ragazzini, i quali non possono percorrere in sicurezza tali strade, dovendo pertanto rimanere confinati all'interno delle proprie abitazioni. Se qualche civico amministratore e qualche dirigente comunale si volessero rendere conto che a Capirro (dove tra un po' andranno tutti ad abitare) tra fossi, tir, bolidi, branchi di cani ed altro, gli attuali residenti sono giustamente incazzati e, pertanto, graziosamente decidessero di muoversi per risolvere la situazione ivi esistente, sentirebbero un coro di voci che gli dice: «Grazie!». Main, mvitv!
Fammi scappare che chiude il forno. Buona pasquetta a tutti! No. A quasi tutti. Agli esclusi a cui penso, gli deve grandinare in testa per il male che fanno alla nostra Trani. E per questa volta è sufficiente.
Hauze
Noi tranesi teniamo pure la faccia di lamentarci quando lo prendiamo in c…ontropiede (il gol, ovviamente!). Lo avevo previsto e scritto, ma mi è sinceramente dispiaciuto aver avuto ragione. Fitto ha fatto la mossa di dare le dimissioni. E i suoi compagni di merenda che aspettano? Le cannonate in culo? Hanno distrutto l'eredità che gli aveva lasciato chi non c'è più. Carognoni! Loro e i loro epigoni-galoppini locali! Fammi smettere perché rischio di rovinarmi la giornata pensando a questi farabutti badogliani. E' meglio che andiamo a ritirare la tiedd e ce ne andiamo in campagna.
A proposito di campagna. Capirro. Prendo spunto dalla notizia, apparsa sul web qualche giorno fa, dell'aggiudicazione dei lavori per la realizzazione di una pista ciclabile lungo via Martiri di Palermo, dal sottovia di via Pozzopiano allo Sporting Club, per segnalare una vera emergenza che colpisce le vie Capirro I e Martiri di Palermo. Tali strade sono totalmente dissestate e necessiterebbero di urgenti interventi manutentivi. Tuttavia sarebbe stato affermato che non si provvederà con un intervento definitivo in quanto la zona è oggetto di una continua espansione edilizia. La cosa potrebbe essere pure ragionevole (effettivamente i mezzi di cantiere, nonché gli scavi per i sottoservizi andrebbero quasi subito a danneggiare un ipotetico nuovo manto stradale). Tuttavia la stessa cosa può dirsi del tratto di strada interessato dalla pista ciclabile, peraltro ubicata dal lato sul quale si affacciano i suoli inclusi nell'unico piano urbanistico esecutivo (del cavalier Pomarico) recentemente adottato in Consiglio comunale. Tanto varrebbe, quindi, rinviare a tempi migliori la realizzazione della pista ciclabile e, magari, progettare una sistemazione di via Capirro, eliminando gli inutili controviali esistenti e realizzando una pista ciclabile che unisca quella di via Annibale Maria di Francia a quella di via Martiri di Palermo.
Inoltre (e a questo punto) mi chiedo: ha senso una pista ciclabile in una strada percorsa quotidianamente da mezzi pesanti? O, meglio ancora: ha senso che un quartiere residenziale a ville sia attraversato dal traffico pesante? Non sarebbe doveroso che al Comune, oltre che vietare il transito di automezzi pesanti, limitino seriamente la velocità di tutti i veicoli che percorrono quotidianamente via Martiri di Palermo, ad esempio, mediante l'uso di rallentatori?
A proposito dei cantieri aperti lungo tali vie, mi è stata segnalato che taluni guardiani di tali cantieri usano allevare e lasciare liberi (specialmente a fine cantiere) i loro cani che, spesso e volentieri, si lanciano all'inseguimento dei veicoli in transito o, peggio, dei passanti che si avventurano da quelle parti, con potenziali pericoli che è facile immaginare. E' opportuno evidenziare che a rischiare maggiormente sono i residenti del quartiere ed in particolare donne e ragazzini, i quali non possono percorrere in sicurezza tali strade, dovendo pertanto rimanere confinati all'interno delle proprie abitazioni. Se qualche civico amministratore e qualche dirigente comunale si volessero rendere conto che a Capirro (dove tra un po' andranno tutti ad abitare) tra fossi, tir, bolidi, branchi di cani ed altro, gli attuali residenti sono giustamente incazzati e, pertanto, graziosamente decidessero di muoversi per risolvere la situazione ivi esistente, sentirebbero un coro di voci che gli dice: «Grazie!». Main, mvitv!
Fammi scappare che chiude il forno. Buona pasquetta a tutti! No. A quasi tutti. Agli esclusi a cui penso, gli deve grandinare in testa per il male che fanno alla nostra Trani. E per questa volta è sufficiente.
Hauze