Dr Hauze
Il Carnevale è finito, la Quaresima è iniziata, la resurrezione è prossima
Dottor Hauze 124
martedì 6 marzo 2012
Si narra che, sotto le armi, vi fosse un ufficio denominato U.C.A.S (Ufficio complicazione affari semplici). Non so se sia realmente mai esistito o se esista ancora, ma ho il forte convincimento che il locale centrodestra lo abbia realmente costituito in occasione delle oramai prossime elezioni amministrative per essere sicuro di perdere. Mi spiego. Hanno voluto fare a tutti i costi le primarie contro le quali io e Forza Trani, alla luce del sole e per tempo, ci siamo pronunciati contro, perché questo sistema, secondo noi e secondo buon senso, non avrebbe risolto i problemi che pure c'erano ed erano sotto gli occhi di tutti (coloro che volevano vedere). Nonostante i dubbi e i quesiti che settimanalmente da questa rubrica sollevavo, le hanno volute fare lo stesso. Hanno portato 9.000 persone a votare, pagando 1 euro pro capite. Acquisiti i risultati, ufficialmente dai contendenti sono state rilasciate ai media dichiarazioni da gentleman inglesi, pubblici auguri di buon lavoro con foto mostranti cordiali strette di mano. Poiché avevo proclamato che per la mia comunità non vi erano problemi sulle persone ma solo sui programmi e sulle capacità per realizzarli, c'è stato in settimana, sulla sede di Forza Trani, un cordiale incontro con il designato candidato sindaco del centrodestra (nostro vicino di sede) per cominciare ad annusarci sulle scelte programmatiche. Apriti cielo! All'indomani della notizia dell'incontro avuto con Gigi Riserbato abbiamo rilevato, anche grazie a telefonate amiche, dell'esistenza di dolori di pancia, di lotte per accaparrarsi sigle nazionali ma inesistenti a Trani, di ventilate richieste di teste pidielline, infuocate dichiarazioni consiliari con contorno di lividi manifesti ed altro ancora. Sia ben chiaro: non abbiamo, lo ripeto, mai fatto questione di vita o di morte l'essere Di Marzio o Riserbato candidato sindaco del centrodestra. E va riconosciuta la sportività di Peppino Di Marzio. Avrebbe potuto (come successo con Operamolla nel centrosinistra) non accettare le primarie e avrebbe potuto (secondo me, dovuto) dire a Fitto: «Ho queste esperienze, questa età e sono uomo di partito, ti sono stato sempre amico, ebbene: hic Rhodus, hic salta». Invece Peppino ha accettato (ha subito, secondo me) le primarie, si è fortissimamente impegnato e ha perso per 300 voti. E mò? Non penso che si possa andare ai 9.000 votanti e dire: abbiamo scherzato. Né ci si possa cimentare a preparare le liste con conventio ad excludendum o con il recondito fine di creare uno zoccolo duro di 3-4 consiglieri con cui condizionare la futura maggioranza a 18 (sui 33 membri che comporranno il futuro Consiglio comunale). No, non si può. Così operando non si va da nessuna parte; anzi si rischia di essere mandati dai cittadini (sapete voi dove). Per cui il centrodestra prenda doverosamente atto che il Carnevale è finito, la Quaresima è iniziata, la resurrezione è prossima. Chi comanda nel centrodestra dia subito l'ordine di fare quadrato e dimostri di non essere uno Schettino. La si finisca con la filosofia del vabbuò, la terribile espressione (che equivale a fare spallucce di fronte a problemi molto gravi) pronunciata sulla plancia della Costa Concordia quando qualcuno avvertiva il comandante che i passeggeri stavano calandosi da soli nelle scialuppe di salvataggio. Si è comandanti non perché si hanno belle divise cariche di decorazioni misteriosamente guadagnate ma perché si hanno le palle ed il cervello per assumere decisioni, anche rischiose e impopolari. Tant'è.
Un'ultima cosa. Giovanni Ronco, che leggo sempre con piacere e con attenzione, prevede che il centrodestra, orfano del mitico T., non riuscirà a fare la tripletta. Per me, invero, è già un buon risultato la doppietta fatta. Parlo di risultati elettorali: non pensate a male, che non è aria! Ma, riprendendo il discorso, ritengo che perdere dinnanzi a due sinistre sparpagliate e sparigliate, di cui una sostenuta allegramente e senza problemi da forze di centro e di destra, sia impensabile e, senza dubbio, ingiustificabile. Per cui sarebbe d'uopo una corte marziale con cui giudicare per intelligenza con il nemico chi fosse responsabile della precitata prevista debacle (lo scrivo, dopo aver declamato l'apotropaico «Terque quaterque testiculis tactis»). Pena da comminarsi al reo: fucilazione alle spalle, tre volte al giorno, per 5 anni. Mi spiego. Ho lasciato nel '95 il Movimento sociale (andato a Fiuggi per le acque) che a Trani faceva (e vinceva) il ballottaggio con Forza Italia. La mitica Trani che eleggeva sempre 4 consiglieri comunali del Msi, che mi aveva eletto prima consigliere provinciale del Msi (in tutti e due i collegi) e per due volte senatore del Msi. Oggi, dinnanzi ad una sinistra divisa e che non ha mai brillato all'opposizione, se il centrodestra perdesse, ho torto nell'accusare di tradimento chi in questi anni non ha creato la classe dirigente per un partito forte ed organizzato? Qualche fessacchiotto vuol sostenere che non si sapeva che nella primavera del 2012 ci sarebbero state le elezioni amministrative a cui non avrebbe, ex lege, potuto partecipare T.? Perché non si è provveduto per tempo ad individuare il candidato sindaco? Si è preferito inventarsi i 3 scalcagnati cirenei e la candidatura (durata come la rosa, lo spazio di un mattino) di una professionista. Ma sciatavinn! Perché, inoltre, non si è lavorato per costituire il gruppo consiliare del Pdl e si è permesso che i consiglieri continuassero a sottoscriversi, ad esempio, di Forza Italia? Per permettere di avere più capigruppo? Perché, inoltre, si è permesso la transumanza dei consiglieri comunali quando teoricamente facevano parte del centrodestra? Eppure gli accordi programmatici prevedevano il divieto del mercato delle vacche (stupido specialmente se all'interno della stessa maggioranza). Se in buona fede, qualcuno non ritiene di dover recitare il mea culpa? Oppure è stato tutto voluto? Per ora il centrodestra pensi a vincere e a non cedere le armi dinnanzi ai vari brancaleone de noantri. Ma a fine maggio, comunque vada, sarebbe necessario un chiarimento. Anzi è obbligatorio.
Urbanistica: allarme rosso - Sul bollettino ufficiale della Regione Puglia (numero 24 del 16 febbraio 2012) sono state pubblicate le determinazioni numero 14, 18 e 19 del dirigente regionale del servizio ecologia, con le quali è stata decisa l'esclusione di alcuni piani urbanistici esecutivi di Trani dalla procedura di valutazione ambientale strategica di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 152/2006. Se da un lato queste determinazioni riducono la portata di alcune apocalittiche tesi, sostenute da alcuni consiglieri comunali (secondo le quali tutti i pue avrebbero dovuto essere assoggettati alla complessa ed onerosa procedura di valutazione ambientale strategica), dall'altra la lettura della premessa, comune a tutti i provvedimenti, dovrebbe porre all'attenzione dei SS.RR.CC. attuali e futuri, alcune problematiche che potrebbero in seguito rivelarsi critiche per lo sviluppo urbanistico della città. Problematiche che, per inciso, erano già state da me trattate su questa rubrica in tempi non sospetti. Tant'è.
Il primo problema è il dimensionamento del depuratore cittadino: nella premessa alle preindicate determine regionali si legge infatti che «secondo il piano di tutela delle acque, il depuratore di Trani appare fortemente sottodimensionato, presentando una potenzialità dell'impianto di 53.241 abitanti equivalenti (AE), a fronte di un carico generato stimato in 83.667 AE totali urbani nell'agglomerato». Buona notte! Sicchè le mie perplessità, evidenziate già a luglio 2010, erano più che fondate (http://www.traniweb.it/trani/informa/13511.html). Peccato che in questi anni nessuno dei vari ed avariati stipendiati comunali, prendendo spunto da quanto da me segnalato, si sia attivato per porre rimedio ad un problema tutt'altro che trascurabile.
Secondo problema è la raccolta differenziata: nella premessa alle deliberazioni si legge che «a fronte di una produzione di rifiuti di circa 49 kg/ab/mese, la percentuale di raccolta differenziata si attesta intorno al 16%, percentuale di gran lunga inferiore agli obiettivi fissati dalla normativa». Peraltro, in altro atto regionale (determinazione del dirigente dell'ufficio gestione rifiuti numero 172/2011, pubblicata sul Burp numero 6 del 2012) si può leggere: «I Comuni di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia, Terlizzi e Trani, non hanno provveduto alla trasmissione della documentazione richiesta dall'articolo 9 della legge regionale 25/2007; il Consorzio dei Comuni del bacino BA1 non ha provveduto, allo stato attuale alla individuazione del gestore unico e pertanto non è applicabile la riduzione del tributo speciale per il conferimento in discarica prevista dall'articolo 9 comma 3 lettera b; il Consorzio dei Comuni del bacino Ba1 non ha provveduto, allo stato attuale e per quanto di propria competenza, alla chiusura del ciclo previsto quale criterio di premialità dall'articolo 9 comma 3 lettera b». E' quindi del tutto evidente che la gestione dei rifiuti a Trani e nel bacino di competenza, sia ben lontana dall'aver raggiunto gli obiettivi di legge, nonostante i vari automasturbatori proclami.
Tornando al tema urbanistico, non posso non evidenziare uno sconsolante siparietto, costituito dalle dichiarazioni contrastanti rese alla Regione Puglia dal Comune di Trani. A seguito di un incontro tenutosi presso il servizio ecologia, il Comune di Trani (con nota 15176 del 4 maggio 2011) proponeva di procedere in modo integrato alla verifica di assoggettabilità a Vas di tutti i pue ricadenti nello stesso contesto territoriale, attesa la limitata estensione dei comparti minimi di intervento oggetto di un pue autonomo, e onde evitare la frammentazione delle valutazioni ambientali in un numero elevato di procedimenti. Nella suddetta nota, il Comune di Trani precisava che nel pug ed in particolare nell'elaborato 10 (Definizione dei comparti e direttive di tutela) erano stati identificati quattro contesti territoriali aventi caratteristiche fisiche, ambientali, paesaggistiche e giuridiche omogenee (centro urbano, costa est, torrente antico e Alberolongo), proponendo pertanto di procedere a verifica di assoggettabilità a Vas dei principali programmi edilizi di espansione o completamento, riguardanti i suddetti quattro contesti. Il servizio ecologia, con nota numero 5833 del 24 maggio 2011, riscontrava positivamente la nota del Comune di Trani, condividendo la proposta ivi contenuta in quanto volta a prevenire aggravi sull'economia dei procedimenti amministrativi, garantendo la dovuta considerazione degli effetti cumulativi dei numerosi interventi previsti. Tuttavia in un successivo incontro del 19 settembre 2011, relativo ai necessari chiarimenti in merito alle procedure di verifica di assoggettabilità a Vas dei pue, il Comune di Trani comunicava che le risorse finanziarie a disposizione, allo stato non consentivano di dare seguito agli approcci integrati precedentemente concordati, chiedendo pertanto che si procedesse alla verifica di assoggettabilità caso per caso di ciascun pue presentato. Complimenti agli scapocchioni comunali per l'improvvisazione!
Parcheggio in zona Petronelli - Pochi giorni fa è stato aperto al pubblico il mini parcheggio in zona Petronelli. In attesa di veder accolta l'istanza di accesso ai relativi atti, non posso che unirmi alle perplessità di coloro che hanno rilevato, che per la modica cifra di 55mila euro, cui pare che si debba aggiungere il costo per l'illuminazione del sito, ancora da quantificare e che non è dato sapere a carico di chi sarà, sono stati realizzati 14+2 posti auto e 4 posti per motocicli, ottenuti sacrificando capodicamente la carreggiata di via Paolo Emilio, e con soluzioni progettuali non propriamente rispettose delle norme vigenti. Bestie! Una sola domanda: visto che i parcheggio è stato aperto al pubblico, in attesa di conoscere chi abbia progettato e diretto i lavori, è possibile sapere chi abbia provveduto al doveroso collaudo dei lavori?
Pilomat - Con tre distinte determinazioni dirigenziali della sesta ripartizione (numero 4, 50 e 51) è stata disposta la spesa di complessivi 58.479,30 euro Iva inclusa (3 per 19.493,10 euro) per lo spostamento dei pilomat da piazza Plebiscito a via San Giorgio e da via Tiepolo a via Statuti Marittimi. Prescindendo per un attimo dai costosi effetti delle improvvisate ed improvvide variazioni alla viabilità, non sempre conformi al, sia pure più volte contestato, piano urbano del traffico, non posso non evidenziare una circostanza a dir poco singolare: nella citata determinazione numero 50 si parla dello spostamento di quattro pilomat retrattili, mentre nella determinazione numero 51 si parla dello spostamento di tre pilomat retrattili. Gli scienziati comunali potrebbero far conoscere a noi semplici cittadini contribuenti com'è possibile che lo spostamento di tre pilomat costi come lo spostamento di quattro? Main, asseit u brod d'anghenn e schiaritv! Al Comune sono poi sicuri che l'eliminazione dei pilomat in via Tiepolo non comporti gravi problemi di viabilità, atteso che la strada che porta al noto ristorante ecclesiastico (dove il dirigente Russo ha pagato 130 euro a cranio per una colazione di lavoro a dei misteriosi russi) è un strada a fondo cieco? Oppure dobbiamo attenderci, fra qualche mese, un ulteriore e costoso spostamento di pilomat?
Proroga servizio riscossione Tarsu - Con la determinazione dirigenziale della terza ripartizione numero 13 del 10 febbraio 2012 è stata disposta la proroga di un anno del servizio di riscossione Tarsu in favore di Equitalia Etr Spa. Peccato che l'affidamento di tale servizio, a seguito di numerose quanto irregolari proroghe, fosse già scaduto al 31 dicembre 2011. L'ennesima proroga, alla regola, avrebbe dovuto essere pertanto determinata, sia pure con carattere di estrema eccezionalità, prima della scadenza dell'ultima proroga concessa. Rilevando ancora una volta l'approssimazione con la quale vengono gestiti settori critici della macchina comunale, sono a rivolgere l'invito ai futuri SS.RR.CC di provvedere sollecitamente con la pubblicazione dei bandi per l'affidamento dei numerosi servizi che attualmente vengono effettuati in regime di irregolare prorogatio.
E per questa volta è sufficiente. Hauze
Un'ultima cosa. Giovanni Ronco, che leggo sempre con piacere e con attenzione, prevede che il centrodestra, orfano del mitico T., non riuscirà a fare la tripletta. Per me, invero, è già un buon risultato la doppietta fatta. Parlo di risultati elettorali: non pensate a male, che non è aria! Ma, riprendendo il discorso, ritengo che perdere dinnanzi a due sinistre sparpagliate e sparigliate, di cui una sostenuta allegramente e senza problemi da forze di centro e di destra, sia impensabile e, senza dubbio, ingiustificabile. Per cui sarebbe d'uopo una corte marziale con cui giudicare per intelligenza con il nemico chi fosse responsabile della precitata prevista debacle (lo scrivo, dopo aver declamato l'apotropaico «Terque quaterque testiculis tactis»). Pena da comminarsi al reo: fucilazione alle spalle, tre volte al giorno, per 5 anni. Mi spiego. Ho lasciato nel '95 il Movimento sociale (andato a Fiuggi per le acque) che a Trani faceva (e vinceva) il ballottaggio con Forza Italia. La mitica Trani che eleggeva sempre 4 consiglieri comunali del Msi, che mi aveva eletto prima consigliere provinciale del Msi (in tutti e due i collegi) e per due volte senatore del Msi. Oggi, dinnanzi ad una sinistra divisa e che non ha mai brillato all'opposizione, se il centrodestra perdesse, ho torto nell'accusare di tradimento chi in questi anni non ha creato la classe dirigente per un partito forte ed organizzato? Qualche fessacchiotto vuol sostenere che non si sapeva che nella primavera del 2012 ci sarebbero state le elezioni amministrative a cui non avrebbe, ex lege, potuto partecipare T.? Perché non si è provveduto per tempo ad individuare il candidato sindaco? Si è preferito inventarsi i 3 scalcagnati cirenei e la candidatura (durata come la rosa, lo spazio di un mattino) di una professionista. Ma sciatavinn! Perché, inoltre, non si è lavorato per costituire il gruppo consiliare del Pdl e si è permesso che i consiglieri continuassero a sottoscriversi, ad esempio, di Forza Italia? Per permettere di avere più capigruppo? Perché, inoltre, si è permesso la transumanza dei consiglieri comunali quando teoricamente facevano parte del centrodestra? Eppure gli accordi programmatici prevedevano il divieto del mercato delle vacche (stupido specialmente se all'interno della stessa maggioranza). Se in buona fede, qualcuno non ritiene di dover recitare il mea culpa? Oppure è stato tutto voluto? Per ora il centrodestra pensi a vincere e a non cedere le armi dinnanzi ai vari brancaleone de noantri. Ma a fine maggio, comunque vada, sarebbe necessario un chiarimento. Anzi è obbligatorio.
Urbanistica: allarme rosso - Sul bollettino ufficiale della Regione Puglia (numero 24 del 16 febbraio 2012) sono state pubblicate le determinazioni numero 14, 18 e 19 del dirigente regionale del servizio ecologia, con le quali è stata decisa l'esclusione di alcuni piani urbanistici esecutivi di Trani dalla procedura di valutazione ambientale strategica di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 152/2006. Se da un lato queste determinazioni riducono la portata di alcune apocalittiche tesi, sostenute da alcuni consiglieri comunali (secondo le quali tutti i pue avrebbero dovuto essere assoggettati alla complessa ed onerosa procedura di valutazione ambientale strategica), dall'altra la lettura della premessa, comune a tutti i provvedimenti, dovrebbe porre all'attenzione dei SS.RR.CC. attuali e futuri, alcune problematiche che potrebbero in seguito rivelarsi critiche per lo sviluppo urbanistico della città. Problematiche che, per inciso, erano già state da me trattate su questa rubrica in tempi non sospetti. Tant'è.
Il primo problema è il dimensionamento del depuratore cittadino: nella premessa alle preindicate determine regionali si legge infatti che «secondo il piano di tutela delle acque, il depuratore di Trani appare fortemente sottodimensionato, presentando una potenzialità dell'impianto di 53.241 abitanti equivalenti (AE), a fronte di un carico generato stimato in 83.667 AE totali urbani nell'agglomerato». Buona notte! Sicchè le mie perplessità, evidenziate già a luglio 2010, erano più che fondate (http://www.traniweb.it/trani/informa/13511.html). Peccato che in questi anni nessuno dei vari ed avariati stipendiati comunali, prendendo spunto da quanto da me segnalato, si sia attivato per porre rimedio ad un problema tutt'altro che trascurabile.
Secondo problema è la raccolta differenziata: nella premessa alle deliberazioni si legge che «a fronte di una produzione di rifiuti di circa 49 kg/ab/mese, la percentuale di raccolta differenziata si attesta intorno al 16%, percentuale di gran lunga inferiore agli obiettivi fissati dalla normativa». Peraltro, in altro atto regionale (determinazione del dirigente dell'ufficio gestione rifiuti numero 172/2011, pubblicata sul Burp numero 6 del 2012) si può leggere: «I Comuni di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia, Terlizzi e Trani, non hanno provveduto alla trasmissione della documentazione richiesta dall'articolo 9 della legge regionale 25/2007; il Consorzio dei Comuni del bacino BA1 non ha provveduto, allo stato attuale alla individuazione del gestore unico e pertanto non è applicabile la riduzione del tributo speciale per il conferimento in discarica prevista dall'articolo 9 comma 3 lettera b; il Consorzio dei Comuni del bacino Ba1 non ha provveduto, allo stato attuale e per quanto di propria competenza, alla chiusura del ciclo previsto quale criterio di premialità dall'articolo 9 comma 3 lettera b». E' quindi del tutto evidente che la gestione dei rifiuti a Trani e nel bacino di competenza, sia ben lontana dall'aver raggiunto gli obiettivi di legge, nonostante i vari automasturbatori proclami.
Tornando al tema urbanistico, non posso non evidenziare uno sconsolante siparietto, costituito dalle dichiarazioni contrastanti rese alla Regione Puglia dal Comune di Trani. A seguito di un incontro tenutosi presso il servizio ecologia, il Comune di Trani (con nota 15176 del 4 maggio 2011) proponeva di procedere in modo integrato alla verifica di assoggettabilità a Vas di tutti i pue ricadenti nello stesso contesto territoriale, attesa la limitata estensione dei comparti minimi di intervento oggetto di un pue autonomo, e onde evitare la frammentazione delle valutazioni ambientali in un numero elevato di procedimenti. Nella suddetta nota, il Comune di Trani precisava che nel pug ed in particolare nell'elaborato 10 (Definizione dei comparti e direttive di tutela) erano stati identificati quattro contesti territoriali aventi caratteristiche fisiche, ambientali, paesaggistiche e giuridiche omogenee (centro urbano, costa est, torrente antico e Alberolongo), proponendo pertanto di procedere a verifica di assoggettabilità a Vas dei principali programmi edilizi di espansione o completamento, riguardanti i suddetti quattro contesti. Il servizio ecologia, con nota numero 5833 del 24 maggio 2011, riscontrava positivamente la nota del Comune di Trani, condividendo la proposta ivi contenuta in quanto volta a prevenire aggravi sull'economia dei procedimenti amministrativi, garantendo la dovuta considerazione degli effetti cumulativi dei numerosi interventi previsti. Tuttavia in un successivo incontro del 19 settembre 2011, relativo ai necessari chiarimenti in merito alle procedure di verifica di assoggettabilità a Vas dei pue, il Comune di Trani comunicava che le risorse finanziarie a disposizione, allo stato non consentivano di dare seguito agli approcci integrati precedentemente concordati, chiedendo pertanto che si procedesse alla verifica di assoggettabilità caso per caso di ciascun pue presentato. Complimenti agli scapocchioni comunali per l'improvvisazione!
Parcheggio in zona Petronelli - Pochi giorni fa è stato aperto al pubblico il mini parcheggio in zona Petronelli. In attesa di veder accolta l'istanza di accesso ai relativi atti, non posso che unirmi alle perplessità di coloro che hanno rilevato, che per la modica cifra di 55mila euro, cui pare che si debba aggiungere il costo per l'illuminazione del sito, ancora da quantificare e che non è dato sapere a carico di chi sarà, sono stati realizzati 14+2 posti auto e 4 posti per motocicli, ottenuti sacrificando capodicamente la carreggiata di via Paolo Emilio, e con soluzioni progettuali non propriamente rispettose delle norme vigenti. Bestie! Una sola domanda: visto che i parcheggio è stato aperto al pubblico, in attesa di conoscere chi abbia progettato e diretto i lavori, è possibile sapere chi abbia provveduto al doveroso collaudo dei lavori?
Pilomat - Con tre distinte determinazioni dirigenziali della sesta ripartizione (numero 4, 50 e 51) è stata disposta la spesa di complessivi 58.479,30 euro Iva inclusa (3 per 19.493,10 euro) per lo spostamento dei pilomat da piazza Plebiscito a via San Giorgio e da via Tiepolo a via Statuti Marittimi. Prescindendo per un attimo dai costosi effetti delle improvvisate ed improvvide variazioni alla viabilità, non sempre conformi al, sia pure più volte contestato, piano urbano del traffico, non posso non evidenziare una circostanza a dir poco singolare: nella citata determinazione numero 50 si parla dello spostamento di quattro pilomat retrattili, mentre nella determinazione numero 51 si parla dello spostamento di tre pilomat retrattili. Gli scienziati comunali potrebbero far conoscere a noi semplici cittadini contribuenti com'è possibile che lo spostamento di tre pilomat costi come lo spostamento di quattro? Main, asseit u brod d'anghenn e schiaritv! Al Comune sono poi sicuri che l'eliminazione dei pilomat in via Tiepolo non comporti gravi problemi di viabilità, atteso che la strada che porta al noto ristorante ecclesiastico (dove il dirigente Russo ha pagato 130 euro a cranio per una colazione di lavoro a dei misteriosi russi) è un strada a fondo cieco? Oppure dobbiamo attenderci, fra qualche mese, un ulteriore e costoso spostamento di pilomat?
Proroga servizio riscossione Tarsu - Con la determinazione dirigenziale della terza ripartizione numero 13 del 10 febbraio 2012 è stata disposta la proroga di un anno del servizio di riscossione Tarsu in favore di Equitalia Etr Spa. Peccato che l'affidamento di tale servizio, a seguito di numerose quanto irregolari proroghe, fosse già scaduto al 31 dicembre 2011. L'ennesima proroga, alla regola, avrebbe dovuto essere pertanto determinata, sia pure con carattere di estrema eccezionalità, prima della scadenza dell'ultima proroga concessa. Rilevando ancora una volta l'approssimazione con la quale vengono gestiti settori critici della macchina comunale, sono a rivolgere l'invito ai futuri SS.RR.CC di provvedere sollecitamente con la pubblicazione dei bandi per l'affidamento dei numerosi servizi che attualmente vengono effettuati in regime di irregolare prorogatio.
E per questa volta è sufficiente. Hauze