Dr Hauze
Il golpe della 25ª ora
Dottor Hauze 125
lunedì 12 marzo 2012
Una buona notizia. Finalmente, dopo i recenti scrosci temporaleschi, spunta il sole sul centrodestra tranese. Il grave momento economico ed occupazionale che attanaglia Trani ha spazzato via le stupide velleità degli ultras. Con i tanti problemi che affliggono la nostra città non è certamente il momento delle guerriglie, delle ripicche e delle rese dei conti. Non si può ignorare che le primarie ci siano state, abbiano visto la partecipazione di 9000 cittadini e che abbiano dato un incontrovertibile risultato. Anche se, francamente, alla luce di certi commenti del dopopartita potrebbe essere utile rivedere alla moviola i tiri effettuati. Dopo, però. Non durante la partita. Ora c'è solo da rimboccarsi le maniche e lavorare per recuperare il tempo perduto. Ben fa il candidato sindaco Riserbato a riunire oggi stesso i segretari della coalizione per passare alla fase operativa. Forse lavorando seriamente tutti insieme per la vittoria e per Trani l'aceto si stempera. Speriamo in bene. Ma attenzione. Non si accendano pericolosi fuochi. Questa amministrazione uscente comprenda che i suoi giorni sono numerati e non crei situazioni pregiudizievoli per quella che verrà. Ad esempio non effettui rinnovi di cariche e di incarichi. Chi dovrà amministrare gli enti nei prossimi anni deve essere rappresentativo dell'amministrazione che tra breve verrà delegata dai tranesi ad amministrare la città nei prossimi 5 anni. Questo esige la correttezza istituzionale ed amministrativa. Non voglio dilungarmi e mi auguro di essere inteso da chi di competenza.
Diritti e doveri - La cronaca riporta che la Guardia di Finanza anche a Trani ha effettuato con i propri uomini operazioni tendenti ad reprimere l'evasione fiscale. Bene. Però… E sì, c'è un grosso però. Se è giusto sanzionare chi non emette doverosamente lo scontrino fiscale, diventa massimamente iniquo se nel contempo non si persegue con altrettanta durezza ed inflessibilità l'abusivismo commerciale. Infatti oramai è diventata usuale nella nostra città la visione di figuri, specialmente forestieri, che si mettono in bella vista, senza registratore di cassa, a vendere prodotti spesso di incerta provenienza. Addirittura accanto o innanzi chi è regolare e paga le dovute tasse. Tanto mi è venuto alla mente, con estrema evidenza, in occasione della settimanale visita ai defunti. Ascoltavo la radio che commentava il blitz della Finanza e, da piazza Sant'Agostino fino all'ingresso del Camposanto, rilevavo che era tutta una sfilata di fiorai abusivi, nel mentre dentro il cimitero vi sono gli sfigati che oltre ad essere in regola con il fisco devono pagare anche il box al Comune. Invero lo stesso discorso vale per tutti coloro che agli ingressi di Trani vendono la loro merce, presa chissà dove e come, sopra a fatiscenti 3 ruote o nei cofani delle auto. Lo Stato, che sanziona chi non emette lo scontrino, cosa fa nei confronti di chi non ha licenza commerciale e registratore di cassa? Ve lo dico io: niente. Questi abusivi effettuano una illecita concorrenza nei confronti degli onesti, i quali si difendono non facendo il loro dovere di contribuenti. E' un circolo vizioso. Ragion per cui sono a chiedere, in difesa degli onesti che pagano le tasse dovute, che ci siano meno vigili urbani a fare gli autisti o gli impiegati e più pattuglie per sanzionare l'abusivismo. Oppure dal Comune si aspettano che i commercianti debbano personalmente fare le ronde e incaricarsi direttamente di difendere la legalità? Comune di Trani, se ci sei batti un colpo! Mvitv! Prossimamente ritornerò sull'argomento.
Stp. SoloTempo Perso - Citt e citt hanno rinnovato il Consiglio d'amministrazione ed il collegio sindacale della Stp. Ho raccolto numerose dichiarazioni di esponenti politici del centrodestra che affermano di non aver saputo niente prima dell'accadimento e quello che sapevano l'avevano appreso dalle successive notizie sul web. Complimenti. E chi ha deciso di come dividere la cammeis d Christ? Possibile che il Consiglio comunale da secoli non sappia niente di questo costoso investimento fatto con i soldi dei cittadini tranesi? Oppure il borderò del 49% della proprietà della Stp se lo è intestato qualcuno di cui ignoro le generalità, pur essendo da 50 anni un attento osservatore delle cose dell'amministrazione comunale? Mah! Posso sapere perché Trani con il 49% della proprietà (il restante 51 è diviso tra la Provincia di Bari e la Bat) non deve avere l'amministratore delegato della società e si deve accontentare del presidente che nelle Spa non vale un caxxo? Perché? Ancora: qual è l'utile che ha dato alla città il miliardario (in lire) investimento? Perché la sede deve continuare a stare ancora a Bari? Qualcuno si è svenduto il nostro 49% di Stp per 30 di danari? L'Amet ci può far conoscere cosa combina con il suo 44% oltre che accettare di far fare l'amministratore delegato al socio minoritario? Mi è stata riferita una notizia. La voglio intendere come una malignità sui precitati 30 denari. Ci saranno (a breve e preelettorali) una decina di assunzioni a tempo determinato. Mi auguro che sia una malignità anche se a qualche concittadino è già stata ventilata questa possibilità occupazionale. Staremo a vedere.
Terreno Guastamacchia - La spinosa vicenda sta ritornando in giunta per l'ennesima volta. Ho perso il conto. Anche degli assessori che se la danno a gambe quando c'è il ciambotto. Anche per questa storiaccia già in passato sono cadute autorevoli teste assessorili. Sinceramente non comprendo l'accanimento che caratterizza questa agonizzante amministrazione nel voler sistemare, nella 25esima ora, tale puzzolente vicenda. Penso: magari chi esige questo provvedimento avesse dimostrato uguale accanimento nel voler risolvere lo scandalo, ad esempio, dell'incompiuto parcheggio sulla stazione o del mai nato sottopassaggio di via Corato. Aspiett crè. E pur pscrè! Evidentemente, come mi si riferisce da più parti, ci sono dei debiti che bisogna onorare. Nulla quaestio. I debiti è notorio che si devono pagare. Ma per bene. Per cui, come pare consigliato da Franco Gagliardi Lagala (oppure i membri della giunta ritengono che sia un fesso qualsiasi?), si faccia una giusta valutazione del valore commerciale del terreno e si vada in Consiglio comunale a decidere se fare (o non fare) la transazione e a quali condizioni. Diversamente è golpe!
Lavori per la tutela della sicurezza a palazzo Beltrani - Con la determinazione dirigenziale della sesta ripartizione numero 328 del 31 dicembre 2011, pubblicata il 7 marzo del 2012 è stata disposta la spesa, esatta esatta, di 80.000 euro (Iva inclusa) per la fornitura e posa in opera di materiale elettronico vario e televideosorveglianza a tutela della sicurezza di palazzo Beltrani, ad integrazione del precedente affidamento (determinazione dirigenziale 297 del 28 dicembre 2010). Questa integrazione si sarebbe resa necessaria perché in origine, incredibilmente, non era previsto l'uso dei locali al piano terra come area espositiva. Strano. La determinazione si presta a numerose censure: in primo luogo non si comprende l'ingerenza della sesta ripartizione su opere relative ad un edificio adibito ad area museale, la cui competenza ricadrebbe quindi sotto la ripartizione cultura ma che stranamente è sotto l'egida del dirigente della quarta ripartizione. Mah! Peraltro, in base al vigente regolamento per la disciplina dei contratti, la competenza per tutte le gare di appalto è dell'ufficio appalti, a sua volta dipendente dalla quarta ripartizione. Ri-mah! In secondo luogo, non si può che evidenziare l'inopportunità di procedere sistematicamente con integrazioni di precedenti affidamenti (quasi sempre leggermente sotto soglia comunitaria). Stante l'importo dell'affidamento originario (180mila euro, Iva compresa), nonché dell'integrazione (80mila euro, Iva compresa), è del tutto evidente che se si fosse razionalmente previsto fin dall'inizio di dotare anche i locali al piano terra di apposito impianto di sicurezza, l'importo complessivo avrebbe superato la soglia comunitaria (200mila euro, Iva esclusa), il ché avrebbe comportato la necessità di differenti procedure di gara. Non è inoltre dato sapere chi abbia verificato la congruità del preventivo presentato dalla ditta esecutrice ed in base a quali criteri. Ancora una volta sono a contestare il grave ritardo con il quale vengono pubblicate le determinazioni dirigenziali; ritardo che impedisce ai cittadini di poter eventualmente contestare tempestivamente gli atti comunali. Curiosamente, ma non troppo, rilevo infine come la ditta incaricata, una volta tanto tranese, pur essendo aggiudicataria di un consistente appalto per fornitura e posa in opera dei sistemi di sicurezza per palazzo Beltrani, non sia stata però invitata alla cosiddetta gara per la messa in sicurezza del Palazzo di Città. Strano, molto strano. Gatta ci cova!
Parcheggio in zona Petronelli - I termini per riscontrare la richiesta di accesso agli atti relativi al parcheggio in questione sono scaduti da qualche giorno, senza che io abbia ricevuto risposta alcuna.
Probabilmente il sindaco ed i SS.RR.CC. erano impegnati in più importanti attività e non hanno avuto tempo da dedicarsi ad un atto dovuto, cioè rispondere ad un cittadino che chiede di vedere degli atti pubblici, ai sensi della legge 241/90. Sarà pertanto mia cura presentare un sollecito alla mia precedente richiesta del 7 febbraio. Trascorso inutilmente un congruo tempo, qualora perdurasse il silenzio dell'amministrazione comunale, non se ne abbia a male nessuno, ma mi vedrò costretto ad adire le competenti autorità sovracomunali. Stemc!
Impianti photored - Torno sull'argomento, perché nonostante le numerose e dettagliate contestazioni sembra che della vicenda non importi niente a nessuno. Ok: ne prendo atto. Sia in relazione alla violazione delle norme in materia di appalti pubblici (atteso che per effetto dell'affidamento della fornitura e posa in opera di ulteriori quattro apparecchi, in aggiunta ai quattro iniziali, è stata abbondantemente superata la soglia comunitaria, per cui la relativa gara avrebbe dovuto svolgersi con procedure ben più complesse della gara effettuata (a ferragosto del 2011, con procedure e tempi ristrettissimi), sia in relazione alla violazione di norme edilizie (non mi risulta che l'ufficio tecnico abbia mai assentito l'installazione dei manufatti dei photored), sia in relazione alla violazione delle norme sulle barriere architettoniche (atteso lo spazio ristretto fra recinzione della proprietà privata e palo del photored in via Superga, fronte cantiere Manna). Poiché le evidenziate irregolarità sono, a modesto parere dello scrivente, di una rilevanza non trascurabile, sono a preannunciare che nei prossimi giorni provvederò a trasmettere alle autorità competenti un dettagliato esposto-denuncia.
Cabina di decompressione del gas metano in via Superga - In occasione dei sopralluoghi relativi agli impianti photored, ho potuto rilevare che in via Superga, a pochi metri dall'incrocio con via delle Tufare, è presente una cabina di decompressione del gas metano (numerata "R12"). Poiché questa cabina è a pochi metri dall'edificio in corso di costruzione, nell'ambito del Contratto di Quartiere, mi sono posto il problema della sicurezza dell'impianto. Cercando nella normativa di riferimento ho trovato la circolare del 12 maggio del 1964 (numero 53) sulle centrali di accumulo di gas metano per la successiva distribuzione, a mezzo di rete cittadina, del gas naturale per usi domestici e di riscaldamento che stabilisce le norme di sicurezza per le reti del gas. La circolare stabilisce in particolare che «tra la cabina di decompressione e di misura e il più vicino fabbricato esterno alla centrale, o la più vicina rotaia di una tranvia o di una ferrovia, dovrà intercorrere una distanza di sicurezza esterna di almeno 25 metri». Ora mi chiedo: possibile che nessuno di coloro che hanno progettato gli interventi del Contratto di quartiere abbia rilevato la presenza della cabina dl gas metano? Ed ora che il fabbricato per abitazioni del lotto Manna è in avanzato stato di realizzazione, come si risolverà il problema? Non potendo spostare il fabbricato, si dovrà necessariamente spostare la cabina di decompressione del gas. Ma chi si farà carico del relativo onere? Il Comune di Trani? Gas de France (ex Italcogim)? L'architetto progettista degli interventi del contratto di quartiere? Ma sciatavinn!
Sito Internet comunale - Il sito istituzionale del Comune di Trani è rimasto non raggiungibile per circa 24 ore (dalla mattina di sabato alla mattina di domenica). Confidando che si sia trattato di un episodio occasionale, inviterei i relativi responsabili ad una maggiore attenzione per il futuro, trattandosi appunto di un sito istituzionale, la cui possibilità di consultazione da parte dei cittadini deve essere considerata esigenza prioritaria sia per il Comune stesso, sia per la beneamata società che ne cura la gestione.
E per questa volta è sufficiente. Hauze
Diritti e doveri - La cronaca riporta che la Guardia di Finanza anche a Trani ha effettuato con i propri uomini operazioni tendenti ad reprimere l'evasione fiscale. Bene. Però… E sì, c'è un grosso però. Se è giusto sanzionare chi non emette doverosamente lo scontrino fiscale, diventa massimamente iniquo se nel contempo non si persegue con altrettanta durezza ed inflessibilità l'abusivismo commerciale. Infatti oramai è diventata usuale nella nostra città la visione di figuri, specialmente forestieri, che si mettono in bella vista, senza registratore di cassa, a vendere prodotti spesso di incerta provenienza. Addirittura accanto o innanzi chi è regolare e paga le dovute tasse. Tanto mi è venuto alla mente, con estrema evidenza, in occasione della settimanale visita ai defunti. Ascoltavo la radio che commentava il blitz della Finanza e, da piazza Sant'Agostino fino all'ingresso del Camposanto, rilevavo che era tutta una sfilata di fiorai abusivi, nel mentre dentro il cimitero vi sono gli sfigati che oltre ad essere in regola con il fisco devono pagare anche il box al Comune. Invero lo stesso discorso vale per tutti coloro che agli ingressi di Trani vendono la loro merce, presa chissà dove e come, sopra a fatiscenti 3 ruote o nei cofani delle auto. Lo Stato, che sanziona chi non emette lo scontrino, cosa fa nei confronti di chi non ha licenza commerciale e registratore di cassa? Ve lo dico io: niente. Questi abusivi effettuano una illecita concorrenza nei confronti degli onesti, i quali si difendono non facendo il loro dovere di contribuenti. E' un circolo vizioso. Ragion per cui sono a chiedere, in difesa degli onesti che pagano le tasse dovute, che ci siano meno vigili urbani a fare gli autisti o gli impiegati e più pattuglie per sanzionare l'abusivismo. Oppure dal Comune si aspettano che i commercianti debbano personalmente fare le ronde e incaricarsi direttamente di difendere la legalità? Comune di Trani, se ci sei batti un colpo! Mvitv! Prossimamente ritornerò sull'argomento.
Stp. SoloTempo Perso - Citt e citt hanno rinnovato il Consiglio d'amministrazione ed il collegio sindacale della Stp. Ho raccolto numerose dichiarazioni di esponenti politici del centrodestra che affermano di non aver saputo niente prima dell'accadimento e quello che sapevano l'avevano appreso dalle successive notizie sul web. Complimenti. E chi ha deciso di come dividere la cammeis d Christ? Possibile che il Consiglio comunale da secoli non sappia niente di questo costoso investimento fatto con i soldi dei cittadini tranesi? Oppure il borderò del 49% della proprietà della Stp se lo è intestato qualcuno di cui ignoro le generalità, pur essendo da 50 anni un attento osservatore delle cose dell'amministrazione comunale? Mah! Posso sapere perché Trani con il 49% della proprietà (il restante 51 è diviso tra la Provincia di Bari e la Bat) non deve avere l'amministratore delegato della società e si deve accontentare del presidente che nelle Spa non vale un caxxo? Perché? Ancora: qual è l'utile che ha dato alla città il miliardario (in lire) investimento? Perché la sede deve continuare a stare ancora a Bari? Qualcuno si è svenduto il nostro 49% di Stp per 30 di danari? L'Amet ci può far conoscere cosa combina con il suo 44% oltre che accettare di far fare l'amministratore delegato al socio minoritario? Mi è stata riferita una notizia. La voglio intendere come una malignità sui precitati 30 denari. Ci saranno (a breve e preelettorali) una decina di assunzioni a tempo determinato. Mi auguro che sia una malignità anche se a qualche concittadino è già stata ventilata questa possibilità occupazionale. Staremo a vedere.
Terreno Guastamacchia - La spinosa vicenda sta ritornando in giunta per l'ennesima volta. Ho perso il conto. Anche degli assessori che se la danno a gambe quando c'è il ciambotto. Anche per questa storiaccia già in passato sono cadute autorevoli teste assessorili. Sinceramente non comprendo l'accanimento che caratterizza questa agonizzante amministrazione nel voler sistemare, nella 25esima ora, tale puzzolente vicenda. Penso: magari chi esige questo provvedimento avesse dimostrato uguale accanimento nel voler risolvere lo scandalo, ad esempio, dell'incompiuto parcheggio sulla stazione o del mai nato sottopassaggio di via Corato. Aspiett crè. E pur pscrè! Evidentemente, come mi si riferisce da più parti, ci sono dei debiti che bisogna onorare. Nulla quaestio. I debiti è notorio che si devono pagare. Ma per bene. Per cui, come pare consigliato da Franco Gagliardi Lagala (oppure i membri della giunta ritengono che sia un fesso qualsiasi?), si faccia una giusta valutazione del valore commerciale del terreno e si vada in Consiglio comunale a decidere se fare (o non fare) la transazione e a quali condizioni. Diversamente è golpe!
Lavori per la tutela della sicurezza a palazzo Beltrani - Con la determinazione dirigenziale della sesta ripartizione numero 328 del 31 dicembre 2011, pubblicata il 7 marzo del 2012 è stata disposta la spesa, esatta esatta, di 80.000 euro (Iva inclusa) per la fornitura e posa in opera di materiale elettronico vario e televideosorveglianza a tutela della sicurezza di palazzo Beltrani, ad integrazione del precedente affidamento (determinazione dirigenziale 297 del 28 dicembre 2010). Questa integrazione si sarebbe resa necessaria perché in origine, incredibilmente, non era previsto l'uso dei locali al piano terra come area espositiva. Strano. La determinazione si presta a numerose censure: in primo luogo non si comprende l'ingerenza della sesta ripartizione su opere relative ad un edificio adibito ad area museale, la cui competenza ricadrebbe quindi sotto la ripartizione cultura ma che stranamente è sotto l'egida del dirigente della quarta ripartizione. Mah! Peraltro, in base al vigente regolamento per la disciplina dei contratti, la competenza per tutte le gare di appalto è dell'ufficio appalti, a sua volta dipendente dalla quarta ripartizione. Ri-mah! In secondo luogo, non si può che evidenziare l'inopportunità di procedere sistematicamente con integrazioni di precedenti affidamenti (quasi sempre leggermente sotto soglia comunitaria). Stante l'importo dell'affidamento originario (180mila euro, Iva compresa), nonché dell'integrazione (80mila euro, Iva compresa), è del tutto evidente che se si fosse razionalmente previsto fin dall'inizio di dotare anche i locali al piano terra di apposito impianto di sicurezza, l'importo complessivo avrebbe superato la soglia comunitaria (200mila euro, Iva esclusa), il ché avrebbe comportato la necessità di differenti procedure di gara. Non è inoltre dato sapere chi abbia verificato la congruità del preventivo presentato dalla ditta esecutrice ed in base a quali criteri. Ancora una volta sono a contestare il grave ritardo con il quale vengono pubblicate le determinazioni dirigenziali; ritardo che impedisce ai cittadini di poter eventualmente contestare tempestivamente gli atti comunali. Curiosamente, ma non troppo, rilevo infine come la ditta incaricata, una volta tanto tranese, pur essendo aggiudicataria di un consistente appalto per fornitura e posa in opera dei sistemi di sicurezza per palazzo Beltrani, non sia stata però invitata alla cosiddetta gara per la messa in sicurezza del Palazzo di Città. Strano, molto strano. Gatta ci cova!
Parcheggio in zona Petronelli - I termini per riscontrare la richiesta di accesso agli atti relativi al parcheggio in questione sono scaduti da qualche giorno, senza che io abbia ricevuto risposta alcuna.
Probabilmente il sindaco ed i SS.RR.CC. erano impegnati in più importanti attività e non hanno avuto tempo da dedicarsi ad un atto dovuto, cioè rispondere ad un cittadino che chiede di vedere degli atti pubblici, ai sensi della legge 241/90. Sarà pertanto mia cura presentare un sollecito alla mia precedente richiesta del 7 febbraio. Trascorso inutilmente un congruo tempo, qualora perdurasse il silenzio dell'amministrazione comunale, non se ne abbia a male nessuno, ma mi vedrò costretto ad adire le competenti autorità sovracomunali. Stemc!
Impianti photored - Torno sull'argomento, perché nonostante le numerose e dettagliate contestazioni sembra che della vicenda non importi niente a nessuno. Ok: ne prendo atto. Sia in relazione alla violazione delle norme in materia di appalti pubblici (atteso che per effetto dell'affidamento della fornitura e posa in opera di ulteriori quattro apparecchi, in aggiunta ai quattro iniziali, è stata abbondantemente superata la soglia comunitaria, per cui la relativa gara avrebbe dovuto svolgersi con procedure ben più complesse della gara effettuata (a ferragosto del 2011, con procedure e tempi ristrettissimi), sia in relazione alla violazione di norme edilizie (non mi risulta che l'ufficio tecnico abbia mai assentito l'installazione dei manufatti dei photored), sia in relazione alla violazione delle norme sulle barriere architettoniche (atteso lo spazio ristretto fra recinzione della proprietà privata e palo del photored in via Superga, fronte cantiere Manna). Poiché le evidenziate irregolarità sono, a modesto parere dello scrivente, di una rilevanza non trascurabile, sono a preannunciare che nei prossimi giorni provvederò a trasmettere alle autorità competenti un dettagliato esposto-denuncia.
Cabina di decompressione del gas metano in via Superga - In occasione dei sopralluoghi relativi agli impianti photored, ho potuto rilevare che in via Superga, a pochi metri dall'incrocio con via delle Tufare, è presente una cabina di decompressione del gas metano (numerata "R12"). Poiché questa cabina è a pochi metri dall'edificio in corso di costruzione, nell'ambito del Contratto di Quartiere, mi sono posto il problema della sicurezza dell'impianto. Cercando nella normativa di riferimento ho trovato la circolare del 12 maggio del 1964 (numero 53) sulle centrali di accumulo di gas metano per la successiva distribuzione, a mezzo di rete cittadina, del gas naturale per usi domestici e di riscaldamento che stabilisce le norme di sicurezza per le reti del gas. La circolare stabilisce in particolare che «tra la cabina di decompressione e di misura e il più vicino fabbricato esterno alla centrale, o la più vicina rotaia di una tranvia o di una ferrovia, dovrà intercorrere una distanza di sicurezza esterna di almeno 25 metri». Ora mi chiedo: possibile che nessuno di coloro che hanno progettato gli interventi del Contratto di quartiere abbia rilevato la presenza della cabina dl gas metano? Ed ora che il fabbricato per abitazioni del lotto Manna è in avanzato stato di realizzazione, come si risolverà il problema? Non potendo spostare il fabbricato, si dovrà necessariamente spostare la cabina di decompressione del gas. Ma chi si farà carico del relativo onere? Il Comune di Trani? Gas de France (ex Italcogim)? L'architetto progettista degli interventi del contratto di quartiere? Ma sciatavinn!
Sito Internet comunale - Il sito istituzionale del Comune di Trani è rimasto non raggiungibile per circa 24 ore (dalla mattina di sabato alla mattina di domenica). Confidando che si sia trattato di un episodio occasionale, inviterei i relativi responsabili ad una maggiore attenzione per il futuro, trattandosi appunto di un sito istituzionale, la cui possibilità di consultazione da parte dei cittadini deve essere considerata esigenza prioritaria sia per il Comune stesso, sia per la beneamata società che ne cura la gestione.
E per questa volta è sufficiente. Hauze