Dr Hauze
Irregolarità? No, illegalità
Dottor Hauze 72
lunedì 7 marzo 2011
In questi giorni, mentre prosegue il teatrino della politica sull'individuazione dei candidati a sindaco (primarie si, primarie no, candidati giovani o candidati esperti, candidati provenienti dai partiti o candidati della società civile, con tutte le variazioni sul tema), i problemi della città continuano a rimanere tutti, tanto che ormai, più che partecipanti ad un teatrino, i politici sembrano assomigliare sempre più all'orchestra del Titanic, che continuava imperterrita a suonare, mentre la nave stava affondando.
Ho avuto modo di leggere le ultime dichiarazioni del sindaco, il quale ha dichiarato di preferire le accuse di irregolarità alle accuse del non far niente. In verità sull'amministrazione comunale sono piovute entrambi i tipi di contestazione, dato che a Trani, in verità, si agisce poco e male. Poco, perché le incompiute tranesi sono talmente tante che solo ad elencarle si potrebbe quasi scrivere un libro (strade dissestate, opere pubbliche incompiute, appalti in perenne regime di proroga, lavori pubblici più volte annunciati e mai cominciati). Male, perché ormai non c'è quasi deliberazione o determinazione che non venga contestata perché irregolare o addirittura illegale. E qui occorre aprire una parentesi: il sindaco parla di irregolarità, ma spesso siamo di fronte a vere e proprie illegalità. La differenza non è affatto di poco conto. Qualche sporadica irregolarità si può considerare come peccato veniale, ma se le irregolarità diventano frequenti, allora ciò è un palese sintomo, nella migliore delle ipotersi, di inefficienza della macchina amministrativa comunale, cui si deve porre necessariamente e prioritariamente rimedio.
Ancor più gravi sono le situazioni di vera e propria illegalità di taluni atti amministrativi, che il più delle volte, nella migliore delle ipotersi, portano a danni patrimoniali per le casse comunali. Ed ancora più grave è la politica dello struzzo attuata da questa amministrazione, che di fronte a circostanziate segnalazioni di irregolarità e illegalità, anziché porvi rimedio nelle forme previste dalla legge, persevera nei propri errori, senza far nulla ed anzi bollando come strumentali le critiche che vengono formulate da più parti.
Che le accuse non siano sempre e solo strumentali, è dimostrato da alcune recenti provvedimenti o dichiarazioni politiche. Sulla vicenda Ici, la giunta ha approvato un preciso atto di indirizzo, peraltro non ancora pienamente recepito dal nuovo dirigente, che pure ha relazionato sulla vicenda. Non spetta a me valutare se vi siano responsabilità nella gestione degli accertamenti Ici, tuttavia ritengo che alcune domande siano lecite: è normale che praticamente tutti gli anni ci si riduca a notificare gli accertamenti Ici a ridosso del termine di prescrizione e forse anche oltre? È normale che il Comune di Trani non disponga di una banca dati tributaria aggiornata, sia in relazione ai beni soggetti a tassazione, sia in relazione alla titolarità di tali beni, sia in relazione agli indirizzi dei contribuenti?
Ancora. Sulla vicenda Contratto di quartiere, dopo il convegno tenuto da Forza Trani, l'amministrazione comunale si è affrettata a chiedere nuove polizze fidejussorie ai soggetti attuatori, ma a due mesi e mezzo da tale richiesta, non solo i soggetti attuatori non hanno provveduto, ma, cosa ancora più grave, l'amministrazione comunale non ha provveduto a revocare le convenzioni sottoscritte. Tant'è! Invito inoltre il caro consigliere Corrado, che ha riconosciuto, sia pure in parte, la fondatezza di quanto da tempo sostenuto sul Contratto di quartiere, di approfondire le cause per le quali taluni soggetti attuatori, che pure hanno incamerato cospicue caparre, non hanno ancora avviato la costruzione degli edifici in edilizia convenzionata. Come pure lo invito a maggior prudenza sui tempi di avvio delle opere pubbliche previste dal Contratto di quartiere, atteso che non risultano ancora acquisite, se non in minima parte, le aree per le urbanizzazioni secondarie, e non risultano ancora pubblicati i bandi per appaltare le opere pubbliche in questione. Per cui…
Concludo infine con un paio di domande veloci, veloci: che ne è stato del piano degli impianti pubblicitari? Ed a che punto è la rimozione degli impianti abusivi? Quanto si dovrà ancora aspettare perché Amet attivi, finalmente, i parcheggi a pagamento (possibilmente conformi alle prescrizioni del codice della strada, se non è chiedere troppo)?
E per questa volta è sufficiente. Hauze.
Ho avuto modo di leggere le ultime dichiarazioni del sindaco, il quale ha dichiarato di preferire le accuse di irregolarità alle accuse del non far niente. In verità sull'amministrazione comunale sono piovute entrambi i tipi di contestazione, dato che a Trani, in verità, si agisce poco e male. Poco, perché le incompiute tranesi sono talmente tante che solo ad elencarle si potrebbe quasi scrivere un libro (strade dissestate, opere pubbliche incompiute, appalti in perenne regime di proroga, lavori pubblici più volte annunciati e mai cominciati). Male, perché ormai non c'è quasi deliberazione o determinazione che non venga contestata perché irregolare o addirittura illegale. E qui occorre aprire una parentesi: il sindaco parla di irregolarità, ma spesso siamo di fronte a vere e proprie illegalità. La differenza non è affatto di poco conto. Qualche sporadica irregolarità si può considerare come peccato veniale, ma se le irregolarità diventano frequenti, allora ciò è un palese sintomo, nella migliore delle ipotersi, di inefficienza della macchina amministrativa comunale, cui si deve porre necessariamente e prioritariamente rimedio.
Ancor più gravi sono le situazioni di vera e propria illegalità di taluni atti amministrativi, che il più delle volte, nella migliore delle ipotersi, portano a danni patrimoniali per le casse comunali. Ed ancora più grave è la politica dello struzzo attuata da questa amministrazione, che di fronte a circostanziate segnalazioni di irregolarità e illegalità, anziché porvi rimedio nelle forme previste dalla legge, persevera nei propri errori, senza far nulla ed anzi bollando come strumentali le critiche che vengono formulate da più parti.
Che le accuse non siano sempre e solo strumentali, è dimostrato da alcune recenti provvedimenti o dichiarazioni politiche. Sulla vicenda Ici, la giunta ha approvato un preciso atto di indirizzo, peraltro non ancora pienamente recepito dal nuovo dirigente, che pure ha relazionato sulla vicenda. Non spetta a me valutare se vi siano responsabilità nella gestione degli accertamenti Ici, tuttavia ritengo che alcune domande siano lecite: è normale che praticamente tutti gli anni ci si riduca a notificare gli accertamenti Ici a ridosso del termine di prescrizione e forse anche oltre? È normale che il Comune di Trani non disponga di una banca dati tributaria aggiornata, sia in relazione ai beni soggetti a tassazione, sia in relazione alla titolarità di tali beni, sia in relazione agli indirizzi dei contribuenti?
Ancora. Sulla vicenda Contratto di quartiere, dopo il convegno tenuto da Forza Trani, l'amministrazione comunale si è affrettata a chiedere nuove polizze fidejussorie ai soggetti attuatori, ma a due mesi e mezzo da tale richiesta, non solo i soggetti attuatori non hanno provveduto, ma, cosa ancora più grave, l'amministrazione comunale non ha provveduto a revocare le convenzioni sottoscritte. Tant'è! Invito inoltre il caro consigliere Corrado, che ha riconosciuto, sia pure in parte, la fondatezza di quanto da tempo sostenuto sul Contratto di quartiere, di approfondire le cause per le quali taluni soggetti attuatori, che pure hanno incamerato cospicue caparre, non hanno ancora avviato la costruzione degli edifici in edilizia convenzionata. Come pure lo invito a maggior prudenza sui tempi di avvio delle opere pubbliche previste dal Contratto di quartiere, atteso che non risultano ancora acquisite, se non in minima parte, le aree per le urbanizzazioni secondarie, e non risultano ancora pubblicati i bandi per appaltare le opere pubbliche in questione. Per cui…
Concludo infine con un paio di domande veloci, veloci: che ne è stato del piano degli impianti pubblicitari? Ed a che punto è la rimozione degli impianti abusivi? Quanto si dovrà ancora aspettare perché Amet attivi, finalmente, i parcheggi a pagamento (possibilmente conformi alle prescrizioni del codice della strada, se non è chiedere troppo)?
E per questa volta è sufficiente. Hauze.