Dr Hauze
Kim Jong Tarantini
Dottor Hauze 114
lunedì 26 dicembre 2011
Che anno strano si sta chiudendo. Prima Bin Laden. Poi Gheddafi. Adesso ci ha lasciato per sempre, dopo appena 18 anni di democratica dittatura comunista, anche il caro leader Kim Jong Il. Perché questa riflessione? E' stata determinata dal caro Giovanni Ronco (che ringrazio per l'apprezzamento e per il suggerimento) il quale nel suo "Pinuccio per sempre" ha evocato un terrificante scenario, relativo alla prossima dipartita politica del leader maximo del centrodestra locale, in cui uomini e donne di Trani ripetono in loco le immagini trasmesse dalla tv in cui si vedevano disperati coreani in lacrime, struggentisi per la scomparsa di Kim Jong Il. Nan si denn adenz a suenn, Giué!
I tranesi hanno sopportato scomparse più fattizze senza straziarsi le carni più di tanto. E lo sostengo con l'amaro in bocca. Mi riferisco a personaggi politici che avevano una carriera politica quarantennale e una notevole dimensione provinciale, oltre che locale. Ad esempio, sono passati oltre 12 anni dalla scomparsa (2 maggio 1999) dell'avvocato Angelo Pastore (tra le tantissime cose, vero demiurgo del nostro nosocomio) e nessuno degli attuali pupazzi della politica ha ritenuto di spezzarsi le gambe a ricordarlo, ad esempio, intitolandogli una piazza o una strada, nonostante ci sia da tempo una petizione inoltrata al Comune. E ancora. Quando scomparve Salvatore Gagliardi, tra l'altro capo del locale Partito Comunista e della Cgil, fu proclamato il lutto cittadino (che, lamento con rabbia, in seguito non fu proclamato per l'avvocato Pastore e per il plurisindaco avvocato Nicola Baldassarre). Ricordo l'affollatissima camera ardente nella sede del partito in piazza Marconi ove tutti noi ci recammo per rendere l'estremo saluto all'estinto. Oggi chi lo ricorda più? E potrei continuare ma sono costretto a fermarmi per il magone che mi assale in quanto parte in causa. Capisci a me.
Pensiero finale per concludere. Bisogna sempre tener presente che quando una balena non sta più a galla anche le sardine la prendono a calci in culo. Voglio dire che quando non si comanda più e non si possono fare più cortesie e piaceri, si rimane soli o in pochissimi. Gli ex fans se ne vanno verso il nuovo capo dispensatore, girano le spalle e fanno finta di non conoscere il precedente. E' nel dna della massa. Ritengo che, quando non si è più nella stanza dei bottoni, sia il tempo giusto per fare i sommari. Prima si rischia di fare i somari (che ragliano). In proposito. Non ho ancora letto la pubblicata summa sul sindaco vigente. Mi riservo di farne una critica recensione appena ne avrò tempo e modo. Chi ha già compulsato l'opera, però, ci ha tenuto a rassicurarmi che la cattedrale non è citata tra le opere del regime. Bene. E nemmeno il parcheggio della stazione. Male. Tant'è.
Lumi sulla Lum - Giusto un mese fa, grazie all'accordo raggiunto con l'università privata Lum, è stato presentato in pompa e magna il cosiddetto polo universitario della Provincia Bat che verrà realizzato nel famoso immobile ubicato lungo la strada provinciale Trani-Andria, poco dopo lo svincolo di Trani nord della statale 16. Molti si sono pronunciati sull'opportunità di investire meglio il previsto consistente gruzzolo di denaro pubblico (500mila euro da parte della Provincia e 200mila euro da parte dei Comuni della Bat) per borse di studio in favore degli studenti meritevoli e/o con redditi familiari bassi. Giusto. Tuttavia nessuno ha espresso valutazioni sulla infelice scelta logistica dell'immobile da destinare a sede universitaria. Per colmare l'inspiegabile lacuna, lo faccio io oggi. Premetto che, come molti oggi fanno finta di non ricordare, l'immobile fu realizzato anni orsono a seguito di un accordo di programma finalizzato alla realizzazione di insediamenti produttivi, tendenti all'incremento dell'occupazione. Ma ad anni l'immobile giace nell'eterno riposo. Ricordo, altresì, che qualche tempo fa, l'immobile fu candidato ad ospitare i pericolanti edifici giudiziari, ma (fortunatamente) non se ne fece nulla e da allora gli uffici giudiziari, grazie al cielo, non sono più pericolanti! Strano. Ora, a seguito del citato accordo, la proprietà dell'immobile ha ottenuto un permesso di costruire finalizzato ad apportare le opportune modifiche interne ai locali. Confidando che gli uffici competenti abbiano valutato la conformità dell'immobile alle più recenti normative in materia di sicurezza (tenuto conto della nuova destinazione dell'immobile) non posso non evidenziare che, apparentemente, non sono rispettate appieno le prescrizioni urbanistiche. All'epoca, infatti, in base alla destinazione produttiva dell'immobile a realizzarsi, la proprietà cedette gratuitamente al Comune il 10% della superficie fondiaria per la realizzazione di parcheggi pubblici, nonché le aree per l'ampliamento della provinciale Trani-Andria, per quanto tali aree risultino ancora (e per inciso, non è un caso isolato) nella disponibilità della cedente. Strano. Con l'approvazione del piano urbanistico generale sono state introdotte specifiche norme per le attrezzature scolastiche di grado superiore (articolo 3.04.2 delle norme tecniche di attuazione del pug) che prevedono giustamente una superficie a parcheggi minima pari al 20% dell'area ed una superficie a verde e strade di servizio minima pari al 30% dell'area. Pertanto, al fine di poter assentire il cambio di destinazione d'uso dell'immobile, il Comune di Trani avrebbe dovuto chiedere l'integrazione della dotazione di verde e dei vitali parcheggi. Mi auguro che sia stato fatto (crè). Mvitv, preim ca face mal tiemp!
Inoltre mi chiedo se qualcuno dei SS.RR.CC si sia posto il problema dell'accesso alla beneamata area da parte dei docenti, dei lavoratori e degli studenti: l'area in questione è raggiungibile solo attraverso la provinciale Andria-Trani, tristemente nota per il numero di incidenti mortali e, per giunta, in un tratto che sarà oggetto dell'ampliamento previsto da tempo ma per ora bloccato per problemi connessi all'aggiudicazione della relativa gara. Rilevo altresì la mancanza di marciapiedi e di idonea illuminazione pubblica. Mò come la mettiamo, disse quello a quella? A chi toccherà il non trascurabile onere economico per il futuro adeguamento della viabilità e per la sicurezza dei pedoni? E quando? Che dire poi della pericolosità degli svincoli della 16 bis che dovranno tagliare il flusso veicolare che si incrementerà di molto con la Lum? L'Anas è stata partecipata della vicenda in atto? E poiché non è da escludere che un significativo numero di studenti vorrà raggiungere la sede universitaria con i mezzi pubblici, dovendo adeguare il percorso dei bus urbani, chi si farà carico del maggior onere per Amet trasporti (la cui gestione, essendo attualmente in perdita, non consente aumenti di costi senza che vi sia una copertura economica)? E dove dovrebbero girare gli eventuali mezzi pubblici reperiti? Ricordo le tribolazioni passate dall'ottobre 2007 al giugno 2008 e quanto, a causa dei problemi di bilancio, dovetti lottare per avere il richiesto collegamento con il carcere! Ma oggi i SS.RR.CC. , non ponendosi i problemi, ogni cosa la fanno facile. Beata incoscienza. Come lo strunzo che, per non vedere il pericolo, mette la testa sotto terra ma lascia il culo scoperto. Rispondere, prego, scapocchioni comunali. Prima che qualche nostro figlio ci lasci la vita. Prima che vada io a cercare le risposte. In procura.
Discarica Ekobat - Ho avuto modo di leggere in questi giorni un'ampia nota di Legambiente circa l'inopportunità di autorizzare una discarica per rifiuti speciali contigua alla discarica comunale ed alla programmata discarica Ecoerre. Se non può che farmi piacere che Legambiente condivida in toto le (già espresse) precedenti posizioni di Forza Trani in materia, non altrettanto posso dire dell'azione del Comune di Trani: a parte qualche tonante proclama assessorile, non è dato conoscere il contenuto delle eventuali misteriose osservazioni presentate dal Comune di Trani, né i motivi che hanno impedito che si tenesse sull'argomento una seduta di Consiglio comunale, come pure era stato chiesto da taluni consiglieri comunali di minoranza. Vox clamantis in deserto. Non mi dispiacerebbe se qualcuno dei SS.RR.CC volesse rendere pubblici i documenti ufficiali prodotti nel merito dall'amministrazione comunale. Se ci sono.
Piazzetta tra via Paolo Emilio e via Anseramo da Trani - In questi giorni sono in corso lavori per la realizzazione di una misteriosa piazzetta-parcheggio tra le due vie, davanti alla Petronelli. In verità mi ha colpito, oltre alla ridotta larghezza della sede stradale di via Paolo Emilio, la mancanza del prescritto cartello, con l'indicazione dei consueti dati (committente, ditta esecutrice, importo e durata dei lavori, progettista e direttore dei lavori). Chi è il misterioso progettista dell'opera? Un ingegnere? Possibile? Per le piazze del centro storico si ricorre al buon geometra Renzo Pinto nel mentre che per un misero spiazzo-park si incarica un ingegnere? Possibile? Mah! Né mi è venuta in soccorso la determinazione dirigenziale della sesta ripartizione (polizia locale) con la quale è stato approvata la relativa spesa (ben 55mila euro!), atteso che anche in quell'atto, mancano gran parte delle informazioni di legge. All'ufficio tecnico mi hanno specificatamente risposto che non sanno niente di questi lavori. Strano. Se qualcuno volesse fornire a me e alla cittadinanza le informazioni mancanti farebbe cosa buona e giusta. Siate buoni: avete avuto il panettone e lo spumante. Da Babbo Natale, ovviamente.
Nuovo ospedale della Bat - In questi giorni sono apparse sulla stampa diverse notizie circa la possibile ubicazione del nuovo ospedale. A seguito della precedente conferenza dei sindaci, questi ultimi erano stati invitati ad individuare altri suoli, non necessariamente di proprietà pubblica per insediare il nuovo presidio ospedaliero. Il Comune di Andria, per mezzo del proprio ufficio tecnico ha individuato due siti a ridosso della ex statale 98 (uno tra le uscite di Castel del Monte e Santissimo Salvatore e l'altro nei pressi dello svincolo della tangenziale in direzione Corato). Il presidente della Provincia Bat ha invece proposto di utilizzare parte dell'area dell'azienda Papparicotta, di proprietà della provincia Bat, poco distante dalla città di Andria, sulla ex statale 98 verso Canosa. Non risultano invece pervenute proposte da parte del Comune di Trani. Ne devo quindi dedurre che, a parte le dichiarazioni di facciata, all'amministrazione comunale di Trani non importa nulla se i propri cittadini, oltre che per nascere, dovranno emigrare anche per curarsi? E qual è la posizione sull'argomento (possibilmente supportata da proposte concrete) dei candidati a sindaco, di destra, di centro o di sinistra?
Piazza Longobardi - Ormai la vicenda è diventata un'autentica pulcinellata, con tanto di aggiornamenti settimanali. Dopo le modifiche progettuali, dopo l'ennesima modifica alla viabilità segnalata la scorsa settimana, ora è la volta della modifica della sosta nella piazza, prima totalmente vietata ed ora consentita quasi totalmente. Chissà se stavolta la polizia municipale sia stata interpellata preventivamente, oppure, ancora una volta, il comandante dovrà firmare un'ordinanza, senza aver avuto formalmente voce in capitolo. Ribadisco e sottolineo: lo sperpero dei soldi comunali consumati per l'illegale affidamento della redazione del misterioso e negletto piano della sosta e del traffico. Evviva la cioccolata di Perugia e chi se l'è mangiata! Capisci a me. Un consiglio ai vari interpreti di questa sceneggiata: avete mai pensato di darvi al teatro o al cabaret o, meglio, all'ippica?
Lavori stradali - In questi giorni sono in corso di esecuzione i lavori di rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi in diverse parti della città. In precedenza avevo contestato (e non solo per mere questioni formali) quanto proponeva la ditta di Andria aggiudicataria (che aveva proposto un innovativo cronoprogramma di 120 giorni, contro i 450 ipotizzati in sede di capitolato!), la quale giustificava i tempi ristretti proposti con la volontà di operare quotidianamente su più turni, giorni festivi inclusi. Tant'è. Tuttavia mi pare che i lavori si stiano svolgendo in maniera ordinaria, con un solo turno lavorativo. Mi chiedo, quindi, se l'impresa esecutrice riuscirà a rispettare comunque i tempi da lei stessa proposti (e che le hanno permesso di conseguire un alto punteggio valutativo e di vincere, pertanto, l'appalto), ma soprattutto se, procedendo su un solo turno, i lavori vengano eseguiti a regola d'arte. Me lo chiedo perché è bastato un pomeriggio di pioggia che in un tratto di via Caposele, recentemente riasfaltato, si sia formata un'ampia zona di ristagno dell'acqua piovana. Circostanza che, ripetuta nel tempo, non può che portare ad un'obsolescenza accelerata. Inoltre mi pare di capire che la ditta aggiudicataria stia provvedendo al rifacimento di taluni tratti di strada interessati dai precedenti lavori di global service. Non c'è che dire: soldi spesi bene quelli alla beneamata Global di Barletta.
Poiché di questi vecchi lavori se ne starebbe occupando la magistratura penale (http://www.traniweb.it/trani/informa/14178.html), è possibile sapere se gli stessi siano stati regolarmente collaudati e con quale esito? Non vorrei infatti che i nuovi lavori vadano ad impedire un corretto accertamento di eventuali responsabilità della beneamata ditta di Barletta che aveva operato in precedenza. SS.RR.CC. fate sapere le risposte solo a noi cittadini: la minoranza consiliare non ne è interessata. Sempre in tema di manutenzione delle strade, in occasione dei recenti lavori in via Papa Giovanni è stato emesso un provvedimento che vieta per i prossimi anni di effettuare scavi lungo le strade appena sistemate (tanto che in via Papa Giovanni si è provveduto preventivamente alla predisposizione dei tronchini per futuri allacciamenti). La stessa regola sarà applicata anche per le strade in corso di sistemazione, oppure i gestori dei sottoservizi potranno continuare a danneggiare, quasi impunemente, come avvenuto finora in tutta Trani e recentemente in via Annibale Maria di Francia, il cui rifacimento era finito solo pochi mesi fa? Un'ultima cosa. Sto controllando quotidianamente i lavori stradali dell'impresa di Andria. Lo dico perché così a nessuno venga in mente di fare sospensioni, mentre quelli lavorano lo stesso. Capisci a me.
Impianti pubblicitari - In attesa che possa essere finalmente approvato il nuovo piano generale degli impianti pubblicitari (che dorme nei cassetti comunali da un anno per dare modo ai ritardatari...), si può sapere quale effettiva azione di contrasto all'abusivismo viene portata avanti dal Comune di Trani? Assessore Paolillo dove sei? Oltre alle feroci dichiarazioni orali che cosa hai fatto in proposito? Requiescat! Quasi tre mesi fa la Polizia di Stato aveva individuato quattro tabelloni 6x3 in prossimità di via Salvemini, nonché uno in corso Imbriani davanti ai Capannoni Ruggia, trasmettendo gli atti al Comune di Trani, perché provvedesse a richiederne la rimozione. In tutto questo tempo, non solo gli impianti non sono stati rimossi, ma stanno fruttando denaro ai rispettivi proprietari, atteso che i messaggi pubblicitari vengono affissi e sostituiti con regolarità. Mi sono perso una qualche forma, sia pure improbabile, di regolarizzazione, oppure si è di fronte ad una colpevole inerzia dell'amministrazione comunale? Ma sciatavinn!
Sistemazione parapetto e consolidamento muro di sostegno salita del monastero - E' stata pubblicata in questi giorni la determinazione dirigenziale della quarta ripartizione (la 473/2011) con la quale vengono liquidati 18.875 euro alla beneamata ditta Comest per i lavori di ripristino di alcuni pannelli in ghisa del parapetto sulla salita verso il Monastero di Colonna, nonché il consolidamento del muro di sostegno di quella strada. Evidentemente la Comest è l'unica impresa che esiste a Trani. Lassù qualcuno mi ama: nessun riferimento specifico, ma solo ora mi sono ricordato come si titolava un noto film sulla vita di Rocky Graziano, campione di boxe degli anni quaranta. Ovviamente e comunque, mi fa piacere che si sia provveduto a consolidare il muro di sostegno della strada, il cui cedimento avevo segnalato, solitario, più volte negli scorsi mesi. Tuttavia mi resta qualche dubbio: la ditta incaricata dispone dell'abilitazione all'esecuzione di opere marittime, quali il consolidamento della base del muro, che deve resistere all'azione delle onde? Inoltre, glissando sulla fantasiosa ipotesi del coinvolgimento di un veicolo quale causa della rottura di uno dei pannelli, non posso non evidenziare che la precarietà degli altri pannelli, ormai ossidati e che hanno tinto di rosso tutte le pietre sottostanti, rilevata nella stessa determinazione, sia a parere diffuso dovuta alla scarsa qualità della ghisa impiegata nella fabbricazione dei pannelli stessi. Voglio però ricordare che il capitolato dell'appalto prevedeva l'impiego di ghisa italiana, di buona qualità e durabilità. Pare invece che sia stata impiegata ghisa importata (cinese), di qualità e durabilità scadente, ma soprattutto ben più economica. Qualcuno ha verificato la rispondenza del materiale fornito alle prescrizioni di capitolato, oppure dovrò intervenire perché altri organi facciano le opportune verifiche?
A proposito di lavori eseguiti dalla Comest, sono ancora in attesa di risposte circa i lavori eseguiti a cura e spese del Comune di Trani, al campanile di San Rocco, che ribadisco, non smentito e non smentibile, non è di proprietà comunale. In mancanza di risposte, passate le festività provvederò ad interessare della vicenda altri Organi, a cui i SS.RR.CC. non potranno rifiutare le risposte. E, poiché è Santo Stefano e in molti teniamo ancora il pandoro e lo spumante sullo stomaco, per questa volta è sufficiente. Auguri ai 24 fedeli lettori a cui do l'appuntamento all'anno prossimo.
Hauze.
I tranesi hanno sopportato scomparse più fattizze senza straziarsi le carni più di tanto. E lo sostengo con l'amaro in bocca. Mi riferisco a personaggi politici che avevano una carriera politica quarantennale e una notevole dimensione provinciale, oltre che locale. Ad esempio, sono passati oltre 12 anni dalla scomparsa (2 maggio 1999) dell'avvocato Angelo Pastore (tra le tantissime cose, vero demiurgo del nostro nosocomio) e nessuno degli attuali pupazzi della politica ha ritenuto di spezzarsi le gambe a ricordarlo, ad esempio, intitolandogli una piazza o una strada, nonostante ci sia da tempo una petizione inoltrata al Comune. E ancora. Quando scomparve Salvatore Gagliardi, tra l'altro capo del locale Partito Comunista e della Cgil, fu proclamato il lutto cittadino (che, lamento con rabbia, in seguito non fu proclamato per l'avvocato Pastore e per il plurisindaco avvocato Nicola Baldassarre). Ricordo l'affollatissima camera ardente nella sede del partito in piazza Marconi ove tutti noi ci recammo per rendere l'estremo saluto all'estinto. Oggi chi lo ricorda più? E potrei continuare ma sono costretto a fermarmi per il magone che mi assale in quanto parte in causa. Capisci a me.
Pensiero finale per concludere. Bisogna sempre tener presente che quando una balena non sta più a galla anche le sardine la prendono a calci in culo. Voglio dire che quando non si comanda più e non si possono fare più cortesie e piaceri, si rimane soli o in pochissimi. Gli ex fans se ne vanno verso il nuovo capo dispensatore, girano le spalle e fanno finta di non conoscere il precedente. E' nel dna della massa. Ritengo che, quando non si è più nella stanza dei bottoni, sia il tempo giusto per fare i sommari. Prima si rischia di fare i somari (che ragliano). In proposito. Non ho ancora letto la pubblicata summa sul sindaco vigente. Mi riservo di farne una critica recensione appena ne avrò tempo e modo. Chi ha già compulsato l'opera, però, ci ha tenuto a rassicurarmi che la cattedrale non è citata tra le opere del regime. Bene. E nemmeno il parcheggio della stazione. Male. Tant'è.
Lumi sulla Lum - Giusto un mese fa, grazie all'accordo raggiunto con l'università privata Lum, è stato presentato in pompa e magna il cosiddetto polo universitario della Provincia Bat che verrà realizzato nel famoso immobile ubicato lungo la strada provinciale Trani-Andria, poco dopo lo svincolo di Trani nord della statale 16. Molti si sono pronunciati sull'opportunità di investire meglio il previsto consistente gruzzolo di denaro pubblico (500mila euro da parte della Provincia e 200mila euro da parte dei Comuni della Bat) per borse di studio in favore degli studenti meritevoli e/o con redditi familiari bassi. Giusto. Tuttavia nessuno ha espresso valutazioni sulla infelice scelta logistica dell'immobile da destinare a sede universitaria. Per colmare l'inspiegabile lacuna, lo faccio io oggi. Premetto che, come molti oggi fanno finta di non ricordare, l'immobile fu realizzato anni orsono a seguito di un accordo di programma finalizzato alla realizzazione di insediamenti produttivi, tendenti all'incremento dell'occupazione. Ma ad anni l'immobile giace nell'eterno riposo. Ricordo, altresì, che qualche tempo fa, l'immobile fu candidato ad ospitare i pericolanti edifici giudiziari, ma (fortunatamente) non se ne fece nulla e da allora gli uffici giudiziari, grazie al cielo, non sono più pericolanti! Strano. Ora, a seguito del citato accordo, la proprietà dell'immobile ha ottenuto un permesso di costruire finalizzato ad apportare le opportune modifiche interne ai locali. Confidando che gli uffici competenti abbiano valutato la conformità dell'immobile alle più recenti normative in materia di sicurezza (tenuto conto della nuova destinazione dell'immobile) non posso non evidenziare che, apparentemente, non sono rispettate appieno le prescrizioni urbanistiche. All'epoca, infatti, in base alla destinazione produttiva dell'immobile a realizzarsi, la proprietà cedette gratuitamente al Comune il 10% della superficie fondiaria per la realizzazione di parcheggi pubblici, nonché le aree per l'ampliamento della provinciale Trani-Andria, per quanto tali aree risultino ancora (e per inciso, non è un caso isolato) nella disponibilità della cedente. Strano. Con l'approvazione del piano urbanistico generale sono state introdotte specifiche norme per le attrezzature scolastiche di grado superiore (articolo 3.04.2 delle norme tecniche di attuazione del pug) che prevedono giustamente una superficie a parcheggi minima pari al 20% dell'area ed una superficie a verde e strade di servizio minima pari al 30% dell'area. Pertanto, al fine di poter assentire il cambio di destinazione d'uso dell'immobile, il Comune di Trani avrebbe dovuto chiedere l'integrazione della dotazione di verde e dei vitali parcheggi. Mi auguro che sia stato fatto (crè). Mvitv, preim ca face mal tiemp!
Inoltre mi chiedo se qualcuno dei SS.RR.CC si sia posto il problema dell'accesso alla beneamata area da parte dei docenti, dei lavoratori e degli studenti: l'area in questione è raggiungibile solo attraverso la provinciale Andria-Trani, tristemente nota per il numero di incidenti mortali e, per giunta, in un tratto che sarà oggetto dell'ampliamento previsto da tempo ma per ora bloccato per problemi connessi all'aggiudicazione della relativa gara. Rilevo altresì la mancanza di marciapiedi e di idonea illuminazione pubblica. Mò come la mettiamo, disse quello a quella? A chi toccherà il non trascurabile onere economico per il futuro adeguamento della viabilità e per la sicurezza dei pedoni? E quando? Che dire poi della pericolosità degli svincoli della 16 bis che dovranno tagliare il flusso veicolare che si incrementerà di molto con la Lum? L'Anas è stata partecipata della vicenda in atto? E poiché non è da escludere che un significativo numero di studenti vorrà raggiungere la sede universitaria con i mezzi pubblici, dovendo adeguare il percorso dei bus urbani, chi si farà carico del maggior onere per Amet trasporti (la cui gestione, essendo attualmente in perdita, non consente aumenti di costi senza che vi sia una copertura economica)? E dove dovrebbero girare gli eventuali mezzi pubblici reperiti? Ricordo le tribolazioni passate dall'ottobre 2007 al giugno 2008 e quanto, a causa dei problemi di bilancio, dovetti lottare per avere il richiesto collegamento con il carcere! Ma oggi i SS.RR.CC. , non ponendosi i problemi, ogni cosa la fanno facile. Beata incoscienza. Come lo strunzo che, per non vedere il pericolo, mette la testa sotto terra ma lascia il culo scoperto. Rispondere, prego, scapocchioni comunali. Prima che qualche nostro figlio ci lasci la vita. Prima che vada io a cercare le risposte. In procura.
Discarica Ekobat - Ho avuto modo di leggere in questi giorni un'ampia nota di Legambiente circa l'inopportunità di autorizzare una discarica per rifiuti speciali contigua alla discarica comunale ed alla programmata discarica Ecoerre. Se non può che farmi piacere che Legambiente condivida in toto le (già espresse) precedenti posizioni di Forza Trani in materia, non altrettanto posso dire dell'azione del Comune di Trani: a parte qualche tonante proclama assessorile, non è dato conoscere il contenuto delle eventuali misteriose osservazioni presentate dal Comune di Trani, né i motivi che hanno impedito che si tenesse sull'argomento una seduta di Consiglio comunale, come pure era stato chiesto da taluni consiglieri comunali di minoranza. Vox clamantis in deserto. Non mi dispiacerebbe se qualcuno dei SS.RR.CC volesse rendere pubblici i documenti ufficiali prodotti nel merito dall'amministrazione comunale. Se ci sono.
Piazzetta tra via Paolo Emilio e via Anseramo da Trani - In questi giorni sono in corso lavori per la realizzazione di una misteriosa piazzetta-parcheggio tra le due vie, davanti alla Petronelli. In verità mi ha colpito, oltre alla ridotta larghezza della sede stradale di via Paolo Emilio, la mancanza del prescritto cartello, con l'indicazione dei consueti dati (committente, ditta esecutrice, importo e durata dei lavori, progettista e direttore dei lavori). Chi è il misterioso progettista dell'opera? Un ingegnere? Possibile? Per le piazze del centro storico si ricorre al buon geometra Renzo Pinto nel mentre che per un misero spiazzo-park si incarica un ingegnere? Possibile? Mah! Né mi è venuta in soccorso la determinazione dirigenziale della sesta ripartizione (polizia locale) con la quale è stato approvata la relativa spesa (ben 55mila euro!), atteso che anche in quell'atto, mancano gran parte delle informazioni di legge. All'ufficio tecnico mi hanno specificatamente risposto che non sanno niente di questi lavori. Strano. Se qualcuno volesse fornire a me e alla cittadinanza le informazioni mancanti farebbe cosa buona e giusta. Siate buoni: avete avuto il panettone e lo spumante. Da Babbo Natale, ovviamente.
Nuovo ospedale della Bat - In questi giorni sono apparse sulla stampa diverse notizie circa la possibile ubicazione del nuovo ospedale. A seguito della precedente conferenza dei sindaci, questi ultimi erano stati invitati ad individuare altri suoli, non necessariamente di proprietà pubblica per insediare il nuovo presidio ospedaliero. Il Comune di Andria, per mezzo del proprio ufficio tecnico ha individuato due siti a ridosso della ex statale 98 (uno tra le uscite di Castel del Monte e Santissimo Salvatore e l'altro nei pressi dello svincolo della tangenziale in direzione Corato). Il presidente della Provincia Bat ha invece proposto di utilizzare parte dell'area dell'azienda Papparicotta, di proprietà della provincia Bat, poco distante dalla città di Andria, sulla ex statale 98 verso Canosa. Non risultano invece pervenute proposte da parte del Comune di Trani. Ne devo quindi dedurre che, a parte le dichiarazioni di facciata, all'amministrazione comunale di Trani non importa nulla se i propri cittadini, oltre che per nascere, dovranno emigrare anche per curarsi? E qual è la posizione sull'argomento (possibilmente supportata da proposte concrete) dei candidati a sindaco, di destra, di centro o di sinistra?
Piazza Longobardi - Ormai la vicenda è diventata un'autentica pulcinellata, con tanto di aggiornamenti settimanali. Dopo le modifiche progettuali, dopo l'ennesima modifica alla viabilità segnalata la scorsa settimana, ora è la volta della modifica della sosta nella piazza, prima totalmente vietata ed ora consentita quasi totalmente. Chissà se stavolta la polizia municipale sia stata interpellata preventivamente, oppure, ancora una volta, il comandante dovrà firmare un'ordinanza, senza aver avuto formalmente voce in capitolo. Ribadisco e sottolineo: lo sperpero dei soldi comunali consumati per l'illegale affidamento della redazione del misterioso e negletto piano della sosta e del traffico. Evviva la cioccolata di Perugia e chi se l'è mangiata! Capisci a me. Un consiglio ai vari interpreti di questa sceneggiata: avete mai pensato di darvi al teatro o al cabaret o, meglio, all'ippica?
Lavori stradali - In questi giorni sono in corso di esecuzione i lavori di rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi in diverse parti della città. In precedenza avevo contestato (e non solo per mere questioni formali) quanto proponeva la ditta di Andria aggiudicataria (che aveva proposto un innovativo cronoprogramma di 120 giorni, contro i 450 ipotizzati in sede di capitolato!), la quale giustificava i tempi ristretti proposti con la volontà di operare quotidianamente su più turni, giorni festivi inclusi. Tant'è. Tuttavia mi pare che i lavori si stiano svolgendo in maniera ordinaria, con un solo turno lavorativo. Mi chiedo, quindi, se l'impresa esecutrice riuscirà a rispettare comunque i tempi da lei stessa proposti (e che le hanno permesso di conseguire un alto punteggio valutativo e di vincere, pertanto, l'appalto), ma soprattutto se, procedendo su un solo turno, i lavori vengano eseguiti a regola d'arte. Me lo chiedo perché è bastato un pomeriggio di pioggia che in un tratto di via Caposele, recentemente riasfaltato, si sia formata un'ampia zona di ristagno dell'acqua piovana. Circostanza che, ripetuta nel tempo, non può che portare ad un'obsolescenza accelerata. Inoltre mi pare di capire che la ditta aggiudicataria stia provvedendo al rifacimento di taluni tratti di strada interessati dai precedenti lavori di global service. Non c'è che dire: soldi spesi bene quelli alla beneamata Global di Barletta.
Poiché di questi vecchi lavori se ne starebbe occupando la magistratura penale (http://www.traniweb.it/trani/informa/14178.html), è possibile sapere se gli stessi siano stati regolarmente collaudati e con quale esito? Non vorrei infatti che i nuovi lavori vadano ad impedire un corretto accertamento di eventuali responsabilità della beneamata ditta di Barletta che aveva operato in precedenza. SS.RR.CC. fate sapere le risposte solo a noi cittadini: la minoranza consiliare non ne è interessata. Sempre in tema di manutenzione delle strade, in occasione dei recenti lavori in via Papa Giovanni è stato emesso un provvedimento che vieta per i prossimi anni di effettuare scavi lungo le strade appena sistemate (tanto che in via Papa Giovanni si è provveduto preventivamente alla predisposizione dei tronchini per futuri allacciamenti). La stessa regola sarà applicata anche per le strade in corso di sistemazione, oppure i gestori dei sottoservizi potranno continuare a danneggiare, quasi impunemente, come avvenuto finora in tutta Trani e recentemente in via Annibale Maria di Francia, il cui rifacimento era finito solo pochi mesi fa? Un'ultima cosa. Sto controllando quotidianamente i lavori stradali dell'impresa di Andria. Lo dico perché così a nessuno venga in mente di fare sospensioni, mentre quelli lavorano lo stesso. Capisci a me.
Impianti pubblicitari - In attesa che possa essere finalmente approvato il nuovo piano generale degli impianti pubblicitari (che dorme nei cassetti comunali da un anno per dare modo ai ritardatari...), si può sapere quale effettiva azione di contrasto all'abusivismo viene portata avanti dal Comune di Trani? Assessore Paolillo dove sei? Oltre alle feroci dichiarazioni orali che cosa hai fatto in proposito? Requiescat! Quasi tre mesi fa la Polizia di Stato aveva individuato quattro tabelloni 6x3 in prossimità di via Salvemini, nonché uno in corso Imbriani davanti ai Capannoni Ruggia, trasmettendo gli atti al Comune di Trani, perché provvedesse a richiederne la rimozione. In tutto questo tempo, non solo gli impianti non sono stati rimossi, ma stanno fruttando denaro ai rispettivi proprietari, atteso che i messaggi pubblicitari vengono affissi e sostituiti con regolarità. Mi sono perso una qualche forma, sia pure improbabile, di regolarizzazione, oppure si è di fronte ad una colpevole inerzia dell'amministrazione comunale? Ma sciatavinn!
Sistemazione parapetto e consolidamento muro di sostegno salita del monastero - E' stata pubblicata in questi giorni la determinazione dirigenziale della quarta ripartizione (la 473/2011) con la quale vengono liquidati 18.875 euro alla beneamata ditta Comest per i lavori di ripristino di alcuni pannelli in ghisa del parapetto sulla salita verso il Monastero di Colonna, nonché il consolidamento del muro di sostegno di quella strada. Evidentemente la Comest è l'unica impresa che esiste a Trani. Lassù qualcuno mi ama: nessun riferimento specifico, ma solo ora mi sono ricordato come si titolava un noto film sulla vita di Rocky Graziano, campione di boxe degli anni quaranta. Ovviamente e comunque, mi fa piacere che si sia provveduto a consolidare il muro di sostegno della strada, il cui cedimento avevo segnalato, solitario, più volte negli scorsi mesi. Tuttavia mi resta qualche dubbio: la ditta incaricata dispone dell'abilitazione all'esecuzione di opere marittime, quali il consolidamento della base del muro, che deve resistere all'azione delle onde? Inoltre, glissando sulla fantasiosa ipotesi del coinvolgimento di un veicolo quale causa della rottura di uno dei pannelli, non posso non evidenziare che la precarietà degli altri pannelli, ormai ossidati e che hanno tinto di rosso tutte le pietre sottostanti, rilevata nella stessa determinazione, sia a parere diffuso dovuta alla scarsa qualità della ghisa impiegata nella fabbricazione dei pannelli stessi. Voglio però ricordare che il capitolato dell'appalto prevedeva l'impiego di ghisa italiana, di buona qualità e durabilità. Pare invece che sia stata impiegata ghisa importata (cinese), di qualità e durabilità scadente, ma soprattutto ben più economica. Qualcuno ha verificato la rispondenza del materiale fornito alle prescrizioni di capitolato, oppure dovrò intervenire perché altri organi facciano le opportune verifiche?
A proposito di lavori eseguiti dalla Comest, sono ancora in attesa di risposte circa i lavori eseguiti a cura e spese del Comune di Trani, al campanile di San Rocco, che ribadisco, non smentito e non smentibile, non è di proprietà comunale. In mancanza di risposte, passate le festività provvederò ad interessare della vicenda altri Organi, a cui i SS.RR.CC. non potranno rifiutare le risposte. E, poiché è Santo Stefano e in molti teniamo ancora il pandoro e lo spumante sullo stomaco, per questa volta è sufficiente. Auguri ai 24 fedeli lettori a cui do l'appuntamento all'anno prossimo.
Hauze.