Dr Hauze
L'invidia del pene
Dottor Hauze 112
lunedì 12 dicembre 2011
L'invidia è una brutta cosa, lo confesso. Spesso è involontaria e difficile da eliminare tramite il raziocinio. L'invidia porta all'ostilità verso chi ha ciò che non si ha. Per Freud, fondatore della psicoanalisi, a provare questo sentimento erano soprattutto le donne nei confronti degli uomini. Infatti, lui ha teorizzato per primo la «invidia del pene» da parte delle bambine, le quali si sentirebbero danneggiate dalla mancanza di questo organo e per questo svilupperebbero nei suoi confronti una forte invidia. Secondo questa teoria, ritengo oggi superata, l'invidia sarebbe addirittura al centro dello sviluppo della psicologia femminile, attraverso i condizionamenti incancellabili lasciati dall'invidia del pene nello sviluppo psicosessuale e nella formazione del carattere. Relata refero.
Perché questa dotto preambolo? Perché la famosa teoria freudiana mi è stata prepotentemente richiamata alla memoria da quanto ho amaramente provato nell'apprendere che l'avvocato comunale sia stato «sentito» da non specificati inquirenti (pare) per una lettera scritta («Io non Vi conosco») e pubblicata sul web (http://www.traniviva.it/magazine/notizie/terremoto-capurso-sul-comune-di-trani/). Ignoro i particolari di questa notizia. Ma se vera, ritengo che ci saranno stormi di volatili per diabetici! Come pure ci saranno tali volatili se e quando il sindaco presenterà la preannunciata denuncia per le varie e variegate pressioni fatte per la vicenda delle stabilizzazioni dei dirigenti. Ma io, lo confesso senza infingimenti, nel frattempo rosico di brutto!
Eccheccapperi! Sono anni che scrivo (sul web, sui quotidiani, sui manifesti, su lettere di Forza Trani, su esposti alla Procura della Repubblica, al Prefetto, alla Corte dei Conti) e non sono mai stato sentito, archiviato, smentito, confutato, contraddetto. Ci vuole pure la sorte, diceva mia nonna! Io si vede che non la tengo. Eppure, ogni volta mi prendo cura di citare la determina o la delibera in cui è stata fatta una porcata. Eppure, ogni volta mi prendo cura di citare la norma che viene violata o ignorata. Eppure, ogni volta mi prendo cura di citare quanto puntualmente smentisce l'operato dei malfacenti comunali. Espongo asetticamente i fatti perché ritengo che «I fatti hanno una prerogativa: sono argomenti testardi» (Facts are stubborn things) come afferma la famosa frase coniata dal secondo presidente americano, John Adams. Evidentemente aveva proprio ragione la nonna. Ma io sono captuest e, con buona pace dei SS.RR.CC. e nonostante le varie recchie sorde, continuo a scrivere e a sputtanare, forte dei 24 lettori che, pazientemente e fedelmente, mi seguono e mi spronano a proseguire. Ragion per cui, sotto a chi tocca!
Natale - Tra meno di due settimane si celebra la nascita del bambin Gesù in una stalla. Ma nel centrodestra, nonostante la grande e costosa (?) sede del PdL, nessuna venuta alla luce. Neanche tramite un mistero glorioso (proveniente da Maglie). Nonostante i 3 magi che anzi tempo erano stati mandati con oro, incenso e birra, ad intrattenere gli spettatori, come i comici nell'avanspettacolo del passato varietà. Niente. Encefalogramma piatto. Fideisticamente (?) qualche fessacchiotto ritiene che le primarie saranno il toccasana risolutore delle problematiche esistenti? Su quale presupposto? Così stando le cose, veramente c'è qualche animella candida che ritenga che chi perderà nelle non ancora datate primarie si metterà in riga, allineato e coperto, e, come Garibaldi il 9 agosto del 1866 da Bezzecca, risponderà al partito (?) e alla coalizione (?): «Obbedisco». Ma quando mai? Uagnun, nan seit denn adenz a suenn! Certo che anche a sinistra stanno frecati con due candidati due proprio ora che il centrodestra sta sparpagliato. Se Sparta piange, Atene non ride. Poveri noi. Povera Trani. Amen.
Piazza Longobardi - Nemmeno il tempo di inaugurare piazza Longobardi, con tanto di nuove tavole con il testo degli Ordinamenta maris, in versione cimiteriale, vista la scarsa illuminazione del centro piazza, che già si preannuncia l'ennesima novità: il tratto di piazza antistante palazzo Vischi (e non come erroneamente indicato via Festa Campanile) sarà reso a doppio senso di circolazione. Si tratta della seconda variante alla circolazione in pochi mesi: il progetto originale prevedeva infatti la completa chiusura alla circolazione, analogamente al tratto sul lato opposto della piazza. A seguito di vivaci proteste, solo pochi mesi fa, a cantiere avviato, si decise di apportare una variante al progetto, prevedendo anche l'inversione del senso di marcia verso via Ognissanti anziché verso via Mario Pagano. Ora si cambia nuovamente introducendo un breve tratto a doppio senso. A mio parere quest'ultima decisione appare irrazionale sotto diversi punti di vista: in primis, per effetto dell'allargamento del marciapiede prospiciente palazzo Vischi, la larghezza della carreggiata non mi sembra sufficiente per consentire l'incrocio agevole di veicoli diretti in direzioni opposte. Inoltre si verrà a creare un conflitto tra i due flussi di veicoli: quelli provenienti da via Annunziata e diretti verso via Ognissanti e quelli provenienti da via Ognissanti e diretti verso via Festa Campanile. Mi chiedo, pertanto, se qualcuno con adeguate conoscenze di tecnica del traffico si sia posto il problema dei flussi di traffico. Mah! Ho anche riguardato il (costoso e inutile) piano del traffico a suo tempo predisposto, il quale a supporto di un improbabile parcheggio interrato, atteso il vincolo archeologico sul sottosuolo della piazza, prevedeva il mantenimento della viabilità preesistente. Mah! Scapocchioni comunali in azione. Tornando infine al tema dell'illuminazione della piazza, è stato affermato che la mancata installazione di corpi illuminanti a centro piazza deriva da una precisa disposizione della Soprintendenza che ha richiesto che l'illuminazione sia esclusivamente perimetrale. Mi piacerebbe conoscere quando sia stata comunicata questa prescrizione e con quale provvedimento. Laddove, per ipotesi, tale prescrizione esistesse davvero e non fosse una prescrizione dell'ultima ora, mi chiedo perché non si sia provveduto per tempo a potenziare l'attuale illuminazione perimetrale della piazza, chiaramente insufficiente. Il sospetto è che si sia di fronte ad un nuovo caso di progettazione inadeguata. Vale la pena ricordare il caso del lungomare Mongelli, la cui illuminazione fu omessa nel progetto originale e fu all'ultimo momento richiesta ad Amet ed il cui costo (130.000 euro) non mi risulta sia ancora stato pagato, costituendo un ulteriore debito fuori bilancio. Tant'è.
A proposito infine di debiti fuori bilancio: qualche anno fa fu disposta una delibera di Consiglio comunale per la ricognizione di tutti i debiti fuori bilancio. Questa delibera fu poi accantonata e non se n'è saputo più nulla. Come nulla si è saputo dei debiti da ripianare mediante l'alienazione di taluni beni comunali, le cui gare sono andate più volte deserte. La passata campagna elettorale fu combattuta a suon di milioni di debiti fuori bilancio sparati da una parte e dall'altra. Ma, come si suol dire, passata la campagna elettorale, gabbato l'elettore. Se qualcuno dei SS.RR.CC volesse illuminare in proposito me e tutti i tranesi, farebbe cosa gradita.
Amet - Ero rimasto all'ipotizzata cessione del ramo vendita di Amet alla società Elgasud, con tanto di provvedimento portato all'ordine del giorno del Consiglio comunale del 23 dicembre 2010, ma prontamente ritirato senza nemmeno essere posto in discussione. Ora apprendo dal web che Amet Energia Spa, società interamente controllata da Amet Spa ed in fase di start-up, gestirebbe a Trani circa 31.000 clienti. Probabilmente mi è sfuggito qualche passaggio. Non ho contezza di atti di indirizzo in tema di trasferimento di un ramo d'azienda da Amet Spa ad una sua società controllata. Mah! Per la verità l'attivazione di Amet Energia sta già producendo i suoi benefici effetti con la necessità di nominarne nuovi organi amministrativi e di controllo, nonché con la necessità di individuare, tramite selezione pubblica, un national key account che, con tota probabilità, vedrà pochi partecipanti, attesa l'estrema stringenza dei requisiti richiesti. Sempre in tema Amet, non posso non rilevare che, essendo giunti a metà dicembre senza che sia stata bandita la gara per l'acquisto o noleggio dei parcometri, il termine ultimo per l'uso dei grattini, fissato al 30 dicembre 2011, non potrà essere rispettato, con buona pace dei cittadini che dovranno continuare a fare la caccia al tesoro per individuare l'esercizio commerciale più vicino ove acquistare il grattino o per individuare l'ausiliario, prima che quest'ultimo individui la propria auto (pena una salata sanzione di 39 euro, oltre spese amministrative e postali) e delle casse di Amet, che devono far fronte al costo di stampa dei grattini, all'aggio per gli esercizi commerciali ed agli stipendi degli ausiliari i quali sono in numero maggiore di quanto previsto originariamente, appunto perché devono anche occuparsi della vendita dei grattini. In attesa di conoscere il risultato economico del primo semestre di gestione dei parcheggi a pagamento, vale la pena evidenziare che se la gestione dovesse rivelarsi, come da voci di corridoio, in passivo, mi chiedo che senso abbia aver istituito i parcheggi a pagamento, se questi devono comportare solo costi per i cittadini ed Amet, senza un euro di utile. In tema di (salate) sanzioni irrogate, voglio evidenziare un aspetto singolare della vicenda: gli ausiliari del traffico sono stipendiati da Amet, mentre i proventi delle sanzioni finiscono interamente nelle casse del Comune di Trani. Non mi pare una situazione economicamente sostenibile da parte di Amet Spa. Prosit!
Campanile di San Rocco - Nello scorso numero mi ero occupato della delibera di giunta 132/2011 che a mio (solitario) avviso costituiva un falso ideologico. Ora ne ho, se mai ce ne fosse bisogno, conferma ufficiale: è in pubblicazione la determinazione dirigenziale della quarta ripartizione (la numero 534 del 30 novembre 2011): in essa si afferma che i lavori in questione sono stati affidati con urgenza, con ordine di servizio del 13 ottobre 2011, e che si approva, ora per allora, il preventivo redatto dal geometra dell'ufficio tecnico comunale. Sorvolando sulle procedure di individuazione dell'impresa esecutrice dei lavori, come pure sulla congruità della spesa sostenuta, riconoscendo al dirigente dell'ufficio tecnico comunale l'onestà intellettuale per aver dichiarato che il preventivo viene approvato ex post, non posso che ricordare quanto avevo già affermato (e da nessuno smentito) un mese fa, ovvero che il campanile di San Rocco non è di proprietà comunale, per cui la relativa manutenzione non spetta al Comune di Trani. Ma al Comune, si sa, sono buoni di cuore con i soldi dei cittadini! Poi non stupitevi se la Corte dei Conti, con i tempi che le sono propri, un giorno dovesse chiamare qualcuno dei SS.RR.CC. a rispondere del danno patrimoniale arrecato alle casse comunali. Così sia.
Stabilizzazioni - In piena bufera per la vicenda della richiesta di stabilizzazione da parte dei dirigenti del Comune di Trani, qualcuno dei SS.RR.CC pensò bene, per una sorta di par condicio, di ipotizzare la stabilizzazione dei vigili urbani, assunti con contratto a tempo determinato, ed addirittura degli stagisti (individuati non con criteri meritocratici, ma in base all'anzianità di iscrizione all'ufficio di collocamento) utilizzati presso il Comune di Trani ma pagati con fondi della Provincia. Orbene, cessata la bagarre sulla stabilizzazione dei dirigenti, sembra che sia tramontata ogni preannunciata ipotesi di stabilizzazione dei dipendenti. Ipotesi, peraltro, molto peregrina, attesi gli stretti vincoli alle assunzioni nella pubblica amministrazione derivanti dal patto di stabilità. Oppure anche in questi casi i membri della giunta volevano essere creatori di diritto? Tutt a Tran s sentn l novitè.
Cel & residui - Poiché è in pubblicazione la determina della terza ripartizione numero 56 del 5 dicembre 2011 (avente per oggetto «Riaccertamento residui attivi e passivi 2010») ho voluto consultare gli istruttivi allegati. Durante la lettura di quanto previsto dagli articoli 189 e 190 del 267/2000 mi sono chiesto come si possa conciliare quanto previsto dal testo unico degli Enti locali con il (da me più volte denunziato) saccheggio a go-go dei residui. Infatti da questa rubrica ho denunciato (non smentito e non smentibile) lo storno fraudolento di residui di varie ripartizioni per finalità piacenti alla scaltra manina operatrice! Nè consiglieri comunali né revisori dei conti avevano rilevato niente. Complimenti a tutti. Per cui continuo. Con atto dirigenziale numero 48/2011, citato nel precedente Dr Hauze, avevo sputtanato l'opinabile operazione Cel, caratterizzata, tra l'altro, da contestazioni scritte, da fax comunali e sms privati con i nomi dei prescelti da assumere. Rilevo che alla minoranza consiliare non gliene frega niente di questo ennesimo ciambotto comunale. Buon riposo. Io proseguo lo stesso. Orbene, per finanziare la determina 48/2011 si fa riferimento ad un misterioso prelievo dal bilancio 2011-2012(?), senza indicare da quale intervento. Strano e, secondo me, illegale. Stimolata così la mia curiosità scopro che per finanziare l'attuale operazione pro Cel si è attinto dai residui 2008. In base a quale norma o criterio? I revisori dei conti non hanno da rilevare niente in merito a questo ennesimo prelievo ciambottista dai residui? Mi fermo perché temo che su questa vicenda qualcuno possa finire in… Cel!
Gestione tributi - Sempre in tema di atti afferenti la terza ripartizione, segnalo al nuovo dirigente che il segretario generale, in risposta ad una mia dettagliata nota, aveva invitato il suo predecessore (con nota 13234 del 18 aprile 2011) a riscontrare la richiesta relativa a talune determinazioni dirigenziali mai pubblicate (né all'albo pretorio cartaceo, né a quello digitale), e precisamente le determinazioni dirigenziali 78/2010 (dante causa della successiva determinazione 101/2010) e 83/2010 (dante causa della successiva determinazione 95/2010). Non avendo avuto riscontro dal dirigente allora in carica, confido in maggior attenzione da parte del nuovo dirigente. Oppure devo segnalare, ad esempio, la porcata degli accertamenti Ici 2005 alla procura della Repubblica e alla Corte dei Conti? Non ve ne frega niente di quello che faccio? Ok. Grazie.
E per questa volta è sufficiente. Hauze
Perché questa dotto preambolo? Perché la famosa teoria freudiana mi è stata prepotentemente richiamata alla memoria da quanto ho amaramente provato nell'apprendere che l'avvocato comunale sia stato «sentito» da non specificati inquirenti (pare) per una lettera scritta («Io non Vi conosco») e pubblicata sul web (http://www.traniviva.it/magazine/notizie/terremoto-capurso-sul-comune-di-trani/). Ignoro i particolari di questa notizia. Ma se vera, ritengo che ci saranno stormi di volatili per diabetici! Come pure ci saranno tali volatili se e quando il sindaco presenterà la preannunciata denuncia per le varie e variegate pressioni fatte per la vicenda delle stabilizzazioni dei dirigenti. Ma io, lo confesso senza infingimenti, nel frattempo rosico di brutto!
Eccheccapperi! Sono anni che scrivo (sul web, sui quotidiani, sui manifesti, su lettere di Forza Trani, su esposti alla Procura della Repubblica, al Prefetto, alla Corte dei Conti) e non sono mai stato sentito, archiviato, smentito, confutato, contraddetto. Ci vuole pure la sorte, diceva mia nonna! Io si vede che non la tengo. Eppure, ogni volta mi prendo cura di citare la determina o la delibera in cui è stata fatta una porcata. Eppure, ogni volta mi prendo cura di citare la norma che viene violata o ignorata. Eppure, ogni volta mi prendo cura di citare quanto puntualmente smentisce l'operato dei malfacenti comunali. Espongo asetticamente i fatti perché ritengo che «I fatti hanno una prerogativa: sono argomenti testardi» (Facts are stubborn things) come afferma la famosa frase coniata dal secondo presidente americano, John Adams. Evidentemente aveva proprio ragione la nonna. Ma io sono captuest e, con buona pace dei SS.RR.CC. e nonostante le varie recchie sorde, continuo a scrivere e a sputtanare, forte dei 24 lettori che, pazientemente e fedelmente, mi seguono e mi spronano a proseguire. Ragion per cui, sotto a chi tocca!
Natale - Tra meno di due settimane si celebra la nascita del bambin Gesù in una stalla. Ma nel centrodestra, nonostante la grande e costosa (?) sede del PdL, nessuna venuta alla luce. Neanche tramite un mistero glorioso (proveniente da Maglie). Nonostante i 3 magi che anzi tempo erano stati mandati con oro, incenso e birra, ad intrattenere gli spettatori, come i comici nell'avanspettacolo del passato varietà. Niente. Encefalogramma piatto. Fideisticamente (?) qualche fessacchiotto ritiene che le primarie saranno il toccasana risolutore delle problematiche esistenti? Su quale presupposto? Così stando le cose, veramente c'è qualche animella candida che ritenga che chi perderà nelle non ancora datate primarie si metterà in riga, allineato e coperto, e, come Garibaldi il 9 agosto del 1866 da Bezzecca, risponderà al partito (?) e alla coalizione (?): «Obbedisco». Ma quando mai? Uagnun, nan seit denn adenz a suenn! Certo che anche a sinistra stanno frecati con due candidati due proprio ora che il centrodestra sta sparpagliato. Se Sparta piange, Atene non ride. Poveri noi. Povera Trani. Amen.
Piazza Longobardi - Nemmeno il tempo di inaugurare piazza Longobardi, con tanto di nuove tavole con il testo degli Ordinamenta maris, in versione cimiteriale, vista la scarsa illuminazione del centro piazza, che già si preannuncia l'ennesima novità: il tratto di piazza antistante palazzo Vischi (e non come erroneamente indicato via Festa Campanile) sarà reso a doppio senso di circolazione. Si tratta della seconda variante alla circolazione in pochi mesi: il progetto originale prevedeva infatti la completa chiusura alla circolazione, analogamente al tratto sul lato opposto della piazza. A seguito di vivaci proteste, solo pochi mesi fa, a cantiere avviato, si decise di apportare una variante al progetto, prevedendo anche l'inversione del senso di marcia verso via Ognissanti anziché verso via Mario Pagano. Ora si cambia nuovamente introducendo un breve tratto a doppio senso. A mio parere quest'ultima decisione appare irrazionale sotto diversi punti di vista: in primis, per effetto dell'allargamento del marciapiede prospiciente palazzo Vischi, la larghezza della carreggiata non mi sembra sufficiente per consentire l'incrocio agevole di veicoli diretti in direzioni opposte. Inoltre si verrà a creare un conflitto tra i due flussi di veicoli: quelli provenienti da via Annunziata e diretti verso via Ognissanti e quelli provenienti da via Ognissanti e diretti verso via Festa Campanile. Mi chiedo, pertanto, se qualcuno con adeguate conoscenze di tecnica del traffico si sia posto il problema dei flussi di traffico. Mah! Ho anche riguardato il (costoso e inutile) piano del traffico a suo tempo predisposto, il quale a supporto di un improbabile parcheggio interrato, atteso il vincolo archeologico sul sottosuolo della piazza, prevedeva il mantenimento della viabilità preesistente. Mah! Scapocchioni comunali in azione. Tornando infine al tema dell'illuminazione della piazza, è stato affermato che la mancata installazione di corpi illuminanti a centro piazza deriva da una precisa disposizione della Soprintendenza che ha richiesto che l'illuminazione sia esclusivamente perimetrale. Mi piacerebbe conoscere quando sia stata comunicata questa prescrizione e con quale provvedimento. Laddove, per ipotesi, tale prescrizione esistesse davvero e non fosse una prescrizione dell'ultima ora, mi chiedo perché non si sia provveduto per tempo a potenziare l'attuale illuminazione perimetrale della piazza, chiaramente insufficiente. Il sospetto è che si sia di fronte ad un nuovo caso di progettazione inadeguata. Vale la pena ricordare il caso del lungomare Mongelli, la cui illuminazione fu omessa nel progetto originale e fu all'ultimo momento richiesta ad Amet ed il cui costo (130.000 euro) non mi risulta sia ancora stato pagato, costituendo un ulteriore debito fuori bilancio. Tant'è.
A proposito infine di debiti fuori bilancio: qualche anno fa fu disposta una delibera di Consiglio comunale per la ricognizione di tutti i debiti fuori bilancio. Questa delibera fu poi accantonata e non se n'è saputo più nulla. Come nulla si è saputo dei debiti da ripianare mediante l'alienazione di taluni beni comunali, le cui gare sono andate più volte deserte. La passata campagna elettorale fu combattuta a suon di milioni di debiti fuori bilancio sparati da una parte e dall'altra. Ma, come si suol dire, passata la campagna elettorale, gabbato l'elettore. Se qualcuno dei SS.RR.CC volesse illuminare in proposito me e tutti i tranesi, farebbe cosa gradita.
Amet - Ero rimasto all'ipotizzata cessione del ramo vendita di Amet alla società Elgasud, con tanto di provvedimento portato all'ordine del giorno del Consiglio comunale del 23 dicembre 2010, ma prontamente ritirato senza nemmeno essere posto in discussione. Ora apprendo dal web che Amet Energia Spa, società interamente controllata da Amet Spa ed in fase di start-up, gestirebbe a Trani circa 31.000 clienti. Probabilmente mi è sfuggito qualche passaggio. Non ho contezza di atti di indirizzo in tema di trasferimento di un ramo d'azienda da Amet Spa ad una sua società controllata. Mah! Per la verità l'attivazione di Amet Energia sta già producendo i suoi benefici effetti con la necessità di nominarne nuovi organi amministrativi e di controllo, nonché con la necessità di individuare, tramite selezione pubblica, un national key account che, con tota probabilità, vedrà pochi partecipanti, attesa l'estrema stringenza dei requisiti richiesti. Sempre in tema Amet, non posso non rilevare che, essendo giunti a metà dicembre senza che sia stata bandita la gara per l'acquisto o noleggio dei parcometri, il termine ultimo per l'uso dei grattini, fissato al 30 dicembre 2011, non potrà essere rispettato, con buona pace dei cittadini che dovranno continuare a fare la caccia al tesoro per individuare l'esercizio commerciale più vicino ove acquistare il grattino o per individuare l'ausiliario, prima che quest'ultimo individui la propria auto (pena una salata sanzione di 39 euro, oltre spese amministrative e postali) e delle casse di Amet, che devono far fronte al costo di stampa dei grattini, all'aggio per gli esercizi commerciali ed agli stipendi degli ausiliari i quali sono in numero maggiore di quanto previsto originariamente, appunto perché devono anche occuparsi della vendita dei grattini. In attesa di conoscere il risultato economico del primo semestre di gestione dei parcheggi a pagamento, vale la pena evidenziare che se la gestione dovesse rivelarsi, come da voci di corridoio, in passivo, mi chiedo che senso abbia aver istituito i parcheggi a pagamento, se questi devono comportare solo costi per i cittadini ed Amet, senza un euro di utile. In tema di (salate) sanzioni irrogate, voglio evidenziare un aspetto singolare della vicenda: gli ausiliari del traffico sono stipendiati da Amet, mentre i proventi delle sanzioni finiscono interamente nelle casse del Comune di Trani. Non mi pare una situazione economicamente sostenibile da parte di Amet Spa. Prosit!
Campanile di San Rocco - Nello scorso numero mi ero occupato della delibera di giunta 132/2011 che a mio (solitario) avviso costituiva un falso ideologico. Ora ne ho, se mai ce ne fosse bisogno, conferma ufficiale: è in pubblicazione la determinazione dirigenziale della quarta ripartizione (la numero 534 del 30 novembre 2011): in essa si afferma che i lavori in questione sono stati affidati con urgenza, con ordine di servizio del 13 ottobre 2011, e che si approva, ora per allora, il preventivo redatto dal geometra dell'ufficio tecnico comunale. Sorvolando sulle procedure di individuazione dell'impresa esecutrice dei lavori, come pure sulla congruità della spesa sostenuta, riconoscendo al dirigente dell'ufficio tecnico comunale l'onestà intellettuale per aver dichiarato che il preventivo viene approvato ex post, non posso che ricordare quanto avevo già affermato (e da nessuno smentito) un mese fa, ovvero che il campanile di San Rocco non è di proprietà comunale, per cui la relativa manutenzione non spetta al Comune di Trani. Ma al Comune, si sa, sono buoni di cuore con i soldi dei cittadini! Poi non stupitevi se la Corte dei Conti, con i tempi che le sono propri, un giorno dovesse chiamare qualcuno dei SS.RR.CC. a rispondere del danno patrimoniale arrecato alle casse comunali. Così sia.
Stabilizzazioni - In piena bufera per la vicenda della richiesta di stabilizzazione da parte dei dirigenti del Comune di Trani, qualcuno dei SS.RR.CC pensò bene, per una sorta di par condicio, di ipotizzare la stabilizzazione dei vigili urbani, assunti con contratto a tempo determinato, ed addirittura degli stagisti (individuati non con criteri meritocratici, ma in base all'anzianità di iscrizione all'ufficio di collocamento) utilizzati presso il Comune di Trani ma pagati con fondi della Provincia. Orbene, cessata la bagarre sulla stabilizzazione dei dirigenti, sembra che sia tramontata ogni preannunciata ipotesi di stabilizzazione dei dipendenti. Ipotesi, peraltro, molto peregrina, attesi gli stretti vincoli alle assunzioni nella pubblica amministrazione derivanti dal patto di stabilità. Oppure anche in questi casi i membri della giunta volevano essere creatori di diritto? Tutt a Tran s sentn l novitè.
Cel & residui - Poiché è in pubblicazione la determina della terza ripartizione numero 56 del 5 dicembre 2011 (avente per oggetto «Riaccertamento residui attivi e passivi 2010») ho voluto consultare gli istruttivi allegati. Durante la lettura di quanto previsto dagli articoli 189 e 190 del 267/2000 mi sono chiesto come si possa conciliare quanto previsto dal testo unico degli Enti locali con il (da me più volte denunziato) saccheggio a go-go dei residui. Infatti da questa rubrica ho denunciato (non smentito e non smentibile) lo storno fraudolento di residui di varie ripartizioni per finalità piacenti alla scaltra manina operatrice! Nè consiglieri comunali né revisori dei conti avevano rilevato niente. Complimenti a tutti. Per cui continuo. Con atto dirigenziale numero 48/2011, citato nel precedente Dr Hauze, avevo sputtanato l'opinabile operazione Cel, caratterizzata, tra l'altro, da contestazioni scritte, da fax comunali e sms privati con i nomi dei prescelti da assumere. Rilevo che alla minoranza consiliare non gliene frega niente di questo ennesimo ciambotto comunale. Buon riposo. Io proseguo lo stesso. Orbene, per finanziare la determina 48/2011 si fa riferimento ad un misterioso prelievo dal bilancio 2011-2012(?), senza indicare da quale intervento. Strano e, secondo me, illegale. Stimolata così la mia curiosità scopro che per finanziare l'attuale operazione pro Cel si è attinto dai residui 2008. In base a quale norma o criterio? I revisori dei conti non hanno da rilevare niente in merito a questo ennesimo prelievo ciambottista dai residui? Mi fermo perché temo che su questa vicenda qualcuno possa finire in… Cel!
Gestione tributi - Sempre in tema di atti afferenti la terza ripartizione, segnalo al nuovo dirigente che il segretario generale, in risposta ad una mia dettagliata nota, aveva invitato il suo predecessore (con nota 13234 del 18 aprile 2011) a riscontrare la richiesta relativa a talune determinazioni dirigenziali mai pubblicate (né all'albo pretorio cartaceo, né a quello digitale), e precisamente le determinazioni dirigenziali 78/2010 (dante causa della successiva determinazione 101/2010) e 83/2010 (dante causa della successiva determinazione 95/2010). Non avendo avuto riscontro dal dirigente allora in carica, confido in maggior attenzione da parte del nuovo dirigente. Oppure devo segnalare, ad esempio, la porcata degli accertamenti Ici 2005 alla procura della Repubblica e alla Corte dei Conti? Non ve ne frega niente di quello che faccio? Ok. Grazie.
E per questa volta è sufficiente. Hauze