Dr Hauze
La politica del fare e la politica del fare finta
Dottor Hauze 61
lunedì 20 dicembre 2010
Gli ambienti comunali non hanno mai brillato per allegria e simpatia. Come assessore, una delle prime cose che dovetti fare fu quella di eliminare tutte le vecchie cose che stavano anche da decenni nei corridoi e sopra gli armadi, a fare da ricettacolo alla polvere. Acqua passata. Oggi i cittadini che avessero la ventura di aggirarsi per i corridoi comunali alla disperata ricerca di qualche ufficio, ricevono l'impressione di trovarsi al camposanto, in qualche cappella. Qualche burlone ha pensato di apporre davanti alle porte degli uffici delle targhe funebri, dal costo imprecisato, che, forse, meglio sarebbero state agli angoli delle strade dove, o non ci sono, o sono illeggibili (come da tempo vado vanamente scrivendo). Addirittura, come nel caso di cui mostro la foto, sembra di essere in una gentilizia della "Famiglia Ufficio". Ma vi è di più. Oltre a non essere apposte su tutti gli uffici comunali, non servono a niente perché per trovare gli uffici bisogna chiedere informazioni a qualche anima buona perché, i cartelli che stanno, indicano gli uffici ad capocchiam. Vedere per credere!
Evidentemente al Comune sono impegnati in altro e non hanno tempo per dedicarsi ai cittadini che, poi, sono coloro che pagano tutti gli stipendi che vengono incassati a fine mese. Volete un altro esempio del dinamismo fattivo esistente nel Comune, tra i SS.RR.CC.? Ho segnalato 10 giorni orsono che l'impresa Menna (già realizzatrice di una recinzione su suolo pubblico, di cartelli abusivi, di passi carrai illegali, di uffici vendita irregolari con cui sta rastrellando centinaia di miglia di euro per appartamenti che non si sa quando e se verranno costruiti con il Contratto di Quartiere) stava alzando una gru su di un terreno non suo e senza avere alcun permesso di costruzione. La segnalazione è stata ripresa sul web e sui giornali. Ebbene, venerdì scorso, continuavano allegramente i lavori ed è stato ultimato il montaggio di una gru che serve attualmente solo da specchietto per le allodole. Per far vedere che qualcosa si muove. Bravi! E l'impresa Menna continua a incassare con la benedizione del Comune. L'impresa ringrazia!
Per rimanere in tema edilizio, apprendo da notizia di stampa, sia pure telematica, che il consigliere comunale De Simone, presidente della commissione consiliare competente in materia urbanistica, ha convocato la commissione stessa, in ossequio al principio di autotutela, al fine di riesaminare sei piani urbanistici esecutivi già approvati dal Consiglio comunale, il permesso per la ristrutturazione e demolizione di villa Turrisana, il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per la costruzione di una villa unifamiliare in zona Matinelle e la situazione dei ricorsi al Tar Puglia avverso il piano urbanistico generale. Bene. Tale convocazione assume grande importanza, perché finalmente qualcuno, di fronte a fatti nuovi, anziché proseguire, comunque ed a prescindere, decide di ricontrollare preventivamente le carte. Mi fa inoltre piacere che si riconsiderino gli aspetti connessi con il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, attesa la segnalazione da me fatta sulla evanescenza della competente commissione locale, segnalazione che sembrava essere passata inosservata. Inoltre, nella passata settimana ho assistito alle dichiarazioni (o dovrei definirli proclami) circa le attività svolte dall'amministrazione comunale o da svolgersi a breve termine.
In verità, andando a guardar bene, il rito dell'enunciazione delle cose da farsi si ripete due volte l'anno: abbiamo infatti una sessione estiva (in occasione dell'approvazione del piano triennale delle opere pubbliche), ed una sessione invernale (in occasione del bilancio di fine anno). Intendiamoci, non c'è nulla di male nell'evidenziare quanto si è fatto e quanto si vorrebbe fare nell'immediato futuro, se non fosse per un piccolo, ma nient'affatto trascurabile dettaglio: spesso l'avvio della realizzazione di talune opere pubbliche si protrae, per motivi che non sempre vedono esente da colpe la macchina amministrativa comunale, per anni. Tanto che le stesse opere vengono più volte annunciate come imminenti, ma quasi mai concretamente avviate.
Penso al teatro comunale-centro congressi, penso alla piscina comunale del quartiere Sant'Angelo, penso al completamento di quel monumento all'inefficienza che è il parcheggio interrato di piazza XX settembre, penso alla sistemazione del Cimitero. L'elenco potrebbe continuare a lungo. Ricordo ancora l'inaugurazione del sovrappasso ferroviario in via Andria: l'iter di realizzazione fu così lungo, che all'inaugurazione parteciparono ben tre sindaci! Chissà se l'attuale (che ha amministrato per due consiliature, sia pure inframmezzate da un breve gestione commissariale) prima di tornare ad esercitare a tempo pieno la professione medica, come prospettato nelle sue recenti dichiarazioni, sarà così fortunato da poter inaugurare da solo un'opera pubblica iniziata e terminata sotto la propria gestione. Per inciso, non valgono le inaugurazioni parziali, già verificatesi in passato (vedere il sindaco Avantario che inaugura il parcheggio su mezza piazza XX settembre).
Io, semplice cittadino tranese, avrei un piccolissimo desiderio che va incontro ai bisogni del popolo tranese. Invece di tante opere faraoniche potrei vedere realizzato un gabinetto in piazza della Repubblica al posto dello schifo esistente? E, prima di lasciare il Comune, Tarantini, già che c'è, potrebbe concretamente impegnarsi a far nascere ancora dei tranesi? Non che li debba fare lui ma, nel senso, che possano nascere a Trani, of course! Facendo tutto ciò lascerebbe veramente un'impronta indelebile nella storia della nostra città, per usare la frase finale della nota a firma Corrado, invero traboccante di una lascivia laudatoria che non trova uguale nemmeno all'epoca dei podestà, durante il ventennio.
E poi diciamola tutta. Mentre a Roma, Berlusconi dice che lui mette in atto la politica del fare, a Trani questa amministrazione mette in atto la politica del fare finta che tutto vada bene. Suvvia. E per questa volta è sufficiente.
Evidentemente al Comune sono impegnati in altro e non hanno tempo per dedicarsi ai cittadini che, poi, sono coloro che pagano tutti gli stipendi che vengono incassati a fine mese. Volete un altro esempio del dinamismo fattivo esistente nel Comune, tra i SS.RR.CC.? Ho segnalato 10 giorni orsono che l'impresa Menna (già realizzatrice di una recinzione su suolo pubblico, di cartelli abusivi, di passi carrai illegali, di uffici vendita irregolari con cui sta rastrellando centinaia di miglia di euro per appartamenti che non si sa quando e se verranno costruiti con il Contratto di Quartiere) stava alzando una gru su di un terreno non suo e senza avere alcun permesso di costruzione. La segnalazione è stata ripresa sul web e sui giornali. Ebbene, venerdì scorso, continuavano allegramente i lavori ed è stato ultimato il montaggio di una gru che serve attualmente solo da specchietto per le allodole. Per far vedere che qualcosa si muove. Bravi! E l'impresa Menna continua a incassare con la benedizione del Comune. L'impresa ringrazia!
Per rimanere in tema edilizio, apprendo da notizia di stampa, sia pure telematica, che il consigliere comunale De Simone, presidente della commissione consiliare competente in materia urbanistica, ha convocato la commissione stessa, in ossequio al principio di autotutela, al fine di riesaminare sei piani urbanistici esecutivi già approvati dal Consiglio comunale, il permesso per la ristrutturazione e demolizione di villa Turrisana, il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per la costruzione di una villa unifamiliare in zona Matinelle e la situazione dei ricorsi al Tar Puglia avverso il piano urbanistico generale. Bene. Tale convocazione assume grande importanza, perché finalmente qualcuno, di fronte a fatti nuovi, anziché proseguire, comunque ed a prescindere, decide di ricontrollare preventivamente le carte. Mi fa inoltre piacere che si riconsiderino gli aspetti connessi con il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, attesa la segnalazione da me fatta sulla evanescenza della competente commissione locale, segnalazione che sembrava essere passata inosservata. Inoltre, nella passata settimana ho assistito alle dichiarazioni (o dovrei definirli proclami) circa le attività svolte dall'amministrazione comunale o da svolgersi a breve termine.
In verità, andando a guardar bene, il rito dell'enunciazione delle cose da farsi si ripete due volte l'anno: abbiamo infatti una sessione estiva (in occasione dell'approvazione del piano triennale delle opere pubbliche), ed una sessione invernale (in occasione del bilancio di fine anno). Intendiamoci, non c'è nulla di male nell'evidenziare quanto si è fatto e quanto si vorrebbe fare nell'immediato futuro, se non fosse per un piccolo, ma nient'affatto trascurabile dettaglio: spesso l'avvio della realizzazione di talune opere pubbliche si protrae, per motivi che non sempre vedono esente da colpe la macchina amministrativa comunale, per anni. Tanto che le stesse opere vengono più volte annunciate come imminenti, ma quasi mai concretamente avviate.
Penso al teatro comunale-centro congressi, penso alla piscina comunale del quartiere Sant'Angelo, penso al completamento di quel monumento all'inefficienza che è il parcheggio interrato di piazza XX settembre, penso alla sistemazione del Cimitero. L'elenco potrebbe continuare a lungo. Ricordo ancora l'inaugurazione del sovrappasso ferroviario in via Andria: l'iter di realizzazione fu così lungo, che all'inaugurazione parteciparono ben tre sindaci! Chissà se l'attuale (che ha amministrato per due consiliature, sia pure inframmezzate da un breve gestione commissariale) prima di tornare ad esercitare a tempo pieno la professione medica, come prospettato nelle sue recenti dichiarazioni, sarà così fortunato da poter inaugurare da solo un'opera pubblica iniziata e terminata sotto la propria gestione. Per inciso, non valgono le inaugurazioni parziali, già verificatesi in passato (vedere il sindaco Avantario che inaugura il parcheggio su mezza piazza XX settembre).
Io, semplice cittadino tranese, avrei un piccolissimo desiderio che va incontro ai bisogni del popolo tranese. Invece di tante opere faraoniche potrei vedere realizzato un gabinetto in piazza della Repubblica al posto dello schifo esistente? E, prima di lasciare il Comune, Tarantini, già che c'è, potrebbe concretamente impegnarsi a far nascere ancora dei tranesi? Non che li debba fare lui ma, nel senso, che possano nascere a Trani, of course! Facendo tutto ciò lascerebbe veramente un'impronta indelebile nella storia della nostra città, per usare la frase finale della nota a firma Corrado, invero traboccante di una lascivia laudatoria che non trova uguale nemmeno all'epoca dei podestà, durante il ventennio.
E poi diciamola tutta. Mentre a Roma, Berlusconi dice che lui mette in atto la politica del fare, a Trani questa amministrazione mette in atto la politica del fare finta che tutto vada bene. Suvvia. E per questa volta è sufficiente.