Dr Hauze
La terra dei cachizzi? No, dei cartelli
Dottor Hauze 50
lunedì 4 ottobre 2010
Elio e Le Storie Tese a Sanremo nel 1996 cantarono La terra dei cachi, canzone che racconta la vita e le abitudini dell'Italia travolta da scandali e piena di comportamenti che caratterizzano il cittadino italiano nel mondo, come la passione per il calcio, la pizza e gli spaghetti. I cachizzi locali, di contro, ci hanno fatto diventare la terra dei cartelli, di tutte le specie. Mi spiego.
Un turista che percorresse Trani (ad esempio il centrale corso Vittorio Emanuele, ma il discorso vale per buona parte della città) e facesse caso alla segnaletica stradale, penserebbe di essere in una cittadina moderna ed efficiente. Una serie di cartelli posti ad ogni angolo di strada ci segnalano che una volta alla settimana vige il divieto di sosta per lavaggio strade, nonché che la sosta è consentita solo a pagamento, con tanto di indicazione degli orari e del relativo importo a pagarsi. Peccato che tali cartelli da lungo tempo siano totalmente inutili. Pare infatti che, da anni, Amiu non provveda al lavaggio strade, tanto che avevamo pubblicamente segnalato la questione già dal luglio 2009 (http://www.traniweb.it/trani/informa/10225.html), senza ricevere alcuna riscontro in via ufficiale. Ufficiosamente pare che il servizio sia stato sospeso perché la polizia locale non ha agenti da mettere a disposizione per sanzionare coloro che parcheggiano in spregio del divieto di sosta. Come succede, almeno così viene dichiarato, nel caso degli impianti pubblicitari abusivi. Meno male che per l'esibizione di Elton John erano tutti in servizio! Ma io, anche a nome di tanti cittadini di Trani, pubblicamente (ri)chiedo: il servizio di lavaggio delle strade serve o non serve? E' previsto nel contratto di servizio che esiste tra Comune ed Amiu? Viene pagato dal Comune oppure sono servizi che non vengono fatti ma che poi servono, ad esempio, per giustificare le dazioni aziendali per l'estate tranese? E se, per ipotesi, tale servizio non fosse più previsto, perché i cartelli non vengono tolti così che noi tranesi, agli occhi dei turisti, non continuiamo a fare la parte dei fuorilegge abituali?
Ancora più complessa è la vicenda della sosta a pagamento. Oltre due anni fa, precisamente il 25 luglio del 2008 fu annunciata la fine della gestione della sosta con grattini prepagati (http://www.traniweb.it/trani/informa/7710.html).
Dopo qualche mese, necessario a predisporre il relativo business plan (cui hanno partecipato il sottoscritto, in qualità di assessore alle aziende partecipate, e l'attuale presidente-amministratore delegato Amet, in qualità, all'epoca, di assessore al traffico, nonché i responsabili degli uffici comunali ed il management di Amet Spa), il Consiglio comunale, nella seduta del 14 gennaio 2009, approvò il contratto di servizio con Amet Spa, affidando a quest'ultima la gestione della sosta a pagamento per ben nove anni, con l'obbligo di attivare il servizio entro sei mesi. Bum! Purtroppo (per le casse comunali), Amet Spa se l'è presa un po' troppo comoda, tanto che il bando per l'acquisto dei parcometri è stato pubblicato (stranamente) solo il 30 marzo 2010 ed in data 6 maggio 2010 è stato pubblicato l'avviso per la selezione delle unità da assumere come operatori della sosta. Complici, infine, taluni problemi (peraltro segnalati per tempo dallo scrivente e da Forza Trani) nella gara di appalto per la fornitura dei parcometri, qualche giorno fa i nuovi SS.RR.AA. (Supremi Reggitori Aziendali) di Amet Spa hanno annunciato di voler tornare all'antico reintroducendo i grattini. Cos è pazz!
Tale ripensamento è totalmente irregolare, in quanto l'affidatario del servizio non può unilateralmente modificare le condizioni di effettuazione dello stesso. Peraltro la durata stessa dell'affidamento (pari a nove anni) e quant'altro relativo, venne stabilito proprio in virtù della necessità, da parte di Amet Spa, di poter ammortizzare il costo di acquisto dei parcometri. Inoltre Amet Spa è da ritenersi inadempiente, essendo ampiamente scaduto il termine per l'avvio del servizio, per cui dovrebbe essere contestata e chiamata a rispondere del danno patrimoniale per le casse comunali, derivante dal grave ritardo con il quale si andrà (non si sa ancora quando) ad avviare il servizio.
Infine una considerazione sulle modalità operative: se i parcheggi devono essere gestiti in modo tradizionale, a che pro affidarne ad Amet Spa la gestione, attesi gli alti costi del personale cui è soggetta? Non sarebbe più conveniente revocare l'affidamento e provvedere ad una gara fra cooperative (che hanno costi per il personale ben più contenuti), ovviamente predisponendo un capitolato d'appalto meglio articolato in modo da prevenire tutti gli inconvenienti riscontrati nella vecchia gestione? In verità non sono convinto che innestare l'antico (i grattini) con il moderno (le paghe dei fortunati selezionati) possa funzionare economicamente. Non è che (niente, niente) a qualche buontempone verrà il pensiero di aumentare il costo della sosta? A proposito: la boiata pazzesca (Fantozzi's slang, of course) del piano della sosta che fine ha fatto? Quanto è costato alle esangui casse comunali? Quanto i SS.RR.CC. ne stanno lasciando in vita dopo tutti i lavori per nuove piazze appaltati?
Mentre Amet faceva i suoi comodi, in queste estati è capitato a tanti tranesi di essere fermati da forestieri che chiedevano dove comprare i grattini. Civico imbarazzo nello spiegare lo stato delle cose. Che dire poi di quei forestieri che non convinti dalla spiegazione fornita (sì, in effetti, c'è il cartello ma, non vi date pensiero, non si mettono i grattini e, nonostante i cartelli, il parcheggio è libero e non rischiate sanzioni), con fare circospetto e sospettoso, si allontanavano e richiedevano ad un altro locale informazioni sui grattini? Il tutto in evidente stato ansioso per evitare, come capita negli altri paesi, la multa perché non avevano pagato la sosta esponendone la relativa ricevuta! Parafrasando Humphrey Bogart, il giornalista nel film L'ultima minaccia (indimenticabile la sua frase: È la stampa, bellezza, la stampa) viene da chiudere con: E' Trani, bellezza, la nostra Trani!
Poi vi sono, nel menefreghismo dei SS.RR.CC., oltre i piccoli impianti che crescono (vedi immagini) anche i corsari che con le loro veloci ciurme si dedicano all'assalto del territorio cittadino, per la vittoria finale di Trani, città dei cartelli pubblicitari a go-go! Eppure sono ben conosciuti dai SS.RR.CC.
Questi filibustieri si piazzano persino davanti alle finestre delle proprietà comunali, senza che nessuno dei SS.RR.CC. abbia da dire alcunché. Vedi il caso della new entry su corso Imbriani, attigua al deposito del Cantiere comunale, nelle cui adiacenze vi è anche una occupazione abusiva di un terreno, da nessuno rilevata. Strano, molto strano. Finisco qui, perché la sveltina promessa diventa a rischio. Ma, nella prossima puntata, la 51ma, continuerò a scrivere sui cartelli, sulle pubblicità sui palazzi in costruzione e di quelli non in costruzione, sui bucanieri che cambiano bandiera per non pagare, sul codice della strada e via dicendo. Alla 52ma puntata (un anno di pubblicazione) ritorneremo con la saporita parmigiana del Contratto di Quartiere. Buon divertimento ai 23 cirenei-lettori di queste note e un sentito grazie per la pazienza, l'attaccamento e l'apprezzamento che mi appalesate quando mi incontrate e mi dite, complici: Che io sono uno dei 23! Grazie: siete il carburante di questa gioiosa macchina.
Un turista che percorresse Trani (ad esempio il centrale corso Vittorio Emanuele, ma il discorso vale per buona parte della città) e facesse caso alla segnaletica stradale, penserebbe di essere in una cittadina moderna ed efficiente. Una serie di cartelli posti ad ogni angolo di strada ci segnalano che una volta alla settimana vige il divieto di sosta per lavaggio strade, nonché che la sosta è consentita solo a pagamento, con tanto di indicazione degli orari e del relativo importo a pagarsi. Peccato che tali cartelli da lungo tempo siano totalmente inutili. Pare infatti che, da anni, Amiu non provveda al lavaggio strade, tanto che avevamo pubblicamente segnalato la questione già dal luglio 2009 (http://www.traniweb.it/trani/informa/10225.html), senza ricevere alcuna riscontro in via ufficiale. Ufficiosamente pare che il servizio sia stato sospeso perché la polizia locale non ha agenti da mettere a disposizione per sanzionare coloro che parcheggiano in spregio del divieto di sosta. Come succede, almeno così viene dichiarato, nel caso degli impianti pubblicitari abusivi. Meno male che per l'esibizione di Elton John erano tutti in servizio! Ma io, anche a nome di tanti cittadini di Trani, pubblicamente (ri)chiedo: il servizio di lavaggio delle strade serve o non serve? E' previsto nel contratto di servizio che esiste tra Comune ed Amiu? Viene pagato dal Comune oppure sono servizi che non vengono fatti ma che poi servono, ad esempio, per giustificare le dazioni aziendali per l'estate tranese? E se, per ipotesi, tale servizio non fosse più previsto, perché i cartelli non vengono tolti così che noi tranesi, agli occhi dei turisti, non continuiamo a fare la parte dei fuorilegge abituali?
Ancora più complessa è la vicenda della sosta a pagamento. Oltre due anni fa, precisamente il 25 luglio del 2008 fu annunciata la fine della gestione della sosta con grattini prepagati (http://www.traniweb.it/trani/informa/7710.html).
Dopo qualche mese, necessario a predisporre il relativo business plan (cui hanno partecipato il sottoscritto, in qualità di assessore alle aziende partecipate, e l'attuale presidente-amministratore delegato Amet, in qualità, all'epoca, di assessore al traffico, nonché i responsabili degli uffici comunali ed il management di Amet Spa), il Consiglio comunale, nella seduta del 14 gennaio 2009, approvò il contratto di servizio con Amet Spa, affidando a quest'ultima la gestione della sosta a pagamento per ben nove anni, con l'obbligo di attivare il servizio entro sei mesi. Bum! Purtroppo (per le casse comunali), Amet Spa se l'è presa un po' troppo comoda, tanto che il bando per l'acquisto dei parcometri è stato pubblicato (stranamente) solo il 30 marzo 2010 ed in data 6 maggio 2010 è stato pubblicato l'avviso per la selezione delle unità da assumere come operatori della sosta. Complici, infine, taluni problemi (peraltro segnalati per tempo dallo scrivente e da Forza Trani) nella gara di appalto per la fornitura dei parcometri, qualche giorno fa i nuovi SS.RR.AA. (Supremi Reggitori Aziendali) di Amet Spa hanno annunciato di voler tornare all'antico reintroducendo i grattini. Cos è pazz!
Tale ripensamento è totalmente irregolare, in quanto l'affidatario del servizio non può unilateralmente modificare le condizioni di effettuazione dello stesso. Peraltro la durata stessa dell'affidamento (pari a nove anni) e quant'altro relativo, venne stabilito proprio in virtù della necessità, da parte di Amet Spa, di poter ammortizzare il costo di acquisto dei parcometri. Inoltre Amet Spa è da ritenersi inadempiente, essendo ampiamente scaduto il termine per l'avvio del servizio, per cui dovrebbe essere contestata e chiamata a rispondere del danno patrimoniale per le casse comunali, derivante dal grave ritardo con il quale si andrà (non si sa ancora quando) ad avviare il servizio.
Infine una considerazione sulle modalità operative: se i parcheggi devono essere gestiti in modo tradizionale, a che pro affidarne ad Amet Spa la gestione, attesi gli alti costi del personale cui è soggetta? Non sarebbe più conveniente revocare l'affidamento e provvedere ad una gara fra cooperative (che hanno costi per il personale ben più contenuti), ovviamente predisponendo un capitolato d'appalto meglio articolato in modo da prevenire tutti gli inconvenienti riscontrati nella vecchia gestione? In verità non sono convinto che innestare l'antico (i grattini) con il moderno (le paghe dei fortunati selezionati) possa funzionare economicamente. Non è che (niente, niente) a qualche buontempone verrà il pensiero di aumentare il costo della sosta? A proposito: la boiata pazzesca (Fantozzi's slang, of course) del piano della sosta che fine ha fatto? Quanto è costato alle esangui casse comunali? Quanto i SS.RR.CC. ne stanno lasciando in vita dopo tutti i lavori per nuove piazze appaltati?
Mentre Amet faceva i suoi comodi, in queste estati è capitato a tanti tranesi di essere fermati da forestieri che chiedevano dove comprare i grattini. Civico imbarazzo nello spiegare lo stato delle cose. Che dire poi di quei forestieri che non convinti dalla spiegazione fornita (sì, in effetti, c'è il cartello ma, non vi date pensiero, non si mettono i grattini e, nonostante i cartelli, il parcheggio è libero e non rischiate sanzioni), con fare circospetto e sospettoso, si allontanavano e richiedevano ad un altro locale informazioni sui grattini? Il tutto in evidente stato ansioso per evitare, come capita negli altri paesi, la multa perché non avevano pagato la sosta esponendone la relativa ricevuta! Parafrasando Humphrey Bogart, il giornalista nel film L'ultima minaccia (indimenticabile la sua frase: È la stampa, bellezza, la stampa) viene da chiudere con: E' Trani, bellezza, la nostra Trani!
Poi vi sono, nel menefreghismo dei SS.RR.CC., oltre i piccoli impianti che crescono (vedi immagini) anche i corsari che con le loro veloci ciurme si dedicano all'assalto del territorio cittadino, per la vittoria finale di Trani, città dei cartelli pubblicitari a go-go! Eppure sono ben conosciuti dai SS.RR.CC.
Questi filibustieri si piazzano persino davanti alle finestre delle proprietà comunali, senza che nessuno dei SS.RR.CC. abbia da dire alcunché. Vedi il caso della new entry su corso Imbriani, attigua al deposito del Cantiere comunale, nelle cui adiacenze vi è anche una occupazione abusiva di un terreno, da nessuno rilevata. Strano, molto strano. Finisco qui, perché la sveltina promessa diventa a rischio. Ma, nella prossima puntata, la 51ma, continuerò a scrivere sui cartelli, sulle pubblicità sui palazzi in costruzione e di quelli non in costruzione, sui bucanieri che cambiano bandiera per non pagare, sul codice della strada e via dicendo. Alla 52ma puntata (un anno di pubblicazione) ritorneremo con la saporita parmigiana del Contratto di Quartiere. Buon divertimento ai 23 cirenei-lettori di queste note e un sentito grazie per la pazienza, l'attaccamento e l'apprezzamento che mi appalesate quando mi incontrate e mi dite, complici: Che io sono uno dei 23! Grazie: siete il carburante di questa gioiosa macchina.