Dr Hauze
Legge di Truman
Dottor Hauze 85
lunedì 6 giugno 2011
La prima variante alla legge di Truman recita: «Se non puoi giustificare, mistifica». Ora spiego il perché della citazione. La scorsa settimana avevo appena accennato alla querelle Ferrante-Sotero in merito al bilancio Amiu. In questi giorni la vicenda si è arricchita ed ampliata, con tanto di maxi manifesti e comunicati incrociati delle opposte coalizioni. E' diventato un mistero esoterico! In verità le risposte fornite, more solito, appaiono insoddisfacenti e svicolano dalla questione essenziale, ovvero l'opportunità o meno di riconoscere al presidente dell'Amiu il cospicuo premio (60mila euro). E' infatti incontestabile che l'utile di bilancio 2010 di Amiu Spa (234.960 euro) sia totalmente dovuto ad una voce straordinaria (1.160.000 euro) di crediti pregressi (per aggiornamento Istat delle tariffe della discarica nel periodo 2004-2008). Tale credito, peraltro, come risulterebbe dalla relazione al bilancio, non è stato accettato da tutti i destinatari, alcuni dei quali avrebbero preannunziato giudizi civili. In tale situazione di incertezza bene avrebbe fatto il management di Amiu a creare un apposito fondo svalutazione crediti (da iscrivere ovviamente al passivo). Se ciò fosse stato fatto, anche solo nella misura del 20% del credito (232.000 euro), è evidente come il bilancio si sarebbe chiuso in sostanziale pareggio, facendo venire meno i presupposti per l'erogazione del premio al presidente. Ora mi chiedo: se a seguito dei giudizi civili di cui sopra, il credito vantato da Amiu dovesse ridursi sensibilmente, il presidente restituirà il premio incassato? Oppure come nella famosa canzone «Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdammoce 'o passato»? Ma quand'anche il credito in questione venisse incassato nella sua interezza, resterebbe il fatto che il bilancio si chiude in attivo grazie ad un credito straordinario.
La gestione corrente è pesantemente in passivo (circa 925.000 euro): sebbene la norma non preveda che si distingua tra gestione ordinaria e straordinaria, pagare un premio di produttività a fronte di una gestione ordinaria in palese deficit è contrario perlomeno allo spirito della norma stessa. Oltre ai freddi numeri, vi è da valutare il bilancio delle attività svolte da Amiu e qui il giudizio non può che essere necessariamente negativo: la ricicleria è inattiva, la raccolta differenziata va avanti (adagio) grazie ad un soggetto privato (scelto con criteri molto discutibili), talune attività (già evidenziate in precedenti Dr. Hauze) pur previste dal contratto di servizio (scaduto da mesi e non ancora rinnovato) non vengono effettuate. Complimenti a tutti!
Infine una domanda per coloro che hanno avuto la fortuna di leggere il bilancio Amiu: sono state correttamente esposte, al passivo, le somme che l'Ato paga (o dovrebbe pagare) ad Amiu e che quest'ultima dovrebbe girare al Comune di Trani quale ristoro ambientale per la discarica ubicata nel nostro Comune (pari a 3,27 euro a tonnellata)? Rimango in attesa di verificare nel bilancio comunale che sarà portato all'attenzione del Consiglio comunale entro il mese corrente (ma giusto perché la legge non consente di ritardare oltre) se le poste di bilancio relative alle posizioni debitorie e creditorie fra Comune di Trani e società controllate siano finalmente allineate (cosa che in passato non è avvenuta, nell'indifferenza quasi totale).
Nel frattempo, qualcuno fra i SS.RR.CC vuol rispondere in maniera esaustiva (le risposte date tanto per inchiostrare una pagina non interessano né me, né i 23 lettori di questa rubrica), a qualcuna delle domande che vado formulando da tempo? A quando la gara per l'appalto del gas metano abbondantemente scaduta? A quando l'approvazione del piano degli impianti pubblicitari? A quando l'avvio effettivo della sosta a pagamento? A quando la regolarizzazione degli affitti dei beni comunali (recupero morosità e regolarizzazione occupazioni abusive)? Che ne è stato degli accertamenti IcI 2005? Qual è il futuro della Darsena Comunale?
Inoltre non posso che occuparmi ancora una volta degli aspetti connessi alla (mala) gestione del Contratto di Quartiere II: ad esempio, l'impresa Scaringi ha da tempo ultimato i primi lotti (in via Polonia) e dovrebbe aver pagato gran parte degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. Cosa aspetta quindi il Comune, che è da tempo proprietario delle aree per urbanizzazione secondaria prospicienti gli edifici in questione (nelle quali è prevista la realizzazione di verde attrezzato e di parcheggi), ad avviare la realizzazione delle opere in programma? Oppure, come già avvenuto in passato, i cittadini del quartiere Sant'Angelo, finiranno col finanziare opere pubbliche in altri quartieri della città? Urge un concreto riscontro!
Mi si consenta infine un doveroso richiamo relativo a questioni di pubblica incolumità. Già dal 10 maggio scorso è stata emessa l'ordinanza sindacale numero 20/2011 che impone ai proprietari dei terreni di eseguire, entro il 15 giugno 2011, le necessarie opere di difesa passiva di prevenzione antincendio ed alle società di gestione (Ferrovie, Anas, l'Acquedotto pugliese, società Autostrade, Province, Comuni e Consorzi di bonifica) di provvedere, nel medesimo termine, alla pulizia delle aree medesime, di banchine, cunette e scarpate, mediante la rimozione di erba secca, sterpi, residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile. Siamo arrivati al 6 giugno, ma i terreni comunali, come pure quelli di altri enti pubblici, presentano ampie superfici con sterpaglie secche ed altro materiale infiammabile. Se già il Comune non provvede per i propri terreni, come potrà poi sanzionare privati ed enti terzi, una volta scaduto l'imminente termine del 15 giugno? Boh!
Due (succinte e compendiose) parole sulle (più volte trattate ma senza riscontro comunale) irregolari forniture comunali. Le mie pubbliche denunzie sono fatte non solo per avere il doveroso rispetto delle norme e far risparmiare alla pubblica amministrazione ma anche e principalmente per far vivere l'economia cittadina. Mi spiego. Per avere un perfetto funzionamento dei meccanismi di mercato è necessaria non solo una situazione di concorrenza effettiva, ma anche una condizione di legalità, intesa questa come diffuso e comune rispetto delle regole, garanzia di crescita economica, nonché sociale, sicché, quando al Comune e negli enti si fanno porcate il vulnus inferto al funzionamento di questi meccanismi non può non rilevare sul piano della responsabilità amministrativo-contabile anche per il costo sociale che esso comporta, salvo il ricorso alla valutazione meramente equitativa dell'ammontare dello specifico danno. Occorre poi ricordare ai SS..RR.CC. (che fanno finta di dimenticarsene) come, nell'ordinamento nazionale, la normativa in tema di evidenza pubblica, nata al fine di favorire l'economicità dell'azione amministrativa ed evitare sprechi e danni all'erario pubblico, ha finito con il divenire modus agendi tipico della pubblica amministrazione, in quanto modalità procedimentale idonea a garantire il perseguimento non solo dei fini di economicità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, ma altresì di quelli di legalità, trasparenza e responsabilità. Per cui, concludendo, voglio evidenziare come la concorrenza nel settore degli appalti pubblici venga favorita dalla legalità dell'azione amministrativa, così come il perseguimento di questa (finalità di cui è garante la Corte dei Conti) favorisce, al contempo, il miglior funzionamento del mercato concorrenziale e, di conserva, l'economicità dell'azione amministrativa. In Italia. Ma a Trani…
E per questa volta è sufficiente. Hauze
La gestione corrente è pesantemente in passivo (circa 925.000 euro): sebbene la norma non preveda che si distingua tra gestione ordinaria e straordinaria, pagare un premio di produttività a fronte di una gestione ordinaria in palese deficit è contrario perlomeno allo spirito della norma stessa. Oltre ai freddi numeri, vi è da valutare il bilancio delle attività svolte da Amiu e qui il giudizio non può che essere necessariamente negativo: la ricicleria è inattiva, la raccolta differenziata va avanti (adagio) grazie ad un soggetto privato (scelto con criteri molto discutibili), talune attività (già evidenziate in precedenti Dr. Hauze) pur previste dal contratto di servizio (scaduto da mesi e non ancora rinnovato) non vengono effettuate. Complimenti a tutti!
Infine una domanda per coloro che hanno avuto la fortuna di leggere il bilancio Amiu: sono state correttamente esposte, al passivo, le somme che l'Ato paga (o dovrebbe pagare) ad Amiu e che quest'ultima dovrebbe girare al Comune di Trani quale ristoro ambientale per la discarica ubicata nel nostro Comune (pari a 3,27 euro a tonnellata)? Rimango in attesa di verificare nel bilancio comunale che sarà portato all'attenzione del Consiglio comunale entro il mese corrente (ma giusto perché la legge non consente di ritardare oltre) se le poste di bilancio relative alle posizioni debitorie e creditorie fra Comune di Trani e società controllate siano finalmente allineate (cosa che in passato non è avvenuta, nell'indifferenza quasi totale).
Nel frattempo, qualcuno fra i SS.RR.CC vuol rispondere in maniera esaustiva (le risposte date tanto per inchiostrare una pagina non interessano né me, né i 23 lettori di questa rubrica), a qualcuna delle domande che vado formulando da tempo? A quando la gara per l'appalto del gas metano abbondantemente scaduta? A quando l'approvazione del piano degli impianti pubblicitari? A quando l'avvio effettivo della sosta a pagamento? A quando la regolarizzazione degli affitti dei beni comunali (recupero morosità e regolarizzazione occupazioni abusive)? Che ne è stato degli accertamenti IcI 2005? Qual è il futuro della Darsena Comunale?
Inoltre non posso che occuparmi ancora una volta degli aspetti connessi alla (mala) gestione del Contratto di Quartiere II: ad esempio, l'impresa Scaringi ha da tempo ultimato i primi lotti (in via Polonia) e dovrebbe aver pagato gran parte degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. Cosa aspetta quindi il Comune, che è da tempo proprietario delle aree per urbanizzazione secondaria prospicienti gli edifici in questione (nelle quali è prevista la realizzazione di verde attrezzato e di parcheggi), ad avviare la realizzazione delle opere in programma? Oppure, come già avvenuto in passato, i cittadini del quartiere Sant'Angelo, finiranno col finanziare opere pubbliche in altri quartieri della città? Urge un concreto riscontro!
Mi si consenta infine un doveroso richiamo relativo a questioni di pubblica incolumità. Già dal 10 maggio scorso è stata emessa l'ordinanza sindacale numero 20/2011 che impone ai proprietari dei terreni di eseguire, entro il 15 giugno 2011, le necessarie opere di difesa passiva di prevenzione antincendio ed alle società di gestione (Ferrovie, Anas, l'Acquedotto pugliese, società Autostrade, Province, Comuni e Consorzi di bonifica) di provvedere, nel medesimo termine, alla pulizia delle aree medesime, di banchine, cunette e scarpate, mediante la rimozione di erba secca, sterpi, residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile. Siamo arrivati al 6 giugno, ma i terreni comunali, come pure quelli di altri enti pubblici, presentano ampie superfici con sterpaglie secche ed altro materiale infiammabile. Se già il Comune non provvede per i propri terreni, come potrà poi sanzionare privati ed enti terzi, una volta scaduto l'imminente termine del 15 giugno? Boh!
Due (succinte e compendiose) parole sulle (più volte trattate ma senza riscontro comunale) irregolari forniture comunali. Le mie pubbliche denunzie sono fatte non solo per avere il doveroso rispetto delle norme e far risparmiare alla pubblica amministrazione ma anche e principalmente per far vivere l'economia cittadina. Mi spiego. Per avere un perfetto funzionamento dei meccanismi di mercato è necessaria non solo una situazione di concorrenza effettiva, ma anche una condizione di legalità, intesa questa come diffuso e comune rispetto delle regole, garanzia di crescita economica, nonché sociale, sicché, quando al Comune e negli enti si fanno porcate il vulnus inferto al funzionamento di questi meccanismi non può non rilevare sul piano della responsabilità amministrativo-contabile anche per il costo sociale che esso comporta, salvo il ricorso alla valutazione meramente equitativa dell'ammontare dello specifico danno. Occorre poi ricordare ai SS..RR.CC. (che fanno finta di dimenticarsene) come, nell'ordinamento nazionale, la normativa in tema di evidenza pubblica, nata al fine di favorire l'economicità dell'azione amministrativa ed evitare sprechi e danni all'erario pubblico, ha finito con il divenire modus agendi tipico della pubblica amministrazione, in quanto modalità procedimentale idonea a garantire il perseguimento non solo dei fini di economicità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, ma altresì di quelli di legalità, trasparenza e responsabilità. Per cui, concludendo, voglio evidenziare come la concorrenza nel settore degli appalti pubblici venga favorita dalla legalità dell'azione amministrativa, così come il perseguimento di questa (finalità di cui è garante la Corte dei Conti) favorisce, al contempo, il miglior funzionamento del mercato concorrenziale e, di conserva, l'economicità dell'azione amministrativa. In Italia. Ma a Trani…
E per questa volta è sufficiente. Hauze