Dr Hauze
Ma sono ancora qua
Dottor Hauze 83
lunedì 23 maggio 2011
«Ma sono ancora qua, ci vuole abilità eh già!». Così l'ultimo Vasco Rossi. Qualsiasi riferimento alla mia situazione è puramente voluto! Eh, già. Al Palazzo di città soffrono. In silenzio, ma soffrono. I tranesi, caratterialmente pazienti, da tempo sono in attesa di risposte a quanto vado scrivendo sul Contratto di Quartiere, sugli acquisti, sui lavori, sulle mangiate, sulla finanza creativa, ed altro. Le votazioni si avvicinano e voglio proprio vedere cosa risponderanno agli elettori i 40 stipendiati impegnati nelle commissioni consiliari che puntualmente si riuniscono per produrre retribuite presenze, considerato che il Consiglio comunale non si riunisce da oltre 6 mesi.
Giorni fa sul forum di Traniweb veniva chiesto come mai a Barletta dopo un servizio televisivo hanno arrestato mammasantissimi dell'edilizia (aggiungo io, nel silenzio tombale della politica locale) mentre a Trani, nonostante quello che i cittadini leggono sui media, non succede niente. E' un mistero glorioso. Ancora: nel foggiano hanno beccato tramite le celle telefoniche i consiglieri comunali che falsamente facevano risultare che erano presenti nelle retribuite commissioni consiliari, mentre a Trani niente. Altro mistero glorioso. Potrei continuare sui misteri gloriosi tranesi ma i fedeli 23 lettori penso che al presente un convincimento se lo siano già fatto. Amen. Allora, cambiamo argomento.
Strisce pedonali, buche e dintorni - In questi giorni ho assistito ai lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale in diversi punti della città. Paradossalmente (ma non troppo) la società che ha rifatto il manto stradale nella zona di via delle Forze Armate e Annibale Maria di Francia, sta realizzando le strisce pedonali classiche (bianche su asfalto al naturale), mentre la prediletta ditta che sta rifacendo le strisce pedonali in altri punti della città le sta facendo bianche su fondo azzurro. Orbene, come ho già segnalato e come è possibile leggere sul web, tale pratica, non solo comporta un maggior onere per il Comune di Trani (ma maggiori incassi per l'impresa), ma è anche irregolare in quanto non prevista dalle norme del codice della strada. Non sarebbe meglio realizzare ovunque le strisce pedonali nel modo corretto e tradizionale e destinare le somme risparmiate per sistemare le buche stradali che ad ogni giornata di pioggia si aprono in diversi punti della città? Stemc!
Fontana di via Istria - In questa settimana sarà inaugurata la fontana al centro della nuova intersezione fra via Istria e via delle Forze Armate. Assodato che sulla questione del divieto di posizionare impianti pubblicitari all'interno dell'isola di traffico avevo ragione (atteso che nessuno ha confutato in modo argomentato le mie tesi) e che sarebbe certamente ingiusto nei confronti di chi ha speso fior di quattrini per realizzare la fontana (a seguito della sottoscrizione di un formale contratto di sponsorizzazione) impedire che vi sia un ritorno economico in favore dello sponsor, mi permetto di suggerire la realizzazione di manufatti (in pietra o in altro materiale, da posizionare sul bordo della grande aiuola rialzata) che non siano classificabili come pubblicità, ma che al contempo permettano di far conoscere ai cittadini che passino in quel luogo chi abbia finanziato la realizzazione della aiuola con annessa fontana. Come disse una comprensiva signora, anche piccolo può piacere. Aprite gli occhi, addrmsciut!
Piano degli impianti pubblicitari - In tema di pubblicità non posso che ritornare ancora una volta sul tema del chimerico piano degli impianti pubblicitari, la cui bozza è stata consegnata dal tecnico incaricato (irregolarmente) prima di Natale e che, ancora, giace nel cassetto di qualche dirigente (evidentemente in tutt'altre faccende affaccendato), in attesa di approvazione. Giova ricordare che il piano degli impianti pubblicitari non è un optional, ma è un atto che il Comune di Trani deve necessariamente approvare. Non dimentichiamoci che il Tar Puglia, attesa l'inerzia del Comune di Trani, nominò in passato un commissario ad acta per la redazione di tale piano. Purtroppo il commissario in questione, attesa l'assoluta mancanza di collaborazione da parte degli uffici comunali preposti, gettò la spugna e rinunziò all'incarico. Inoltre, come già evidenziato più volte, il proliferare di numerosi impianti pubblicitari abusivi, sta vanificando il censimento degli impianti esistenti, operato da tecnico incaricato, in funzione della redazione del piano degli impianti pubblicitari. Per la verità non è la prima volta che gli impianti pubblicitari vengono censiti: già nel 2007, la cooperativa Prospettive 2000 effettuò il rilevamento degli impianti pubblicitari allora presenti. Quanti altri censimenti degli impianti pubblicitari dovremo pagare prima di avere un piano pienamente operativo? E al Comune si dorme.
Gara fornitura e messa in opera delle strumentazioni tecnologiche per l'allestimento del centro servizi per le famiglie - In questi giorni sono consultabili sul sito del Comune di Trani, i documenti di gara relativi alla fornitura delle strumentazioni tecnologiche per il centro servizi alle famiglie. Se da un lato non posso che apprezzare che una volta tanto ci sia il ricorso a procedure ad evidenza pubblica per importi tutto sommato contenuti (la base d'asta è pari a 30mila euro, oltre Iva), dall'altro non posso che evidenziare alcuni aspetti connessi alla gara in questione. Esaminando i documenti, ho notato che alcuni riportano come autore del bando e del capitolato di gara (visibile selezionando le proprietà dei rispettivi files) tal «Di Palma». Poiché non mi risulta che vi sia un preposto dipendente comunale con tale cognome, la cosa mi ha incuriosito. E forse ho scoperto l'arcano: sul sito del Comune di Barletta sono consultabili i documenti relativi ad una gara simile (fornitura e installazione di apparecchiature informatiche), bandita il 25 gennaio 2011, il cui presidente di gara è Rosa Di Palma. Che al Comune di Trani si sia attinto dal bando del Comune di Barletta è ancora più evidente se si confrontano talune delle forniture informatiche che risultano essere identiche. E non si tratta di un banale copia e incolla dei files scaricabili dal sito del Comune di Barletta, dato che questi portano come autore «Staff». Ma vi è di più: a Barletta è stato nominato come responsabile del procedimento l'esperto dei sistemi informativi del Comune, mentre a Trani il responsabile del procedimento è la dirigente della quinta ripartizione, la quale, per quel che mi risulta, non ha competenze specifiche in campo informatico.
Infine alcune considerazioni sulle caratteristiche hardware richieste: sebbene non venga indicato, come previsto dalle norme, un modello specifico (nella lista delle forniture si indica, per esempio, personal computer tipo Dell Optiplex 380), le caratteristiche tecniche vengono definite in modo eccessivamente dettagliato, in modo tale che concretamente sarà ben difficile trovare un modello di altra marca che rispetti tutte le caratteristiche indicate. Per esempio, se una ditta partecipante dovesse proporre un personal computer con un processore migliore, o con un Hard Disk più capiente, ma dotato di sole 7 porte USB (contro le 8 indicate tra le caratteristiche minime), a norma dovrebbe essere esclusa, ma avrebbe senso? Infine si spera che almeno la commissione di gara sia formata da funzionari comunali con adeguate competenze informatiche. Starò a osservare.
Contratto di Quartiere II - Nei giorni scorsi, con determinazione dirigenziale della quarta ripartizione (la numero 246 del 12 maggio 2011), a seguito della rinuncia formulata dall'Ati Manna-Comercoop, è stato assegnato all'impresa Scaringi il lotto T1. Tale assegnazione, porterà ad una ulteriore riduzione degli introiti per il Comune di Trani, atteso che verrà meno l'incasso dell'offerta migliorativa su tale lotto, pari a 292.029,84 euro. La rinuncia da parte dell'Ati Manna-Comercoop non fa che rimarcare i già appalesati timori circa l'effettiva capacità economica in capo all'Ati sopra citata. Tale associazione di imprese è l'unica che non ha ancora avviato concretamente la realizzazione degli immobili (e ricordiamo che l'Ati si è impegnata ad affittare a prezzo convenzionato il 30% delle unità immobiliari residenziali). In verità, il Comune di Trani, si trova ad avere in mano armi spuntate per combattere le inadempienze, più o meno gravi, dei soggetti attuatori. All'indomani del convegno organizzato da Forza Trani, in cui furono denunciate nel menefreghismo generale gravi irregolarità nella gestione del Contratto di Quartiere II, l'amministrazione comunale si affrettò a chiedere la sostituzione delle polizze fidejussorie che non avevamo esitato a definire «farlocche» e «spssdut». Non è dato sapere se i soggetti attuatori abbiano presentato le nuove polizze e, soprattutto, non è dato sapere se tali polizze siano conformi a quanto previsto dall'avviso pubblico e dallo schema di convenzione approvato dal Consiglio comunale. Ma vi è di più. A seguito della rinuncia dell'Impresa Sea Sas, con determinazione dirigenziale numero 28 del 26 gennaio 2010, fu disposto di escutere le cauzioni presentate a suo tempo (per complessivi 323.710.26 euro). Tale provvedimento avrebbe dovuto essere trasmesso all'ufficio legale del Comune ai fini del procedimento di escussione della cauzione. Chiedo quindi: tale provvedimento è stato effettivamente trasmesso all'ufficio legale? Le cauzioni sono state effettivamente incamerate? E' stato adottato analogo provvedimento nei confronti degli altri soggetti attuatori, relativamente ai lotti cui hanno rinunciato?
Stp - In questi giorni è stato approvato il bilancio della Stp che si chiude con un modesto attivo (circa 80mila euro). Tuttavia, da una veloce analisi delle poste in bilancio, parrebbe che tale attivo derivi sostanzialmente da artifici contabili sui quali avrò modo di tornare. Quel che mi preme invece evidenziare è che, a seguito della istituzione della Provincia Bat, è cambiato l'assetto della proprietà di Stp. Ora il socio di maggioranza relativa è il Comune di Trani che, direttamente o per il tramite di Amet Spa, detiene il 49% del capitale di Stp (il restante 51% appartiene alla provincia di Bari ed alla provincia Bat). Orbene, nonostante ciò, il management di Stp è ancora saldamente in mano a uomini nominati dalla Provincia di Bari. Allora mi chiedo: la partecipazione del Comune di Trani in Stp è da considerarsi strategica, oppure no? Se la risposta è si, perché non si provvede a nominare amministratori e collegio sindacale che rispecchino l'attuale assetto della proprietà? Se la risposta è no, perché non si valuta di cedere le quote azionarie in capo a Comune di Trani ed Amet Spa, in modo da far cassa?
E per questa volta è sufficiente. Hauze
Giorni fa sul forum di Traniweb veniva chiesto come mai a Barletta dopo un servizio televisivo hanno arrestato mammasantissimi dell'edilizia (aggiungo io, nel silenzio tombale della politica locale) mentre a Trani, nonostante quello che i cittadini leggono sui media, non succede niente. E' un mistero glorioso. Ancora: nel foggiano hanno beccato tramite le celle telefoniche i consiglieri comunali che falsamente facevano risultare che erano presenti nelle retribuite commissioni consiliari, mentre a Trani niente. Altro mistero glorioso. Potrei continuare sui misteri gloriosi tranesi ma i fedeli 23 lettori penso che al presente un convincimento se lo siano già fatto. Amen. Allora, cambiamo argomento.
Strisce pedonali, buche e dintorni - In questi giorni ho assistito ai lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale in diversi punti della città. Paradossalmente (ma non troppo) la società che ha rifatto il manto stradale nella zona di via delle Forze Armate e Annibale Maria di Francia, sta realizzando le strisce pedonali classiche (bianche su asfalto al naturale), mentre la prediletta ditta che sta rifacendo le strisce pedonali in altri punti della città le sta facendo bianche su fondo azzurro. Orbene, come ho già segnalato e come è possibile leggere sul web, tale pratica, non solo comporta un maggior onere per il Comune di Trani (ma maggiori incassi per l'impresa), ma è anche irregolare in quanto non prevista dalle norme del codice della strada. Non sarebbe meglio realizzare ovunque le strisce pedonali nel modo corretto e tradizionale e destinare le somme risparmiate per sistemare le buche stradali che ad ogni giornata di pioggia si aprono in diversi punti della città? Stemc!
Fontana di via Istria - In questa settimana sarà inaugurata la fontana al centro della nuova intersezione fra via Istria e via delle Forze Armate. Assodato che sulla questione del divieto di posizionare impianti pubblicitari all'interno dell'isola di traffico avevo ragione (atteso che nessuno ha confutato in modo argomentato le mie tesi) e che sarebbe certamente ingiusto nei confronti di chi ha speso fior di quattrini per realizzare la fontana (a seguito della sottoscrizione di un formale contratto di sponsorizzazione) impedire che vi sia un ritorno economico in favore dello sponsor, mi permetto di suggerire la realizzazione di manufatti (in pietra o in altro materiale, da posizionare sul bordo della grande aiuola rialzata) che non siano classificabili come pubblicità, ma che al contempo permettano di far conoscere ai cittadini che passino in quel luogo chi abbia finanziato la realizzazione della aiuola con annessa fontana. Come disse una comprensiva signora, anche piccolo può piacere. Aprite gli occhi, addrmsciut!
Piano degli impianti pubblicitari - In tema di pubblicità non posso che ritornare ancora una volta sul tema del chimerico piano degli impianti pubblicitari, la cui bozza è stata consegnata dal tecnico incaricato (irregolarmente) prima di Natale e che, ancora, giace nel cassetto di qualche dirigente (evidentemente in tutt'altre faccende affaccendato), in attesa di approvazione. Giova ricordare che il piano degli impianti pubblicitari non è un optional, ma è un atto che il Comune di Trani deve necessariamente approvare. Non dimentichiamoci che il Tar Puglia, attesa l'inerzia del Comune di Trani, nominò in passato un commissario ad acta per la redazione di tale piano. Purtroppo il commissario in questione, attesa l'assoluta mancanza di collaborazione da parte degli uffici comunali preposti, gettò la spugna e rinunziò all'incarico. Inoltre, come già evidenziato più volte, il proliferare di numerosi impianti pubblicitari abusivi, sta vanificando il censimento degli impianti esistenti, operato da tecnico incaricato, in funzione della redazione del piano degli impianti pubblicitari. Per la verità non è la prima volta che gli impianti pubblicitari vengono censiti: già nel 2007, la cooperativa Prospettive 2000 effettuò il rilevamento degli impianti pubblicitari allora presenti. Quanti altri censimenti degli impianti pubblicitari dovremo pagare prima di avere un piano pienamente operativo? E al Comune si dorme.
Gara fornitura e messa in opera delle strumentazioni tecnologiche per l'allestimento del centro servizi per le famiglie - In questi giorni sono consultabili sul sito del Comune di Trani, i documenti di gara relativi alla fornitura delle strumentazioni tecnologiche per il centro servizi alle famiglie. Se da un lato non posso che apprezzare che una volta tanto ci sia il ricorso a procedure ad evidenza pubblica per importi tutto sommato contenuti (la base d'asta è pari a 30mila euro, oltre Iva), dall'altro non posso che evidenziare alcuni aspetti connessi alla gara in questione. Esaminando i documenti, ho notato che alcuni riportano come autore del bando e del capitolato di gara (visibile selezionando le proprietà dei rispettivi files) tal «Di Palma». Poiché non mi risulta che vi sia un preposto dipendente comunale con tale cognome, la cosa mi ha incuriosito. E forse ho scoperto l'arcano: sul sito del Comune di Barletta sono consultabili i documenti relativi ad una gara simile (fornitura e installazione di apparecchiature informatiche), bandita il 25 gennaio 2011, il cui presidente di gara è Rosa Di Palma. Che al Comune di Trani si sia attinto dal bando del Comune di Barletta è ancora più evidente se si confrontano talune delle forniture informatiche che risultano essere identiche. E non si tratta di un banale copia e incolla dei files scaricabili dal sito del Comune di Barletta, dato che questi portano come autore «Staff». Ma vi è di più: a Barletta è stato nominato come responsabile del procedimento l'esperto dei sistemi informativi del Comune, mentre a Trani il responsabile del procedimento è la dirigente della quinta ripartizione, la quale, per quel che mi risulta, non ha competenze specifiche in campo informatico.
Infine alcune considerazioni sulle caratteristiche hardware richieste: sebbene non venga indicato, come previsto dalle norme, un modello specifico (nella lista delle forniture si indica, per esempio, personal computer tipo Dell Optiplex 380), le caratteristiche tecniche vengono definite in modo eccessivamente dettagliato, in modo tale che concretamente sarà ben difficile trovare un modello di altra marca che rispetti tutte le caratteristiche indicate. Per esempio, se una ditta partecipante dovesse proporre un personal computer con un processore migliore, o con un Hard Disk più capiente, ma dotato di sole 7 porte USB (contro le 8 indicate tra le caratteristiche minime), a norma dovrebbe essere esclusa, ma avrebbe senso? Infine si spera che almeno la commissione di gara sia formata da funzionari comunali con adeguate competenze informatiche. Starò a osservare.
Contratto di Quartiere II - Nei giorni scorsi, con determinazione dirigenziale della quarta ripartizione (la numero 246 del 12 maggio 2011), a seguito della rinuncia formulata dall'Ati Manna-Comercoop, è stato assegnato all'impresa Scaringi il lotto T1. Tale assegnazione, porterà ad una ulteriore riduzione degli introiti per il Comune di Trani, atteso che verrà meno l'incasso dell'offerta migliorativa su tale lotto, pari a 292.029,84 euro. La rinuncia da parte dell'Ati Manna-Comercoop non fa che rimarcare i già appalesati timori circa l'effettiva capacità economica in capo all'Ati sopra citata. Tale associazione di imprese è l'unica che non ha ancora avviato concretamente la realizzazione degli immobili (e ricordiamo che l'Ati si è impegnata ad affittare a prezzo convenzionato il 30% delle unità immobiliari residenziali). In verità, il Comune di Trani, si trova ad avere in mano armi spuntate per combattere le inadempienze, più o meno gravi, dei soggetti attuatori. All'indomani del convegno organizzato da Forza Trani, in cui furono denunciate nel menefreghismo generale gravi irregolarità nella gestione del Contratto di Quartiere II, l'amministrazione comunale si affrettò a chiedere la sostituzione delle polizze fidejussorie che non avevamo esitato a definire «farlocche» e «spssdut». Non è dato sapere se i soggetti attuatori abbiano presentato le nuove polizze e, soprattutto, non è dato sapere se tali polizze siano conformi a quanto previsto dall'avviso pubblico e dallo schema di convenzione approvato dal Consiglio comunale. Ma vi è di più. A seguito della rinuncia dell'Impresa Sea Sas, con determinazione dirigenziale numero 28 del 26 gennaio 2010, fu disposto di escutere le cauzioni presentate a suo tempo (per complessivi 323.710.26 euro). Tale provvedimento avrebbe dovuto essere trasmesso all'ufficio legale del Comune ai fini del procedimento di escussione della cauzione. Chiedo quindi: tale provvedimento è stato effettivamente trasmesso all'ufficio legale? Le cauzioni sono state effettivamente incamerate? E' stato adottato analogo provvedimento nei confronti degli altri soggetti attuatori, relativamente ai lotti cui hanno rinunciato?
Stp - In questi giorni è stato approvato il bilancio della Stp che si chiude con un modesto attivo (circa 80mila euro). Tuttavia, da una veloce analisi delle poste in bilancio, parrebbe che tale attivo derivi sostanzialmente da artifici contabili sui quali avrò modo di tornare. Quel che mi preme invece evidenziare è che, a seguito della istituzione della Provincia Bat, è cambiato l'assetto della proprietà di Stp. Ora il socio di maggioranza relativa è il Comune di Trani che, direttamente o per il tramite di Amet Spa, detiene il 49% del capitale di Stp (il restante 51% appartiene alla provincia di Bari ed alla provincia Bat). Orbene, nonostante ciò, il management di Stp è ancora saldamente in mano a uomini nominati dalla Provincia di Bari. Allora mi chiedo: la partecipazione del Comune di Trani in Stp è da considerarsi strategica, oppure no? Se la risposta è si, perché non si provvede a nominare amministratori e collegio sindacale che rispecchino l'attuale assetto della proprietà? Se la risposta è no, perché non si valuta di cedere le quote azionarie in capo a Comune di Trani ed Amet Spa, in modo da far cassa?
E per questa volta è sufficiente. Hauze