Dr Hauze
Muovete le chiappe
Dottor Hauze 20
lunedì 8 marzo 2010
Prima di riprendere l'argomento del trasferimento degli uffici giudiziari in via Andria (con la pubblicazione della copiosa corrispondenza mandata dal movimento civico Forza Trani a Palazzo di Città e senza riceverne riscontro), devo spendere alcune righe di questa rubrica per parlare d'altro.
Primo: mi meraviglia lo stupore di taluni per la costituzione come parte civile del Comune di Trani contro i reati ambientali. Dall'avvocato Pina Chiarello (assessore al contenzioso) era il minimo che c'era da aspettarsi. Pina, sinteticamente, è la persona giusta al posto giusto. E sono convinto che potrà pilotare da par suo la barchetta comunale tra i vicini scogli di via dei Finanzieri, sulla quale vicenda da tanto tempo Forza Trani ha più volte tentato di svegliare l'amministrazione dal suo letargo quasi decennale. Con tutte le conseguenze (penali e contabili) rinvenienti dall'omissione di atti dovuti.
Secondo: elezioni regionali. Per le candidature locali, Visibelli-Nostradamus può ora scrivere: come volevasi dimostrare! Perciò ora godiamoci prezzolati galoppini in frenetica attività di recupero di preferenze per candidati forestieri che, fino a ieri, se ne sono fregati di Trani e che, se eletti, continueranno coerentemente a farlo, per i prossimi cinque anni. Buon divertimento a tutti.
Terzo. Biblioteca comunale. Confrontando quanto scritto dal Dr. Hauze tempo addietro e quanto pubblicato giorni orsono (http://www.traniweb.it/trani/informa/12109.html) si appalesa che aveva ragione il Dr. Hauze e torto chi lo accusava scriteriatamente di mettere bolle d'aria nella flebo. La verità è che io, per un'abitudine derivante da 50 anni di politica, prima di scrivere mi documento. Io.
Quarto. Da mesi, per non dire da anni, vado rompendo sull'Italcogim. Ora, arrivate le bollette pazze, anche altri scoprono… l'acqua calda e danno segno di esistenza in vita. Meglio tardi che mai. A questi volenterosi politici rivolgo l'invito a muovere le chiappe per far partire il nuovo appalto per la gestione del metanodotto. Finora solo Forza Trani ha scritto sull'argomento. Se anche altri si volessero muovere farebbero cosa gradita ed utile alla cittadinanza. Con l'occasione ritorno a chiedere all'Amministrazione comunale di imporre all'Italcogim il controllo dei contatori. Se al Comune non comprendono la richiesta o non si muovono, nel prossimo Dr. Hauze pubblicherò quanto già scritto sull'argomento.
Quinto: contratto di Quartiere. Il lotto a suo tempo aggiudicato alla ditta di Andria chi se lo è preso? Eppure è da mesi che da Andria hanno comunicato la rinuncia. Possibile che in tutto questo tempo non sia stata presa una decisione? Nella prossima puntata del Dr. Hauze pubblicheremo le perplessità di Forza Trani sull'argomento e sui prezzi che i tranesi devono pagare per quelle case. Un'ultima cosa: signor sindaco, su quest'ultimo argomento, a nome di Forza Trani, Le ho indirizzato due note (26 gennaio e 10 febbraio 2010). Non ho avuto alcun riscontro pur essendo passato parecchio tempo e pur avendo l'argomento un grande rilievo sociale. Lei ritiene che io sia uno sciocco? Oppure che scriva sciocchezze? Se per ipotesi ritiene che tanto non sia, perché non risponde a quanto le segnalo a nome di Forza Trani che è un movimento civico facente parte della coalizione con cui si è presentato ai cittadini per essere eletto sindaco? Lei mi conosce (come tanti che l'attorniano) e sa che, provenendo dal Msi, quando inizio una battaglia, non mollo. Anche in passato (era Lei sindaco) quando non sono stato riscontrato (sul termovalorizzatore, sul rilascio degli atti dell'Amet, sull'importo dei gettoni di presenza) non mi sono fermato e sono andato avanti (a Bari, a Roma, ecc.). Non mi fa difetto la determinazione di combattere per le idee in cui credo. Amo la pace. Evito, cordialmente, le battaglie. Ma mi hanno insegnato negli ambienti frequentati da ragazzo che, se si decide di andare in battaglia, ci solo solo due modi per ritornare: con la testa del nemico o senza la propria. Mi auguro di essermi fatto comprendere.
La vicenda del trasferimento degli uffici finanziari ripropone la scarsa considerazione che, a Palazzo di Città, si ha nei confronti della collaborazione che Forza Trani ed il sottoscritto, silenziosamente, hanno tentato di fornire in questi anni. I lettori di questa rubrica hanno già letto le tre note della puntata scorsa. Avevamo segnalato, prima della pubblicazione del bando pubblico, la stron….ata che si stava facendo. Evidenzio che, il tutto, si consumava nel silenzio generale della politica e dei dirigenti. C'è da incazzarsi come delle iene quando si rileva che solo a febbraio 2010 (http://www.traniweb.it/trani/informa/12038.html), cun fustibus et lanternis, i SS.RR.CC. arrivano alla determinazione di verificare quello che Forza Trani aveva già da vari mesi comunicato. Non ci credete ed avete dei dubbi? Leggete e giudicate.
Al Signor Sindaco - Edilizia Giudiziaria. «Facendo seguito alle precedenti ns. note del 20 e 28 agosto, nonché del 1° settembre u.s., aventi per oggetto il medesimo della presente, tuttora rimaste prive di riscontro e di cui richiamiamo integralmente il contenuto, siamo ad evidenziare ulteriori e rilevanti aspetti connessi a tale vicenda. Esaminando il capitolato della gara per la pulizia degli Uffici Giudiziari, abbiamo rilevato le superfici degli immobili attualmente destinati al settore Civile e all'Ufficio del Giudice di Pace: Palazzo Gadaleta (piazza Trieste, mq 3.970), Palazzo Candido (Piazza C. Battisti, mq 2.740), Palazzo Nigretti (C.so Cavour, mq 2.341) per complessivi mq 9.051. Com'è dunque possibile trasferire tali Uffici in un unico immobile di "appena" 4.200 mq (non si sa da chi, come, dove e quando quantificati!)? Restano, inoltre, da chiarire ulteriori aspetti, tutt'altro che trascurabili: quale uso sarà fatto dei Palazzi Gadaleta e Candido, una volta trasferiti gli Uffici Giudiziari? Quale uso verrà fatto di Palazzo Carcano, una volta terminati i costosi lavori in corso? Il Comune di Trani può recedere anticipatamente dalla locazione di Palazzo Nigretti, oppure dovrà continuare a corrispondere i canoni locativi fino alla previsione contrattuale in essere? L'Amministrazione Comunale è ancora interessata a realizzare una cittadella Giudiziaria nell'area ex Distilleria Angelini? Se proprio si vuole assolutamente locare l'immobile sulla via per Andria, è stata valutata e ponderatamente, nel caso, esclusa, una sua utilizzazione in ambito penale, attesa la sua (quasi) contiguità con il Carcere? Rinnovando l'invito a revocare le determinazioni dirigenziali in questione ed a convocare una riunione di maggioranza per concordare gli indirizzi dell'azione amministrativa in tema di Edilizia Giudiziaria, rimaniamo in attesa di riscontro e porgiamo cordiali saluti».
La lettera è stata scritta il 15 settembre del 2009. Come si suol dire: interrogato il morto, il morto non risponde. Poichè la vicenda cominciava a scaldarsi, al fine di evitare che si affitiscesse completamente (stando già in via Andria…), scrivemmo un'altra lettera.
Al Signor Sindaco - Edilizia Giudiziaria. «Facendo seguito alle precedenti note datate 20 e 28 agosto, nonché 1 e 15 settembre u.s., aventi per medesimo oggetto della presente, tuttora rimaste prive di riscontro e di cui richiamiamo integralmente il contenuto, evidenziamo che sulla stampa sono state pubblicate dichiarazioni fortemente critiche sulla gestione di tale problematica. Evidenziato, inoltre, che taluni operatori del settore hanno manifestato il proprio dissenso contro il trasferimento di parte degli Uffici Giudiziari (si veda il comunicato stampa dell'associazione avvocati di Trani), appare ancora più opportuna una riunione di maggioranza per concordare una comune linea politica relativa alla gestione dell'edilizia giudiziaria. In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti».
Questa lettera è stata scritta il 29 settembre 2009. Nessuna risposta. Evidentemente si riteneva, autorevolmente, che non fosse argomento da riunione di maggioranza oppure che Forza Trani scriveva stron…ate. Contenti loro, contenti tutti. Ultimamente, invero, siamo ritornati sull'argomento con quest'ultima nota.
Al Signor Sindaco - Ipotesi di trasferimento di taluni Uffici Giudiziari. «In questi ultimi giorni è (ri)scoppiata la protesta degli avvocati (con relativo botta e risposta con il Presidente del Tribunale) i quali manifestano delle "perplessità" sull'avviso pubblico con il quale il Comune di Trani aveva manifestato l'interesse ad affittare un edificio da destinare a nuova sede degli Uffici Giudiziari. Ancora una volta non può che farci piacere che anche altri soggetti condividano, seppur ex post, le tesi ed i dubbi già ripetutamente espressi da Forza Trani. Infatti il Movimento Forza Trani aveva, correttamente e coerentemente con la propria collocazione nella maggioranza amministrativa, manifestato sommessamente le proprie "perplessità" in merito alla ricerca di un immobile da trarre in locazione e da adibire a sede degli Uffici Giudiziari, già pochi giorni dopo la determinazione dirigenziale (n° 79 del 11/08/2009, pubblicata all'Albo Pretorio comunale il 17/08/2009), con la quale veniva stabilito di pubblicare l'avviso e, pertanto, si noti bene, ben prima della pubblicazione dello stesso (avvenuta il 1° settembre).
Peraltro Forza Trani si è espressa sull'argomento con ben cinque note (datate 20/8, 28/8, 1/9, 15/9 e 29/9), che, purtroppo, l'Amministrazione Comunale non ha inteso riscontrare, evidentemente affaccendata in cose più importanti. Inoltre, su tale trasferimento degli Uffici Giudiziari si era anche espressa l'Associazione Avvocati di Trani, la quale, attraverso un comunicato a firma del presidente Avv. Costanza Manzi, pubblicato sul web quasi cinque mesi fa (per la precisione il 25 settembre), manifestava il proprio dissenso. Detto questo, sinceramente, speriamo che l'Amministrazione Comunale, viste le numerose obiezioni mosse, da più parti, in merito al trasferimento degli Uffici Giudiziari, voglia riconsiderare la questione, o perlomeno, voglia argomentare sulle questioni sollevate.
Al fine di comprendere bene la questione, occorre fare un passo indietro e tornare all'adunanza della Commissione di manutenzione degli Edifici Giudiziari tenutasi il 3 giugno 2009, nella quale il Presidente del Tribunale di Trani, rappresentava "la precaria dislocazione della sede centrale dell'Ufficio su ben quattro stabili, i quali risultano complessivamente insufficienti – come superficie totale – per le esigenze attuali dell'Ufficio e, con particolare riguardo al Palazzo Gadaleta (ma la situazione in cui versa Palazzo Candido non può certamente definirsi adeguata), interessati da importanti problemi strutturali". Il Presidente "nel rendere nota all'Amministrazione Comunale l'esistenza di un fabbricato di nuova costruzione sito in Via Andria, nei pressi della locale Casa circondariale", chiedeva al Sindaco che venisse avviato "regolare procedimento di evidenza pubblica, che tenga eventualmente conto delle caratteristiche già evidenziate nel fabbricato suddetto, di circa 4.200 mq, da utilizzare eventualmente quale parametro di riferimento nella ricerca di un'idonea struttura da destinare al Tribunale per gli uffici su indicati". In tale riunione il Sindaco dichiarava, infine, la disponibilità ad avviare la predetta procedura di evidenza pubblica, sottolineando peraltro l'esigenza di effettuare un'accurata verifica tesa ad individuare la superficie complessivamente necessaria ed adeguata per le esigenze degli uffici che andrebbero ad essere allocati nella struttura da acquisire.
Successivamente il Sindaco incaricava il Dirigente al Patrimonio ad attuare il procedimento amministrativo, attribuendo all'Ufficio Patrimonio, per competenza, la nota del Tribunale di Trani registrata al Protocollo del Comune in data 4/08/09, corredata del Verbale datato 3/06/2009. Infine con Determinazioni Dirigenziali n° 79 del 11/08/2009 ed n° 82 del 24/08/2009, il Dirigente della 3^ Ripartizione, approvava l'avviso pubblico con l'invito a manifestare interesse per l'affidamento in locazione, in favore del Comune di Trani, di un edificio da destinare a nuova sede degli Uffici Giudiziari: Settore Civile – Sezione Lavoro – Ufficio Giudice. Fra i requisiti richiesti vi è la richiesta (corretta solo dopo la prima nota di Forza Trani) che "l'edificio dovrà avere una superficie di circa mq 4.200". Infine viene stabilito che le offerte saranno esaminate dalla Commissione di manutenzione degli Edifici Giudiziari. Detto questo si pongono una serie di questioni, di varia natura. Il PUG, recentemente approvato, ha individuato nell'area dell'ex Distilleria Angelini (recentemente venduta all'asta!), la sede della cittadella giudiziaria. Perché, dunque, cercare altrove un'immobile in locazione? Locazione prevista: sei anni più altri sei. Ma sono in corso (si spera terminino presto) i lavori di ristrutturazione di Palazzo Carcano, che tanto sono costati alle Casse Comunali, compreso l'indennizzo in favore dell'impresa esecutrice dei lavori, immobile a suo tempo acquistato proprio per ampliare gli Uffici Giudiziari. Particolarmente rilevante è che non vi è traccia nelle citate Determinazioni Dirigenziali, della verifica finalizzata alla quantificazione della superficie complessivamente necessaria per gli Uffici da trasferire. Peraltro le superfici degli immobili attualmente destinati al settore Civile e dell'Ufficio del Giudice di Pace, rilevate dal Capitolato di gara per la pulizia degli Uffici Giudiziari, sono: Palazzo Gadaleta (piazza Trieste, mq 3.970), Palazzo Candido (Piazza C. Battisti, mq 2.740), Palazzo Nigretti (C.so Cavour, mq 2.341) per complessivi mq 9.051. Com'è dunque possibile (senza una doverosa verifica) pensare di trasferire tali Uffici in un immobile di "appena" 4.200 mq, misteriosamente quantificati? Quali sono gli importanti problemi strutturali che affliggono Palazzo Gadaleta e Palazzo Candido? Vi è qualche pericolo per quanti lo frequentano per lavoro o per motivi di giustizia? Quale uso verrà fatto di tali edifici, una volta trasferiti gli Uffici Giudiziari? Quale uso verrà fatto di Palazzo Carcano, una volta terminati, dichiaratamente nel 2010, i lavori in corso? E' stata richiesta (o verrà verificata) la rispondenza degli immobili offerti in locazione, alle norme in materia urbanistica e di sicurezza, relative alla destinazione d'uso che andranno ad assumere? E' stata valutata la convenienza, sotto il profilo logistico, delle ubicazioni degli immobili, anche in considerazione dei problemi viabilistici (per esempio, si sono valutati gli effetti dell'ormai imminente apertura del cantiere per l'ampliamento della Provinciale Andria-Trani)?
Infine una nota che vuole essere di colore, ma non troppo. Recentemente è tornato sotto i riflettori della Procura e dei media la compravendita di un suolo di proprietà Amet e posto in C.so Imbriani angolo via Tisci. Orbene tra gli "indici" di irregolarità della gara era stato rilevato, in un primo tempo, l'aver bandito la gara nel mese di agosto, con termini piuttosto ristretti per la partecipazione. In questo caso la tempistica è molto simile e se poi si aggiunge che proprio uno dei componenti della Commissione che dovrebbe valutare le offerte, ha, omnia munda mundis, reso nota all'Amministrazione Comunale l'esistenza di un immobile in Via Andria, di circa 4.200 mq (il cui proprietario, poi, ha manifestato interesse per l'affidamento in locazione), ci sono fondati motivi di opportunità per avvalersi della facoltà di concludere il procedimento con un "nulla di fatto". Tanto lo appalesiamo per il tramite di questa nuova nota sull'argomento non essendosi voluta convocare una riunione di maggioranza, per evitare problemi e difficoltà alla Civica Amministrazione. Deferenti saluti».
La lettera è stata scritta il 19 febbraio 2010. Anche in questa occasione, dal Palazzo di Città nessuna risposta. A Voi il giudizio! E per questa volta è sufficiente.
Hauze
Primo: mi meraviglia lo stupore di taluni per la costituzione come parte civile del Comune di Trani contro i reati ambientali. Dall'avvocato Pina Chiarello (assessore al contenzioso) era il minimo che c'era da aspettarsi. Pina, sinteticamente, è la persona giusta al posto giusto. E sono convinto che potrà pilotare da par suo la barchetta comunale tra i vicini scogli di via dei Finanzieri, sulla quale vicenda da tanto tempo Forza Trani ha più volte tentato di svegliare l'amministrazione dal suo letargo quasi decennale. Con tutte le conseguenze (penali e contabili) rinvenienti dall'omissione di atti dovuti.
Secondo: elezioni regionali. Per le candidature locali, Visibelli-Nostradamus può ora scrivere: come volevasi dimostrare! Perciò ora godiamoci prezzolati galoppini in frenetica attività di recupero di preferenze per candidati forestieri che, fino a ieri, se ne sono fregati di Trani e che, se eletti, continueranno coerentemente a farlo, per i prossimi cinque anni. Buon divertimento a tutti.
Terzo. Biblioteca comunale. Confrontando quanto scritto dal Dr. Hauze tempo addietro e quanto pubblicato giorni orsono (http://www.traniweb.it/trani/informa/12109.html) si appalesa che aveva ragione il Dr. Hauze e torto chi lo accusava scriteriatamente di mettere bolle d'aria nella flebo. La verità è che io, per un'abitudine derivante da 50 anni di politica, prima di scrivere mi documento. Io.
Quarto. Da mesi, per non dire da anni, vado rompendo sull'Italcogim. Ora, arrivate le bollette pazze, anche altri scoprono… l'acqua calda e danno segno di esistenza in vita. Meglio tardi che mai. A questi volenterosi politici rivolgo l'invito a muovere le chiappe per far partire il nuovo appalto per la gestione del metanodotto. Finora solo Forza Trani ha scritto sull'argomento. Se anche altri si volessero muovere farebbero cosa gradita ed utile alla cittadinanza. Con l'occasione ritorno a chiedere all'Amministrazione comunale di imporre all'Italcogim il controllo dei contatori. Se al Comune non comprendono la richiesta o non si muovono, nel prossimo Dr. Hauze pubblicherò quanto già scritto sull'argomento.
Quinto: contratto di Quartiere. Il lotto a suo tempo aggiudicato alla ditta di Andria chi se lo è preso? Eppure è da mesi che da Andria hanno comunicato la rinuncia. Possibile che in tutto questo tempo non sia stata presa una decisione? Nella prossima puntata del Dr. Hauze pubblicheremo le perplessità di Forza Trani sull'argomento e sui prezzi che i tranesi devono pagare per quelle case. Un'ultima cosa: signor sindaco, su quest'ultimo argomento, a nome di Forza Trani, Le ho indirizzato due note (26 gennaio e 10 febbraio 2010). Non ho avuto alcun riscontro pur essendo passato parecchio tempo e pur avendo l'argomento un grande rilievo sociale. Lei ritiene che io sia uno sciocco? Oppure che scriva sciocchezze? Se per ipotesi ritiene che tanto non sia, perché non risponde a quanto le segnalo a nome di Forza Trani che è un movimento civico facente parte della coalizione con cui si è presentato ai cittadini per essere eletto sindaco? Lei mi conosce (come tanti che l'attorniano) e sa che, provenendo dal Msi, quando inizio una battaglia, non mollo. Anche in passato (era Lei sindaco) quando non sono stato riscontrato (sul termovalorizzatore, sul rilascio degli atti dell'Amet, sull'importo dei gettoni di presenza) non mi sono fermato e sono andato avanti (a Bari, a Roma, ecc.). Non mi fa difetto la determinazione di combattere per le idee in cui credo. Amo la pace. Evito, cordialmente, le battaglie. Ma mi hanno insegnato negli ambienti frequentati da ragazzo che, se si decide di andare in battaglia, ci solo solo due modi per ritornare: con la testa del nemico o senza la propria. Mi auguro di essermi fatto comprendere.
La vicenda del trasferimento degli uffici finanziari ripropone la scarsa considerazione che, a Palazzo di Città, si ha nei confronti della collaborazione che Forza Trani ed il sottoscritto, silenziosamente, hanno tentato di fornire in questi anni. I lettori di questa rubrica hanno già letto le tre note della puntata scorsa. Avevamo segnalato, prima della pubblicazione del bando pubblico, la stron….ata che si stava facendo. Evidenzio che, il tutto, si consumava nel silenzio generale della politica e dei dirigenti. C'è da incazzarsi come delle iene quando si rileva che solo a febbraio 2010 (http://www.traniweb.it/trani/informa/12038.html), cun fustibus et lanternis, i SS.RR.CC. arrivano alla determinazione di verificare quello che Forza Trani aveva già da vari mesi comunicato. Non ci credete ed avete dei dubbi? Leggete e giudicate.
Al Signor Sindaco - Edilizia Giudiziaria. «Facendo seguito alle precedenti ns. note del 20 e 28 agosto, nonché del 1° settembre u.s., aventi per oggetto il medesimo della presente, tuttora rimaste prive di riscontro e di cui richiamiamo integralmente il contenuto, siamo ad evidenziare ulteriori e rilevanti aspetti connessi a tale vicenda. Esaminando il capitolato della gara per la pulizia degli Uffici Giudiziari, abbiamo rilevato le superfici degli immobili attualmente destinati al settore Civile e all'Ufficio del Giudice di Pace: Palazzo Gadaleta (piazza Trieste, mq 3.970), Palazzo Candido (Piazza C. Battisti, mq 2.740), Palazzo Nigretti (C.so Cavour, mq 2.341) per complessivi mq 9.051. Com'è dunque possibile trasferire tali Uffici in un unico immobile di "appena" 4.200 mq (non si sa da chi, come, dove e quando quantificati!)? Restano, inoltre, da chiarire ulteriori aspetti, tutt'altro che trascurabili: quale uso sarà fatto dei Palazzi Gadaleta e Candido, una volta trasferiti gli Uffici Giudiziari? Quale uso verrà fatto di Palazzo Carcano, una volta terminati i costosi lavori in corso? Il Comune di Trani può recedere anticipatamente dalla locazione di Palazzo Nigretti, oppure dovrà continuare a corrispondere i canoni locativi fino alla previsione contrattuale in essere? L'Amministrazione Comunale è ancora interessata a realizzare una cittadella Giudiziaria nell'area ex Distilleria Angelini? Se proprio si vuole assolutamente locare l'immobile sulla via per Andria, è stata valutata e ponderatamente, nel caso, esclusa, una sua utilizzazione in ambito penale, attesa la sua (quasi) contiguità con il Carcere? Rinnovando l'invito a revocare le determinazioni dirigenziali in questione ed a convocare una riunione di maggioranza per concordare gli indirizzi dell'azione amministrativa in tema di Edilizia Giudiziaria, rimaniamo in attesa di riscontro e porgiamo cordiali saluti».
La lettera è stata scritta il 15 settembre del 2009. Come si suol dire: interrogato il morto, il morto non risponde. Poichè la vicenda cominciava a scaldarsi, al fine di evitare che si affitiscesse completamente (stando già in via Andria…), scrivemmo un'altra lettera.
Al Signor Sindaco - Edilizia Giudiziaria. «Facendo seguito alle precedenti note datate 20 e 28 agosto, nonché 1 e 15 settembre u.s., aventi per medesimo oggetto della presente, tuttora rimaste prive di riscontro e di cui richiamiamo integralmente il contenuto, evidenziamo che sulla stampa sono state pubblicate dichiarazioni fortemente critiche sulla gestione di tale problematica. Evidenziato, inoltre, che taluni operatori del settore hanno manifestato il proprio dissenso contro il trasferimento di parte degli Uffici Giudiziari (si veda il comunicato stampa dell'associazione avvocati di Trani), appare ancora più opportuna una riunione di maggioranza per concordare una comune linea politica relativa alla gestione dell'edilizia giudiziaria. In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti».
Questa lettera è stata scritta il 29 settembre 2009. Nessuna risposta. Evidentemente si riteneva, autorevolmente, che non fosse argomento da riunione di maggioranza oppure che Forza Trani scriveva stron…ate. Contenti loro, contenti tutti. Ultimamente, invero, siamo ritornati sull'argomento con quest'ultima nota.
Al Signor Sindaco - Ipotesi di trasferimento di taluni Uffici Giudiziari. «In questi ultimi giorni è (ri)scoppiata la protesta degli avvocati (con relativo botta e risposta con il Presidente del Tribunale) i quali manifestano delle "perplessità" sull'avviso pubblico con il quale il Comune di Trani aveva manifestato l'interesse ad affittare un edificio da destinare a nuova sede degli Uffici Giudiziari. Ancora una volta non può che farci piacere che anche altri soggetti condividano, seppur ex post, le tesi ed i dubbi già ripetutamente espressi da Forza Trani. Infatti il Movimento Forza Trani aveva, correttamente e coerentemente con la propria collocazione nella maggioranza amministrativa, manifestato sommessamente le proprie "perplessità" in merito alla ricerca di un immobile da trarre in locazione e da adibire a sede degli Uffici Giudiziari, già pochi giorni dopo la determinazione dirigenziale (n° 79 del 11/08/2009, pubblicata all'Albo Pretorio comunale il 17/08/2009), con la quale veniva stabilito di pubblicare l'avviso e, pertanto, si noti bene, ben prima della pubblicazione dello stesso (avvenuta il 1° settembre).
Peraltro Forza Trani si è espressa sull'argomento con ben cinque note (datate 20/8, 28/8, 1/9, 15/9 e 29/9), che, purtroppo, l'Amministrazione Comunale non ha inteso riscontrare, evidentemente affaccendata in cose più importanti. Inoltre, su tale trasferimento degli Uffici Giudiziari si era anche espressa l'Associazione Avvocati di Trani, la quale, attraverso un comunicato a firma del presidente Avv. Costanza Manzi, pubblicato sul web quasi cinque mesi fa (per la precisione il 25 settembre), manifestava il proprio dissenso. Detto questo, sinceramente, speriamo che l'Amministrazione Comunale, viste le numerose obiezioni mosse, da più parti, in merito al trasferimento degli Uffici Giudiziari, voglia riconsiderare la questione, o perlomeno, voglia argomentare sulle questioni sollevate.
Al fine di comprendere bene la questione, occorre fare un passo indietro e tornare all'adunanza della Commissione di manutenzione degli Edifici Giudiziari tenutasi il 3 giugno 2009, nella quale il Presidente del Tribunale di Trani, rappresentava "la precaria dislocazione della sede centrale dell'Ufficio su ben quattro stabili, i quali risultano complessivamente insufficienti – come superficie totale – per le esigenze attuali dell'Ufficio e, con particolare riguardo al Palazzo Gadaleta (ma la situazione in cui versa Palazzo Candido non può certamente definirsi adeguata), interessati da importanti problemi strutturali". Il Presidente "nel rendere nota all'Amministrazione Comunale l'esistenza di un fabbricato di nuova costruzione sito in Via Andria, nei pressi della locale Casa circondariale", chiedeva al Sindaco che venisse avviato "regolare procedimento di evidenza pubblica, che tenga eventualmente conto delle caratteristiche già evidenziate nel fabbricato suddetto, di circa 4.200 mq, da utilizzare eventualmente quale parametro di riferimento nella ricerca di un'idonea struttura da destinare al Tribunale per gli uffici su indicati". In tale riunione il Sindaco dichiarava, infine, la disponibilità ad avviare la predetta procedura di evidenza pubblica, sottolineando peraltro l'esigenza di effettuare un'accurata verifica tesa ad individuare la superficie complessivamente necessaria ed adeguata per le esigenze degli uffici che andrebbero ad essere allocati nella struttura da acquisire.
Successivamente il Sindaco incaricava il Dirigente al Patrimonio ad attuare il procedimento amministrativo, attribuendo all'Ufficio Patrimonio, per competenza, la nota del Tribunale di Trani registrata al Protocollo del Comune in data 4/08/09, corredata del Verbale datato 3/06/2009. Infine con Determinazioni Dirigenziali n° 79 del 11/08/2009 ed n° 82 del 24/08/2009, il Dirigente della 3^ Ripartizione, approvava l'avviso pubblico con l'invito a manifestare interesse per l'affidamento in locazione, in favore del Comune di Trani, di un edificio da destinare a nuova sede degli Uffici Giudiziari: Settore Civile – Sezione Lavoro – Ufficio Giudice. Fra i requisiti richiesti vi è la richiesta (corretta solo dopo la prima nota di Forza Trani) che "l'edificio dovrà avere una superficie di circa mq 4.200". Infine viene stabilito che le offerte saranno esaminate dalla Commissione di manutenzione degli Edifici Giudiziari. Detto questo si pongono una serie di questioni, di varia natura. Il PUG, recentemente approvato, ha individuato nell'area dell'ex Distilleria Angelini (recentemente venduta all'asta!), la sede della cittadella giudiziaria. Perché, dunque, cercare altrove un'immobile in locazione? Locazione prevista: sei anni più altri sei. Ma sono in corso (si spera terminino presto) i lavori di ristrutturazione di Palazzo Carcano, che tanto sono costati alle Casse Comunali, compreso l'indennizzo in favore dell'impresa esecutrice dei lavori, immobile a suo tempo acquistato proprio per ampliare gli Uffici Giudiziari. Particolarmente rilevante è che non vi è traccia nelle citate Determinazioni Dirigenziali, della verifica finalizzata alla quantificazione della superficie complessivamente necessaria per gli Uffici da trasferire. Peraltro le superfici degli immobili attualmente destinati al settore Civile e dell'Ufficio del Giudice di Pace, rilevate dal Capitolato di gara per la pulizia degli Uffici Giudiziari, sono: Palazzo Gadaleta (piazza Trieste, mq 3.970), Palazzo Candido (Piazza C. Battisti, mq 2.740), Palazzo Nigretti (C.so Cavour, mq 2.341) per complessivi mq 9.051. Com'è dunque possibile (senza una doverosa verifica) pensare di trasferire tali Uffici in un immobile di "appena" 4.200 mq, misteriosamente quantificati? Quali sono gli importanti problemi strutturali che affliggono Palazzo Gadaleta e Palazzo Candido? Vi è qualche pericolo per quanti lo frequentano per lavoro o per motivi di giustizia? Quale uso verrà fatto di tali edifici, una volta trasferiti gli Uffici Giudiziari? Quale uso verrà fatto di Palazzo Carcano, una volta terminati, dichiaratamente nel 2010, i lavori in corso? E' stata richiesta (o verrà verificata) la rispondenza degli immobili offerti in locazione, alle norme in materia urbanistica e di sicurezza, relative alla destinazione d'uso che andranno ad assumere? E' stata valutata la convenienza, sotto il profilo logistico, delle ubicazioni degli immobili, anche in considerazione dei problemi viabilistici (per esempio, si sono valutati gli effetti dell'ormai imminente apertura del cantiere per l'ampliamento della Provinciale Andria-Trani)?
Infine una nota che vuole essere di colore, ma non troppo. Recentemente è tornato sotto i riflettori della Procura e dei media la compravendita di un suolo di proprietà Amet e posto in C.so Imbriani angolo via Tisci. Orbene tra gli "indici" di irregolarità della gara era stato rilevato, in un primo tempo, l'aver bandito la gara nel mese di agosto, con termini piuttosto ristretti per la partecipazione. In questo caso la tempistica è molto simile e se poi si aggiunge che proprio uno dei componenti della Commissione che dovrebbe valutare le offerte, ha, omnia munda mundis, reso nota all'Amministrazione Comunale l'esistenza di un immobile in Via Andria, di circa 4.200 mq (il cui proprietario, poi, ha manifestato interesse per l'affidamento in locazione), ci sono fondati motivi di opportunità per avvalersi della facoltà di concludere il procedimento con un "nulla di fatto". Tanto lo appalesiamo per il tramite di questa nuova nota sull'argomento non essendosi voluta convocare una riunione di maggioranza, per evitare problemi e difficoltà alla Civica Amministrazione. Deferenti saluti».
La lettera è stata scritta il 19 febbraio 2010. Anche in questa occasione, dal Palazzo di Città nessuna risposta. A Voi il giudizio! E per questa volta è sufficiente.
Hauze