Dr Hauze
Primarie? No grazie!
Dottor Hauze 98
lunedì 5 settembre 2011
La politica ha perso l'anima. E anche altri attributi. Perché questo odierno titolo ed incipit della rubrica? Perché voglio gridare: «Primarie? No grazie!». Mi spiego, premettendo che ho sempre contestato le investiture extra moenia, imposte dal potente forestiero-deus ex machina di turno, spessissimo sulla base di sconosciute alchimie che, comunque, andavano in cu…rva a Trani e ai tranesi. Le recenti candidature per le elezioni alla Camera o al Senato di attori, registi, giudici ed altri (da me solarmente osteggiati) ne sono la dimostrazione. Purtroppo ora con il porcellum siamo arrivati al punto che non sappiamo nemmeno chi votiamo perché con questo sistema elettorale non viene eletto nessuno. Infatti ora ci sono solo i nominati, cioè persone che pur sconosciute agli elettori, hanno l'unico pregio di essere benfatte, disponibili e in grado di permettere ai vari padrini-padroni dei partiti di risparmiare per la propria spesa di carta igienica. Capisci a me.
Ciò premesso, devo, però, confessare che contesto fermamente il metodo delle primarie che, ad esempio, permette, come a Napoli, di assoldare i cinesi per mandarli a votare per questo o quell'aspirante candidato sindaco. Oppure, senza andare lontano, quello che è successo dalle nostre parti dove è stato sputtanato, in un congresso della sinistra, un cavaliere tranese (spesso sodale del nostro sindaco) che aveva mandato e pagato i propri dipendenti per andare a votare alle primarie del centrosinistra. Alla fin fine, questo sono le primarie: persone, che non si sa se poi lo voteranno, si presentano un dato giorno in un locale affittato per l'occasione, pagano un obolo e, pertanto, possono decidere chi dovrà essere il candidato di una articolata coalizione! Tant'è!
Per il caso di Trani, che ci riguarda da vicino, viene da chiedere: ma ad oggi preliminarmente c'è stata una qualche riunione (sfuggita anche al sempre informato direttore Fanelli?) in cui i kapataz del centrodestra si sono impegnati attivamente nel valutare, discutere, cernere, una candidatura vincente di persona preparata e disponibile? Oppure tanto non viene fatto perché in alto si ritiene che tutti i ras del locale centrodestra siano dei cretini che non capiscono niente? Oppure, sempre nei piani alti della politica barese, si pensa che a Trani siano tutti dei prezzolati in malafede che vogliono la sconfitta della coalizione per andare di nuovo, a breve, a votare? La verità è che noi di Trani da quasi vent'anni siamo senza una classe politica (con le palle). Per cui siamo a sovranità limitata e necessitanti di tutori esterni. Ragion per cui non ci deve sorprendere che quasi tutta la politica nostrana ora sia diventata quello che è: senz'anima. Senza idealità. Senza spirito di appartenenza. Solo calcolo, invidia e tornaconto personale, senza sacrifici. Questo è quanto! A tutt'oggi, infatti, per il candidato sindaco, inspiegabilmente, ma non tanto, nisba.
E allora, ancora una decina di giorni di paziente attesa, cari 23 (e)lettori: se non ci saranno novità foriere di candidature serie, vi inviterò a scendere in campo e a sostenere la mia candidatura a sindaco. L'idea, nata come una provocazione nei confronti dei dormienti, ha riscosso molta attenzione e disponibilità da parte di numerosi concittadini che non desiderano alla guida di questa città persone che non ne conoscono i problemi e che, inoltre, possono dedicare solo parte del loro tempo per cercare di risolverli. Spesso ignorando la complessa materia delle norme degli enti locali, sì da diventare ostaggi (e scudo) dell'operato (spesso opinabile) dei dirigenti comunali. Staremo a vedere. Come già ebbi modo di scrivere: se son rose, pungeranno!
Italcogim - Pochi giorni fa è apparso un interessante articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno (più precisamente alla quarta delle pagine locali del giorno 30 agosto) con il quale veniva data notizia dell'esito del ricorso presentato dal Comune di Andria contro la società Italgas Spa (corrispondente alla nostra Italcogim). In base a questa sentenza la società Italgas Spa è stata condannata a pagare al Comune di Andria ben 700mila euro a titolo di canone di concessione per il servizio di distribuzione del gas metano per l'anno 2008, oltre ad interessi legali e rivalutazione come per legge. Considerando che il valore della concessione si può considerare, in prima approssimazione, proporzionale alla popolazione servita, al Comune di Trani spetterebbero circa 380mila euro annui (avendo rispettivamente Andria e Trani una popolazione di circa 100.000 e 54.000 abitanti).
Invece, con deliberazione di giunta comunale numero 26 del 18 marzo 2010, è stato benevolmente stabilito di richiedere alla beneamata Italcogim, a fronte della prosecuzione della gestione, la corresponsione di un canone annuo pari al 10% del valore del ricavo di distribuzione (Vrd) di località, fornito da parte dell'autorità Eaeg, dell'importo di 150mila euro. Il valore del ricavo di distribuzione (più correttamente vincolo sui ricavi di distribuzione) viene calcolato sulla base dei parametri indicati nella delibera 237/2000 dell'autorità per l'energia elettrica ed il gas (http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/00/237-00.pdf). Ora mi chiedo: è troppo esoso il Comune di Andria o troppo generoso il Comune di Trani? Con la citata delibera di giunta veniva inoltre disposto che le attività propedeutiche all'indizione della gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas metano venissero completate entro il 30 novembre del 2010, demandando al responsabile del settore di espletare le necessarie attività. Sogni d'oro! Il termine è scaduto da oltre nove mesi, ma della nuova gara non si ha notizia, a pochi mesi dal termine di scadenza del servizio in essere, prevista, ope legis, al 21 giugno 2012. Peraltro, sono a rinnovare l'invito agli utenti tranesi di chiedere la verifica dei contatori del gas, secondo le procedure stabilite dall'autorità per l'energia elettrica ed il gas (http://www.autorita.energia.it/it/com_stampa/08/080430.htm), soprattutto per coloro che hanno utenze con contatori molto vecchi, e che quindi potrebbero essersi starati (l'anno di fabbricazione è riportato sulla targhetta del contatore stesso). Stemc!
Vicenda fra Gerseb e Amet - Mi vedo costretto a tornare ancora una volta sulla multimilionaria vicenda della nuova sede dell'Amet (teatro comunale) per sottolineare un ulteriore preoccupante aspetto. La scorsa settimana ho analizzato le pericolose tesi difensive sostenute dall'avvocato di Amet Spa. Presumendo che la linea difensiva dell'azienda sia stata condivisa dal suo Consiglio di amministrazione, pubblicamente chiedo: come si concilia con le gravi accuse mosse dall'avvocato di Amet Spa, la permanenza nel Consiglio di amministrazione di amministratori che facevano già parte del discusso precedente Cda? Ancora: come si concilia la permanenza in giunta di un componente del precedente discusso consiglio di amministrazione, dimessosi proprio per potere assumere la carica di assessore? Infine: come si pone in questa vicenda il sindaco di Trani, che pure ha nominato fiduciariamente i due ultimi Consigli di amministrazione di Amet, nonché l'assessore coinvolto nella vicenda? Boh! Si vada subito in Consiglio comunale per fare chiarezza. Non è giusto che i debiti rivenienti dalle eventuali porcate di questa amministrazione debbano andare a gravare su coloro che saranno prossimamente chiamati alla guida di Trani.
Contratto di Quartiere - Ai primi di luglio (http://www.traniweb.it/trani/informa/16362.html) mi ero occupato dell'area destinata dal Contratto di Quartiere ad area mercatale. Ben 11.267 metri quadrati che avrebbero permesso sia il trasferimento dei 48 operatori di cui lo stesso sindaco, con propria ordinanza (a chiacchiere) del 9 marzo 2011 aveva disposto il trasferimento a tutela della pubblica incolumità e sicurezza urbana, sia il trasferimento di quegli operatori che ogni martedì finiscono col sequestrare in casa coloro (anche disabili) che abitano in alcune vie interessate dal mercato settimanale. Purtroppo, a tutt'oggi, quell'area, che pure in parte è già formalmente di proprietà comunale e che per la restante parte avrebbe dovuto essere già ceduta al Comune dall'attuale proprietario (la beneamata impresa Manna), in forza delle disposizioni della convenzione a suo tempo sottoscritta, resta abbandonata a se stessa e non è fruibile per gli scopi cui è destinata. Perché? Perché nessuno dice o scrive niente? Mutuando gli indignados spagnoli: «Fate silenzio, potreste svegliare la sinistra». Comunque, gatta ci cova! Mah!
Impianti pubblicitari - Mentre, grazie al colpevole assenteismo delle varie autorità, prosegue da parte della società Every way l'occupazione militare del centro cittadino con l'installazione di numerose transenne parapedonali (le ultime in ordine di tempo sono state installate all'incrocio fra via Aldo Moro, via Malcangi e via Tasselgardo), a mio avviso, come ho già inutilmente denunziato alla magistratura, irregolari, sia per la palese violazione delle norme del codice della strada, sia per la violazione delle norme sulle barriere architettoniche (atteso che in taluni casi le transenne sono state installate su marciapiedi di ridotta larghezza), sia per la mancanza del piano comunale degli impianti pubblicitari, consegnato da oltre otto mesi da parte del tecnico (irregolarmente) incaricato e fermo nei cassetti dei funzionari che dovevano esprimere un parere, per quanto di competenza, su di esso, ebbene la vicenda si arricchisce di due nuovi elementi. Sul retro di taluni degli impianti in questione è apparso un adesivo riportante una presunta autorizzazione (?!) della polizia municipale dell'1 giugno 2011 o del 30 giugno 2011. Che io ricordi, la competenza per l'autorizzazione degli impianti pubblicitari, secondo il vigente regolamento, non compete alla polizia municipale, la quale esprime solo un parere di conformità al codice della strada. Pertanto se effettivamente la polizia municipale avesse rilasciato le autorizzazioni in questione, queste sarebbero da considerare a tutti gli effetti irregolari. Inoltre mi consta che una ditta tranese che ha pagato anche per l'anno 2011 gli spazi pubblicitari al proprietario delle vecchie transenne parapedonali in piazza della Repubblica, avrebbe chiesto la ripetizione di quanto indebitamente percepito dalla precedente società di pubblicità per il periodo successivo alla rimozione delle vecchie transenne parapedonali, nonché il risarcimento, da parte del Comune di Trani e delle due società di pubblicità interessate, dei danni occorsi a seguito della rimozione delle vecchie transenne. Ora mi chiedo: la società proprietaria delle vecchie transenne era regolarmente autorizzata e pagava regolarmente il canone al Comune di Trani? Se la risposta è affermativa, mi chiedo come è stato possibile che un nuovo soggetto sia stato autorizzato a sostituire le transenne parapedonali. Se invece la risposta è negativa, è d'uopo chiedere di conoscere da quanto tempo tale società usufruiva irregolarmente di tali spazi pubblicitari e cosa ora sia stato fatto nei suoi confronti. Sveglia!
Rimborso spese legali - Qualche mese fa mi ero occupato dello strano caso della parcella del difensore di un ex consigliere comunale, dapprima liquidata (dirigenziale della seconda ripartizione numero 116/2011) e poi revocata (dirigenziale seconda ripartizione numero 145/2011), in quanto la spesa (come sostenuto da un lautamente retribuito ciuccio comunale) non rientrava nei dodicesimi del bilancio 2010. Ora che il bilancio comunale è stato approvato, non dovrebbero esserci più ostacoli al pagamento della parcella in questione. Tuttavia non ho avuto modo di veder pubblicata all'albo pretorio una nuova determina di liquidazione della parcella, mentre ho avuto modo di vederne liquidate altre. Strano. E' un semplice, quanto ennesimo, caso di determinazione dirigenziale non pubblicata, oppure siamo di fronte all'omissione di un atto dovuto?
Parcheggio di corso Imbriani - Visto che al Comune se ne fregano del parcheggio selvaggio vicino al noto nuovo bar e del consequenziale caos(ino) che si crea nella circolazione autoveicolare, specialmente quando le auto devono girare per via Sant'Agostino o si incrociano due bus, ebbene ora siamo arrivati che, grazie al meneimpipismo delle autorità, le auto parcheggiano anche sul marciapiede di fronte. Evviva. Quello che fa più rabbia è che i maleducati utenti del bar non si fermano, ad esempio, per sorbire velocemente un caffè o fare l'acquisto di un dolce. No! Parcheggiano e si siedono ai tavolini (regolari? Mi sembra di no!) e se ne stanno al fresco a chiacchierare, fregandosene del traffico che impazzisce e degli automobilisti che, fermi a consumare carburante, gastemano a chi non fa il proprio dovere. Tra l'altro, lo voglio rievidenziare, tutto questo avviene a poche centinaia di metri dal comando della polizia urbana. Non voglio pensare a quello che succederà tra qualche giorno, alla riapertura delle scuole. Possibile che a nessuno interessi tale solare manifestazione di inciviltà e di illegalità?
Attraversamenti pedonali - Ringraziamo i benemeriti SS.RR.CC. perché a Trani, grazie al loro menefreghismo di persone che non si muovono a piedi ma solo nell'auto blu, sono scomparse le strisce. Non solo non vengono fatte dove ci dovrebbero stare, come ad esempio alle spalle della tribuna dello stadio, su via Superga. Ma anche quelle che sono state fatte sono da tempo invisibili. Forse perché i soldi comunali vengono consumati in autovelox, t-red, paline, pilomat ed altro, per cui non ce ne sono per gli attraversamenti pedonali. Ci devono essere ancora altri casi, come quello recente della signora investita da un'auto sulle invisibili strisce in prossimità della frequentatissima posta di corso Manzoni, prima che i SS.RR.CC. si muovano? Noi tranesi esigiamo subito le strisce davanti alle scuole e agli uffici pubblici. Subito!
E per questa volta è sufficiente. Hauze
Ciò premesso, devo, però, confessare che contesto fermamente il metodo delle primarie che, ad esempio, permette, come a Napoli, di assoldare i cinesi per mandarli a votare per questo o quell'aspirante candidato sindaco. Oppure, senza andare lontano, quello che è successo dalle nostre parti dove è stato sputtanato, in un congresso della sinistra, un cavaliere tranese (spesso sodale del nostro sindaco) che aveva mandato e pagato i propri dipendenti per andare a votare alle primarie del centrosinistra. Alla fin fine, questo sono le primarie: persone, che non si sa se poi lo voteranno, si presentano un dato giorno in un locale affittato per l'occasione, pagano un obolo e, pertanto, possono decidere chi dovrà essere il candidato di una articolata coalizione! Tant'è!
Per il caso di Trani, che ci riguarda da vicino, viene da chiedere: ma ad oggi preliminarmente c'è stata una qualche riunione (sfuggita anche al sempre informato direttore Fanelli?) in cui i kapataz del centrodestra si sono impegnati attivamente nel valutare, discutere, cernere, una candidatura vincente di persona preparata e disponibile? Oppure tanto non viene fatto perché in alto si ritiene che tutti i ras del locale centrodestra siano dei cretini che non capiscono niente? Oppure, sempre nei piani alti della politica barese, si pensa che a Trani siano tutti dei prezzolati in malafede che vogliono la sconfitta della coalizione per andare di nuovo, a breve, a votare? La verità è che noi di Trani da quasi vent'anni siamo senza una classe politica (con le palle). Per cui siamo a sovranità limitata e necessitanti di tutori esterni. Ragion per cui non ci deve sorprendere che quasi tutta la politica nostrana ora sia diventata quello che è: senz'anima. Senza idealità. Senza spirito di appartenenza. Solo calcolo, invidia e tornaconto personale, senza sacrifici. Questo è quanto! A tutt'oggi, infatti, per il candidato sindaco, inspiegabilmente, ma non tanto, nisba.
E allora, ancora una decina di giorni di paziente attesa, cari 23 (e)lettori: se non ci saranno novità foriere di candidature serie, vi inviterò a scendere in campo e a sostenere la mia candidatura a sindaco. L'idea, nata come una provocazione nei confronti dei dormienti, ha riscosso molta attenzione e disponibilità da parte di numerosi concittadini che non desiderano alla guida di questa città persone che non ne conoscono i problemi e che, inoltre, possono dedicare solo parte del loro tempo per cercare di risolverli. Spesso ignorando la complessa materia delle norme degli enti locali, sì da diventare ostaggi (e scudo) dell'operato (spesso opinabile) dei dirigenti comunali. Staremo a vedere. Come già ebbi modo di scrivere: se son rose, pungeranno!
Italcogim - Pochi giorni fa è apparso un interessante articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno (più precisamente alla quarta delle pagine locali del giorno 30 agosto) con il quale veniva data notizia dell'esito del ricorso presentato dal Comune di Andria contro la società Italgas Spa (corrispondente alla nostra Italcogim). In base a questa sentenza la società Italgas Spa è stata condannata a pagare al Comune di Andria ben 700mila euro a titolo di canone di concessione per il servizio di distribuzione del gas metano per l'anno 2008, oltre ad interessi legali e rivalutazione come per legge. Considerando che il valore della concessione si può considerare, in prima approssimazione, proporzionale alla popolazione servita, al Comune di Trani spetterebbero circa 380mila euro annui (avendo rispettivamente Andria e Trani una popolazione di circa 100.000 e 54.000 abitanti).
Invece, con deliberazione di giunta comunale numero 26 del 18 marzo 2010, è stato benevolmente stabilito di richiedere alla beneamata Italcogim, a fronte della prosecuzione della gestione, la corresponsione di un canone annuo pari al 10% del valore del ricavo di distribuzione (Vrd) di località, fornito da parte dell'autorità Eaeg, dell'importo di 150mila euro. Il valore del ricavo di distribuzione (più correttamente vincolo sui ricavi di distribuzione) viene calcolato sulla base dei parametri indicati nella delibera 237/2000 dell'autorità per l'energia elettrica ed il gas (http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/00/237-00.pdf). Ora mi chiedo: è troppo esoso il Comune di Andria o troppo generoso il Comune di Trani? Con la citata delibera di giunta veniva inoltre disposto che le attività propedeutiche all'indizione della gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas metano venissero completate entro il 30 novembre del 2010, demandando al responsabile del settore di espletare le necessarie attività. Sogni d'oro! Il termine è scaduto da oltre nove mesi, ma della nuova gara non si ha notizia, a pochi mesi dal termine di scadenza del servizio in essere, prevista, ope legis, al 21 giugno 2012. Peraltro, sono a rinnovare l'invito agli utenti tranesi di chiedere la verifica dei contatori del gas, secondo le procedure stabilite dall'autorità per l'energia elettrica ed il gas (http://www.autorita.energia.it/it/com_stampa/08/080430.htm), soprattutto per coloro che hanno utenze con contatori molto vecchi, e che quindi potrebbero essersi starati (l'anno di fabbricazione è riportato sulla targhetta del contatore stesso). Stemc!
Vicenda fra Gerseb e Amet - Mi vedo costretto a tornare ancora una volta sulla multimilionaria vicenda della nuova sede dell'Amet (teatro comunale) per sottolineare un ulteriore preoccupante aspetto. La scorsa settimana ho analizzato le pericolose tesi difensive sostenute dall'avvocato di Amet Spa. Presumendo che la linea difensiva dell'azienda sia stata condivisa dal suo Consiglio di amministrazione, pubblicamente chiedo: come si concilia con le gravi accuse mosse dall'avvocato di Amet Spa, la permanenza nel Consiglio di amministrazione di amministratori che facevano già parte del discusso precedente Cda? Ancora: come si concilia la permanenza in giunta di un componente del precedente discusso consiglio di amministrazione, dimessosi proprio per potere assumere la carica di assessore? Infine: come si pone in questa vicenda il sindaco di Trani, che pure ha nominato fiduciariamente i due ultimi Consigli di amministrazione di Amet, nonché l'assessore coinvolto nella vicenda? Boh! Si vada subito in Consiglio comunale per fare chiarezza. Non è giusto che i debiti rivenienti dalle eventuali porcate di questa amministrazione debbano andare a gravare su coloro che saranno prossimamente chiamati alla guida di Trani.
Contratto di Quartiere - Ai primi di luglio (http://www.traniweb.it/trani/informa/16362.html) mi ero occupato dell'area destinata dal Contratto di Quartiere ad area mercatale. Ben 11.267 metri quadrati che avrebbero permesso sia il trasferimento dei 48 operatori di cui lo stesso sindaco, con propria ordinanza (a chiacchiere) del 9 marzo 2011 aveva disposto il trasferimento a tutela della pubblica incolumità e sicurezza urbana, sia il trasferimento di quegli operatori che ogni martedì finiscono col sequestrare in casa coloro (anche disabili) che abitano in alcune vie interessate dal mercato settimanale. Purtroppo, a tutt'oggi, quell'area, che pure in parte è già formalmente di proprietà comunale e che per la restante parte avrebbe dovuto essere già ceduta al Comune dall'attuale proprietario (la beneamata impresa Manna), in forza delle disposizioni della convenzione a suo tempo sottoscritta, resta abbandonata a se stessa e non è fruibile per gli scopi cui è destinata. Perché? Perché nessuno dice o scrive niente? Mutuando gli indignados spagnoli: «Fate silenzio, potreste svegliare la sinistra». Comunque, gatta ci cova! Mah!
Impianti pubblicitari - Mentre, grazie al colpevole assenteismo delle varie autorità, prosegue da parte della società Every way l'occupazione militare del centro cittadino con l'installazione di numerose transenne parapedonali (le ultime in ordine di tempo sono state installate all'incrocio fra via Aldo Moro, via Malcangi e via Tasselgardo), a mio avviso, come ho già inutilmente denunziato alla magistratura, irregolari, sia per la palese violazione delle norme del codice della strada, sia per la violazione delle norme sulle barriere architettoniche (atteso che in taluni casi le transenne sono state installate su marciapiedi di ridotta larghezza), sia per la mancanza del piano comunale degli impianti pubblicitari, consegnato da oltre otto mesi da parte del tecnico (irregolarmente) incaricato e fermo nei cassetti dei funzionari che dovevano esprimere un parere, per quanto di competenza, su di esso, ebbene la vicenda si arricchisce di due nuovi elementi. Sul retro di taluni degli impianti in questione è apparso un adesivo riportante una presunta autorizzazione (?!) della polizia municipale dell'1 giugno 2011 o del 30 giugno 2011. Che io ricordi, la competenza per l'autorizzazione degli impianti pubblicitari, secondo il vigente regolamento, non compete alla polizia municipale, la quale esprime solo un parere di conformità al codice della strada. Pertanto se effettivamente la polizia municipale avesse rilasciato le autorizzazioni in questione, queste sarebbero da considerare a tutti gli effetti irregolari. Inoltre mi consta che una ditta tranese che ha pagato anche per l'anno 2011 gli spazi pubblicitari al proprietario delle vecchie transenne parapedonali in piazza della Repubblica, avrebbe chiesto la ripetizione di quanto indebitamente percepito dalla precedente società di pubblicità per il periodo successivo alla rimozione delle vecchie transenne parapedonali, nonché il risarcimento, da parte del Comune di Trani e delle due società di pubblicità interessate, dei danni occorsi a seguito della rimozione delle vecchie transenne. Ora mi chiedo: la società proprietaria delle vecchie transenne era regolarmente autorizzata e pagava regolarmente il canone al Comune di Trani? Se la risposta è affermativa, mi chiedo come è stato possibile che un nuovo soggetto sia stato autorizzato a sostituire le transenne parapedonali. Se invece la risposta è negativa, è d'uopo chiedere di conoscere da quanto tempo tale società usufruiva irregolarmente di tali spazi pubblicitari e cosa ora sia stato fatto nei suoi confronti. Sveglia!
Rimborso spese legali - Qualche mese fa mi ero occupato dello strano caso della parcella del difensore di un ex consigliere comunale, dapprima liquidata (dirigenziale della seconda ripartizione numero 116/2011) e poi revocata (dirigenziale seconda ripartizione numero 145/2011), in quanto la spesa (come sostenuto da un lautamente retribuito ciuccio comunale) non rientrava nei dodicesimi del bilancio 2010. Ora che il bilancio comunale è stato approvato, non dovrebbero esserci più ostacoli al pagamento della parcella in questione. Tuttavia non ho avuto modo di veder pubblicata all'albo pretorio una nuova determina di liquidazione della parcella, mentre ho avuto modo di vederne liquidate altre. Strano. E' un semplice, quanto ennesimo, caso di determinazione dirigenziale non pubblicata, oppure siamo di fronte all'omissione di un atto dovuto?
Parcheggio di corso Imbriani - Visto che al Comune se ne fregano del parcheggio selvaggio vicino al noto nuovo bar e del consequenziale caos(ino) che si crea nella circolazione autoveicolare, specialmente quando le auto devono girare per via Sant'Agostino o si incrociano due bus, ebbene ora siamo arrivati che, grazie al meneimpipismo delle autorità, le auto parcheggiano anche sul marciapiede di fronte. Evviva. Quello che fa più rabbia è che i maleducati utenti del bar non si fermano, ad esempio, per sorbire velocemente un caffè o fare l'acquisto di un dolce. No! Parcheggiano e si siedono ai tavolini (regolari? Mi sembra di no!) e se ne stanno al fresco a chiacchierare, fregandosene del traffico che impazzisce e degli automobilisti che, fermi a consumare carburante, gastemano a chi non fa il proprio dovere. Tra l'altro, lo voglio rievidenziare, tutto questo avviene a poche centinaia di metri dal comando della polizia urbana. Non voglio pensare a quello che succederà tra qualche giorno, alla riapertura delle scuole. Possibile che a nessuno interessi tale solare manifestazione di inciviltà e di illegalità?
Attraversamenti pedonali - Ringraziamo i benemeriti SS.RR.CC. perché a Trani, grazie al loro menefreghismo di persone che non si muovono a piedi ma solo nell'auto blu, sono scomparse le strisce. Non solo non vengono fatte dove ci dovrebbero stare, come ad esempio alle spalle della tribuna dello stadio, su via Superga. Ma anche quelle che sono state fatte sono da tempo invisibili. Forse perché i soldi comunali vengono consumati in autovelox, t-red, paline, pilomat ed altro, per cui non ce ne sono per gli attraversamenti pedonali. Ci devono essere ancora altri casi, come quello recente della signora investita da un'auto sulle invisibili strisce in prossimità della frequentatissima posta di corso Manzoni, prima che i SS.RR.CC. si muovano? Noi tranesi esigiamo subito le strisce davanti alle scuole e agli uffici pubblici. Subito!
E per questa volta è sufficiente. Hauze