Dr Hauze
Scherzetto
Dottor Hauze 26
lunedì 19 aprile 2010
«Si potrebbe andare tutti quanti al tuo funerale, vengo anch'io? No tu no! Per vedere se la gente poi piange davvero e scoprire che è per tutti una cosa normale e vedere di nascosto l'effetto che fa. Vengo anch'io? No tu no! Vengo anch'io? No tu no! Vengo anch'io? No tu no! Ma perché? Perché no!» (Enzo Jannacci).
Quest'anno l'1 aprile, data canonica per certe iniziative, era di giovedì ed io (direttore Fanelli imperante), sono in libera uscita editoriale solo il lunedì, che era Pasquetta, data preposta solo alla capa liscia. Per cui avevo rinunciato a cucinare un pesce d'aprile per i 23 lettori di questa rubrica. Ma, galeotta la radio nell'auto, riascoltata una datata canzone (Vengo anch'io) mi si è accesa la lampadina e… ecco spiegato l'arcano che simpaticamente mi ha riguardato nella scorsa settimana. Ed è stato bellissimo!
Dai fessacchiotti che ipotizzavano un mio richiamo ufficiale da parte dei superiori (ho risposto, nella mia macroscopica ingenuità, che francamente non riuscivo a comprendere come avrebbero potuto farlo, dall'alto dei cieli, i miei superiori, cioè mio padre e mia madre che, tra l'altro, non si sono mai interessati di politica) agli altri belli spiriti che sostenevano che avevo chiuso i battenti perché non avevo altro da scrivere, sostenendo questa tesi proprio mentre protocollavo la nota sui parcometri. Altri ancora alludevano, strizzando furbescamente l'occhio, ad eventuali miei motivi personali. Insomma di tutto e di più!
Ciò che è stato semplicemente meraviglioso è stato il rilevare quante persone mi hanno chiesto «Perché?», «Ma davvero?» e mi hanno incitato con frasi del tipo «Non devi mollare!». Ringrazio di cuore tutti i 23 lettori di questa rubrica settimanale che mi hanno manifestato il loro apprezzamento, anche se sul momento ho dovuto fare con loro il pesce in barile. Perdono! Ma quello che è stato ancora più esaltante sono state le telefonate di taluni biricchioni (pardon birichini) che, conoscendomi dai tempi di piazza Vittorio Emanuele 59, mi hanno detto: «Io non ci credo: tu non sei persona che molla mai. Non ti hanno fermato le mazzate (quelle vere, non quelle di fantasia con la chiave inglese che millantano taluni), né le discriminazioni. Figurati se ora, alla bella e alla buona, tu molli!». Ringrazio caramente gli amici L. e M. a cui faccio riferimento.
Qualche altra cosa, però, la devo dire. Il buon Giovanni Ronco, coinquilino di questa testata, mi ha pubblicamente rivolto belle espressioni per le quali io altrettanto pubblicamente lo ringrazio. Ma devo rettificarlo su di un punto importante. Egli scrive: «Anche se in passato avevo posto in risalto l'anomalia di un ex amministratore che ora rilevava gli errori dei suoi ex colleghi» e, ancora, «un ex amministratore che ora non raccoglie risposte dai suoi ex colleghi». Vedi Giovanni (l'ho anche già scritto, non smentito) quando per due anni ho fatto l'assessore ho sempre scritto (laddove occorreva) per evidenziare gli errori e sin da allora, spesso, non ricevevo risposte né dal sindaco e né, principalmente, dai dirigenti che, evidentemente forti del loro rapporto fiduciario con il sindaco, se ne fregavano altamente dei quattro fessi come me che facevano gli assessori. Ma io, come da consolidato carattere, ho continuato a scrivere, a rilevare, a contestare, a far ritirare i provvedimenti giuntali e così via. E forse questo ha dato fastidio. Anzi, senza forse, ha dato fastidio. La differenza tra prima ed ora è che, prima, scrivevo con lo scopo-obbligo di correggere-migliorare le azioni di governo ma poi ero tenuto all'obbligo della riservatezza che deve avere ogni pubblico servitore. Oggi, invece, poiché sono stato congedato e non sono più corresponsabile del governo cittadino, scrivo e sono libero di pubblicare. Chiaro?
In passato, situazioni tipo il recente bando di gara per la fornitura dei parcometri e riguardanti, ad esempio, sempre ditte cioccolatiere, mi hanno visto scrivere varie note. Ma non sarebbe stato corretto pubblicizzarle. Oggi invece… Chiaro? Un'ultimissima cosa. Giovanni: tu come puoi pensare che io, con i miei 50 anni di politica, mi possa abbattere perché non ricevo risposte? Come puoi pensare che io sia così ingenuo (novello Candido di Voltaire) da pensare che una pubblica amministrazione che se ne è fregata, per esempio, di un commissario ad acta sulla situazione della pubblicità, mandato dal Prefetto (a seguito di una sentenza Tar che ha condannato il Comune di Trani a pagare), si possa mobilitare solo per rispondere sollecitamente a frà Cacchio da Velletri (alias, io)? Mi fai cosi alla buona? Suvvia.
Ero ragazzo e leggevo questo brano di cui ti partecipo: «Non dobbiamo aspettarci successi dalla sera alla mattina. L'aspirazione di spazzar via il nemico prima di colazione è ammirevole ma errata. La nostra guerra rivoluzionaria continuerà ad essere una guerra prolungata fino a quando avremo costruito una forza sufficiente a frantumare le posizioni dei nostri nemici interni ed esterni. Procedere da questo punto per sviluppare una condotta di guerra a lungo termine è uno dei più importanti principi che guidano la nostra strategia». (Scritti militari scelti, pag.143, anno 1966). Tu credi che le centinaia di ciclostilati e di manifesti scritti da piazza Vittorio Emanuele 59 ricevevano riscontri se non qualche occasionale paliatone? Ma questo non mi ha impedito di continuare la battaglia ed alla fine di essere vincente, avendo fatto tesoro del riporto succitato. Per cui se il Dr. Hauze non riceve riscontro dal Palazzo, peggio per il Palazzo!
Alcuni esempi. Contratto di Quartiere. Lettere e manifesti del movimento civico Forza Trani: niente. Articoli del Dr. Hauze: meno di niente. Le forze politiche cittadine o se ne fregano o, a tutt'oggi, non hanno capito una mazza. Al Comune festeggiano. Mah! Peggio per loro. Sarò costretto nella prossima uscita a tediare i 23 lettori di questa rubrica con una vulgata sul Contratto di Quartiere. E poi, se disatteso ulteriormente, sarò costretto a rivolgermi alla magistratura. L'ho già fatto in passato per gli atti negatimi dall'Amet, per il termovalorizzatore, per i gettoni di presenza (e qui gli attuali politici si sono incazzati). Disse il famoso mugnaio tedesco al grande Federico re di Prussia che gli aveva tolto un terreno: «Ci sarà pure un giudice a Berlino!». Dico questo con l'augurio che finalmente qualche anima buona del Palazzo si decida a rispondere sul Contratto di Quartiere che tocca la tasca di tanti nostri concittadini.
Alcune cose ancora. Franzoni: I neo comunisti stanno proprio frecati. Hanno messo in bocca al buon Cosimo Nenna una proposta indecente. A prescindere che forse ignorano che solo la metà dei 158 dipendenti della Franzoni sono tranesi, ma veramente credono di risolvere il problema Franzoni mandandone cinque all'Amet a fare gli ausiliari del traffico? E precisamente chi manderebbero? Oppure farebbero un pubblico sorteggio? Oppure farebbero una selezione, ad esempio, per nucleo familiare, per titolo di studio o altro? E i rimanenti che farebbero? Un'ultima domanda: perché dovrebbe essere prescelto per andare a lavorare all'Amet un cassintegrato della Franzoni e non un disoccupato totale che da anni non vede il becco di un quattrino? Una risposta, please!
Elezioni regionali. Sono stato rimbalzato da taluni lettori del Dr Hauze perché mi sono lamentato della mancata elezione di concittadini come invece è successo nei paesi vicini. Mi è stato contestato che quando eleggiamo, ad esempio, al consiglio provinciale un manipolo di tranesi poi se ne perdono le tracce. Sarà. Ma è meglio esserci che non esserci. Tutto qui. Sono purtroppo preoccupato per l'assenteismo elettorale, per le vendite dei pacchetti dei voti, per lo scarso appeal dei candidati proposti, per la mancanza di coesione e di progettualità di questa classe politica, ma non mi straccio certamente le vesti se vengono eletti tranesi, di qualsiasi estrazione politica. Anzi. Solo che, e lo dico svelatis verbis (a beneficio di coloro che devono capire) sono fortemente preoccupato perché al termine dei prossimi due anni ci possa essere la fine della storia della destra tranese che attualmente sembra preferire, contornandolo con un generico sloganismo, l'ottimismo dei desideri all'antico ottimismo della volontà.
In chiusura, in compagnia dei cittadini tranesi, rimango in attesa sia che, finalmente, inizino i lavori per la sistemazione di via Giovanni Bovio (in particolare nei pressi della posta centrale) e sia di un progetto per l'area di villa Guastamacchia. E per questa volta è sufficiente.
Hauze
N.B. Agli amministratori Amiu: caso appalto alla cooperativa La rosa blu, di Bitonto. Nella Barsa di Barletta, come potrebbe sapere qualche new entry aziendale, hanno fatto una gara per affidare il servizio. Preceduta da un'analisi. Vi è sfuggito? L'ingegner Infante (tranese) presiedeva la gara. Prendetene visione direttamente voi stessi:
«Avviso appalto aggiudicato. Stazione Appaltante: Bar.S.A. Barletta Servizi Ambientali S.p.A. Oggetto: affidamento annuale del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti differenziati di imballaggi cellulosici (CER 150101) nel Comune di Barletta. Importo complessivo dell'appalto: € 246.408,75 oltre IVA. Procedura di aggiudicazione: procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando. Criterio di aggiudicazione: prezzo più basso. Ditte invitate: 3. Ditte partecipanti: 2. Ditte escluse: 0. Ditta aggiudicataria: Soc. Coop. sociale "La Rosa Blu" di Bitonto, che ha offerto un ribasso del 3,98% sul prezzo a base di gara. Data di aggiudicazione: 24/06/2008. Responsabile del procedimento: ing. Riccardo Infante».
Sbaglio se ho capito che, per i cartoni di Barletta, incassa la Barsa, mentre per i cartoni di Trani, in buona sostanza, incassa la società di Bitonto? Non vorrei che involontariamente i camion si sbaglino!
P.S. Chiedo scusa, dimenticavo. L'autore del brano militare del 1966 surriportato è Mao Tse-Tung.
Quest'anno l'1 aprile, data canonica per certe iniziative, era di giovedì ed io (direttore Fanelli imperante), sono in libera uscita editoriale solo il lunedì, che era Pasquetta, data preposta solo alla capa liscia. Per cui avevo rinunciato a cucinare un pesce d'aprile per i 23 lettori di questa rubrica. Ma, galeotta la radio nell'auto, riascoltata una datata canzone (Vengo anch'io) mi si è accesa la lampadina e… ecco spiegato l'arcano che simpaticamente mi ha riguardato nella scorsa settimana. Ed è stato bellissimo!
Dai fessacchiotti che ipotizzavano un mio richiamo ufficiale da parte dei superiori (ho risposto, nella mia macroscopica ingenuità, che francamente non riuscivo a comprendere come avrebbero potuto farlo, dall'alto dei cieli, i miei superiori, cioè mio padre e mia madre che, tra l'altro, non si sono mai interessati di politica) agli altri belli spiriti che sostenevano che avevo chiuso i battenti perché non avevo altro da scrivere, sostenendo questa tesi proprio mentre protocollavo la nota sui parcometri. Altri ancora alludevano, strizzando furbescamente l'occhio, ad eventuali miei motivi personali. Insomma di tutto e di più!
Ciò che è stato semplicemente meraviglioso è stato il rilevare quante persone mi hanno chiesto «Perché?», «Ma davvero?» e mi hanno incitato con frasi del tipo «Non devi mollare!». Ringrazio di cuore tutti i 23 lettori di questa rubrica settimanale che mi hanno manifestato il loro apprezzamento, anche se sul momento ho dovuto fare con loro il pesce in barile. Perdono! Ma quello che è stato ancora più esaltante sono state le telefonate di taluni biricchioni (pardon birichini) che, conoscendomi dai tempi di piazza Vittorio Emanuele 59, mi hanno detto: «Io non ci credo: tu non sei persona che molla mai. Non ti hanno fermato le mazzate (quelle vere, non quelle di fantasia con la chiave inglese che millantano taluni), né le discriminazioni. Figurati se ora, alla bella e alla buona, tu molli!». Ringrazio caramente gli amici L. e M. a cui faccio riferimento.
Qualche altra cosa, però, la devo dire. Il buon Giovanni Ronco, coinquilino di questa testata, mi ha pubblicamente rivolto belle espressioni per le quali io altrettanto pubblicamente lo ringrazio. Ma devo rettificarlo su di un punto importante. Egli scrive: «Anche se in passato avevo posto in risalto l'anomalia di un ex amministratore che ora rilevava gli errori dei suoi ex colleghi» e, ancora, «un ex amministratore che ora non raccoglie risposte dai suoi ex colleghi». Vedi Giovanni (l'ho anche già scritto, non smentito) quando per due anni ho fatto l'assessore ho sempre scritto (laddove occorreva) per evidenziare gli errori e sin da allora, spesso, non ricevevo risposte né dal sindaco e né, principalmente, dai dirigenti che, evidentemente forti del loro rapporto fiduciario con il sindaco, se ne fregavano altamente dei quattro fessi come me che facevano gli assessori. Ma io, come da consolidato carattere, ho continuato a scrivere, a rilevare, a contestare, a far ritirare i provvedimenti giuntali e così via. E forse questo ha dato fastidio. Anzi, senza forse, ha dato fastidio. La differenza tra prima ed ora è che, prima, scrivevo con lo scopo-obbligo di correggere-migliorare le azioni di governo ma poi ero tenuto all'obbligo della riservatezza che deve avere ogni pubblico servitore. Oggi, invece, poiché sono stato congedato e non sono più corresponsabile del governo cittadino, scrivo e sono libero di pubblicare. Chiaro?
In passato, situazioni tipo il recente bando di gara per la fornitura dei parcometri e riguardanti, ad esempio, sempre ditte cioccolatiere, mi hanno visto scrivere varie note. Ma non sarebbe stato corretto pubblicizzarle. Oggi invece… Chiaro? Un'ultimissima cosa. Giovanni: tu come puoi pensare che io, con i miei 50 anni di politica, mi possa abbattere perché non ricevo risposte? Come puoi pensare che io sia così ingenuo (novello Candido di Voltaire) da pensare che una pubblica amministrazione che se ne è fregata, per esempio, di un commissario ad acta sulla situazione della pubblicità, mandato dal Prefetto (a seguito di una sentenza Tar che ha condannato il Comune di Trani a pagare), si possa mobilitare solo per rispondere sollecitamente a frà Cacchio da Velletri (alias, io)? Mi fai cosi alla buona? Suvvia.
Ero ragazzo e leggevo questo brano di cui ti partecipo: «Non dobbiamo aspettarci successi dalla sera alla mattina. L'aspirazione di spazzar via il nemico prima di colazione è ammirevole ma errata. La nostra guerra rivoluzionaria continuerà ad essere una guerra prolungata fino a quando avremo costruito una forza sufficiente a frantumare le posizioni dei nostri nemici interni ed esterni. Procedere da questo punto per sviluppare una condotta di guerra a lungo termine è uno dei più importanti principi che guidano la nostra strategia». (Scritti militari scelti, pag.143, anno 1966). Tu credi che le centinaia di ciclostilati e di manifesti scritti da piazza Vittorio Emanuele 59 ricevevano riscontri se non qualche occasionale paliatone? Ma questo non mi ha impedito di continuare la battaglia ed alla fine di essere vincente, avendo fatto tesoro del riporto succitato. Per cui se il Dr. Hauze non riceve riscontro dal Palazzo, peggio per il Palazzo!
Alcuni esempi. Contratto di Quartiere. Lettere e manifesti del movimento civico Forza Trani: niente. Articoli del Dr. Hauze: meno di niente. Le forze politiche cittadine o se ne fregano o, a tutt'oggi, non hanno capito una mazza. Al Comune festeggiano. Mah! Peggio per loro. Sarò costretto nella prossima uscita a tediare i 23 lettori di questa rubrica con una vulgata sul Contratto di Quartiere. E poi, se disatteso ulteriormente, sarò costretto a rivolgermi alla magistratura. L'ho già fatto in passato per gli atti negatimi dall'Amet, per il termovalorizzatore, per i gettoni di presenza (e qui gli attuali politici si sono incazzati). Disse il famoso mugnaio tedesco al grande Federico re di Prussia che gli aveva tolto un terreno: «Ci sarà pure un giudice a Berlino!». Dico questo con l'augurio che finalmente qualche anima buona del Palazzo si decida a rispondere sul Contratto di Quartiere che tocca la tasca di tanti nostri concittadini.
Alcune cose ancora. Franzoni: I neo comunisti stanno proprio frecati. Hanno messo in bocca al buon Cosimo Nenna una proposta indecente. A prescindere che forse ignorano che solo la metà dei 158 dipendenti della Franzoni sono tranesi, ma veramente credono di risolvere il problema Franzoni mandandone cinque all'Amet a fare gli ausiliari del traffico? E precisamente chi manderebbero? Oppure farebbero un pubblico sorteggio? Oppure farebbero una selezione, ad esempio, per nucleo familiare, per titolo di studio o altro? E i rimanenti che farebbero? Un'ultima domanda: perché dovrebbe essere prescelto per andare a lavorare all'Amet un cassintegrato della Franzoni e non un disoccupato totale che da anni non vede il becco di un quattrino? Una risposta, please!
Elezioni regionali. Sono stato rimbalzato da taluni lettori del Dr Hauze perché mi sono lamentato della mancata elezione di concittadini come invece è successo nei paesi vicini. Mi è stato contestato che quando eleggiamo, ad esempio, al consiglio provinciale un manipolo di tranesi poi se ne perdono le tracce. Sarà. Ma è meglio esserci che non esserci. Tutto qui. Sono purtroppo preoccupato per l'assenteismo elettorale, per le vendite dei pacchetti dei voti, per lo scarso appeal dei candidati proposti, per la mancanza di coesione e di progettualità di questa classe politica, ma non mi straccio certamente le vesti se vengono eletti tranesi, di qualsiasi estrazione politica. Anzi. Solo che, e lo dico svelatis verbis (a beneficio di coloro che devono capire) sono fortemente preoccupato perché al termine dei prossimi due anni ci possa essere la fine della storia della destra tranese che attualmente sembra preferire, contornandolo con un generico sloganismo, l'ottimismo dei desideri all'antico ottimismo della volontà.
In chiusura, in compagnia dei cittadini tranesi, rimango in attesa sia che, finalmente, inizino i lavori per la sistemazione di via Giovanni Bovio (in particolare nei pressi della posta centrale) e sia di un progetto per l'area di villa Guastamacchia. E per questa volta è sufficiente.
Hauze
N.B. Agli amministratori Amiu: caso appalto alla cooperativa La rosa blu, di Bitonto. Nella Barsa di Barletta, come potrebbe sapere qualche new entry aziendale, hanno fatto una gara per affidare il servizio. Preceduta da un'analisi. Vi è sfuggito? L'ingegner Infante (tranese) presiedeva la gara. Prendetene visione direttamente voi stessi:
«Avviso appalto aggiudicato. Stazione Appaltante: Bar.S.A. Barletta Servizi Ambientali S.p.A. Oggetto: affidamento annuale del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti differenziati di imballaggi cellulosici (CER 150101) nel Comune di Barletta. Importo complessivo dell'appalto: € 246.408,75 oltre IVA. Procedura di aggiudicazione: procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando. Criterio di aggiudicazione: prezzo più basso. Ditte invitate: 3. Ditte partecipanti: 2. Ditte escluse: 0. Ditta aggiudicataria: Soc. Coop. sociale "La Rosa Blu" di Bitonto, che ha offerto un ribasso del 3,98% sul prezzo a base di gara. Data di aggiudicazione: 24/06/2008. Responsabile del procedimento: ing. Riccardo Infante».
Sbaglio se ho capito che, per i cartoni di Barletta, incassa la Barsa, mentre per i cartoni di Trani, in buona sostanza, incassa la società di Bitonto? Non vorrei che involontariamente i camion si sbaglino!
P.S. Chiedo scusa, dimenticavo. L'autore del brano militare del 1966 surriportato è Mao Tse-Tung.