Dr Hauze
Si può, si può
Dottor Hauze 100
lunedì 19 settembre 2011
Tutti si meravigliano che il nostro premier in una intercettazione telefonica abbia sostenuto, uscendo dalla sua stanza da letto, che se ne era fatte otto (non di ore di sonno!): io con questa di oggi, lo dichiaro pubblicamente, senza far consumare soldi allo Stato per intercettazioni e trascrizioni, che me ne sono fatte cento. Preciso che mi riferisco alle puntate di questa rubrica, come pure sono convinto che il presidente si riferiva forse a delle pipì: a quell'età, comunque, la prostata o la memoria fanno brutti scherzi!
L'odierno titolo è il sequel del precedente e lo dimostrerò in seguito. Prima devo puntualizzare alcune cose importanti per il futuro della nostra Trani. Dopo la provocazione (ma non tanto!) dell'annuncio della mia eventuale candidatura a sindaco, si è finalmente aperto un dibattito politico sull'argomento. Sono contento. Poiché nessuno «scettav u' brod d'anghenn», pensavo che se ne erano dimenticati che c'erano le votazioni o, peggio, che non avessero candidati. Per cui, con spirito di sacrificio, mi ero immolato. In verità sono ancora aperte questioni di metodo (primarie si o no, di partito o di coalizione) e già sono state avanzate diverse candidature più o meno autorevoli. Ora vedo che c'è la folla. Tuttavia non ho ancora sentito parlare di programmi, come se la questione di chi debba amministrare Trani nei prossimi cinque anni sia slegata dal come si intenda amministrarla. Io ritengo invece che prima si dovrebbe definire un programma comune a più partiti e movimenti, e solo successivamente individuare il candidato sindaco più adatto per realizzare tale programma. Il programma, peraltro, non deve servire semplicemente come libro dei desideri dei cittadini e dei sogni degli amministratori, da sbandierare in campagna elettorale per ottenere consensi, ma deve costituire il principale principio guida nell'azione amministrativa della città, cosa che nel recente passato non è affatto avvenuta e nei prossimi numeri della rubrica avrò modo di tornare sul programma elettorale dell'attuale coalizione, in modo da verificare insieme ai lettori, a mò di consuntivo, quanto era stato promesso e quanto è invece stato fatto.
Chi mi conosce bene sa che non sono un teoreta per cui su quanto innanzi scritto farò qualche esempio pratico. A mio parere uno dei pilastri dell'agenda politica della prossima amministrazione dovrà necessariamente essere quello dell'efficienza della macchina comunale. Non è pensabile continuare ad operare con dirigenti a scavalco, a tempo parziale, che si succedono gli uni agli altri dopo pochi mesi, o nominati per l'occasione dal sindaco di turno, a proprio uso e consumo! Come pure, of course, non è pensabile continuare ad avvalersi di dirigenti che in questi anni hanno fallito nel loro compito, con la città ridotta ad uno stato talvolta pietoso e con servizi inadeguati e spesso illegalmente prorogati (in alcuni casi, anche più volte) ai soliti noti, anziché essere periodicamente affidati con procedure ad evidenza pubblica. Non è nemmeno pensabile far finta di non vedere, e me ne assumo tutta la responsabilità, che a taluni dipendenti comunali, anziché stare a lavorare per guadagnarsi lo stipendio, venga permesso di vagare per il Comune senza meta. E' una manifestazione lampante del fallimento dei dirigenti. Con il vigente decreto legislativo 267/2000 la responsabilità esclusiva o maggiore di come vanno (male) le cose è dei dirigenti a cui la legge affida la gestione dell'azione amministrativa. Onori (lauto stipendio) e oneri. Oppure il futuro sindaco ritiene, all'italiana, di continuare a tenere alla testa del Comune chi ha fatto e permesso tutte le comunalate (cioè, porcate comunali) che da anni, incontestato, vado evidenziando e che i cittadini e le casse comunali subiscono? Volemose bene? No, assolutamente! Oppure il futuro candidato sindaco vuole avere come programma «Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato. Scurdámmoce 'o ppassato, simmo 'e Trane paisá»? Non esiste proprio. So, inoltre, che taluni kapataz per garantirsi il futuro vanno facendo le chiese, a destra e a sinistra. Ma non lo si deve permettere. Si deve cambiare musica e musicanti. Oppure i candidati sindaci vogliono gattopardare? Voi, 23 fedeli lettori, condividete? E ora via col valzer delle comunalate.
Commissioni consiliari - Puntuale come ogni mese è stato pubblicato il report relativo ad agosto delle presenze dei consiglieri comunali ai fini della liquidazione dei gettoni di presenza. Nonostante il mese vacanziero, ancora una volta si assiste alla contestuale presenza di stakanovisti (con 15 presenze) e di fannulloni (con 0 presenze). Ricordando che l'attività delle commissioni consiliari dovrebbe essere propedeutica a quella del Consiglio comunale, non mi pare che l'attività di talune commissioni, che pure apparentemente lavorano a pieno regime, sia sfociata in atti di Consiglio comunale, visto che tolti i provvedimenti connessi agli adempimenti finanziari e quelli urbanistici, nei pochi Consigli tenutisi sono giunti ben pochi provvedimenti di altro tipo, e di questi taluni, anche clamorosamente, sono stati rimandati a tempi migliori, per mancanza di numero legale. Tant'è. Tempo fa al Comune di Trani venne fatto un blitz per individuare gli assenteisti: nessuno della legge si è occupato però dei presenzialisti, come recentemente avvenuto in altra città della nostra Regione. Il barbiere impara il mestiere sulle guance degli orfanelli, recita un proverbio siciliano. Peraltro, la mia proposta di rendere pubblici i verbali delle commissioni contribuirebbe a far comprendere ai cittadini quale sia l'effettiva attività svolta dai consiglieri comunali, fugando eventuali sospetti. Aspitt, ciucc mei, ca face l'erba verd.
Appalto T-red - Ho già espresso nei precedenti numeri, le mie incontestate perplessità sulla vicenda degli autovelox come pure su alcuni aspetti legati al bando dei t-red, tipo la mancata indicazione dei costi di manutenzione futura delle apparecchiature così da evitare quanto purtroppo successo per i pilomat e per le paline intelligenti (in un Comune, evidentemente, scimunito). Oggi, rilevato che tutti gli eletti e stipendiati comunali se ne fregano, evidenzio un'altra singolarità della procedura di aggiudicazione: quando tre anni fa venne bandita la gara per il noleggio dei sistemi di rilevazione delle infrazioni, la gara venne pubblicata il 3 settembre del 2008, dando tempo fino al 13 ottobre del 2008 per presentare le relative offerte. Questa volta la gara dei t-red è stata pubblicata all'albo pretorio il giorno 11 agosto 2011, dando tempo solo fino al 31 agosto 2011 per presentare le offerte. Ora mi chiedo: perché pubblicare una gara ad agosto, concedendo solo 20 giorni di calendario per presentare le offerte, quando per una gara simile, indetta dallo stesso dirigente, tre anni fa furono concessi ben 40 giorni di calendario? Il risultato di questa procedura affrettata (peccato che non esista un autovelox per le procedure di gara, altrimenti il dirigente sarebbe stato certamente multato) è che alla gara in questione ha partecipato una sola ditta, la quale ha peraltro presentato un ribasso risicato, irrisorio. Ora mi chiedo: il ribasso risicato ed irrisorio deriva da un'oculata individuazione del prezzo a base d'asta, oppure dalla quasi certezza, in capo all'impresa partecipante, di essere l'unico soggetto partecipante alla gara? Assaperlo!
Parcheggi a pagamento - Evidenzio come, nonostante il periodo di rodaggio sia stato superato, il servizio ancora non viene svolto in modo adeguato, almeno per quanto è possibile rilevare dagli articoli sulla stampa nonché dai commenti sui forum. Da più parti è stato richiesto all'Amet una sorta di rendiconto delle somme finora spese per attivare il servizio (dal costo per la gara, annullata, per l'acquisto dei parcometri, al costo per la tracciatura degli stalli, peraltro divenuti praticamente invisibili in poco tempo, al costo per l'installazione della segnaletica verticale, al costo per la stampa dei grattini, comprensivo dei bollini per correggerne il prezzo, per finire ai costi connessi al personale impiegato nel servizio), in confronto agli incassi (fra abbonamenti e grattini ordinari). Inoltre sono ancora in attesa (e gli utenti con me) di veder pubblicato il nuovo bando per l'acquisto dei parcometri, atteso che il 30 dicembre scadrà la possibilità di utilizzare come metodo di pagamento i grattini, e bisogna pur dare tempo alle imprese di partecipare alla gara e successivamente di installare i parcometri stessi. Come dire: aspetta e spera che già l'ora si avvicina.
Villa Guastamacchia - Pare che nella giornata odierna sarà portata all'attenzione della giunta la proposta di transazione relativa al terreno Guastamacchia che prevederebbe il pagamento in favore del Comune di Trani di un importo di circa 280.000 euro, a fronte della cessione del suolo, oggetto della causa con uno degli eredi Guastamacchia, con contestuale chiusura della vertenza a spese compensate. Considerando che il Comune di Trani ha già speso e spenderà somme rilevanti per pagare i legali che lo hanno assistito (con alterne fortune) nei tre gradi di giudizio, nonché l'avvocato incaricato di redigere il parere pro veritate, nelle casse comunali resterà ben poco. Complimenti. Inoltre non comprendo come si sia giunti ad una somma così esigua, atteso che sotto il profilo del giudizio civile, il Comune di Trani ha vinto l'appello, e che l'agenzia del territorio aveva stimato il valore del suolo de quo in circa 654.000 euro. Per inciso, l'attuale estensore del parere pro veritate, nelle vesti di difensore dell'avvocato che aveva rappresentato il Comune di Trani in primo grado, aveva stimato il valore dell'intero lascito Guastamacchia in tre milioni di euro. Se entrambe le stime sono corrette, ne dovremmo dedurre, per differenza, che il villino Guastamacchia, con l'annessa area verde non contestata, varrebbe circa 2.350.000 euro. Mah! Poichè riteniamo che l'area Guastamacchia sia strategica per gli interessi comunali, fermo restando il valore di stima dell'ufficio tecnico erariale, assunto come base di trattativa da entrambe le parti, mi pregio di proporre una proposta alternativa: anziché vendere all'erede Guastamacchia il terreno (incassando una quota pari a circa il 40% del valore) perché invece non chiudere il contenzioso pagando all'erede Guastamacchia la differenza fra valore del suolo ed importo che Guastamacchia ha dichiarato di essere disponibile a pagare in favore del Comune di Trani? Insomma, diamo noi a lui i soldi e ci teniamo il terreno. In questo modo, il Comune di Trani, a fronte di un impegno economico non eccessivo, manterrebbe l'intera proprietà del lascito Guastamacchia, sì da poterlo valorizzare opportunamente. Di contro, l'erede Guastamacchia incasserebbe una somma che gli permetterebbe di pagare i legali (prima di Bari e ora di Trani) che lo hanno assistito finora, e quant'altro, senza sborsare ulteriori somme, ma anzi guadagnandoci pure. Sono curioso di vedere il prosieguo della vicenda in Consiglio comunale. Dormi, tranquillo e asciutto.
E per questa volta è sufficiente. Hauze
L'odierno titolo è il sequel del precedente e lo dimostrerò in seguito. Prima devo puntualizzare alcune cose importanti per il futuro della nostra Trani. Dopo la provocazione (ma non tanto!) dell'annuncio della mia eventuale candidatura a sindaco, si è finalmente aperto un dibattito politico sull'argomento. Sono contento. Poiché nessuno «scettav u' brod d'anghenn», pensavo che se ne erano dimenticati che c'erano le votazioni o, peggio, che non avessero candidati. Per cui, con spirito di sacrificio, mi ero immolato. In verità sono ancora aperte questioni di metodo (primarie si o no, di partito o di coalizione) e già sono state avanzate diverse candidature più o meno autorevoli. Ora vedo che c'è la folla. Tuttavia non ho ancora sentito parlare di programmi, come se la questione di chi debba amministrare Trani nei prossimi cinque anni sia slegata dal come si intenda amministrarla. Io ritengo invece che prima si dovrebbe definire un programma comune a più partiti e movimenti, e solo successivamente individuare il candidato sindaco più adatto per realizzare tale programma. Il programma, peraltro, non deve servire semplicemente come libro dei desideri dei cittadini e dei sogni degli amministratori, da sbandierare in campagna elettorale per ottenere consensi, ma deve costituire il principale principio guida nell'azione amministrativa della città, cosa che nel recente passato non è affatto avvenuta e nei prossimi numeri della rubrica avrò modo di tornare sul programma elettorale dell'attuale coalizione, in modo da verificare insieme ai lettori, a mò di consuntivo, quanto era stato promesso e quanto è invece stato fatto.
Chi mi conosce bene sa che non sono un teoreta per cui su quanto innanzi scritto farò qualche esempio pratico. A mio parere uno dei pilastri dell'agenda politica della prossima amministrazione dovrà necessariamente essere quello dell'efficienza della macchina comunale. Non è pensabile continuare ad operare con dirigenti a scavalco, a tempo parziale, che si succedono gli uni agli altri dopo pochi mesi, o nominati per l'occasione dal sindaco di turno, a proprio uso e consumo! Come pure, of course, non è pensabile continuare ad avvalersi di dirigenti che in questi anni hanno fallito nel loro compito, con la città ridotta ad uno stato talvolta pietoso e con servizi inadeguati e spesso illegalmente prorogati (in alcuni casi, anche più volte) ai soliti noti, anziché essere periodicamente affidati con procedure ad evidenza pubblica. Non è nemmeno pensabile far finta di non vedere, e me ne assumo tutta la responsabilità, che a taluni dipendenti comunali, anziché stare a lavorare per guadagnarsi lo stipendio, venga permesso di vagare per il Comune senza meta. E' una manifestazione lampante del fallimento dei dirigenti. Con il vigente decreto legislativo 267/2000 la responsabilità esclusiva o maggiore di come vanno (male) le cose è dei dirigenti a cui la legge affida la gestione dell'azione amministrativa. Onori (lauto stipendio) e oneri. Oppure il futuro sindaco ritiene, all'italiana, di continuare a tenere alla testa del Comune chi ha fatto e permesso tutte le comunalate (cioè, porcate comunali) che da anni, incontestato, vado evidenziando e che i cittadini e le casse comunali subiscono? Volemose bene? No, assolutamente! Oppure il futuro candidato sindaco vuole avere come programma «Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato. Scurdámmoce 'o ppassato, simmo 'e Trane paisá»? Non esiste proprio. So, inoltre, che taluni kapataz per garantirsi il futuro vanno facendo le chiese, a destra e a sinistra. Ma non lo si deve permettere. Si deve cambiare musica e musicanti. Oppure i candidati sindaci vogliono gattopardare? Voi, 23 fedeli lettori, condividete? E ora via col valzer delle comunalate.
Commissioni consiliari - Puntuale come ogni mese è stato pubblicato il report relativo ad agosto delle presenze dei consiglieri comunali ai fini della liquidazione dei gettoni di presenza. Nonostante il mese vacanziero, ancora una volta si assiste alla contestuale presenza di stakanovisti (con 15 presenze) e di fannulloni (con 0 presenze). Ricordando che l'attività delle commissioni consiliari dovrebbe essere propedeutica a quella del Consiglio comunale, non mi pare che l'attività di talune commissioni, che pure apparentemente lavorano a pieno regime, sia sfociata in atti di Consiglio comunale, visto che tolti i provvedimenti connessi agli adempimenti finanziari e quelli urbanistici, nei pochi Consigli tenutisi sono giunti ben pochi provvedimenti di altro tipo, e di questi taluni, anche clamorosamente, sono stati rimandati a tempi migliori, per mancanza di numero legale. Tant'è. Tempo fa al Comune di Trani venne fatto un blitz per individuare gli assenteisti: nessuno della legge si è occupato però dei presenzialisti, come recentemente avvenuto in altra città della nostra Regione. Il barbiere impara il mestiere sulle guance degli orfanelli, recita un proverbio siciliano. Peraltro, la mia proposta di rendere pubblici i verbali delle commissioni contribuirebbe a far comprendere ai cittadini quale sia l'effettiva attività svolta dai consiglieri comunali, fugando eventuali sospetti. Aspitt, ciucc mei, ca face l'erba verd.
Appalto T-red - Ho già espresso nei precedenti numeri, le mie incontestate perplessità sulla vicenda degli autovelox come pure su alcuni aspetti legati al bando dei t-red, tipo la mancata indicazione dei costi di manutenzione futura delle apparecchiature così da evitare quanto purtroppo successo per i pilomat e per le paline intelligenti (in un Comune, evidentemente, scimunito). Oggi, rilevato che tutti gli eletti e stipendiati comunali se ne fregano, evidenzio un'altra singolarità della procedura di aggiudicazione: quando tre anni fa venne bandita la gara per il noleggio dei sistemi di rilevazione delle infrazioni, la gara venne pubblicata il 3 settembre del 2008, dando tempo fino al 13 ottobre del 2008 per presentare le relative offerte. Questa volta la gara dei t-red è stata pubblicata all'albo pretorio il giorno 11 agosto 2011, dando tempo solo fino al 31 agosto 2011 per presentare le offerte. Ora mi chiedo: perché pubblicare una gara ad agosto, concedendo solo 20 giorni di calendario per presentare le offerte, quando per una gara simile, indetta dallo stesso dirigente, tre anni fa furono concessi ben 40 giorni di calendario? Il risultato di questa procedura affrettata (peccato che non esista un autovelox per le procedure di gara, altrimenti il dirigente sarebbe stato certamente multato) è che alla gara in questione ha partecipato una sola ditta, la quale ha peraltro presentato un ribasso risicato, irrisorio. Ora mi chiedo: il ribasso risicato ed irrisorio deriva da un'oculata individuazione del prezzo a base d'asta, oppure dalla quasi certezza, in capo all'impresa partecipante, di essere l'unico soggetto partecipante alla gara? Assaperlo!
Parcheggi a pagamento - Evidenzio come, nonostante il periodo di rodaggio sia stato superato, il servizio ancora non viene svolto in modo adeguato, almeno per quanto è possibile rilevare dagli articoli sulla stampa nonché dai commenti sui forum. Da più parti è stato richiesto all'Amet una sorta di rendiconto delle somme finora spese per attivare il servizio (dal costo per la gara, annullata, per l'acquisto dei parcometri, al costo per la tracciatura degli stalli, peraltro divenuti praticamente invisibili in poco tempo, al costo per l'installazione della segnaletica verticale, al costo per la stampa dei grattini, comprensivo dei bollini per correggerne il prezzo, per finire ai costi connessi al personale impiegato nel servizio), in confronto agli incassi (fra abbonamenti e grattini ordinari). Inoltre sono ancora in attesa (e gli utenti con me) di veder pubblicato il nuovo bando per l'acquisto dei parcometri, atteso che il 30 dicembre scadrà la possibilità di utilizzare come metodo di pagamento i grattini, e bisogna pur dare tempo alle imprese di partecipare alla gara e successivamente di installare i parcometri stessi. Come dire: aspetta e spera che già l'ora si avvicina.
Villa Guastamacchia - Pare che nella giornata odierna sarà portata all'attenzione della giunta la proposta di transazione relativa al terreno Guastamacchia che prevederebbe il pagamento in favore del Comune di Trani di un importo di circa 280.000 euro, a fronte della cessione del suolo, oggetto della causa con uno degli eredi Guastamacchia, con contestuale chiusura della vertenza a spese compensate. Considerando che il Comune di Trani ha già speso e spenderà somme rilevanti per pagare i legali che lo hanno assistito (con alterne fortune) nei tre gradi di giudizio, nonché l'avvocato incaricato di redigere il parere pro veritate, nelle casse comunali resterà ben poco. Complimenti. Inoltre non comprendo come si sia giunti ad una somma così esigua, atteso che sotto il profilo del giudizio civile, il Comune di Trani ha vinto l'appello, e che l'agenzia del territorio aveva stimato il valore del suolo de quo in circa 654.000 euro. Per inciso, l'attuale estensore del parere pro veritate, nelle vesti di difensore dell'avvocato che aveva rappresentato il Comune di Trani in primo grado, aveva stimato il valore dell'intero lascito Guastamacchia in tre milioni di euro. Se entrambe le stime sono corrette, ne dovremmo dedurre, per differenza, che il villino Guastamacchia, con l'annessa area verde non contestata, varrebbe circa 2.350.000 euro. Mah! Poichè riteniamo che l'area Guastamacchia sia strategica per gli interessi comunali, fermo restando il valore di stima dell'ufficio tecnico erariale, assunto come base di trattativa da entrambe le parti, mi pregio di proporre una proposta alternativa: anziché vendere all'erede Guastamacchia il terreno (incassando una quota pari a circa il 40% del valore) perché invece non chiudere il contenzioso pagando all'erede Guastamacchia la differenza fra valore del suolo ed importo che Guastamacchia ha dichiarato di essere disponibile a pagare in favore del Comune di Trani? Insomma, diamo noi a lui i soldi e ci teniamo il terreno. In questo modo, il Comune di Trani, a fronte di un impegno economico non eccessivo, manterrebbe l'intera proprietà del lascito Guastamacchia, sì da poterlo valorizzare opportunamente. Di contro, l'erede Guastamacchia incasserebbe una somma che gli permetterebbe di pagare i legali (prima di Bari e ora di Trani) che lo hanno assistito finora, e quant'altro, senza sborsare ulteriori somme, ma anzi guadagnandoci pure. Sono curioso di vedere il prosieguo della vicenda in Consiglio comunale. Dormi, tranquillo e asciutto.
E per questa volta è sufficiente. Hauze