Dr Hauze
The sound of silence
Dottor Hauze 48
lunedì 20 settembre 2010
Prima di scrivere questo Dr. Hauze, come al solito mi sono messo a fare il punto della situazione e nell'assordante silenzio comunale, deductis impensis, mi sono sentito come il giovane Braddok nel film The Graduate (http://www.youtube.com/watch?v=i9eIXN6Sp40&feature=related).
Ragion per cui scrivo sentendo questa canzone (http://www.youtube.com/watch?v=kdD52DAaFRs&feature=related )a mò di colonna sonora e con le dita scorro sulla (oramai, consunta) tastiera. E, parafrasando la frase finale «The words of the prophets are written on the subway walls, and tenement halls» («Le parole dei profeti sono scritte sui muri delle metropolitane e sui muri delle case popolari») posso aggiungerci «e sul Dr Hauze!». Vi sembro presuntuoso? E allora seguitemi.
Quando le mie segnalazioni vengono condivise da altri (si vedano i recenti articoli sul web di Legambiente, del consigliere de Laurentis, dell'ex segretario Pd, Antonio Corraro, dei consiglieri dei Verdi, dell'assessore Pappolla, ecc.), non può che farmi piacere, perché ciò sta a significare che le segnalazioni fatte dal sottoscritto hanno, perlomeno, un fumus boni juris. Sono mesi, infatti, che solitario, tramite lettere e manifesti del Movimento Forza Trani, comunicati stampa ed editoriali evidenzio stranezze esistenti nel Contratto di Quartiere, nella vicenda de La Rosa blu all'Amiu, dei parcometri all'Amet, dell'appalto del gas metano, della locazione e della vendita dei capannoni industriali, di villa Guastamacchia, di villa Monetti e villa Malcangi, del ristorante nella chiesa, ecc. Ma, risposte, niente.
I SS.RR.CC. e i SS.RR.AA. evidenziano un niente affatto invidiabile encefalogramma piatto. Invero, però, lo devo confessare, mi fa piacere quando talvolta i beneamati SS.RR.CC. e i SS.RR.AA., citt e citt, fanno marcia indietro su provvedimenti che in precedenza avevo definito, perlomeno, inopportuni. E' il caso della rinuncia sia alla locazione dell'immobile per la nuova sede degli uffici giudiziari (inadatto per superficie), sia all'acquisto dell'immobile da adibire a nuova sede Amet (presumibilmente troppo oneroso, vista la gara deserta per il relativo leasing).
Non può che farmi piacere inoltre il nuovo corso di Amet, relativo agli investimenti nella produzione di energia elettrica da fotovoltaico. Peccato solo per i tre anni persi, non sappiamo per quale motivo, atteso che nel 2007, l'allora presidente di Amet Spa, rispondendo ai partiti ed alle associazioni ecologiste, dichiarava di aver avviato uno studio di fattibilità per la progettazione di un impianto fotovoltaico da realizzare sul lastrico solare del Palazzo di Città, su input del sottoscritto, all'epoca assessore ai servizi pubblici locali ed all'innovazione tecnologica (si veda http://www.traniweb.it/trani/informa/5814.html), rinvio che quasi certamente ha fatto perdere al Comune di Trani la possibilità di accedere ai finanziamenti di cui al bando del Ministero dell'ambiente citato nell'articolo di Traniweb.
Come si vede, la tempestività nell'azione amministrativa al Comune, è elemento decisivo per il positivo completamento delle opere pubbliche. La tempestività, dicevo, ed a tale proposito mi tocca tornare a parlare del Contratto di Quartiere II, vera nota dolens di questa amministrazione comunale. Sebbene il protocollo d'intesa tra Ministero, Regione Puglia e Comune di Trani sia stato sottoscritto il 22 settembre 2008 e sebbene il relativo accordo di programma fra Regione Puglia e Comune di Trani sia stato sottoscritto il 16 dicembre 2008 e ratificato dal Consiglio Comunale il 14 gennaio 2009, si è dovuto attendere la fine del 2009, perché il primo soggetto attuatore stipulasse la convenzione con il Comune di Trani (gli altri due l'hanno sottoscritta a febbraio 2010). Inoltre la convenzione relativa ai due lotti originariamente aggiudicati ad un soggetto di Andria (successivamente rinunciatario) è stata stipulata solo recentemente, mentre un lotto addirittura attende ancora di trovare il relativo soggetto attuatore.
Eppure l'apporto economico dei soggetti attuatori è fondamentale per la concreta attuazione dell'intero programma denominato Contratto di Quartiere II, sia perché gli stessi si faranno carico del costo di acquisizione dei suoli per la realizzazione delle urbanizzazioni attese da decenni (per un importo pari ad oltre nove milioni di euro), sia perché gli stessi contribuiranno in misura notevole al costo per la realizzazione delle urbanizzazioni (per un importo di quasi sette milioni di euro). Tuttavia, a mesi di distanza, i suoli in questione, in grandissima parte, non sono ancora nella disponibilità del Comune di Trani, in quanto i soggetti attuatori, che pure nella convenzione stipulata e registrata hanno dichiarato al buon dirigente comunale di averne la disponibilità, non hanno provveduto alla cessione nei termini previsti (tre mesi dalla stipula) ed il Comune di Trani, a parte un preavviso di esproprio inviato ai proprietari dei suoli a fine luglio, non ha ancora attivato le procedure previste dal testo unico per gli espropri.
Il perdurante ritardo nell'acquisizione dei suoli non comporta solo una dilazione temporale nei tempi di realizzazione delle opere previste, ma rischia di aggravare un problema economico che non può essere sottovalutato: i costi per le opere pubbliche ricadenti nel Contratto di Quartiere II sono stati calcolati in base ai prezzi del 2004. Ora siamo quasi alla fine del 2010, per cui non se ne parlerà prima dell'anno prossimo. Vi è qualche fesso nel Palazzo di Città che possa sostenere, da sobrio, che in sette anni i prezzi non siano aumentati in modo considerevole?
Del resto alcuni numeri stanno bene a rappresentare la situazione. Costo edilizia sovvenzionata: dal 2003 al 2009 aumento del 36,33% (da 954 euro a 1.300,62 euro al metro quadrato). Costo di acquisizione dei suoli: dal 2004 al 2009 aumento del 56,56% (da 50 euro a 79,28 euro al metro cubo. Costo edilizia convenzionata: dal 2004 al 2010, aumento del 72,04% (da 954 euro a 1.641,30 euro al metro quadrato. Oneri aggiuntivi e offerta migliorativa: diminuzione del 4,56% (da 6,98 milioni di euro a 6,56 milioni di euro). In questo quadro, senza una (improbabile) cospicua integrazione da parte delle (asfittiche) casse comunali, sarà impossibile realizzare tutte le urbanizzazioni secondarie previste. Questa è la realtà, altro che le chiacchiere delle conferenze stampa.
Per cui, ora, pubblicamente, chiedo ai SS.RR.CC. di conoscere quali saranno le opere che, nel caso, saranno tagliate. Ma, soprattutto, esigo sapere quando il Comune di Trani prenderà atto che la dichiarazione di disponibilità dei suoli rilasciate dai soggetti attuatori erano e sono mendaci, operando direttamente gli espropri e sanzionando ex lege i soggetti attuatori? Rispondere, please, e con urgenza, anche. Grazie!
Voglio infine chiudere con una confessione. In questi giorni molti cittadini mi chiedono perché non abbia ancora proceduto, come più volte prospettato, a presentare un esposto denuncia alla magistratura ordinaria e contabile sulla vicneda. Sto attendendo per due ordini di motivi: il primo è che comincio a dubitare della volontà ad indagare su quanto pubblicamente segnalo. Prova ne è, ad esempio, che, nonostante ben tre esposti-denuncia circa la vicenda della realizzazione di un ristorante in una chiesa ancora consacrata, non ho ricevuto notizia di alcunchè (e dire che qualche anno fa, la stessa magistratura tranese, relativamente alla vicenda Grassetto, operò sua sponte il sequestro delle carte addirittura alla vigilia del consiglio comunale che doveva pronunciarsi sul relativo progetto). La seconda è che sul Contratto di Quartiere II, non essendo ancora concluse le fasi importanti del relativo iter, temo ci possano essere ulteriori, gravi irregolarità che dovrei segnalare poi, successivamente. Inoltre, ed infine, ho sempre ritenuto che sulla gestione della cosa pubblica, vi debba essere il primato del potere degli organi preposti (Consiglio comunale, giunta comunale, dirigenti) su quello della magistratura. In altre parole, quest'ultima deve intervenire quando sia inequivocabilmente chiaro che manchi la volontà politica di correggere gli errori eventualmente commessi. E allo stato attuale c'è ancora spazio per ravvedersi e correggere almeno le più grosse delle irregolarità, sempre ammesso che lo si voglia fare. Chiaro?
Infine una nota esplicativa per gli aspiranti acquirenti delle case da realizzarsi nel Contratto di Quartiere II, rilevato che dal Comune non vi è la preannunciata, millantata assistenza ai cittadini. Ho letto da più parti sul web che verrebbero richieste dai costruttori cospicue somme, in aggiunta al prezzo degli alloggi, già di per sé tutt'altro che contenuto, a titolo di spese per allacciamenti o urbanizzazioni. Cazzata! Porcata mostruosa! Come si può rilevare a pagina 12 di questo documento (http://www.comune.trani.bt.it/library/allegati/prezzo_cessione_alloggi_edilizia_convenzionata.pdf) sia gli oneri accessori per allacci, sia gli oneri per le urbanizzazioni sono già compresi nel prezzo finale. Gli unici di cui l'acquirente si deve ulteriormente fare carico sono l'Iva (al 4%, in quanto prima casa), le imposte di registro/ipotecaria/catastale (in misura fissa e pari a poche centinaia di euro) ed il costo del notaio. Stop. Se qualche sporcaccione chiede altri denari, bisogna denunciarlo!
Ragion per cui scrivo sentendo questa canzone (http://www.youtube.com/watch?v=kdD52DAaFRs&feature=related )a mò di colonna sonora e con le dita scorro sulla (oramai, consunta) tastiera. E, parafrasando la frase finale «The words of the prophets are written on the subway walls, and tenement halls» («Le parole dei profeti sono scritte sui muri delle metropolitane e sui muri delle case popolari») posso aggiungerci «e sul Dr Hauze!». Vi sembro presuntuoso? E allora seguitemi.
Quando le mie segnalazioni vengono condivise da altri (si vedano i recenti articoli sul web di Legambiente, del consigliere de Laurentis, dell'ex segretario Pd, Antonio Corraro, dei consiglieri dei Verdi, dell'assessore Pappolla, ecc.), non può che farmi piacere, perché ciò sta a significare che le segnalazioni fatte dal sottoscritto hanno, perlomeno, un fumus boni juris. Sono mesi, infatti, che solitario, tramite lettere e manifesti del Movimento Forza Trani, comunicati stampa ed editoriali evidenzio stranezze esistenti nel Contratto di Quartiere, nella vicenda de La Rosa blu all'Amiu, dei parcometri all'Amet, dell'appalto del gas metano, della locazione e della vendita dei capannoni industriali, di villa Guastamacchia, di villa Monetti e villa Malcangi, del ristorante nella chiesa, ecc. Ma, risposte, niente.
I SS.RR.CC. e i SS.RR.AA. evidenziano un niente affatto invidiabile encefalogramma piatto. Invero, però, lo devo confessare, mi fa piacere quando talvolta i beneamati SS.RR.CC. e i SS.RR.AA., citt e citt, fanno marcia indietro su provvedimenti che in precedenza avevo definito, perlomeno, inopportuni. E' il caso della rinuncia sia alla locazione dell'immobile per la nuova sede degli uffici giudiziari (inadatto per superficie), sia all'acquisto dell'immobile da adibire a nuova sede Amet (presumibilmente troppo oneroso, vista la gara deserta per il relativo leasing).
Non può che farmi piacere inoltre il nuovo corso di Amet, relativo agli investimenti nella produzione di energia elettrica da fotovoltaico. Peccato solo per i tre anni persi, non sappiamo per quale motivo, atteso che nel 2007, l'allora presidente di Amet Spa, rispondendo ai partiti ed alle associazioni ecologiste, dichiarava di aver avviato uno studio di fattibilità per la progettazione di un impianto fotovoltaico da realizzare sul lastrico solare del Palazzo di Città, su input del sottoscritto, all'epoca assessore ai servizi pubblici locali ed all'innovazione tecnologica (si veda http://www.traniweb.it/trani/informa/5814.html), rinvio che quasi certamente ha fatto perdere al Comune di Trani la possibilità di accedere ai finanziamenti di cui al bando del Ministero dell'ambiente citato nell'articolo di Traniweb.
Come si vede, la tempestività nell'azione amministrativa al Comune, è elemento decisivo per il positivo completamento delle opere pubbliche. La tempestività, dicevo, ed a tale proposito mi tocca tornare a parlare del Contratto di Quartiere II, vera nota dolens di questa amministrazione comunale. Sebbene il protocollo d'intesa tra Ministero, Regione Puglia e Comune di Trani sia stato sottoscritto il 22 settembre 2008 e sebbene il relativo accordo di programma fra Regione Puglia e Comune di Trani sia stato sottoscritto il 16 dicembre 2008 e ratificato dal Consiglio Comunale il 14 gennaio 2009, si è dovuto attendere la fine del 2009, perché il primo soggetto attuatore stipulasse la convenzione con il Comune di Trani (gli altri due l'hanno sottoscritta a febbraio 2010). Inoltre la convenzione relativa ai due lotti originariamente aggiudicati ad un soggetto di Andria (successivamente rinunciatario) è stata stipulata solo recentemente, mentre un lotto addirittura attende ancora di trovare il relativo soggetto attuatore.
Eppure l'apporto economico dei soggetti attuatori è fondamentale per la concreta attuazione dell'intero programma denominato Contratto di Quartiere II, sia perché gli stessi si faranno carico del costo di acquisizione dei suoli per la realizzazione delle urbanizzazioni attese da decenni (per un importo pari ad oltre nove milioni di euro), sia perché gli stessi contribuiranno in misura notevole al costo per la realizzazione delle urbanizzazioni (per un importo di quasi sette milioni di euro). Tuttavia, a mesi di distanza, i suoli in questione, in grandissima parte, non sono ancora nella disponibilità del Comune di Trani, in quanto i soggetti attuatori, che pure nella convenzione stipulata e registrata hanno dichiarato al buon dirigente comunale di averne la disponibilità, non hanno provveduto alla cessione nei termini previsti (tre mesi dalla stipula) ed il Comune di Trani, a parte un preavviso di esproprio inviato ai proprietari dei suoli a fine luglio, non ha ancora attivato le procedure previste dal testo unico per gli espropri.
Il perdurante ritardo nell'acquisizione dei suoli non comporta solo una dilazione temporale nei tempi di realizzazione delle opere previste, ma rischia di aggravare un problema economico che non può essere sottovalutato: i costi per le opere pubbliche ricadenti nel Contratto di Quartiere II sono stati calcolati in base ai prezzi del 2004. Ora siamo quasi alla fine del 2010, per cui non se ne parlerà prima dell'anno prossimo. Vi è qualche fesso nel Palazzo di Città che possa sostenere, da sobrio, che in sette anni i prezzi non siano aumentati in modo considerevole?
Del resto alcuni numeri stanno bene a rappresentare la situazione. Costo edilizia sovvenzionata: dal 2003 al 2009 aumento del 36,33% (da 954 euro a 1.300,62 euro al metro quadrato). Costo di acquisizione dei suoli: dal 2004 al 2009 aumento del 56,56% (da 50 euro a 79,28 euro al metro cubo. Costo edilizia convenzionata: dal 2004 al 2010, aumento del 72,04% (da 954 euro a 1.641,30 euro al metro quadrato. Oneri aggiuntivi e offerta migliorativa: diminuzione del 4,56% (da 6,98 milioni di euro a 6,56 milioni di euro). In questo quadro, senza una (improbabile) cospicua integrazione da parte delle (asfittiche) casse comunali, sarà impossibile realizzare tutte le urbanizzazioni secondarie previste. Questa è la realtà, altro che le chiacchiere delle conferenze stampa.
Per cui, ora, pubblicamente, chiedo ai SS.RR.CC. di conoscere quali saranno le opere che, nel caso, saranno tagliate. Ma, soprattutto, esigo sapere quando il Comune di Trani prenderà atto che la dichiarazione di disponibilità dei suoli rilasciate dai soggetti attuatori erano e sono mendaci, operando direttamente gli espropri e sanzionando ex lege i soggetti attuatori? Rispondere, please, e con urgenza, anche. Grazie!
Voglio infine chiudere con una confessione. In questi giorni molti cittadini mi chiedono perché non abbia ancora proceduto, come più volte prospettato, a presentare un esposto denuncia alla magistratura ordinaria e contabile sulla vicneda. Sto attendendo per due ordini di motivi: il primo è che comincio a dubitare della volontà ad indagare su quanto pubblicamente segnalo. Prova ne è, ad esempio, che, nonostante ben tre esposti-denuncia circa la vicenda della realizzazione di un ristorante in una chiesa ancora consacrata, non ho ricevuto notizia di alcunchè (e dire che qualche anno fa, la stessa magistratura tranese, relativamente alla vicenda Grassetto, operò sua sponte il sequestro delle carte addirittura alla vigilia del consiglio comunale che doveva pronunciarsi sul relativo progetto). La seconda è che sul Contratto di Quartiere II, non essendo ancora concluse le fasi importanti del relativo iter, temo ci possano essere ulteriori, gravi irregolarità che dovrei segnalare poi, successivamente. Inoltre, ed infine, ho sempre ritenuto che sulla gestione della cosa pubblica, vi debba essere il primato del potere degli organi preposti (Consiglio comunale, giunta comunale, dirigenti) su quello della magistratura. In altre parole, quest'ultima deve intervenire quando sia inequivocabilmente chiaro che manchi la volontà politica di correggere gli errori eventualmente commessi. E allo stato attuale c'è ancora spazio per ravvedersi e correggere almeno le più grosse delle irregolarità, sempre ammesso che lo si voglia fare. Chiaro?
Infine una nota esplicativa per gli aspiranti acquirenti delle case da realizzarsi nel Contratto di Quartiere II, rilevato che dal Comune non vi è la preannunciata, millantata assistenza ai cittadini. Ho letto da più parti sul web che verrebbero richieste dai costruttori cospicue somme, in aggiunta al prezzo degli alloggi, già di per sé tutt'altro che contenuto, a titolo di spese per allacciamenti o urbanizzazioni. Cazzata! Porcata mostruosa! Come si può rilevare a pagina 12 di questo documento (http://www.comune.trani.bt.it/library/allegati/prezzo_cessione_alloggi_edilizia_convenzionata.pdf) sia gli oneri accessori per allacci, sia gli oneri per le urbanizzazioni sono già compresi nel prezzo finale. Gli unici di cui l'acquirente si deve ulteriormente fare carico sono l'Iva (al 4%, in quanto prima casa), le imposte di registro/ipotecaria/catastale (in misura fissa e pari a poche centinaia di euro) ed il costo del notaio. Stop. Se qualche sporcaccione chiede altri denari, bisogna denunciarlo!