Dr Hauze
Vieni via con me
Dottor Hauze 56
lunedì 15 novembre 2010
Beh, sì. I versi della bella canzone scritta da Paolo Conte nel 1981 ed ora agli onori della cronaca politicotelevisiva (l'ex ministro barese Rino Formica, saggiamente, diceva che la politica era «sangue e merda». Meno male che ora non c'è più il sangue!) mi rimbombano nella mente mentre scrivo e vado col pensiero allo stato semi comatoso in cui è ridotta Trani.
Cantava Paolo Conte: «Via, via, vieni via di qui, niente più ti lega a questi luoghi, neanche questi fiori azzurri». Bene: togliamo «fiori azzurri» e mettiamoci «questo mare azzurro» o «questa bianca pietra» ma il triste risultato non cambia. Quando in una città non vi è occupazione, tensione morale, buona amministrazione che produca buoni servizi per i cittadini, viene da chiedersi: ma che ci lega a questo posto? Era così quando siamo nati? Cosa lasceremo ai nostri figli?
Ho incontrato un amico di comitiva che, verso la fine degli anni '60 se ne andò a Milano. Era da parecchio che non lo vedevo. E' andato in pensione ed è venuto per la commemorazione dei defunti. Quando gli ho chiesto che fine avesse fatto mi ha candidamente risposto che è da tempo che non veniva a Trani. All'inizio e fino a quando i figli sono stati adolescenti, le ferie le trascorreva obbligatoriamente a Trani: mare, amici, genitori che ospitavano, il festival della canzone, le sedie attorno all'arco portuale sistemate da u' nguacchiuse per aspettare l'arrivo di San Nicola e vedere i fuochi e così via. Probabilmente, all'epoca, ci si accontentava di poco ma certamente si godeva di più. In seguito i figli sono cresciuti e si rompevano a stare a Trani dove non c'era niente per divertirsi, il parentado, mortis causa, si era diradato, le case moderne più piccole e inospitali, le giostre annualmente sbattute in uno squallido esilio vagante, il porto pieno di auto e di tavolini, per cui, piano, piano, per le ferie si era diretto altrove dove la vacanza costava di meno e ci si divertiva di più. «Ma ora che sei in pensione - gli ho ancora chiesto - hai intenzione di ritornare?». Mi ha risposto: «A fare che? A Trani non c'è nient'altro se non ricordi e rimpianti. Lavoro per i giovani, niente, da fare per noi anziani, niente. L'unica attività è lo stazionamento in piazza Bisceglie dove, ad esempio, se ti scappa la pipì…». E qui, censura redazionale: non posso ripetere i vituperi e gli improperi lanciati contro l'amministrazione comunale. E aveva ragione. Ci siamo abbracciati e lo ho salutato. Chissà se e quando ci rivedremo.
In effetti, sig. sindaco e SS.RR.CC., oltre a consumare soldi per presepi e cantanti vari. non potreste costruire un gabinetto di decenza degno di questo nome? Dottor Tarantini, posso invitarla a visitare, de visu et de naso, l'indegno orinatoio che da troppo tempo fa brutta mostra di sé in piazza della Repubblica? Suvvia, venga. Ma andiamoci quando non ci sono gli anziani perché certamente le farebbero la iosa e potrebbero usare i bastoni in modo improprio sulle nostre teste. Perché questa insensibilità nei confronti del popolo e dei suoi… bisogni? Eppure l'imperatore Vespasiano viene ricordato per una storia di gabinetti. Lei non potrebbe essere ricordato come il sindaco che ha risolto il problema de quo? Va bene le piazze nel centro storico messe in bella copia ed i bagni in via Alvarez che sono visitati dagli illustri turisti (che a Trani non lasciano una lira), ma per noi, umili indigeni che paghiamo le tasse, un pensierino la sua amministrazione ce lo potrebbe dedicare? Non c'è un geometra libero? Tutti occupati per le piazze del centro storico?
Gli interventi piazzaioli e di facciata nel centro storico, uniti a quel (diciamolo alla Lino Banfi, papel, papel) pisciatoio, attiguo al monumento di Bovio (da tempo in stato di abbandono), in uno con l'ex Bar Tre Palme, tutti posti in una abbandonata piazza della Repubblica (ricordata solo per fare i comizi nelle campagne elettorali) sono purtroppo il triste simbolo dell'odierna Trani: orpelli e chiacchiere, solamente! E andiamo avanti con delle brevi da Palazzo di Città.
Revoca della gara per l'affidamento dei servizi domiciliari per l'aiuto alla persona - Con determinazione dirigenziale numero 364 del 27 ottobre 2010, è stato revocato il bando di gara per l'affidamento dei servizi domiciliari per l'aiuto alla persona, per la popolazione delle città di Trani e Bisceglie, adducendo la motivazione del prioritario perseguimento dell'interesse pubblico. Boh? Tale revoca appare carente sotto il profilo istruttorio, attesa la manifesta genericità della motivazione addotta, che invece sarebbe stato opportuno e doveroso esplicitare in modo più articolato. Inoltre tale revoca, assunta a pochi giorni dalla scadenza (prevista per il 2 novembre 2010), tenuto anche conto delle giornate festive immediatamente precedenti la scadenza del bando stesso, avrà comportato dei costi ed adempimenti inutili per qualche soggetto che ha presentato o che era in procinto di presentare un'offerta. Peraltro, la pubblica amministrazione ha sostenuto dei costi per la pubblicazione del bando e della successiva revoca (circa 10-11mila euro). Infine, a meno che non si voglia più procedere con l'appalto del servizio in oggetto, si dovrà pubblicare un nuovo bando. Per inciso, secondo il bando, il servizio de quo avrebbe dovuto essere avviato l'1 gennaio 2011. Orbene, attesi i tempi necessari per pubblicarne uno nuovo ed effettuare una nuova gara, è palese che tale termine rischia di non essere rispettato, con danno per i cittadini bisognosi che avrebbero potuto usufruire di tale servizio. Ciò premesso, mentre sembra che ai signori eletti in consiglio comunale non gliene freghi un caso, io, al contrario, unitamente ai 23 lettori di questa rubrica, gradirei conoscere con maggiore dettaglio quali siano le effettive cause che hanno portato alla revoca del bando, quando verrà pubblicato il nuovo e se eventualmente vi siano responsabilità personali di qualcuno (errori, omissioni), cui ovviamente addebitare i costi per la procedura posta nel nulla. Grazie!
Fornitura e installazione della centrale di telefonia e realizzazione della rete fonia/dati presso palazzo Beltrani - Con determinazione dirigenziale della quarta ripartizione numero 440 del 27 ottobre 2010 è stata approvata la proposta progettuale della ditta Eurotel per una spesa di 15.960 euro, Iva compresa. Questo affidamento, appare censurabile sotto molti aspetti. Il soggetto affidatario è stato individuato, non a mezzo gara, sia pure ristretta, ma in quanto ditta realizzatrice ed installatrice di tutte le centrali telefoniche, nonché affidataria del relativo servizio di assistenza e manutenzione. Riservandomi di approfondire le procedure con le quali sono state affidate tali attività alla ditta in questione, chiedo se sia stata verificata la congruità economica del preventivo presentato dalla ditta Eurotel, atteso che lo stesso risulta autorizzato in quanto solamente ritenuto valido tecnicamente dal dirigente della quarta ripartizione. Di più, mi sarei aspettato che la regolarità tecnica fosse stata confermata, ad esempio, dal responsabile del centro di elaborazione dati comunale più che dal dirigente. Ma tant'è. La vicenda in questione, poi, solleva una curiosa questione: in taluni casi l'efficienza dell'amministrazione comunale è a dir poco svizzera, se vogliamo teutonica, atteso che in meno di una settimana (dal 9 al 12 ottobre) l'amministrazione istituisce il museo polifunzionale presso palazzo Beltrani e chiede ed ottiene il preventivo in questione, mentre in altri casi (si veda il recente bando di concorso flash), l'amministrazione si accorge con grave ritardo di un bando pubblico per l'occupazione, seppur temporanea, e la formazione dei giovani tranesi. Per inciso, mi chiedo se tale preventivo sia stato redatto sulla base di specifiche richieste dell'amministrazione comunale, e in caso affermativo, gradirei sapere chi le ha formulate, oppure se alla ditta sia stata, ad libitum, data carta bianca. Così, in seguito, esce qualche altro lavoretto da farle fare. Capisci a me!
Selezione pubblica finalizzata a stage presso il Comune di Trani - Dell'assurda vicenda della selezione lampo (http://www.traniweb.it/trani/informa/14487.html) è già stato detto molto. Tuttavia non è stato evidenziato un importante aspetto relativo ai criteri di selezione: pur in presenza di titoli abilitativi ben diversi (diploma o laurea), il criterio unico di selezione pare che sarà costituito dall'anzianità di disoccupazione. In pratica, un candidato con un'anzianità di disoccupazione maggiore (anche di un solo giorno), seppure in possesso di un semplice diploma (magari con votazione minima), sarà preferito ad un candidato in possesso di laurea (magari conseguita a pieni voti). Possibile? Per cui, per effetto dell'inefficienza dell'amministrazione comunale di Trani (che ha pubblicato tardivamente il bando), la partecipazione agli stage del Comune di Trani, non sarà occasione di crescita professionale per soggetti capaci, ma diventerà una sorta di surrogato dell'indennità di disoccupazione per soggetti il cui unico merito è risultare disoccupati da più tempo.
Contratto di Quartiere II - In attesa di tornare sull'argomento con più articolate argomentazioni a confutazione di quanto, talora incautamente, dichiarato nel recente incontro promosso da un partito di opposizione, non posso che rimarcare, una volta di più, il comportamento irregolare di uno dei soggetti attuatori, il quale nonostante abbia realizzato la recinzione di un suolo non suo, occupando anche il suolo pubblico, nonostante abbia aperto un varco nella recinzione, in un punto non consentito dalle norme del codice della strada, nonostante abbia occupato un suolo non suo con un manufatto, probabilmente privo di autorizzazione, nonostante abbia installato un cartello pubblicitario, visibile dalla strada pubblica, forse senza pagare la dovuta imposta sulla pubblicità, nonostante non abbia ottenuto alcun permesso di costruire (e del resto non ci risulta nemmeno lo abbia richiesto), sta da tempo incamerando cospicue somme a titolo di prenotazione, non sappiamo se fiscalmente regolarizzate, aggirando le norme a tutela degli acquirenti degli immobili. Somme sulle quali l'amministrazione comunale ha tanto generosamente, quanto illegittimamente, riconosciuto gli interessi passivi (al 6% annuo). Però la colpa dei costi troppo alti degli alloggi del Contratto di Quartiere è, secondo l'assessore regionale, dei proprietari dei suoli e non dell'amministrazione che riconosce interessi passivi non dovuti e scarica il costo delle aree sulla sola quota di edilizia residenziale. Cioè sulle case che la gente con tanti sacrifici si accinge a comperare, indebitandosi per 20-30 anni! Proprietari di terreni, poi, che la stessa amministrazione comunale prova a spaventare con preavvisi di esproprio che sono destinati a rimanere sulla carta, almeno finché non verranno depositate le relative somme presso la tesoreria. Aspetta e spera! Nel frattempo il costruttore incassa!
Fortis Trani - Lo confesso: con il mitico professor Bracciodieta superai al primo colpo l'esame di diritto commerciale prendendo un modesto 23. Tale branca, invero, non è il mio forte, lo confesso. Eppure, leggendo http://www.traniweb.it/trani/informa/14466.html
sono andato in confusione. La società calcistica della Fortis Trani realmente come si chiama? Ssd Fortis Trani o srl Fortis Trani? E', in buona sostanza, una società sportiva dilettantistica oppure una società a responsabilità limitata? Boh! Io, invero, quando fui delegato dal sindaco a seguire i problemi dello stadio, presidente Paolo Abruzzese, mi ricordo che la società si chiamava Asd (Associazione sportiva dilettantistica) Fortis Trani. Madò, che casino! Nella scorsa settimana ho cercato di approfondire al Comune come stavano le cose per ridurre così la mia enciclopedica ignoranza e ho scoperto che pure i Carabinieri vogliono capire come stanno le cose: stiamo a posto! Speriamo che, con l'occasione, al Comune abbiano regolarizzato il passaggio delle utenze elettriche ed idriche in capo a chi si è aggiudicato la gestione dello stadio e si sia scoperto chi e a che titolo da anni e nel menefreghismo dei dirigenti comunali incassa soldi per i cartelli messi nello stadio, su via Corato. Forse ora che ci sono i Carabinieri si scoprirà finalmente l'arcano! E in un balletto di sigle sociali, false dichiarazioni, affollate inaugurazioni dello stadio (poi semi deserto), il Trani calcio rischia di scomparire. Di cuore, spero di no. Tra diffusi conati di vomito, anche per questa vicenda, complimenti a tutti i SS.RR.CC.
Cantava Paolo Conte: «Via, via, vieni via di qui, niente più ti lega a questi luoghi, neanche questi fiori azzurri». Bene: togliamo «fiori azzurri» e mettiamoci «questo mare azzurro» o «questa bianca pietra» ma il triste risultato non cambia. Quando in una città non vi è occupazione, tensione morale, buona amministrazione che produca buoni servizi per i cittadini, viene da chiedersi: ma che ci lega a questo posto? Era così quando siamo nati? Cosa lasceremo ai nostri figli?
Ho incontrato un amico di comitiva che, verso la fine degli anni '60 se ne andò a Milano. Era da parecchio che non lo vedevo. E' andato in pensione ed è venuto per la commemorazione dei defunti. Quando gli ho chiesto che fine avesse fatto mi ha candidamente risposto che è da tempo che non veniva a Trani. All'inizio e fino a quando i figli sono stati adolescenti, le ferie le trascorreva obbligatoriamente a Trani: mare, amici, genitori che ospitavano, il festival della canzone, le sedie attorno all'arco portuale sistemate da u' nguacchiuse per aspettare l'arrivo di San Nicola e vedere i fuochi e così via. Probabilmente, all'epoca, ci si accontentava di poco ma certamente si godeva di più. In seguito i figli sono cresciuti e si rompevano a stare a Trani dove non c'era niente per divertirsi, il parentado, mortis causa, si era diradato, le case moderne più piccole e inospitali, le giostre annualmente sbattute in uno squallido esilio vagante, il porto pieno di auto e di tavolini, per cui, piano, piano, per le ferie si era diretto altrove dove la vacanza costava di meno e ci si divertiva di più. «Ma ora che sei in pensione - gli ho ancora chiesto - hai intenzione di ritornare?». Mi ha risposto: «A fare che? A Trani non c'è nient'altro se non ricordi e rimpianti. Lavoro per i giovani, niente, da fare per noi anziani, niente. L'unica attività è lo stazionamento in piazza Bisceglie dove, ad esempio, se ti scappa la pipì…». E qui, censura redazionale: non posso ripetere i vituperi e gli improperi lanciati contro l'amministrazione comunale. E aveva ragione. Ci siamo abbracciati e lo ho salutato. Chissà se e quando ci rivedremo.
In effetti, sig. sindaco e SS.RR.CC., oltre a consumare soldi per presepi e cantanti vari. non potreste costruire un gabinetto di decenza degno di questo nome? Dottor Tarantini, posso invitarla a visitare, de visu et de naso, l'indegno orinatoio che da troppo tempo fa brutta mostra di sé in piazza della Repubblica? Suvvia, venga. Ma andiamoci quando non ci sono gli anziani perché certamente le farebbero la iosa e potrebbero usare i bastoni in modo improprio sulle nostre teste. Perché questa insensibilità nei confronti del popolo e dei suoi… bisogni? Eppure l'imperatore Vespasiano viene ricordato per una storia di gabinetti. Lei non potrebbe essere ricordato come il sindaco che ha risolto il problema de quo? Va bene le piazze nel centro storico messe in bella copia ed i bagni in via Alvarez che sono visitati dagli illustri turisti (che a Trani non lasciano una lira), ma per noi, umili indigeni che paghiamo le tasse, un pensierino la sua amministrazione ce lo potrebbe dedicare? Non c'è un geometra libero? Tutti occupati per le piazze del centro storico?
Gli interventi piazzaioli e di facciata nel centro storico, uniti a quel (diciamolo alla Lino Banfi, papel, papel) pisciatoio, attiguo al monumento di Bovio (da tempo in stato di abbandono), in uno con l'ex Bar Tre Palme, tutti posti in una abbandonata piazza della Repubblica (ricordata solo per fare i comizi nelle campagne elettorali) sono purtroppo il triste simbolo dell'odierna Trani: orpelli e chiacchiere, solamente! E andiamo avanti con delle brevi da Palazzo di Città.
Revoca della gara per l'affidamento dei servizi domiciliari per l'aiuto alla persona - Con determinazione dirigenziale numero 364 del 27 ottobre 2010, è stato revocato il bando di gara per l'affidamento dei servizi domiciliari per l'aiuto alla persona, per la popolazione delle città di Trani e Bisceglie, adducendo la motivazione del prioritario perseguimento dell'interesse pubblico. Boh? Tale revoca appare carente sotto il profilo istruttorio, attesa la manifesta genericità della motivazione addotta, che invece sarebbe stato opportuno e doveroso esplicitare in modo più articolato. Inoltre tale revoca, assunta a pochi giorni dalla scadenza (prevista per il 2 novembre 2010), tenuto anche conto delle giornate festive immediatamente precedenti la scadenza del bando stesso, avrà comportato dei costi ed adempimenti inutili per qualche soggetto che ha presentato o che era in procinto di presentare un'offerta. Peraltro, la pubblica amministrazione ha sostenuto dei costi per la pubblicazione del bando e della successiva revoca (circa 10-11mila euro). Infine, a meno che non si voglia più procedere con l'appalto del servizio in oggetto, si dovrà pubblicare un nuovo bando. Per inciso, secondo il bando, il servizio de quo avrebbe dovuto essere avviato l'1 gennaio 2011. Orbene, attesi i tempi necessari per pubblicarne uno nuovo ed effettuare una nuova gara, è palese che tale termine rischia di non essere rispettato, con danno per i cittadini bisognosi che avrebbero potuto usufruire di tale servizio. Ciò premesso, mentre sembra che ai signori eletti in consiglio comunale non gliene freghi un caso, io, al contrario, unitamente ai 23 lettori di questa rubrica, gradirei conoscere con maggiore dettaglio quali siano le effettive cause che hanno portato alla revoca del bando, quando verrà pubblicato il nuovo e se eventualmente vi siano responsabilità personali di qualcuno (errori, omissioni), cui ovviamente addebitare i costi per la procedura posta nel nulla. Grazie!
Fornitura e installazione della centrale di telefonia e realizzazione della rete fonia/dati presso palazzo Beltrani - Con determinazione dirigenziale della quarta ripartizione numero 440 del 27 ottobre 2010 è stata approvata la proposta progettuale della ditta Eurotel per una spesa di 15.960 euro, Iva compresa. Questo affidamento, appare censurabile sotto molti aspetti. Il soggetto affidatario è stato individuato, non a mezzo gara, sia pure ristretta, ma in quanto ditta realizzatrice ed installatrice di tutte le centrali telefoniche, nonché affidataria del relativo servizio di assistenza e manutenzione. Riservandomi di approfondire le procedure con le quali sono state affidate tali attività alla ditta in questione, chiedo se sia stata verificata la congruità economica del preventivo presentato dalla ditta Eurotel, atteso che lo stesso risulta autorizzato in quanto solamente ritenuto valido tecnicamente dal dirigente della quarta ripartizione. Di più, mi sarei aspettato che la regolarità tecnica fosse stata confermata, ad esempio, dal responsabile del centro di elaborazione dati comunale più che dal dirigente. Ma tant'è. La vicenda in questione, poi, solleva una curiosa questione: in taluni casi l'efficienza dell'amministrazione comunale è a dir poco svizzera, se vogliamo teutonica, atteso che in meno di una settimana (dal 9 al 12 ottobre) l'amministrazione istituisce il museo polifunzionale presso palazzo Beltrani e chiede ed ottiene il preventivo in questione, mentre in altri casi (si veda il recente bando di concorso flash), l'amministrazione si accorge con grave ritardo di un bando pubblico per l'occupazione, seppur temporanea, e la formazione dei giovani tranesi. Per inciso, mi chiedo se tale preventivo sia stato redatto sulla base di specifiche richieste dell'amministrazione comunale, e in caso affermativo, gradirei sapere chi le ha formulate, oppure se alla ditta sia stata, ad libitum, data carta bianca. Così, in seguito, esce qualche altro lavoretto da farle fare. Capisci a me!
Selezione pubblica finalizzata a stage presso il Comune di Trani - Dell'assurda vicenda della selezione lampo (http://www.traniweb.it/trani/informa/14487.html) è già stato detto molto. Tuttavia non è stato evidenziato un importante aspetto relativo ai criteri di selezione: pur in presenza di titoli abilitativi ben diversi (diploma o laurea), il criterio unico di selezione pare che sarà costituito dall'anzianità di disoccupazione. In pratica, un candidato con un'anzianità di disoccupazione maggiore (anche di un solo giorno), seppure in possesso di un semplice diploma (magari con votazione minima), sarà preferito ad un candidato in possesso di laurea (magari conseguita a pieni voti). Possibile? Per cui, per effetto dell'inefficienza dell'amministrazione comunale di Trani (che ha pubblicato tardivamente il bando), la partecipazione agli stage del Comune di Trani, non sarà occasione di crescita professionale per soggetti capaci, ma diventerà una sorta di surrogato dell'indennità di disoccupazione per soggetti il cui unico merito è risultare disoccupati da più tempo.
Contratto di Quartiere II - In attesa di tornare sull'argomento con più articolate argomentazioni a confutazione di quanto, talora incautamente, dichiarato nel recente incontro promosso da un partito di opposizione, non posso che rimarcare, una volta di più, il comportamento irregolare di uno dei soggetti attuatori, il quale nonostante abbia realizzato la recinzione di un suolo non suo, occupando anche il suolo pubblico, nonostante abbia aperto un varco nella recinzione, in un punto non consentito dalle norme del codice della strada, nonostante abbia occupato un suolo non suo con un manufatto, probabilmente privo di autorizzazione, nonostante abbia installato un cartello pubblicitario, visibile dalla strada pubblica, forse senza pagare la dovuta imposta sulla pubblicità, nonostante non abbia ottenuto alcun permesso di costruire (e del resto non ci risulta nemmeno lo abbia richiesto), sta da tempo incamerando cospicue somme a titolo di prenotazione, non sappiamo se fiscalmente regolarizzate, aggirando le norme a tutela degli acquirenti degli immobili. Somme sulle quali l'amministrazione comunale ha tanto generosamente, quanto illegittimamente, riconosciuto gli interessi passivi (al 6% annuo). Però la colpa dei costi troppo alti degli alloggi del Contratto di Quartiere è, secondo l'assessore regionale, dei proprietari dei suoli e non dell'amministrazione che riconosce interessi passivi non dovuti e scarica il costo delle aree sulla sola quota di edilizia residenziale. Cioè sulle case che la gente con tanti sacrifici si accinge a comperare, indebitandosi per 20-30 anni! Proprietari di terreni, poi, che la stessa amministrazione comunale prova a spaventare con preavvisi di esproprio che sono destinati a rimanere sulla carta, almeno finché non verranno depositate le relative somme presso la tesoreria. Aspetta e spera! Nel frattempo il costruttore incassa!
Fortis Trani - Lo confesso: con il mitico professor Bracciodieta superai al primo colpo l'esame di diritto commerciale prendendo un modesto 23. Tale branca, invero, non è il mio forte, lo confesso. Eppure, leggendo http://www.traniweb.it/trani/informa/14466.html
sono andato in confusione. La società calcistica della Fortis Trani realmente come si chiama? Ssd Fortis Trani o srl Fortis Trani? E', in buona sostanza, una società sportiva dilettantistica oppure una società a responsabilità limitata? Boh! Io, invero, quando fui delegato dal sindaco a seguire i problemi dello stadio, presidente Paolo Abruzzese, mi ricordo che la società si chiamava Asd (Associazione sportiva dilettantistica) Fortis Trani. Madò, che casino! Nella scorsa settimana ho cercato di approfondire al Comune come stavano le cose per ridurre così la mia enciclopedica ignoranza e ho scoperto che pure i Carabinieri vogliono capire come stanno le cose: stiamo a posto! Speriamo che, con l'occasione, al Comune abbiano regolarizzato il passaggio delle utenze elettriche ed idriche in capo a chi si è aggiudicato la gestione dello stadio e si sia scoperto chi e a che titolo da anni e nel menefreghismo dei dirigenti comunali incassa soldi per i cartelli messi nello stadio, su via Corato. Forse ora che ci sono i Carabinieri si scoprirà finalmente l'arcano! E in un balletto di sigle sociali, false dichiarazioni, affollate inaugurazioni dello stadio (poi semi deserto), il Trani calcio rischia di scomparire. Di cuore, spero di no. Tra diffusi conati di vomito, anche per questa vicenda, complimenti a tutti i SS.RR.CC.