Epic Fail

Sono le 8.44 del 21 settembre. Trani è una e-city?

Cosa resta del futuristico progetto di T-government

Cablare l'intera città con la fibra ottica ed offrire ai cittadini servizi ad alto contenuto tecnologico: erano i due principali obiettivi del progetto "e-city" di Amet Trani finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico con quasi 3.5 milioni di euro e presentato nell'ottobre 2008 dall'allora presidente Lucio Gala.

L'azienda elettrica tranese, inserita nel consorzio Pugliatech, ottenne un finanziamento pari a 3.483.000 euro (2.204.000 euro a finanziamento agevolato, 1.279.000 euro a fondo perduto) nell'ambito del "Programma Ricerca e Sviluppo precompetitivo", finanziato dal Por Puglia (Misura 4.18) per l'erogazione di nuovi servizi on-line, la creazione di servizi interattivi e lo sviluppo di software di controllo per il monitoraggio dei nuovi servizi on-line. Tanti soldi per realizzare una serie "di applicazioni e servizi multimediali di T-government ad elevata interattività, il prototipo di una centrale in grado di erogare servizi e contenuti e il prototipo di una centrale di controllo di monitoraggio dei servizi erogati".

Tra le tante applicazioni di T-government previste vi era la copertura in wireless fidelity di alcune zone della città. Le antenne Wi-Fi, però, vennero installate nell'ottobre 2008 solo a copertura della darsena comunale con la promessa di «estendere ad altre zone della città per raggiungere l'obiettivo di superare il digital divide nei quartieri non raggiunti dall'adsl commerciale». Ad oggi il servizio è completamente fermo ed ha smesso di funzionare anche l'area wireless della darsena.

Tra le applicazioni presentate alla stampa vi era anche il sito internet dell'azienda (realizzato con un software open-source) sul quale vi sono però pubblicati contenuti spesso obsoleti (in homepage si possono leggere notizie del 2011) e servizi completamente fermi (temperatura meteo rilevata a Trani: 0 gradi) affiancato da un sito "wap" (una versione primordiale delle moderne Apps) che offre solo pochissime informazioni statiche e datate. Anche il canale 500 del digitale terrestre e vari totem interattivi rientravano nel piano di ottimizzazione dei rapporti con l'utenza: per consultare le bollette energetiche dal televisore di casa o presso le torrette installate in città. Chi le ha viste?

E-City trovava applicazione anche nel settore del trasporto pubblico locale: grazie ad un sistema di monitoraggio degli autobus l'azienda avrebbe offerto agli utenti informazioni utili sul transito dei mezzi pubblici. Anche a Trani, insomma, sarebbero arrivate le paline elettroniche con l'indicazione calcolata in tempo reale dei tempi di attesa. E le paline arrivarono infatti nel 2008. Poche a dire il vero, e si limitavano a dare alcune sommarie informazioni sui transiti. Il servizio è rimasto attivo per qualche mese, ora invece è fermo e i costosi display si limitano a mostrare la data e l'ora corrente.

Con il finanziamento da quasi 3.5 milioni di euro è stata allestita anche una mastodontica sala di controllo: Amet è stata la prima multi-utility a livello europeo ad essersi dotata un una sala di controllo in "visual simulation". Le tecniche di realtà virtuale avrebbero permesso il controllo, con un semplice colpo d'occhio, dell'intero bacino d'utenza, delle reti e della viabilità. «Un sistema estremamente innovativo, basato su uno schermo stereoscopico di oltre 6 metri di lunghezza e 2,5 metri di altezza, interfacciato alle apparecchiature di controllo dell'azienda e ai sensori distribuiti sul territorio cittadino». Insomma un sistema tanto sofisticato che permette oggi ad Amet di gestire in modo efficiente la propria rete di distribuzione elettrica, il trasporto pubblico ed il traffico veicolare. O no?

Le reali applicazioni di questo investimento, probabilmente, non erano ben chiare neanche alla stessa azienda: «La sala virtuale, che superata la fase sperimentale sarà installata in una sede comunale, potrà essere utilizzata anche per scopi di promozione turistica, permettendo ai visitatori di osservare la città in una prospettiva tridimensionale». Già durante la conferenza stampa si immaginava una seconda vita, più ludica, per il maxi-monitor. Cosa resta di questo mastodontico schermo e, più in generale, del costoso progetto e-city?
9 fotoPresentazione progetto e-city
Conferenza stampa di Amet Trani su "e-city" (17 ottobre 2008)Conferenza stampa di Amet Trani su "e-city" (17 ottobre 2008)Conferenza stampa di Amet Trani su "e-city" (17 ottobre 2008)Conferenza stampa di Amet Trani su "e-city" (17 ottobre 2008)Conferenza stampa di Amet Trani su "e-city" (17 ottobre 2008)Conferenza stampa di Amet Trani su "e-city" (17 ottobre 2008)Conferenza stampa di Amet Trani su "e-city" (17 ottobre 2008)Conferenza stampa di Amet Trani su "e-city" (17 ottobre 2008)Conferenza stampa di Amet Trani su "e-city" (17 ottobre 2008)
«Questa azienda quest'anno compie cento anni e con questo progetto ha dimostrato di riuscire ad essere al passo con i tempi, persino precursore rispetto ad altre realtà ben più grandi. E' senza dubbio un motivo di orgoglio». Giuseppe Tarantini - ex sindaco di Trani

«Siamo certi che presto i cittadini potranno toccare con mano i vantaggi di questo grandissimo progetto che rende Trani una città in linea con gli obiettivi del governo nazionale. Il nostro obiettivo è ora quello di esportare E-City in altre realtà d'Italia, un new business che Amet non si lascerà sfuggire». Lucio Gala – ex presidente Amet Trani
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